Elezioni: Pera e Giorgianni candidati in Toscana per FdI

Domani le liste in Corte d’appello a Firenze. In corsa anche Paolo Marcheschi (ex consigliere regionale e dirigente nazionale del partito) e Chiara La Porta (responsabile nazionale delle giovanili di Fdi)

Parte con i favori del pronostico, ma anche il centrodestra ha penato molto per comporre le liste in vista delle prossime elezioni di settembre. Oggi Fratelli d’Italia (FDI) ha ufficializzato i propri nomi, in gran parte anticipati dai rimors dei giorni scorsi.

Tra i nomi quello dell”ex presidente del Senato Marcello Pera insieme alla riconferma dei parlamentari uscenti Riccardo Zucconi e Patrizio La Pietra e al fedelissimo di Giorgia Meloni Giovanni Donzelli. E ancora il coordinatore regionale FDI Fabrizio Rossi e Letizia Giorgianni, fondatrice dell’associazione ‘Vittime del Salvabanche’.

Tra gli altri  candidati di Fdi  in Toscana per le politiche del 25 settembre.  anche Paolo Marcheschi (ex consigliere regionale e dirigente nazionale del partito), Chiara La Porta (responsabile nazionale delle giovanili di Fdi), Alessandro Amorese (capogruppo in Consiglio comunale a Massa), Giulia Gambini (capogruppo a Pisa), Angela Sirello (consigliere di quartiere a Firenze), Chiara Mazzei (capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale a Rufina, nel Fiorentino), Simona Petrucci (assessore a Grosseto).

Correranno anche esponenti locali del partito Matteo Bagnoli e Federica Picchi: assenti invece il consigliere comunale di Palazzo Vecchio Jacopo Cellai e il coordinatore provinciale di Firenze Claudio Gemelli.

Domani FDI presenterà le liste in Corte d’appello a Firenze.

Giorgianni su Etruria: primo atto di giustizia fatto

Il gup del tribunale di Arezzo ieri sera ha accolto tutte le richieste dell’accusa e, nel processo per il filone della bancarotta dell’ex Banca Etruria, ha condannato con rito abbreviato, a 5 anni l’ex presidente Giuseppe Fornasari e l’ex direttore generale Luca Bronchi, e persino a due anni e 6 mesi l’ex vicepresidente Alfredo Berni e un anno e 6 mesi l’ex consigliere Rossano Soldini.

“Un primo atto di giustizia è stato fatto” ha commentato la presidentessa dell’Associazione Vittime del Salvabanche Letizia Giorgianni.
Dopo il plauso dell’Associazione al procuratore Roberto Rossi, Giorgianni spiega che la sentenza conferma quanto sempre affermato dalla vittime: “la Banca era gestita da un management criminale, che continuava a curare esclusivamente il proprio interesse mentre la banca cumulava perdite da capogiro cumulate per colpa di prestiti concessi con leggerezza e senza alcuna lungimiranza, oltre che in pieno conflitto di interessi”.
Oltretutto scaricando, aggiunge, “questa gestione scellerata sui clienti, con la vendita indiscriminata dei bond subordinati”, tanto che il giudice “ha riconosciuto ai risparmiatori il diritto a far valere il danno morale subito in questa vicenda”, conclude Giorgianni.

Banca Etruria: anche dal Veneto alla manifestazione di Arezzo

Sono arrivati anche da Vicenza con lo striscione ‘Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza’ per sostenere i risparmiatori di Banca Etruria

“Siamo in attesa di conoscere se arriveranno i soldi per i rimborsi, quello che conta è che sia fatta giustizia”, ha detto Luigi Ugone dell’associazione ‘Noi credevamo in Banca Popolare di Vicenza’. “Quello che è più clamoroso – ha puntualizzato Letizia Giorgianni del Comitato vittime salvabanche – è che purtroppo quello che è accaduto a noi può ancora succedere dal momento che nel processo non sono state coinvolte Consob e Bankitalia. Se anche arriverà giustizia dal tribunale cambierà poco”. Il corteo, con il drappello di manifestanti muniti di cartelli di protesta su cui si legge ‘assolto, prosciolto, prescritto, tutti santi’, ‘banchiere delinque giustizia connivente’, è partito dal centro di Arezzo, dove si trova la sede storica della ex Banca Etruria fino al palazzo di giustizia dove si sta svolgendo l’ udienza per il filone bancarotta. Oggi sono in corso le arringhe degli avvocati difensori degli imputati.

Banca Etruria: azione per risarcimenti Consob a vittime salvabanche 

L’ Associazione Vittime del Salvabanche ha preannunciato con un comunicato che promuoverà “una causa risarcitoria contro Consob, e la società di revisione di Banca Etruria, alla quale potranno aderire i risparmiatori che detenevano titoli di Banca Etruria”.

Questo è avvenuto dopo che “la sentenza della Corte d’Appello di Firenze ha annullato le multe inviate dalla Consob ad alcuni ex amministratori di Banca Etruria e dimostrato con evidenza il cattivo operato della Consob”.

“Adesso non sarà più possibile ignorare il nesso tra il cattivo operato di Consob e le perdite economiche subite dai risparmiatori di Banca Etruria” sottolinea nel comunicato la presidente dell’associazione, Letizia Giorgianni.

Banca Etruria: appello slitta un anno, protesta degli ex obbligazionisti

Presidio degli ex obbligazionisti di Banca Etruria, dell’Associazione “Vittime del salvabanche” questa mattina, davanti al Palazzo di Giustizia di Firenze, per protestare contro il rinvio di un anno del processo di appello per il filone di inchiesta su Banca Etruria, relativo all’accusa di ostacolo alla vigilanza.

Alcune decine i risparmiatori di Banca Etruria che, insieme alla presidente dell’Associazione Letizia Giorgianni, a partire dalle 9, hanno manifestato davanti al tribunale di Firenze, gridando “vergogna vergogna”: sono stati esposti striscioni con scritto “giustizia connivente” e “la giustizia si è persa tra i boschi”.
“Il processo è stato rinviato per un anno per indisponibilità degli avvocati, questo vuol dire che il buonsenso è stato calpestato”, afferma Andrea Vivi, uno dei risparmiatori presenti oggi al presidio. “Rimandare il procedimento di un anno avvicinandolo alla prescrizione e tutto perché gli avvocati non sono disponibili fa capire – aggiunge Vivi – che c’è un disegno per non far pagare chi deve pagare; purtroppo gli unici ad averci rimesso siamo noi”. “Si vuole abbuiare tutto – conclude – su 135mila famiglie per ora ne sono state rimborsate parzialmente meno di 15mila”.
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