Todo Cambia del 23 novembre 2017

In questo episodio:

ANITA FALLANI  La campagna “da uomo ad uomo” lanciata in vista della giornata contro la violenza contro le donne.

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DANIELE Il portavoce della Comunità di Mondeggi: per la scadenza della presentazione della dichiarazione di interesse per l’acquisto della tenuta di Mondeggi, questo pomeriggio ci sarà una manifestazione a Firenze

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FAUSTO FERRUZZA  Il Presidente regionale di Legambiente presenta il Forum del Riciclo del prossimo 24 novembre al Pecci di Prato.

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OFFICINA CREATIVA Seconda stagione della trasmissione in collaborazione con Artex per raccontare con quattro puntate le storie di otto artigiani fiorentini. Mercoledì e giovedì prossimi le ultime due puntate per quest’anno.

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Claudio Gherardini commenta la condana all’ergastolo per genocidio  di Ratko Mladic

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Cacciava nel parco dell’ Elba, denunciato dai carabinieri

L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre stava esercitando attività venatoria sul monte Le Paffe, all’Isola d’ Elba. Sequestrati un fucile semiautomatico e una ventina di cartucce, oltre che 2 colombacci appena abbattuti

Un bracconiere che stava cacciando all’interno del parco nazionale dell’Arcipelago Toscano è stato denunciato dai carabinieri forestali. L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre stava esercitando attività venatoria sul monte Le Paffe, località nel comune di Rio Marina (Livorno), all’isola d’ Elba.

Al bracconiere sono stati sequestrati un fucile semiautomatico Beretta calibro 12-70 e una ventina di cartucce, oltre che 2 colombacci appena abbattuti. Nella stessa zona sono stati inoltre sequestrati dai carabinieri del parco, con denuncia contro ignoti, due appostamenti fissi non autorizzati e 6 piccioni utilizzati come richiami vivi che sono stati liberati. Per l’operazione effettuata all’Elba dai militari arriva in una nota anche il plauso di Legambiente. “Legambiente Arcipelago Toscano – si afferma nella nota – si complimenta con i carabinieri forestali per la brillante operazione anti-bracconaggio condotta a Monte Le Paffe che dimostra l’insostituibile ruolo delle forze dell’ordine nel reprimere i reati che continuano ad essere compiuti all’interno del Parco nazionale”.

Elba: associazioni contro ‘ecomostro’ a Faro Patresi

Legambiente e Italia Nostra dell’Arcipelago toscano chiedono che sia impedito  che il faro di Punta Polveraia, affacciato sulleacque del Santuario Pelagos e rientrante nel Parco dell’Arcipelago, tra quelli della Marina militare inseriti nelbando per l’affidamento in concessione, “si trasformi in un piccolo ecomostro a picco su una delle coste e dei mari più belli del mondo”.

La richeista è ricolta, tra gli altri,  al Parco,alla Regione Toscana e ai ministeri di Ambiente e Beniculturali, a cui si chiede di intervenire “su Difesa servizi perchè riveda quanto approvato”.
Secondo quanto spiegato dalle due associazioni a vincere la gara è stato un progetto che prevede per il faro di Patresi un esercizio ricettivo-ristorativo, “di forte impatto ambientale e
paesaggistico””, oltre a comportare una “sostanziale privatizzazione della struttura: per un pugno di euro in più le tematiche ambientali, sociali paesaggistiche e storiche di un luogo unico sono passate in secondo piano”.
Legambiente e Italia nostra rilevano che secondo il disciplinare di gara l’intervento doveva avere un “elevato valore culturale legato, ad esempio, alla ricerca scientifica e/o ambientale e/o alla didattica, soprattutto in relazione al contesto, nonché una gestione privatistica che garantisca la fruibilità e l’accessibilità del faro” e avrebbe dovuto strutturarsi “in coerenza con i principi di minimo intervento, compatibilità e reversibilità ed ecosostenibilità”.

Invece il progetto, “secondo i rendering prodotti dalla Rti vincitrice, prevede la realizzazione di grandi e impattanti opere edilizie esterne che altererebbero l’assetto morfologico originario del faro” tra le quali una piscina fuori terra “che modificherebbe lo skyline e la morfologia di un promontorio; uno sbancamento per realizzare un lounge bar; l’eliminazione dello storico forno per l’insediamento di una reception; la realizzazione di grandi porte finestre ‘moderne’ al posto di quelle originarie; la realizzazione di una finestra a nastro che deturperebbe
l’immagine architettonica del faro”.

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