🎧Korea Film Fest 22°edizione: dal 21 fino al 30 marzo il meglio del cinema Coreano a Firenze

Al Cinema la Compagnia torna il Korea Film Fest, che quest’anno sarà anche un’occasione per celebrare i 140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea. In programma più di 80 proiezioni tra anteprime e classici di quello che attualmente è uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo, ospiti internazionali come i protagonisti di Parasite e Squid Game, tante masterclass e un concerto a Teatro Verdi. 

Audio: Riccardo Gelli, direttore del festival, Caterina Liverani, membro della supervisione critica del festival, Iacopo di Passio, presidente Fondazione Sistema Toscana 

L’attore divo globale Lee Byung-hun, presente nel cult “Squid Game”; la star Song Kang-ho, volto noto e attore nel film premio Oscar “Parasite”, l’eccentrico regista Kim Jee-woon, uno dei talenti più puri dell’ultimo cinema coerano, e ancora il compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore degli ultimi successi internazionali già citati, cinque masterclass in cui gli ospiti si racconteranno al pubblico, oltre ai focus su webtoons, i fumetti digitali in voga tra le giovani generazioni asiatiche, e il cinema anni ‘60, momento storico focale in Corea del Sud, per oltre 80 proiezioni, in sala e online: questo e altro sarà nel programma della prossima edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea.

Il cartellone presenta i film divisi in varie sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; le giovani promesse in Independent Korea e i cortometraggi in Corto, Corti!. Novità dell’edizione 2024 sarà appunto il tributo al cinema coreano degli anni ’60 con una serie di proiezioni e approfondimenti previsti su storia, cultura e attualità del recente passato del paese asiatico.

La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi e organizzata con il contributo di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC – Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito culturale della Corea. Anche quest’anno il festival vede il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico; dell’azienda Arrighi – per i vini bianchi – con sede all’Isola d’Elba  all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano; del Grand Hotel Baglioni – Carattere Toscano Hotels & Resorts e Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione.

“Siamo felici di ospitare anche quest’anno al Florence Korea Film Fest i protagonisti tra i più importanti attori e registi del cinema sudcoreano – ha spiegato il direttore artistico Riccardo Gelli – oggi uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo. Quest’anno ancora di più si rafforzano i rapporti tra i due paesi, per i 140 anni delle relazioni tra Italia e Corea. Nel programma di quest’anno continua l’onda lunga di Parasite, di cui ospiteremo uno degli attori Song Kang-ho, e di Squid Game, con la star Lee Byung-hun. Non solo cinema ma anche arte e musica con il concerto del compositore Jung Jae-il e la mostra sul fenomeno dei Webtoon. Siamo contenti e orgogliosi di questa edizione, non vediamo l’ora di partire”.

Il taglio del nastro del festival si terrà con la serata inaugurale giovedì 21 marzo (ore 20.30), con la proiezione di Concrete Utopia, il thriller diretto da Um Tae-hwa, campione d’incassi in patria (terzo film più visto nell’anno appena passato), con il regista ospite e presente in sala. La storia ci porta subito nella città di Seul, mentre viene devastata durante la notte da un forte terremoto: tutto è crollato, ma solo un luogo è rimasto intatto, gli Imperial Palace Apartments, la pacifica residenza che si trasforma in un campo di lotta per la sopravvivenza tra cittadini esasperati. A chiudere la rassegna, invece, ci penserà giovedì 28 marzo (ore 20.30) il film di Jason Yu, Sleep: qui l’attore protagonista è Lee Sun-kyun (anche lui in Parasite), alla sua ultima interpretazione prima della prematura tragica scomparsa, nei panni dell’inconsapevole Hyun-su, che con ironia e dolcezza crea il perfetto bilanciamento fra la tensione verso il pericolo e un clima di quotidianità domestica.

Protagoniste di questa edizione saranno le cinque masterclass, che si terranno al cinema La Compagnia. Si parte venerdì 22 marzo (ore 11) con Webtoon: dall’arte digitale al trionfo online: un incontro imperdibile con l’illustratore Jang Boo-kyu, autore di Street workout, e il fumettista e professore della Chungkang University Hong Yoon-pyo. La masterclass è in collaborazione con la Nemo Academy la scuola di arti digitali a Firenze, che offre corsi in animazione, illustrazione, concept art, VFX e videogiochi. Sempre dedicata al fenomenale mondo dei Webtoon, è aperta dal 22 al 29 marzo a Palazzo Medici Riccardi nelle Sale Ginori (Via De’ Ginori 14) la mostra gratuita “Webtoon Wonderland: tra le righe digitali” (in collaborazione con il ChungKang College of Cultural Industries). Si prosegue sabato 23 marzo (ore 11) con L’arte del trasformismo: protagonista Song Kang-ho, il più acclamato e versatile degli attori coreani di oggi, e il celebre regista Kim Jee-woon, che ha diretto l’attore nel suo ultimo film, Cobweb. Dopo la retrospettiva dedicatagli nel 2012, Song Kang-ho torna al Florence Korea Film Fest con l’incontro curato dai critici cinematografici Marco Luceri e Caterina Liverani, dove ripercorrerà la sua carriera, dagli esordi ai giorni nostri, attraverso i film da lui interpretati per maestri come Bong Joon-ho, Park Chan-wook, Hong Sang-soo e molti altri. Martedì 26 marzo (ore 11) si rivivono gli anni ’60 con la masterclass Il meraviglioso decennio del cinema coreano: un periodo d’oro che ha fatto registrare risultati notevoli sia come incassi che come qualità delle pellicole che verranno proiettate in sala. A guidare il pubblico i critici cinematografici Jeon Chanil e Federico Frusciante. Si torna al contemporaneo martedì 28 marzo (ore 15) con la masterclass Il ragazzo che sognava il west il cui protagonista è l’attore pluripremiato Lee Byung-hun. Dopo una serie di debutti cinematografici di successo, nel 2005 l’incontro significativo con il regista Kim Jee-woon, in “A Bittersweet Life”, suscita l’interesse di Hollywood, dove debutta con “G.I. Joe: The Rise of Cobra”: da lì, nel 2018 lo troviamo protagonista della serie Netflix “Mr Sunshine” e quest’anno in “Concrete utopia”, uno dei film più visti in Corea. Attualmente è impegnato, nel ruolo del Frontman, nella seconda stagione della serie Netflix “Squid Game”: racconterà di cosa ci aspetta. Il ciclo di masterclass si conclude poi venerdì 29 marzo (ore 11) con Jung Jae-il nell’incontro Maestro di note: da Parasite a Squid game in cui si presenterà la carriera di questo eclettico musicista classe ’82: la sua collaborazione più nota è stata con il regista Bong Joon-ho, per il quale ha composto le musiche di film come “Parasite”, ma ha anche lavorato come produttore di musica tradizionale coreana e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua musica e positive critiche, come per la sua colonna sonora per la serie Netflix “Squid Game”.

Il concerto del compositore Jung Jae-il, autore delle musiche del film premio Oscar “Parasite” e della serie tv “Squid Game”, sarà uno degli eventi speciali di questa edizione del Florence Korea Film Fest sabato 30 marzo al Teatro Verdi (ore 21), in collaborazione con Istituto Culturale Coreano a Roma. Il musicista sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera Fiorentina e da tre musicisti tradizionali coreani Choi Young-hoon, Kim Ji-young e Kim Ki-wook. Un concerto da non perdere per gli amanti del cinema e della musica: Jung Jae-il, nato nel 1982, è un musicista poliedrico, che spazia tra diversi generi e stili, dal classico al jazz, dal pop al rock, dal folk al rap. Apprezzato anche dal famoso musicista e compositore Ryūichi Sakamoto, tra le sue opere più celebri spiccano proprio le musiche di “Parasite”, il film di Bong Joon-ho. Jung Jae-il ha creato una colonna sonora originale e suggestiva, che mescola elementi classici, elettronici e minimalisti, e che sottolinea le tensioni e le contraddizioni della storia. Altrettanto apprezzate sono state le musiche di “Squid Game”, la serie tv di Netflix che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Jung Jae-il ha composto una colonna sonora che alterna momenti di tensione, dramma, ironia e nostalgia, usando strumenti come il pianoforte, il violino, il flauto e il sintetizzatore. Tra i brani più noti si ricorda “Fly Me to the Moon”, una reinterpretazione del classico di Frank Sinatra, che diventa la sigla della serie.

Il Florence Korea Film Fest compie 20 anni

Il Florence Korea Film Fest compie 20 anni: il meglio del cinema coreano passa a Firenze. Il festival si terrà dal 7 al 15 aprile nei cinema La Compagnia, Stensen, MAD Murate Art District e online su Più Compagnia e Mymovies

Il festival racconta in 80 film la Corea del Sud in un programma diviso per sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; ritaglia uno spazio importante alle giovani promesse nei programmi Independent Korea e “Corti, Corti!” e l’attualità più stringente nella sezione documentaristica K-Documentary. Tra le novità assolute la sezione Webtoon & Cinema, il focus sui fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone, tra le ultime tendenze della Corea del Sud e il lancio sul mercato di K Vision, la prima piattaforma online in Italia dedicata al solo cinema coreano. Al programma si aggiunge una retrospettiva dei film all’attore Lee Jung-jae (Squid Game), la prima organizzata in Italia, con una selezione dei maggior successi in carriera.

Protagoniste di questa edizione saranno una serie di masterclass, un modo per far incontrare il pubblico con le star del festival.  Sabato 9 aprile l’attore Lee Jung-jae e il regista Hwang Dong-hyuk, conversavano con i critici cinematografici Caterina Liverani e Marco Luceri (ore 11, ingresso 10€) per parlare di Squid Game e spaziare sull’imponente carriera da attore di Lee Jung-jae; martedì 12 aprile il regista Chae Yeo-jun e l’illustratore Kim Woo-sub faranno una panoramica sul fenomeno webtoon insieme a Veronica Croce (ore 11, ingresso 5€). Questa masterclass è in collaborazione con Nemo Academy). E infine mercoledì 13 l’attore Cho Jin-woong e il regista Lee Kyu-man ripercorreremo le tappe fondamentali delle loro carriere e dei loro successi, introducendo il film “The Policeman’s Lineage” (in programma nella serata del 13 alle 20.30) in compagnia di Caterina Liverani e di Luigi Nepi (Università di Firenze), con la partecipazione del direttore del Festival Riccardo Gelli (ore 11, ingresso 5€). Ingresso con prenotazione obbligatoria (tutte le masterclass si  terranno al cinema La Compagnia, per maggiori informazioni consultare il sito www.koreafilmfest.com).

Film di apertura e chiusura

L’inaugurazione della 20/ma edizione è affidata al regista Im Sang Soo, che venerdì 7 aprile sarà presente in sala per incontrare il pubblico e introdurre, per la prima volta in Italia, il suo ultimo film “Heaven: to the Land of happiness”. Presentato al Busan International Film Festival (BIFF) è un road movie interpretato da Choi Min-sik (tra più famosi attori in Corea del Sud, storica la sua interpretazione in “Oldboy”) nei panni di un detenuto malato terminale che scappa con Park Hae-il (“The Host”) anch’egli gravemente malato che non può permettersi le cure necessarie in un’avventura che diventerà il loro viaggio alla ricerca della felicità. Nel cast anche Yuh-Jung Youn, la nonna non convenzionale Soonja di “Minari”.

Chiuderà la kermesse l’atteso “Escape from Mogadishu” del regista Ryoo Seung-wan. Il film, campione d’incassi al botteghino in Corea del Sud è basato su una storia vera, ambientato durante la guerra civile a Mogadiscio quando i diplomatici rivali della Corea del Nord e del Sud rimangono intrappolati insieme e uniranno le forze per riuscire a scappare.

Eventi collaterali

Tra gli eventi speciali spazio all’arte con due mostre. La prima, dal titolo “What a Wonderful Day! After 10 Years” della fotografa sudcoreana Jinhee Bae, si terrà al MAD Murate Art District. L’esposizione racconta con ritratti fotografici e videoproiezioni la quotidianità e la vita degli amici conosciuti a Londra, che come lei erano venuti in Europa da ogni parte del mondo, ciascuno con obiettivi e sogni diversi. Da San Diego a Oslo, dall’Islanda a Taipei, passando per Shanghai, avevano condiviso la cultura inglese ma anche le loro identità reciproche. La mostra narra le vite di quel gruppo di amici a dieci anni di distanza. Cosa stanno vivendo ora? E quali loro attuali posizioni, rientrati nelle loro città, condividono con chi guarda la loro routine, i loro incontri presenti e passati? (dal 6 al 30 aprile, vernissage 6 aprile ore 18, ingresso gratuito). La seconda, realizzata in collaborazione con Lucca Manhwa Academy e allestita al cinema La Compagnia dal titolo Webtoon & Cinema, confronta l’opera cinematografica e la trasposizione in webtoon, analizzandone le caratteristiche peculiari per presentarle al pubblico italiano. In esposizione ci saranno delle strisce di webtoon tratte dai film che proietteremo in sala: il primo è “Beauty water” animazione horror/thriller di Cho Kyung-hun, sull’ossessione per la bellezza, l’avidità e il consumismo; il secondo “Shark: the beginning” dell’illustratore Kim Woo-sub e trasposto cinematograficamente dal regista Chae Yeo-jun (che sarà ospite della manifestazione martedì 12 aprile), sul fenomeno del bullismo e di redenzione. (Ingresso gratuito, dal 7 al 15 aprile).

 

La valigia dei sogni

Il 4 aprile in Mediateca, nell’ambito di un cartellone di appuntamenti culturali, si terrà un incontro dal titolo “Introduzione al cinema coreano” in collaborazione con il Florence Korea Film Fest. Da maggio, sempre con il festival ci saranno 4 lezioni sul cinema coreano, tenute da Caterina Liverani, con la partecipazione del direttore Riccardo Gelli. Gli appuntamenti fanno parte de “La valigia dei sogni”, un nuovo programma di eventi di cultura cinematografica, presentazioni di libri, lezioni, talk e approfondimenti sul cinema italiano e internazionale.

 

Manifesto

Quest’anno il manifesto è caratterizzato dal blu e il rosso della bandiera coreana, colori che si intrecciano al giallo, simbolo di luce e vivacità e una ragazza con il megafono che si muove tra i nastri colorati che rimarca a gran voce la sua centralità, nella cultura e nel cinema. A districarsi tra i colori e la complessità della contemporaneità, la figura femminile con in mano un ciak e un megafono, “arma bianca” e strumento di piazza, ribadisce l’importanza di ciò che ha da dire il cinema, oggi e ovunque che nel festival coreano ha trovato un punto e un ponte che unisce la Corea del Sud e l’Italia, da vent’anni.

 

7/a edizione del Florence Korea Film Fest a Firenze dal 21 al 29 marzo

Presentata la 7/a edizione del Florence Korea Film Fest a Firenze dal 21 al 29 marzo al cinema La Compagnia. In programma 45 titoli tra corti e lungometraggi, la maggior parte in anteprima, una mostra di poster e locandine di film coreani, uno spettacolo di Tip Tap e vari eventi collaterali.

La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con 45 titoli tra corti e lungometraggi, premiati nei festival di tutto il mondo con anteprime, incontri con gli autori, una mostra, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome di Jung Woo-sung, star coreana e interprete tra i più amati in patria, omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico. L’attore, insieme al regista Kim Jee-woon presenterà venerdì 22 marzo, l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per rispondere direttamente alle domande del pubblico. Ambientato in un distopico futuro nel 2029, un’organizzazione terroristica chiamata la Setta, contraria alla riunificazione delle due Coree, comincia ad affermarsi. Per contrastarla il governo formerà un’unità speciale di sicurezza chiamata “uomini lupo”.

ASCOLTA L’INTERVISTA di Gimmy Tranquillo a  Caterina Liverani, curatrice della retrospettiva su Jung Woo-sung e Tommaso Sacchi, Capo segreteria Assessorato alla cultura del Comune di Firenze

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/03/190312_02_KOREA-FILM_LIVERANI-SACCHI.mp3?_=2

 

APERTURA E CHIUSURA

La prima italiana di “Swing Kids” del regista Kang Hyoung-chul, che per l’occasione sarà presente in sala inaugurerà la 17/ma edizione del Festival.  Musica, danza e amicizia sono i protagonisti di questa pellicola, un divertente e commovente musical ambientato nel 1951  durante la Guerra di Korea. Nel campo di prigionia di Geoje il sergente Jackson viene incaricato di formare un corpo di ballo per tenere alto il morale dell’esercito. I ballerini che vengono scelti per un numero di tip tap sono il soldato cinese Xiaofang, il sudcoreano Kang Byung-sam, la civile Yang Pan-rae. A loro si unisce anche il talentuoso prigioniero nordcoreano Ro Ki-soo. La serata di chiusura sarà invece dedicata a “Beautiful Days”, esordio al genere fiction del documentarista Jero Yun, sulla toccante vicenda di una rifugiata nordcoreana costretta ad abbandonare il marito e il figlio. La pellicola drammatica (che ha aperto il Busan International Film Festival nel 2018) racconta di Zhenchen, adolescente che va alla ricerca di sua madre, che lo aveva abbandonato in Cina con il padre quando lui era ancora molto piccolo, fuggendo dalla Corea del Nord, costretta a seguire un uomo con il quale aveva un debito da saldare.

 OMAGGIO A JUNG WOO-SUNG

Alternando una strepitosa carriera cinematografica (interprete di ruoli divenuti iconici come il giovane arrabbiato e confuso di “Beat”, l’amante schiavo del suo stesso desiderio in “Scarlet Innocence”, il poliziotto risucchiato nella discesa nell’inferno di “Asura: The City of Madness” e, più recentemente, il gelido militare votato alla sua causa di “Illang: The Wolf Brigade”) a un profondo impegno umanitario, che lo vede dal 2015 insignito del titolo di Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR, Jung woo-Sung sarà l’ospite speciale della 17/ma edizione. L’attore, conosciuto anche in Asia per i suoi film e famoso anche in Giappone sarà inoltre omaggiato da una selezione di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico: dal dramma generazionale “Beat” (1996) di Kim Sung-su al sentimentale “A Moment to Remember” (2004) campione di incassi al botteghino passando per il thriller erotico “Scarlet Innocence” (2014) di Yim Pil-sung al fianco della modella e attrice Esom, fino al più recente film d’azione “Asura: The City of Madness” (2016) diretto da Kim Sung-su, cui segue il crime a sfondo politico “The King” (2017) di Han Jae-rim e il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (2018) del regista Kim Jee-woon. L’attore sarà presente in sala la sera del 23 Marzo con la consegna da parte del direttore Riccardo Gelli del “Florence Korea Film Fest Award” e del “Pegaso della Regione Toscana” da parte del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani.

FOCUS K-SOCIETY

Tra le novità di questa edizione troviamo il focus K-Society, 4 pellicole che esplorano la società coreana presentando tematiche come il bullismo nell’ambiente scolastico, il mondo LGBT, la precarietà nel mondo del lavoro e le violenze di genere sui minori. “After my Death” di Kim Ui-Seok, indaga la disparità tra i più deboli e i più forti sottolineando la crudeltà dei ragazzi durante l’adolescenza, in un contesto scolastico iper competitivo (23/03); la discriminazione e l’omosessualità vengono affrontati in modo leggero e divertente nella commedia romantica “Two Weddings and a Funeral” di KimJho Kwang-soo, dove una coppia di amici omosessuali (un ragazzo e una ragazza) decide di sposarsi, per poter mantenere il loro orientamento sessuale segreto ai loro genitori e ai colleghi (25/03). Le ingiustizie del sistema di lavoro coreano e il duro trattamento riservato alle donne nella società sono al centro di “Cart”, pellicola di Boo Ji-Young che ha avuto la sua première internazionale al Toronto International Film Festival e che racconta delle vite dei dipendenti part-time di un grande supermercato che si uniscono per protestare contro lo sfruttamento dell’azienda in vista di imminenti licenziamenti (28/03). Infine segna il debutto alla regia della sceneggiatrice Lee Ji-Won “Miss Baek”, lungometraggio basato su una storia vera, che ruota intorno al serio problema sociale degli abusi sui minori, in cui una donna, vittima di soprusi fin da tenera età non riesce ad aprirsi con gli altri. Il suo incontro con una ragazzina vittima di violenza domestica che le ricorda il suo passato le cambierà la vita (24/03).

 

ORIZZONTI COREANI, INDEPENDENT KOREA E NOTTE HORROR

Tra i titoli principali della sezione Orizzonti Coreani, dedicata ai film di maggior risonanza prodotti in Corea, spicca “Burning” (24/03) dramma psicologico che segna il ritorno del maestro Lee Chang Dong, che oltre a essere uno dei più rappresentativi autori del cinema sudcoreano contemporaneo, ha ricoperto la carica di Ministro della Cultura e del Turismo dal 2003 al 2004. Basato sul racconto “Barn Burning” di Haruki Murakami la pellicola racconta di Jong-su e della sua diffidenza nei confronti di Ben, un amico della ragazza di cui è invaghito che si accresce quando lui gli confida che il suo passatempo è incendiare serre abbandonate. Si basa quasi interamente sul concetto di oltrepassare il limite “Human, space, time and human” (25/03) del regista visionario Kim Ki-Duk, che sfida la sensibilità degli spettatori esplora i confini dell’umanità e della moralità seguendo le vicende di vari personaggi in viaggio su una nave; “The Witch: Part1. The Subervision” (26/03) scritto e diretto da Park Hoon-jung che mescola action e mistero; si concentra sulla poesia dei rapporti umani “Hotel by the river” (24/03) pellicola del regista Hong Sang-Soo, considerato uno dei più affermati autori del cinema coreano contemporaneo grazie al suo inconfondibile stile intimista che racconta dell’incontro di un anziano e una giovane donna in crisi d’amore; l’action “Golden slumber” del regista No Dong-Seok, sulle vicende di un fattorino che dovrà correre per salvarsi la vita dopo essere stato ritenuto responsabile di un’esplosione che ha causato la morte di un candidato alla presidenza; spazio al genere thriller con la pellicola del regista Kim Tae-gyoon dal titolo “Dark figure of crime”(24/03) ispirato a una storia vera sul feroce confronto psicologico tra un detective e un killer che ha confessato diversi omicidi; la rabbia si mescola alla suspanse in “Seven years of night” (26/03) pellicola di Choo Chang-min che racconta di un uomo che trama vendetta contro il figlio dell’omicida di sua figlia per un periodo di sette anni. Da non perdere anche il fantascientifico “Illang: The Wolf Brigade” (22/03) del regista Kim Jee-woon che sarà presente in sala per ricevere “il premio alla Carriera del Florence Korea Film Fest” e per presentarlo insieme all’attore Jung Woo-sung; presentato fuori concorso al Festival di Cannes nel 2018 “The Spy Gone North” (23/03) di Yoon Jong-Bin è la storia di un fedele agente segreto sudcoreano che viene coinvolto in un pericoloso vortice politico tra le classi dominanti tra le due Coree.

PROGRAMMA COMPLETO

Korea Film Fest a Firenze. Dal 22 al 30 marzo

 16/mo Florence Korea Film Fest, il festival internazionale dedicato alla cinematografia sud coreana che si svolgerà dal 22 al 30 marzo a Firenze. Quest’anno in programma oltre 40 pellicole tra prime italiane ed europee, una mostra fotografica, eventi collaterali e l’ospite speciale, l’attore Ha Jung-woo. Tra le novità la sezione K-South North, che esplora il difficile rapporto tra le due Coree. Al cinema La Compagnia di Firenze e in vari luoghi della città.

La manifestazione quest’anno propone un ricco programma con oltre 40 titoli tra corti e lungometraggi premiati nei festival di tutto il mondo, anteprime, incontri con gli autori, una mostra, eventi collaterali e ospiti tra cui spicca il nome di Ha Jung-woo, stella del cinema coreano della sua generazione, che ha messo in mostra la sua versatilità in vari generi cinematografici, interpretando oltre 40 pellicole. L’attore, insieme al produttore Won Dong-Yeon e al regista Kim Yong-hwa presenterà in prima europea sabato 24 marzo, l’ultima pellicola di cui è protagonista, il fantasy “Along with the Gods: The Two Worlds”, la storia di un vigile del fuoco che perde prematuramente la vita mentre sta salvando una bambina; ad attenderlo, alle soglie della sua nuova dimensione tre guardiani che lo traghetteranno all’interno di un viaggio lungo 49 giorni, di cui solo alla fine conoscerà il suo destino nell’aldilà. L’artista Ha Jung-woo sarà inoltre omaggiato di una retrospettiva di 6 titoli dedicata al suo poliedrico percorso artistico.

4 sezioni tematiche: Orizzonti Coreani, dedicata ai grandi nomi del cinema del paese, con titoli campioni d’incassi in patria e premiati nei festival di tutto il mondo; Independent Korea, sezione che ospita lavori di giovani e talentuosi registi esterni alla grande distribuzione, con tre film che indagano la figura femminile e il tema della solitudine; la Notte Horror, consueto appuntamento per gli amanti del genere; Corto, Corti, spazio dedicato ai cortometraggi. Tra le novità il focus K-South North, 6 pellicole che, attraverso diversi generi esplorano il difficile rapporto tra Corea del Sud e Corea del Nord, con opere che spaziano dal documentario al dramma sportivo fino alla commedia.

“Il Florence Korea Film Fest da 16 anni porta a Firenze un cinema di qualità straordinaria afferma la Vicesindaca del Comune di Firenze Cristina Giachi  con linguaggi, estetiche, temi e argomenti che rendono questa cultura ogni anno sempre più vicina alla nostra. Per questo è con piacere che abbiamo deciso di omaggiare l’artista Ha Jung-woo con la consegna delle chiavi della città”. Ascoltiamo l’intervista realizzata da Andrea Mi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/03/giachi-korea.mp3?_=3

 

 

 

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