Piombino, slitta piano industriale JWS. CGIL: “siamo preoccupati”

Intervista con CLAUDIO GUGGIARI, segreteria regionale della CGIL, che dice: “c’era un accordo di programma che prevedeva accordi su laminatoi e depuratori che non viene rispettato, chiediamo chiarezza. Anche dal Governo”

Nessuna novità al tavolo del Mise sulle acciaierie di Piombino (Livorno): secondo quanto emerso Jsw Steel Italy ha ribadito la propria volontà di investire sul complesso siderurgico toscano, ma non ha presentato il proprio piano industriale, dopo la richiesta di una proroga di quattro mesi formulata nel gennaio scorso.
“Jsw – afferma il sindaco di Piombino Francesco Ferrari – ha ripetuto la storiella che racconta ormai dal luglio 2018. L’azienda dice di voler investire ma non è chiaro quando e in che termini. Se davvero vogliamo che Piombino abbia un futuro, tutti i soggetti dovranno prendersi degli impegni seri e contribuire a redigere un nuovo accordo complessivo: serve un patto per Piombino” in linea coi principi del ‘Green deal’.

“Su Piombino e sul suo futuro il Governo deve metterci la faccia” dice il  presidente
della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine della riunione al ministero dello Sviluppo economico.  “Sono molto preoccupato – ha aggiunto – per questa richiesta, per il mancato acquisto del forno elettrico e per i ritardi che si registrano su altri versanti, dalle
bonifiche agli investimenti preannunciati sui laminatoi, che ancora non vediamo partire”.

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Aferpi, Jsw Steel Italia: “Piombino resta impianto strategico”

“Piombino resta un impianto strategico per Jsw. L’incontro convocato al Mise ha portato una rinnovata fiducia nel rapporto tra l’azienda indiana e il Governo italiano e impresso un’accelerata nel percorso già avviato”.

Così, in una nota, Jsw Steel Italia, proprietaria dell’acciaieria ex Aferpi di Piombino (Livorno) commenta l’incontro di martedì a Roma per fare il punto sul piano industriale, e occasione per comunicare gli investimenti garantiti fino ad oggi: “Dall’attivazione dei tre laminatoi con l’impiego di 700 lavoratori, all’investimento in capitale circolante di 170 milioni di euro”.

Jsw rende inoltre noto che “sono in corso una serie di studi e di progetti, l’efficientamento energetico per un investimento di 3 milioni di euro, i progetti per il controllo qualità e prodotto per essere in linea con i mercati per un totale di 1,5 milioni di euro, gli investimenti per l’incremento della produttività all’interno dei treni di laminazione per un valore di 5 milioni di euro. E ancora, sul treno barre è previsto un investimento sul blocco di finimento e sui garret e su tutta la parte di riscaldo delle billette e dei blumi su tutti e tre i treni di laminazione per un totale di 10 milioni di euro. Questo è solo l’inizio di un progetto di rilancio che vede Piombino protagonista di un nuovo corso industriale”.

L’incontro al Mise ha permesso anche di fare il punto sui prossimi passi del piano industriale. La prossima settimana, spiega la nota di Jsw Steel Italia, “è previsto l’incontro promosso dal Governo con Invitalia per definire le linee di utilizzo dei 33 milioni di euro come sancito dall’Accordo di programma”. Si parlerà, invece, di energia il 23 luglio in un incontro “a Roma con il sottosegretario Davide Crippa”. L’azienda ricorda che con l’accordo di programma “il Governo si è impegnato a garantire all’impianto di Piombino le stesse condizioni di accesso al conto energetico per rendere quella che è l’unica fabbrica italiana che produce rotaie” competitiva “sul piano dell’offerta con i competitor internazionali”.
Sul tavolo poi la questione legata alla progettazione dell’impianto per la tempra delle rotaie. Il 5 marzo, con sollecito il 18 marzo “Jsw Steel Italia ha consegnato al Comune di Piombino l’istanza per ottenere la variante al regolamento urbanistico, contenente gli aspetti programmatici, gli interventi di progetto, il layout generale dell’impianto e le indicazioni dei trend del mercato generale che supportano la scelta strategica di procedere con questa implementazione di progetto”. L’azienda ribadisce infine la volontà di puntare su Piombino “e sulle sue peculiarità produttive che l’hanno resa un riferimento europeo nel settore della produzione delle rotaie. L’investitore indiano vuole valorizzare questa grande storia e rendere l’acciaieria di Piombino un player fondamentale nel mercato internazionale degno di portare il made in Italy nel mondo”.
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