Il prefetto di Livorno ha incontrato al Palazzo del Governo i segretari provinciali dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm e i coordinatori Rsu aziendali in merito alla vicenda della Jsw Steel Italy di Piombino. “Lo stabilimento di Piombino – ha affermato D’Attilio al termine dell’incontro – rappresenta un sito di grande rilevanza, non solo a livello locale ma anche nazionale. Anche il ministro Giorgetti si è espresso sulle acciaierie Piombino ieri dichiarando che hanno grande potenzialità per la collocazione geografica particolare e per il mercato di sbocco”.
Il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio ha incontrato al Palazzo del Governo i segretari provinciali dei sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm e i coordinatori Rsu aziendali in merito alla vicenda della Jsw Steel Italy di Piombino.
“Nel corso dell’incontro – riferisce una nota della prefettura -, estremamente cordiale e costruttivo, le rappresentanze sindacali hanno espresso al prefetto la propria apprensione per la situazione che stanno vivendo i lavoratori dello stabilimento, nell’incertezza delle decisioni della proprietà circa i necessari investimenativo che possa fare chiarezza sul futuro di uno stabilimento che occupa, direttamente e con l’indotto, circa 2.000 persone”.
Da parte sua, il rappresentante del Governo, “che ha rimarcato il comportamento corretto e
responsabile tenuto in questi giorni dai lavoratori nell’espressione del proprio malcontento, ha assicurato che la prefettura sarà attenta osservatrice delle vicende dell’azienda,
impegnandosi a fare da tramite con il Governo – che peraltro ha già in agenda la questione ritenendo il settore dell’acciaio strategico nell’economia nazionale – per veicolare le istanze e le preoccupazioni dei lavoratori”.
“Lo stabilimento di Piombino – ha affermato D’Attilio al termine dell’incontro – rappresenta un sito di grande rilevanza, non solo a livello locale ma anche nazionale. Ma soprattutto, al di là della rilevanza strategica del settore, quello che conta è il lavoro e la tranquillità di centinaia di famiglie. Per questo saremo sempre attenti a queste problematiche e cercheremo, per quelle che saranno le nostre possibilità, di favorire sempre il
dialogo e le interlocuzioni con le Organizzazioni sindacali. Riporteremo al Ministero dello Sviluppo Economico, che conosce bene la vicenda e la sta seguendo, quanto ci è stato riferito oggi”.
In una nota le segreterie provinciali di Fim Fiom Uilm provinciali hanno parlato di “un
incontro cordiale e costruttivo” in cui “il prefetto ha dato prova di un interessamento preventivo all’incontro, con contatti personali con le figure ministeriali e altri soggetti che si
occupano della nostra vicenda”. Durante la riunione, spiegano i sindacati hanno manifestato la “propria apprensione per la situazione che stanno vivendo i lavoratori dello stabilimento, nell’incertezza delle decisioni della proprietà indiana circa i necessari investimenti per il rilancio del sito produttivo piombinese. Abbiamo altresì auspicato un rapido intervento governativo che possa fare chiarezza sul futuro di uno stabilimento che occupa, direttamente e con l’indotto, circa 2.000 persone. Soprattutto che si avvii rapidamente il tavolo della vertenza Jsw con una prima convocazione, consci che sarà
comunque un lungo percorso di lavoro”.
Come segreterie provinciali Fim-Fiom-Uilm, continua la nota, “in attesa della convocazione urgente e non più rinviabile da parte del ministero dello Sviluppo economico, abbiamo informato il Prefetto che insieme ad una delegazione della rsu venerdì 26 marzo saremo a rappresentare la vertenza piombinese a Roma sotto il Mise. Riteniamo che la nostra vertenza, la Regione Toscana, Piombino ed i lavoratori piombinesi debbano avere il rispetto che meritano così come lo hanno i lavoratori di altre aree di crisi
italiane”.
Le acciaierie di Piombino “hanno molte potenzialità, anche per la collocazione geografica
particolare e per il mercato di sbocco”. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, intervenendo al webinar ‘Reshape the World’ del Sole 24 Ore, sottolineando che il piano messo a punto per Piombino “a mio giudizio è assolutamente insufficiente” per cui “bisogna mettersi intorno a un tavolo seriamente”. “Io spero possa essere risolto anche col coinvolgimento di soggetti privati”, ha concluso Giorgetti.