🎧 JR re-immagina Palazzo Strozzi con la sua “Ferita”

Firenze, presentata una nuova installazione esterna di Palazzo Strozzi, si tratta di un intervento di JR, artista contemporaneo tra i più celebri al mondo, chiamato a reinterpretare la facciata di un simbolo del Rinascimento a Firenze con una nuova opera site specific intitolata ‘La Ferita’, che propone una riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.

JR, l’artista francese più famoso al mondo re-immagina Palazzo Strozzi con questo progetto che si inserisce all’interno di Palazzo Strozzi Future Art, un nuovo programma della Fondazione Palazzo Strozzi nato dalla collaborazione con Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di creare una piattaforma per l’arte del presente, ponendo la promozione della creatività, il coinvolgimento del pubblico e il sostegno alle nuove generazioni come valori di riferimento per un rilancio del sistema culturale attraverso diverse iniziative che vedranno il coinvolgimento di artisti contemporanei italiani e internazionali a Palazzo Strozzi.

Alta 28 metri e larga 33, la monumentale installazione di JR propone una sorta di squarcio visivo sulla facciata di Palazzo Strozzi, che si apre alla visione di un interno reale e immaginato allo stesso tempo. L’opera, realizzata con un collage fotografico in bianco e nero tipico dello stile dell’artista, è costruita come una anamorfosi, un gioco illusionistico in cui, osservando da un preciso punto di vista, si schiudono davanti agli occhi, proprio come all’interno di una ferita, diversi ambienti di Palazzo Strozzi: il colonnato del cortile, un’immaginaria sala espositiva e una biblioteca.

Inserendo opere iconiche del patrimonio artistico fiorentino e citando direttamente un luogo reale come la biblioteca dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, JR propone una diretta e suggestiva riflessione sull’accessibilità non solo a Palazzo Strozzi ma a tutti i luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19. Palazzo Strozzi diviene così il palcoscenico spettacolare per una ferita, simbolica ma dolorosa, che accumuna tutte le istitutioni culturali italiane e non solo: musei, biblioteche, cinema e teatri, costretti a limitare o a non poter far accedere il pubblico ai propri spazi.

Le opere di JR uniscono fotografia e street art creando monumentali interventi di arte pubblica nelle città di tutto il mondo, dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California. A Palazzo Strozzi l’intervento di JR si caratterizza per un’ulteriore sperimentazione nella contaminazione con la storia dell’arte, con riferimenti che spaziano dal Rinascimento all’epoca moderna, come e soprattutto al rovinismo, tendenza diffusa soprattutto nel Settecento in cui le rovine di antichi edifici vengono presentate come testimonianze di un passato glorioso in una drammatica riflessione sul destino dell’Uomo.

Guardare “dentro” Palazzo Strozzi appare inoltre come un atto quasi voyeristico per scoprire ciò che non può essere visto: la rappresentazione di una realtà che va oltre quanto abitualmente sotto gli occhi di tutti. La facciata si trasforma dunque in un inedito trompe l’œil, un riferimento alle prospettive architettoniche, le rappresentazioni pittoriche illusive che dal Cinquecento, applicando sulle pareti gli studi prospettici, hanno consentito la figurazione di una profondità che oltrepassa la struttura muraria.

Parallelamente al’installazione, Palazzo Strozzi propone anche un ricco programma di appuntamenti online rivolti a tutto il pubblico, con speciali appuntamenti per famiglie, scuole e adulti che permetteranno di conoscere meglio il lavoro dell’artista francese e interagire con l’opera anche a distanza attraverso spazi di riflessione e attività creative.

Sono felice di annunciare il nuovo programma Palazzo Strozzi Future Art – sottolinea Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi – una iniziativa della Fondazione Palazzo Strozzi che, grazie al sostegno di Andy Bianchedi, permetterà lo sviluppo di importanti progetti con artisti contemporanei italiani e internazionali. Palazzo Strozzi si distingue per la volontà di creare un dialogo tra antico e contemporaneo attraverso il coinvolgimento di artisti che sanno interpretare il presente. La nuova opera di JR rappresenta un segnale forte di riflessione sulle difficili condizioni di accesso alla cultura nell’epoca del Covid-19 ma allo stesso tempo un’occasione per un nuovo coinvolgimento del pubblico all’insegna di valori come libertà, immaginazione creativa e partecipazione. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione.

Sono orgoglioso di supportare il progetto Palazzo Strozzi Future Art che prende il suo avvio con la straordinaria installazione di un artista creativo come JR – dichiara Andy Bianchedi – Mia madre Hillary Merkus Recordati amava l’arte e adorava Firenze; questa installazione vuole quindi essere solo l’inizio di una collaborazione di qualità con la Fondazione Palazzo Strozzi per progetti e iniziative sempre più importanti.

L’iniziativa è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati.

Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Con il patrocinio dell’Institut Français Firenze.

JR a Palazzo Strozzi con “La Ferita”

Firenze, dal 19 marzo 2021, Palazzo Strozzi cambierà volto attraverso l’intervento di JR, uno degli artisti contemporanei più celebri al mondo, chiamato a reinterpretare la facciata di uno dei simboli del Rinascimento a Firenze attraverso una nuova installazione site specific dal titolo “La Ferita”, che proporrà una suggestiva riflessione sull’accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid-19.

JR utilizza il collage fotografico come tecnica caratteristica del suo stile, esploso nella dimensione dell’arte pubblica nelle città di tutto il mondo. Come afferma lo stesso artista: “Ho la più grande galleria d’arte immaginabile: i muri del mondo intero”. La sua ricerca unisce originalità e appropriazione, sempre distinguendosi per una forte connotazione pubblica e di partecipazione che lo ha portato a creare opere di grande impatto visivo e coinvolgimento in luoghi e contesti sempre diversi, dalle favelas di Rio de Janeiro alla
grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi.

Direttore Galansino il comunicato di Palazzo Strozzi parla di un intervento di JR,  chiamato a reinterpretare la facciata di uno dei simboli del Rinascimento a Firenze attraverso una nuova installazione site specific dal titolo “La Ferita”, di cosa si tratta?

JR è uno dei più importanti artisti viventi, sicuramente uno dei più conosciuti per le cose eclatanti che ha fatto in giro per il mondo insomma, possiamo definirlo uno street artist in un certo senso, anche se questa definizione gli andrebbe stretta, lui si definisce un ‘photographer’ ovvero uno che tratta dai graffiti alla fotografia, per riempire i muri di tutto il mondo, che sono come dice lui la sua galleria, la più grande che esiste, appunto, utilizza una tecnica che parte proprio dalla fotografia, quindi praticamente le sue installazioni sui muri sono delle specie di grandi fotografie espanse.

Direttore, immagino che non vogliate svelare più di tanto prima della conferenza stampa ufficiale, ma qualche cosina ce l’ha ce l’ha può anticipare, cosa vedremo sulle pareti esterne di Palazzo Strozzi?

L’artista non anticipa mai i suoi progetti, questa è una so metodo di lavoro, ma basta andare adesso in Piazza Strozzi a vedere la mole dell’impalcatura che è montata adesso, dove stanno lavorando tanti operai per realizzare questa installazione in tempi rapidi per il 19 di marzo, per capire la dimensione, si tratta di qualcosa di molto grande.

Ma al di là delle dimensioni e al di là della forma estetica credo che sia importante anche il metodo di lavoro di Palazzo Strozzi in questa occasione come anche Io purtroppo in questa occasione come anche nel recente passato, nella mostra di Marina Senatore, ovvero quello di e volere dare qualcosa alla città di Firenze colpita, più di qualsiasi altra città forse in Italia, da questa situazione gravissima crisi di pandemia, di crisi economica, dalla mancanza di turisti e visitatori, e daltra parte il titolo ‘La Ferita” allude proprio a questo e poi capirete perché”.

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