La città dei lettori: dal 27 al 30 agosto la terza edizione a Villa Bardini

Più di trenta ospiti per quaranta eventi dal vivo dedicati al libro e alla letteratura. Protagonisti della manifestazione saranno Melania G. Mazzucco, Riccardo Falcinelli, Corrado Augias, Nicola Piovani, Stefania Auci, Vanni Santoni, Linus, Lidia Ravera, Jonathan Bazzi, Simonetta Fiori, Franco Arminio e tanti altri.

Tra gli appuntamenti più attesi, la giornata dedicata al Premio Strega nell’ambito dei Talk a Villa Bardini con il due volte vincitore Sandro Veronesi e Daniele Mencarelli, Premio Strega Giovani.

Saranno circa 40 eventi e oltre 30 gli ospiti d’eccezione della terza edizione del festival La città dei lettori, manifestazione dedicata al libro e alla letteratura ideata e curata dall’Associazione Culturale Wimbledon con la direzione di Gabriele Ametrano. Il festival si svolgerà dal 27 al 30 agosto; avrà il suo cuore a Villa Bardini a Firenze (Costa San Giorgio, 2), snodandosi tra anteprime e appuntamenti speciali da luglio fino a settembre anche ad Arezzo e Calenzano, con un programma nutrito di incontri e appuntamenti. L’iniziativa è in collaborazione e ha il contributo di Fondazione CR Firenze, Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Comune di Calenzano e Biblioteca Civica di Calenzano, con il sostegno di Unicoop Firenze e IED Firenze, la gentile collaborazione dell’Estate Fiorentina2020 del Comune di Firenze e  della  Fondazione  Casa  Museo  Ivan  Bruschi amministrata da Ubi Banca.

Un’edizione resa ‘speciale’ dalla pandemia, ma fortemente voluta dagli organizzatori che la hanno integralmente ripensata per consentirne la fruizione in tutta sicurezza tra tour letterari, laboratori e approfondimenti su letteratura, cinema e musica in una delle più belle ville storiche di Firenze, tutti rigorosamente dal vivo. Ad ampliare il già ricco programma del consueto festival a Villa Bardini, saranno le anteprime a Casa Museo Ivan Bruschi ad Arezzo (24 e 25 luglio) e la chiusura alla Biblioteca Civica di Calenzano (4 e 5 settembre). Non mancheranno gli ormai noti Talk a Villa Bardini, un progetto di Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, con un’intera giornata dedicata al Premio Strega, organizzata con la collaborazione della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, gli approfondimenti sul viaggio con l’esperienza di Ulisse Fest di Lonely Planet, i tour letterari alla scoperta di scrittori e artisti in collaborazione con Unicoop Firenze, la terza edizione del Florence Book Party e gli appuntamenti dedicati ai ragazzi, curati da Teresa Porcella.

La parola d’ordine di questa edizione è ‘Librellione’, un neologismo che indica la ribellione alle brutture del mondo attraverso la letteratura. Torna alla Città dei Lettori il Premio Strega con il due volte vincitore Sandro Veronesi e con il vincitore del Premio Strega Giovani, Daniele Mencarelli. Anche quest’anno Villa Bardini ospiterà il Florence Book Party, come pure gli incontri dedicati ai ragazzi e molte altre iniziative che sono diventate un appuntamento fisso per chi ama la lettura e lo scambio di idee. Protagonisti della manifestazione saranno anche Melania G. Mazzucco, Riccardo Falcinelli, Corrado Augias, Nicola Piovani, Stefania Auci, Vanni Santoni, Linus, Lidia Ravera, Jonathan Bazzi, Simonetta Fiori, Stefano Petrocchi, Franco Arminio, Marta Barone e tanti altri.

Afferma il direttore artistico Gabriele Ametrano: “Non è iniziato facilmente questo 2020, ma la nostra passione non ci ha mai abbandonato. #ILettoriNonSiFermano è stato il nostro motto nel momento più difficile e scoraggiante, e oggi vogliamo sottolineare la vostra e la nostra forza nell’aver creduto che tutto potesse andar bene. La cultura è incontro, dibattito e crescita. Ed è questa la nostra proposta per la ripartenza. Siamo convinti che quello dell’organizzatore culturale sia oggi anche un ruolo sociale. Per questo abbiamo la responsabilità di esserci e di dare un segnale di rinascita in questo momento difficile per tutto il comparto culturale e editoriale. Lo dobbiamo a voi lettori, agli autori e alle realtà che ci sostengono. Lo dobbiamo alla comunità che ama leggere e immergersi nella cultura. Ce lo dobbiamo, se vogliamo vivere La città dei lettori!”.

“La cultura e la lettura – dichiara il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – sono valori sociali che vanno sostenuti. Per questo abbiamo sostenuto, fin dalla sua nascita, il percorso dell’Associazione Wimbledon e il lavoro che svolgono sul territorio di condivisione e invito alla lettura. Il periodo dell’emergenza sanitaria ha messo a dura prova il settore dell’editoria e dei settori interessati alla produzione del libro e la sua diffusione. Collaborando al festival, la nostra Fondazione intende non solo dare la possibilità alla manifestazione di essere realizzata, ma diamo un supporto concreto alle attività editoriali che in questo momento vivono la crisi economica dovuta al periodo appena passato. Il libro e la lettura hanno dimostrato le loro capacità di essere rifugio e medicina contro la solitudine e la paura. Il Festival sarà un momento essenziale di rinascita culturale e di confronto, per una ripresa emotiva ed economica del settore”.

“Questa terza edizione – dichiara il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – è la conferma di una manifestazione di successo. Il festival si è perfettamente integrato con le attività di Villa Bardini che ha consolidato il suo ruolo centrale per la cultura a Firenze, e grazie al lavoro dell’Associazione Wimbledon e del suo direttore Gabriele Ametrano oggi è riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Per questo abbiamo accettato, anche in questo anno così difficile, di confermare il nostro sostegno alla manifestazione creando un appuntamento dal vivo e non per la rete. Sarà anche questa edizione di straordinario interesse, con approfondimenti che daranno al pubblico gli strumenti per appassionarsi alla lettura e ai libri”.

Per ulteriori informazioni www.lacittadeilettori.it

 

 

A Villa Bardini ingresso gratuito per ricordo Isadora Duncan

Villa Bardini ricorda l’anniversario della morte della danzatrice Isadora Duncan e la chiusura della mostra a lei dedicata con due giornate ad ingresso gratuito. Porte aperte sabato 14 e sabato 21 settembre per consentire ai visitatori di ammirare la mostra allestita al terzo e al quarto piano della villa, e poi il giardino Bardini (la gratuità non comprende la visita al Giardino di Boboli).

L’esposizione “A passi di danza. Isadora Duncan e le arti figurative tra Ottocento e avanguardia”, precisa una nota, è la prima mostra in Italia dedicata a questa importante artista; è a cura di Maria Flora Giubilei e di Carlo Sisi in collaborazione con Rossella Campana, Eleonora Barbara Nomellini e Patrizia Veroli, ed è promossa da Fondazione Cr Firenze e da Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron con il patrocinio del Comune di Firenze.

Sono esposti 170 pezzi fra dipinti, sculture e documenti, fra i quali fotografie inedite, che ripercorrono il legame con l’Italia di colei che rivoluzionò le teorie accademiche della danza, per avviare una moderna e innovativa visione del corpo femminile, e del suo movimento, nello spazio, prendendo le mosse dall’influenza che ebbe nel contesto internazionale.

La mostra chiuderà domenica 22 settembre e, per l’occasione, sabato 21, alle ore 17, sarà replicata la performance ‘Vita’, una delle iniziative collaterali ispirate alla figura della danzatrice, all’interno del progetto ‘Atleta donna’, a cura del Centro Nazionale di produzione Virgilio Sieni/Accademica del gesto.

“Siamo lieti di poter offrire due nuove occasioni – affermano Luigi Salvadori e Jacopo Speranza, rispettivamente presidenti di Fondazione Cr Firenze e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron – per celebrare la figura di Isadora Duncan. L’esposizione è stata un’occasione importante di dialogo con la città, e non solo, su temi sempre attuali che questa figura ha saputo evocare”.

Villa Bardini, prima mostra italiana dedicata a Isadora Duncan

La prima mostra italiana dedicata alla danzatrice americana Isadora Duncan e al suo rapporto con le arti figurative italiane sarà ospitata a Villa Bardini e al Museo Stefano Bardini dal 13 aprile al 22 settembre. L’esposizione a cura di Maria Flora Giubilei e Carlo Sisi, in collaborazione con Rossella Campana, Eleonora Barbara Nomellini e Patrizia Veroli, è promossa da Fondazione CR Firenze e da Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, con il patrocinio del Comune di Firenze.

Dipinti, sculture e documenti, fra i quali fotografie inedite, ripercorreranno il legame con l’Italia di colei che rivoluzionò le teorie accademiche della danza, per avviare una moderna e innovativa visione del corpo femminile, e del suo movimento, nello spazio, prendendo le mosse dall’influenza che ebbe nel contesto internazionale. Sono circa 170 i pezzi che saranno allestiti su due piani di Villa Bardini e una speciale sezione dedicata alle grandi sculture sarà allestita nel Museo Stefano Bardini.

Ribelle ad ogni convenzione e di forte carisma, Isadora si distinse per il suo danzare svincolata da condizionamenti sociali. Centrale è il tema della liberazione del corpo femminile che si coniuga con l’esaltazione di modelli tratti dal mondo archeologico e classico. Niente più corsetti stretti e punte di gesso per la danza ma abiti leggeri e piedi nudi per ritrovare il contatto energetico con la terra.

La danzatrice ebbe una significativa influenza sul mondo culturale dei primi del Novecento, quel ‘gusto Duncan’ che connotò molte scelte culturali e stilistiche del suo tempo. Si esibì non solo sui palcoscenici di Parigi, Berlino e Monaco, ma anche nei teatri Armonia  di Trieste (1902) e Costanzi di Roma (1912), e mantenne uno speciale legame con Firenze, sin dal 1902, grazie all’amicizia con Eleonora Duse e, successivamente, alla lunga permanenza di uno dei suoi compagni, lo scenografo inglese Edward Gordon Craig, nel capoluogo toscano dal 1906.

Nella mostra ci saranno presentate importanti opere di artisti italiani che la ritrassero dal vero mentre danzava nei salotti aristocratici parigini o sulla spiaggia di Viareggio: disegni e olii di Plinio Nomellini, bronzi  di Romano Romanelli e di Libero Andreotti.

Numerose le opere di artisti colpiti dalla sua figura durante la sua movimentata esistenza, costellata da significativi successi, ma anche da tragici eventi che la segnarono inesorabilmente come la morte dei due figli, Deirdre e Patrick, di 7 e 3 anni, annegati nella Senna.

Fra gli artisti rappresentati in mostra, protagonisti delle arti quali: Rodin, Bourdelle, Stuck, Carrière, Zandomeneghi, Previati, Sartorio, Bistolfi, Baccarini, De Carolis, Chini, Cambellotti, Nonni, Boccioni, Depero, Severini, Casorati, Campigli, Sironi, Raphaël, Gio Ponti, in un avvicendamento di arti maggiori e arti decorative, con preziosi abiti, e ceramiche.

‘’Questa mostra – dichiara il Presidente della Fondazione Bardini e Peyron Jacopo Speranza – è davvero un gradito regalo che offriamo agli amanti delle arti e della danza. Uno sforzo scientifico e organizzativo non indifferente per le nostre due istituzioni, che si inserisce nel percorso di valorizzazione e, in molti casi, di conoscenza, del legame tra la nostra città e grandi figure del passato, nelle varie espressioni artistiche. Per l’occasione collaboriamo con piacere col Museo Bardini per favorire un ‘incontro’ ancora più ampio e completo con una personalità così straordinaria ‘’.

Villa Bardini

INFO:

Villa Bardini (Costa San Giorgio 2) e Museo Stefano Bardini (via dei Renai 37)

Tel 055 20066233 (da lunedì al venerdì 15-18 e mercoledì 10-13)

eventi@villabardini.it

www.villabardini.it

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