Firenze: 39 proposte per futuro Europa

Sono 39, su 42, le proposte adottate dai cittadini durante l’odierna plenaria conclusiva del panel della Conferenza sul Futuro dell’Europa svoltosi dal 10 dicembre all’Istituto universitario europeo a Fiesole (Firenze).

Saranno presentate a politici nazionali ed europei ad inizio 2022 durante una sessione plenaria della Conferenza. L’iniziativa ospitata all’Iue, si ricorda in una nota dello stesso Istituto, “punta a ridurre la distanza in Europa  fra cittadini e istituzioni europee. Durante il panel, 200 cittadini di tutti gli stati membri hanno discusso di vari temi, dalla privacy e la protezione dei dati, al diritto di voto, alla protezione dell’ambiente”.

“Siamo onorati di aver ospitato quest’esercizio democratico senza precedenti – uil commento del presidente dell‘Iue Renaud Dehousse -. I cittadini ormai sono consapevoli che l’Europa incide sulla loro vita di tutti i giorni e giustamente vogliono avere voce in capitolo”. Dopo una prima plenaria e un forum aperto, i cittadini hanno lavorato su diverse proposte dettagliate lavorando in 15 sottogruppi”.

“Hanno discusso misure per migliorare l’equilibrio famiglia-lavoro per i genitori, abbassare l’età di voto, introdurre il salario minimo, e proteggere i dati personali. Professori, ricercatori e studenti dell’Iue hanno aiutato i cittadini nelle loro discussioni durante l’evento. Rispetto alle precedenti sessioni, “idee e raccomandazioni che erano più generali stanno diventando sempre più pratiche e specifiche” ha spiegato Martina Brambilla, una studentessa di Milano: “Se l’Europa vorrà cambiare, queste idee dovranno essere ascoltate”.

Firenze, Lectio Magistralis del Premio Nobel Sirleaf in nome di La Pira

Domani alle ore 17 al Palazzo Incontri di Firenze, Lectio Magistralis del Premio Nobel per la Pace Ellen Johnson Sirleaf chiamata “Le nuove frontiere dell’Africa nel nome di La Pira”. Introducono il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il Presidente dell’EUI Renaud Dehousse.

Sicurezza, sviluppo sostenibile, educazione e le nuove frontiere dell’Africa nel nome di Giorgio la Pira è il tema della Lectio Magistralis che il Premio Nobel per la Pace 2011 ed ex Presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf terrà venerdì 25 ottobre alle ore 17 a Palazzo Incontri a Firenze. L’iniziativa è promossa  dalla School of Transnational Governance (SGT) dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) e dalla Fondazione CR Firenze.

Porteranno il loro saluto i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e dell’IUE Renaud Dehousse. La conferenza, coordinata dal Vice Direttore dell’Ansa Stefano Polli, è in lingua inglese ed è prevista la traduzione simultanea in italiano. Sul tema ‘L’eredità di La Pira nell’Europa di oggi’ nei giorni scorsi, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si è svolta una seduta straordinaria del Consiglio comunale di Firenze nel corso della quale il sindaco Dario Nardella ha consegnato le Chiavi della città al Presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

L’incontro si inserisce nelle periodiche occasioni di approfondimento di alto profilo che le due Istituzioni promuovono con lo scopo di favorire momenti di conoscenza e di approfondimento, sul tema dell’Europa, che hanno continui riflessi sulla nostra vita quotidiana.

“Riprendiamo con grande piacere questi incontri – dichiara il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – avviati da tempo con autorevoli relatori quali Salvatore Rossi, allora Direttore generale della Banca d’Italia, Josè Manuel Barroso, ex Presidente della Commissione europea, Ulrike Guerot, Responsabile del Dipartimento European Policy and the Study of Democracy alla Danube University Krems e Direttore di European Democracy, perché lo riteniamo un dovere civile. Crediamo infatti che una funzione civica di informazione e di confronto non deve mancare da parte di una Istituzione che non è solo al servizio del territorio, ma vuole anche stimolare una lettura critica della realtà in cui viviamo ogni giorno. Dedicare questa Lectio ad una grande personalità come La Pira significa ribadire come il dialogo tra i popoli è una delle condizioni indispensabili per coloro che dovranno disegnare le politiche pubbliche del nostro presente e del nostro futuro”.

“Siamo lieti – sottolinea Renaud Dehousse, Presidente dell’Istituto Universitario Europeo – di continuare la nostra proficua collaborazione con la Fondazione CR Firenze allargando l’orizzonte per guardare all’Africa, un continente che rappresenta una priorità strategica per l’EUI e l’Europa tutta. Siamo ancora più lieti di farlo nel ricordo di Giorgio La Pira, che con la sua lungimiranza è stato un pioniere del dialogo fra le sponde del Mediterraneo, promuovendo attivamente il ruolo dei paesi dell’Africa subsahariana”.

Fondazione Cr Firenze e Eui, accordo per collaborazione più forte

Stamani Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cr Firenze, e Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto universitario europeo (Eui), hanno siglato un accordo quadro per rafforzare collaborazione tra le due istituzioni.

L’accordo, che rende ancora più sistematica la collaborazione tra le due istituzioni già in corso da anni, spiega una nota, prevede la promozione congiunta di ricerche, analisi, programmi di formazione, eventi pubblici sulle principali sfide riguardanti l’Europa e sul processo di integrazione dell’Unione Europea. In particolare sarà approfondito il partenariato con l’Eui anche al fine di valorizzare il ruolo della città di Firenze nella prospettiva dell’avvio delle attività della Scuola di governance transnazionale nella futura sede di Palazzo Buontalenti. L’intesa prevede, per la prima volta, anche la costituzione di un comitato direttivo che ha il compito di dare sistematicità ai diversi appuntamenti.

“Siamo molto lieti di poter intensificare questa collaborazione – ha dichiarato Tombari – perché conferma il ruolo della nostra istituzione anche nella difesa di valori e principi fondamentali della nostra convivenza civile. In questa ampia cornice di azioni comuni manterremo il nostro sostegno alla Florence school of banking and finance (Fsbf) che opera presso il Robert Schuman Centre for advanced studies (Rscas) dell’Eui e allo State of the Union, l’evento annuale sui temi europei che rappresenta ormai un momento di riconosciuto prestigio per riflessioni ed analisi sulle grandi sfide del processo di integrazione continentale”.

Per Dehousse, “questo accordo permette all’Istituto di continuare nella sua politica di sempre più forte radicamento nel territorio che lo ospita, mettendo a disposizione della cittadinanza di Firenze e della Toscana il suo patrimonio di conoscenza. L’istituzione del nuovo Comitato Direttivo ci permetterà di ingranare una nuova marcia, e di assicurare la concreta attuazione dei tanti progetti di collaborazione già in cantiere”.

L’Europa torna a Firenze con il Festival e The State of the union

Dal 1 al 10 maggio 2019 Firenze ospita la quinta edizione del Festival d’Europa. Una manifestazione che coinvolgerà varie location in città: da Palazzo Vecchio alle Murate, da Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati al Polo universitario di Novoli, da Villa Salviati alla Badia Fiesolana, dalla Stazione Leopolda passando da piazza della Repubblica e Palazzo Medici Riccardi. Incontri, convegni e laboratori a cui si affiancheranno mostre, spettacoli e concerti per riflettere e delineare l’Europa di domani. In parallelo alla programmazione del Festival d’Europa sarà ancora una volta centrale il ruolo di “The State of the Union” (dal 2 al 4 maggio), organizzato dall’Istituto Universitario Europeo (IUE) e giunto alla sua nona edizione.

Paolo Chiappini, Fondazione Sistema Toscana

Un appuntamento di rilievo – che avrà come sottotitolo “21st-Century Democracy in Europe” – che richiamerà a Firenze economisti, accademici e figure di primo piano del panorama internazionale. Ad aprire la maratona di eventi sarà proprio The State of the Union a Villa Salviati il 2 maggio alle ore 10, con il saluto del presidente dell’IUE Renaud Dehousse e il ministro italiano per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale Moavero Milanesi. Tra i relatori: il presidente INPS Pasquale Tridico, l’economista dell’University of Chicago Booth School of Business Luigi Zingales, il Primo vicepresidente della Commissione Europea. Alle 18 l’atteso dibattito tra i principali candidati per la carica di presidente della Commissione Europea: Manfred Weber (Ppe), Frans Timmermans (Pse), Guy Verhofstadt (Alde) e Ska Keller (Verdi). (Spitzenkandidaten debate) #FlorenceDebate.

presidente dell’IUE Renaud Dehousse

Il 3 maggio i lavori si sposteranno in Palazzo Vecchio. In apertura i saluti del sindaco di Firenze Dario Nardella e del presidente della Regione Toscana. Attesi, tra gli altri, il presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana Giuseppe Conte, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, il presidente della Romania Klaus Iohannis, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Federica Mogherini. Anche Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati ospiterà eventi di rilievo nazionale. Il 2 maggio al via la tavola rotonda organizzata dalla Regione Toscana “Verso un’economia circolare: ambizioni europee e iniziative territoriali per migliorare la vita dei cittadini” (ore 15). Tra i relatori, insieme al presidente della Regione Enrico Rossi: il sottosegretario per la protezione dell’ambiente, del territorio e del mare, Micillo; il membro del Parlamento Europeo e relatrice del pacchetto per l’economia circolare; il direttore per i Consumatori, Tecnologie ambientali e sanitarie, per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditorialità e le Pmi della Commissione Europea Carlo Pettinelli (Dg Grow); il sindaco di Santa Croce sull’Arno, Giulia Deidda. Modera il giornalista Massimo Vanni. L’evento clou del 3 maggio sempre a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati (ore 14.30) è “Stavolta Voto! L’Europa, non solo un esempio di globalizzazione riuscita, ma un baluardo di pace, rispetto dei valori e diritti democratici”, una sessione di dialogo in cui il presidente della Regione Toscana discuterà apertamente con il pubblico. Attesi anche il membro del Senato italiano ed ex Commissario Europeo per gli aiuti umanitari e per la tutela dei consumatori insieme al direttore generale della Commissione Europea per la Cooperazione internazionale e lo Sviluppo (Dg Devco) Stefano Manservisi. Modera il direttore de Il Tirreno, Luigi Vicinanza.

Anche quest’anno Erasmus partecipa al Festival con la manifestazione Erasmus4Ever Erasmus4Future in programma dal 7 al 9 maggio. La tre giorni è organizzata dalle Agenzie Nazionali italiane Erasmus+ INDIRE, INAPP e ANG in collaborazione con l’Agence Erasmus+ France Education & Formation. All’evento parteciperanno oltre 130 “Alumni” ex Erasmus provenienti da 15 Paesi europei che si incontreranno a Firenze per creare una rete europea di “Alumni” Erasmus, per condividere progetti ed esperienze. Dal 7 al 9 maggio è previsto uno spazio informativo in Piazza della Repubblica che ospiterà performance artistiche e show cooking. L’8 maggio alle 19 è in programma il Concerto dell’Orchestra Erasmus nella chiesa di Santo Stefano al Ponte. Per celebrare la Giornata dell’Europa, il 9 maggio, Palazzo Vecchio ospita la conferenza internazionale “United in Diversity” (ore 10).

Le esperienze vissute dagli Alumni Erasmus saranno raccontate da David Riondino che interverrà con un contributo in chiave teatrale. Sempre sul tema Erasmus l’8 maggio alle ore 10, al campus delle Scienze sociali dell’Università di Firenze, si svolge la conferenza-testimonianza di Maria Betti (Joint Research Centre della Commissione europea) su “Essere cittadini europei oggi”. Decine gli appuntamenti della Notte Blu, la kermesse che animerà il complesso delle Murate il 9 e 10 maggio. Tra questi, il talk show “Europa: falsi miti e prospettive” e il flashmob di YouinEU, il progetto cofinanziato dal Parlamento Europeo – che ha creato per l’occasione il sito stavoltavoto.eu – e promosso da Fondazione Sistema Toscana, Controradio, Europe Direct Firenze, Associazione Sharing Europe, compagnia teatrale Centrale dell’Arte con il supporto di Regione Toscana. Chiuderà la serata il concerto dei Loren.

Giorgia Giovannetti | Prorettrice alle Relazioni internazionali  dell’Università di Firenze intervistata da Chiara Brilli

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Tutti gli eventi sono consultabili su https://stateoftheunion.eui.eu/events-fde/ e www.festivaldeuropa.eu
#festivaldeuropa
Il Festival d’Europa 2019 è promosso da Comune di Firenze, Regione Toscana, Istituto Universitario Europeo, Città metropolitana di Firenze.

Presidente Mattarella a ‘The State of the Union’

?Fiesole, Badia Fiesolana, Renaud Dehousse, presidente dell’Istituto Universitario Europeo, ha aperto l’ottava edizione di ‘State of the Union’, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Le siamo riconoscenti del fatto che in un momento delicato per l’Italia abbia accettato di onorarci con la sua presenza – ha detto Renaud Dehousse, sottolineando che l’evento è stato – creato dall’istituto con la speranza di contribuire a strutturare un dibattito sullo sviluppo del progetto europeo. Servono discussioni approfondite sulle sfide a cui l’Unione deve far fronte e sulle ambizioni che potrà avere in futuro – ha spiegato Dehousse – Fare di Firenze uno dei luoghi chiave sul futuro dell’Europa”.

“Se è stata la solidarietà a rendere possibile l’avvio della nostra unione, non è senza significato tornare a quel legame, quasi primordiale, per affrontare i problemi odierni – ha detto il presidente Sergio Mattarella – Lo è a maggior ragione in un contesto che vede crisi interne e internazionali, instabilità diffuse e venti di guerra, scuotere l’edificio europeo, rendendo esitante ogni ulteriore passo verso l’integrazione”.

“La operosa solidarietà degli esordi sembra essersi trasformata in una stagnante indifferenza, in una sfiducia diffusasi, pervasivamente, a tutti i livelli – ha continuato Mattarella – portando opinioni pubbliche, Governi, Istituzioni comuni, a diffidare, in misura crescente, l’uno dell’altro. Non possiamo ignorare questo stato di fatto, né sottacere quanto sia diffusa, fra i cittadini europei, la convinzione che il progetto comune abbia perso la sua capacità di poter realmente venire incontro alle aspettative crescenti di larghi strati della popolazione; e che non riesca più ad assicurare adeguatamente protezione, sicurezza, lavoro, crescita per i singoli e le comunità. Con una contraddizione singolare, che vede gonfiarsi, simultaneamente, le attese dei cittadini e lo scetticismo circa la capacità dell’Europa di corrispondervi”.

“Pensare di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche. Tutti sanno che nessuna delle grandi sfide, alle quali il nostro continente è oggi esposto, può essere affrontata da un qualunque Paese membro dell’Unione, preso singolarmente. Numerosi concittadini europei – ha aggiunto il presidente – hanno smesso di pensare che l’Europa possa risolvere, nell’immediato o in prospettiva, i loro problemi. Vedono sempre meno nelle istituzioni di Bruxelles un interlocutore vantaggioso, rifugiandosi in un orizzonte puramente domestico, nutrito di una illusione: pensare che i fenomeni globali che più colpiscono possano essere affrontati a livello nazionale”.

“Sulle frontiere, sulle tradizioni nazionali, prevalevano i valori unificanti che avevano portato, con solidarietà, i popoli a lottare insieme per affermare il loro rifiuto di essere meri sudditi o meccanismi ciechi di apparati bellici, confermandosi, invece, persone, con la loro dignità umana integra, che nessuno Stato avrebbe più potuto violare impunemente – ha sottolineato Mattarella – Questa la solidarietà vera costruita tra la gente. Una solidarietà che voleva lasciarsi definitivamente alle spalle la matematica dei torti e delle ragioni di due devastanti guerre mondiali”.

“Oggi siamo giunti a un punto cruciale nel percorso di integrazione, quello nel quale i diritti di cittadinanza espressi sin qui nelle sovranità individuali degli Stati, si trasfondono sempre più in quella collettiva dell’Unione, fondendosi in un unicum irreversibile. Abbiamo una moneta capace di costituire un punto di riferimento concreto sul piano internazionale, un ruolo che nessuna moneta nazionale potrebbe svolgere”.

“Più sicuri che nel dopoguerra, più liberi che nel dopoguerra, più benestanti che nel dopoguerra, rischiamo di apparire oggi privi di determinazione rispetto alle sfide che dobbiamo affrontare. E qualcuno, di fronte a un cammino che è divenuto gravoso, cede alla tentazione di cercare in formule ottocentesche la soluzione ai problemi degli anni 2000”.

Il presidente della Repubblica Mattarella ha poi visitato Villa Salviati a Firenze, sede dal 2012 degli Archivi storici dell’Unione europea, prima di lasciare la struttura intorno alle 11:00.

Il riassunto dei temi toccati dal Presidente Mattarella nel suo discorso, a cura di Claudio Gherardini:

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