Cannabis terapeutica: verso bandi per autosufficienza dell’Italia

Cannabis terapeutica: “Nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private”.

Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. L’obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi autosufficiente. Per il 2021 è stato previsto un consumo di oltre 1400 kg, ma lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM) – che dal 2016 è stato indicato per la   produzione nazionale di cannabis per uso medico – è in grado di produrne circa 300kg (Foto). Altri 900 kg sono importati per il 2021 attraverso il ministero della Salute olandese, ed il resto per importazione tramite lo SCFM.

L’obiettivo è fare in modo che l’Italia diventi autosufficiente nella produzione della cannabis
terapeutica per la preparazione dei farmaci galenici necessari a migliaia di pazienti per la terapia del dolore contro numerose patologie, a partire dalla sclerosi multipla. Oggi la produzione italiana non basta a soddisfare la domanda e anche le importazioni dall’Olanda non sono sufficienti, tanto che le farmacie non riescono più a soddisfare le richieste dei
pazienti. Potrebbe dunque rappresentare una svolta l’annuncio, da parte del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione della cannabis ad uso medico da parte di aziende pubbliche e
private italiane.

A regolare l’approvvigionamento e l’uso in Italia è la legge 172/2017, che ha disposto che le preparazioni magistrali a base di cannabis prescritte dal medico per la terapia contro il dolore, nonché per gli altri impieghi previsti, siano a carico del Servizio sanitario nazionale. L’impiego terapeutico riguarda, in particolare, dolore cronico e quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per HIV; come stimolante dell’appetito nell’anoressia, in pazienti
oncologici o affetti da Aids; effetto ipotensivo nel glaucoma; per la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.
La situazione, al momento, è critica in tutta Italia, avverte il segretario di Federfarma Roberto Tobia. Nelle farmacie sul territorio, così come in quelle ospedaliere, “c’è una forte carenza di cannabis terapeutica per la preparazione dei farmaci magistrali da parte dei farmacisti: le forniture non sono sufficienti e le farmacie – afferma – hanno fortissime
difficoltà rispetto alla domanda in aumento esponenziale di questi farmaci da parte dei malati. Non siamo in grado di fare fronte alle richieste”.

La carenza è cioè “cronica” ed a ciò si aggiunge un altro problema: “Nonostante sia prevista la rimborsabilità dal Ssn, in varie Regioni le preparazioni non sono rimborsate. Così, il costo per i pazienti può arrivare anche ad oltre 500 euro al mese”. attualmente, questi farmaci non risultano erogabili in regime di Ssn in Puglia, Molise e
Calabria. Da qui l’importanza, sottolinea Federfarma, di avviare una produzione in Italia coinvolgendo aziende pubbliche e private.

Firenze: fiorino d’oro a farmaceutico militare

Il Fiorino d’oro allo Stabilimento chimico farmaceutico militare. A consegnare il riconoscimento al colonnello Antonio Medica è stato il sindaco Dario Nardella nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.

“Oggi è un giorno importante, di festa – ha detto il sindaco Nardella -. Con il Fiorino d’oro rivolgiamo un messaggio di gratitudine corale a tutti gli uomini e donne, civili e militari, che hanno portato a livelli di eccellenza lo Stabilimentochimico farmaceutico militare, Istituzione che ha una storia di grande prestigio e soprattutto un presente e un futuro straordinari: ha salvato tante vite grazie alla ricerca scientifica nel campo medico e ne salverà molte altre. Lo Stabilimento ha un ruolo unico e insostituibile, per questo abbiamo bisogno di tutelarlo e farlo crescere”.

“Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare è una realtà unica nel suo genere in Italia – ha spiegato Nardella – e forse anche nel mondo, in quanto è capace di tenere sullo stesso livello diversi tipi di missione: quella militare, della difesa, e quella civile legata al grande servizio universale che in Italia rappresenta il servizio sanitario. Questo ruolo di Istituzione trasversale ha consentito allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di essere uno snodo tra il ministero della Difesa, il ministero della Sanità, la nostra città e la Regione Toscana. Pochi istituti riescono a raggiungere questa qualità e questa complessità di valori e relazioni”.

“Il Fiorino d’oro – ha continuato il sindaco – è anche il riconoscimento di un rapporto sempre stretto, intrecciato a doppio filo, tra la nostra comunità e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare: come non ricordare i progetti più recenti come l’avvio della sperimentazione della cannabis a scopo terapeutico iniziato nel 2014 d’accordo con il sistema sanitario nazionale e regionale, i tanti interventi attraverso farmaci rari, e al centro di ricerche importanti, che hanno salvato la vita a bambini e adulti in Italia e nel mondo e il grande apporto che diede durante l’Alluvione del 1966”.

“Quando due anni fa, in questo Salone, abbiamo festeggiato il 50esimo anniversario dell’Alluvione con il presidente della Repubblica Mattarella – ha ricordato il sindaco Nardella – incontrai alcuni Angeli del fango che mi raccontarono una storia che io non conoscevo e che pochi probabilmente conoscono: nei giorni drammatici, immediatamente successivi all’Alluvione, lo Stabilimento rese disponibile la cloramina, sostanza necessaria per rendere potabile l’acqua, e aiutò i fiorentini distribuendo materiale sanitario per affrontare la grave emergenza. In quell’occasione lo stabilimento fu davvero un grande Angelo del fango perché aiutò tutta la città e tutta la comunità ad affrontare un pericolo sanitario, di salute pubblica, molto vasto”.

“Un’eccellenza scientifica tutta italiana al servizio della salute pubblica, con un ruolo sociale importantissimo, in particolare nelle emergenze sanitarie e nella cura delle malattie rare, gravi e invalidanti. Per il ‘Farmaceutico Militare’ – come è affettuosamente chiamato dai fiorentini – aiutare a stare bene, prima che un lavoro è una missione. Protagonista di alcune storie toccanti che portiamo nel cuore, a fianco della nostra comunità in tante occasioni (tra tutte l’alluvione del 1966 e la strage di Castello del 5 agosto 1944)”, ha concluso Nardella.

Alla cerimonia era presente, tra gli altri, il direttore generale dell’Agenzia Industrie Difesa (AID) ingegner Gian Carlo Anselmino che ha espresso la “piena soddisfazione per l’alto riconoscimento che la città di Firenze ha voluto attribuire allo Stabilimento chimico farmaceutico militare, un’Istituzione di eccellenza in ambito medico, scientifico e tecnologico il cui prestigio oltrepassa i confini del Paese.”

Inoltre, Anslmino ha assicurato “l’impegno dello Stabilimento a proseguire nella tradizionale disponibilità, mai venuta meno, di essere al servizio del Paese”.

Nel corso della cerimonia di conferimento del fiorino d’oro si è tenuta la Lectio magistralis dal titolo ‘Passato, presente e futuro dello Stabilimento chimico farmaceutico militare’, a cura del colonnello Antonio Medica.

L’intervista raccolta da Gimmy Tranquillo.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/11/181122_05_FIORINO-ORO-FARMA-MIL_MEDICA.mp3?_=1

Grillo al Farmaceutico: “mio sforzo per cannabis in tutte le farmacie”

“Farò ogni sforzo affinché in tutte le farmacie torni disponibile la cannabis ad uso medico per garantire la continuità terapeutica alla quale avete diritto”. Lo afferma su Fb la ministra  Giulia Grillo, che oggi ha visitato lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze dove, ha sottolineato, “ho incontrato il Comitato pazienti cannabis terapeutica, con cui ho avuto un fruttuoso colloquio”. “Ho ascoltato le loro istanze e mi sono attivata per verificare le condizioni di un aumento di produzione di cannabis terapeutica”.

 

“Verrà bandita una sorta di manifestazione di interesse per una partnership pubblico-privata, per aumentare la produzione della cannabis terapeutica”. Lo ha affermato Giulia Grillo, ministra della Salute, al termine della sua visita all’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, dove attualmente la cannabis terapeutica viene prodotta. Il via alle manifestazioni d’interesse, ha spiegato la ministra ai cronisti, “sicuramente non sarà molto distante nel tempo”. Ci vorrà “tempo ovviamente di organizzare, ma essendo un”attività di grande interesse tanto per la Difesa, quanto per la Salute, saranno fatti tutti gli sforzi per farla nel più breve tempo possibile”. Attualmente, ha detto Grillo, “non è sufficiente la quantità” che viene prodotta dall’Istituto, dunque incrementare la produzione è “molto importante” perché “possiamo anche noi soddisfare altre esigenze, non solo interne ma pure estere”.

Cannabis terapeutica, ministra Grillo: “+50% import da Olanda” oltre a produzione Farmaceutico Firenze

“Crescerà considerevolmente per l’Italia l’import di cannabis terapeutica dall’Olanda, il principale produttore europeo di questa sostanza. La ministra della Salute, Giulia Grillo – annuncia il dicastero di Lungotevere Ripa – ha scritto al ministro della Salute olandese, Hugo De Jonge, per chiedere l’invio di ulteriori 250 chilogrammi del prodotto, in aggiunta ai 450 kg già concordati sia per il 2018 che per il 2019. Oltre il 50% in più”, si precisa nella nota.

“Il quantitativo totale del medicinale importato dai Paesi Bassi sarà dunque di 700 kg per entrambi gli anni. In aggiunta alla produzione nostrana, in crescita, dell’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze e all’importazione dalla Germania”.

“Cerchiamo così di dare una rapida e concreta risposta alle richieste pressanti e legittime dei pazienti e dei loro familiari – dichiara Grillo – Questo è solo il primo passo di un percorso di attenzione che conto di rafforzare sempre di più nel tempo. Una somministrazione ”a singhiozzo” e discontinua di cannabis, come di qualsiasi altro medicinale – avverte infatti la ministra – mette a rischio i pazienti perché non garantisce i benefici che si ottengono solo grazie alla continuità terapeutica”.

“La cannabis terapeutica può essere prescritta solo dal medico ed è utilizzata principalmente nella terapia del dolore per gravi patologie quali la sclerosi multipla e le lesioni midollari, ma anche nella cura dei tumori per alleviare i sintomi causati dalla chemio e radioterapia”, ricorda il ministero, evidenziando che “nel nostro Paese la richiesta di cannabis a uso medico è in costante aumento, ma le associazioni dei pazienti segnalano da tempo i ritardi, i disservizi e una diffusa mancanza di scorte in farmacia”. E anche per questo – conclude Grillo – è inaccettabile che la sua distribuzione non sia garantita in modo uniforme e capillare in tutto il Paese”.

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