Consiglio Regionale: serve commissione di idee per la Toscana del 2050

Il Presidente Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha illustrato le proposte per il futuro della regione, tra cui una commissione di 10 persone esperte per immaginare la Toscana del 2050

Il tavolo per il Recovery fund, la digitalizzazione del Consiglio regionale della Toscana, la commissione di idee per la Toscana del 2050, e l’uso delle eccellenze per valorizzare l’identità regionale: sono le quattro idee per la Toscana del futuro elencate dal presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in occasione della conferenza stampa di fine anno.

Dall’inizio dell’undicesima legislatura, ha spiegato, il Consiglio regionale ha tenuto 14 sedute di aula con tasso di presenza dei consiglieri pari al 99,1%. Mazzeo ha poi ricordato l’impegno sul Recovery fund e sulla digitalizzazione del Consiglio regionale per “farlo diventare il più innovativo d’Italia, facendo investimenti per migliorare il lavoro e l’accessibilità degli atti”.

Mazzeo ha anche lanciato l’idea di una commissione di idee per la Toscana del 2050, un progetto da condividere con i tre rettori delle università toscane più i direttori di Sant’Anna, Normale e Imt “che ci aiutino a individuare scienziati e filosofi, economisti e operai, imprenditori sportivi e botanici, metà donne e metà uomini, anche giovanissimi, per dare vita a un organismo fuori dalla logica dei partiti, a una squadra di esperti che, mentre la politica si occupa dell’oggi e del domani, pensi al dopodomani”.

Il terreno di partenza, ha spiegato Mazzeo, sarà proprio il patrimonio di eccellenze che la Toscana, già oggi, può vantare e su cui si può scommettere per il futuro della regione. “La storia del nostro territorio – ha concluso – è fatta di un patrimonio enorme non solo culturale e artistico, ma anche della sua capacità di far nascere idee, progetti e sviluppare eccellenze. Proprio questa sua capacità deve servire a progettare la Toscana di dopodomani, fatta di una comunità che, cosciente della propria tradizione, abbia la voglia, il coraggio e anche le competenze per scommettere sul domani”.

 

Quattro giovani ‘hacker’ toscani selezionati per la cybersecurity

Quattro ‘hacker’ toscani parteciperanno alla finale della Cyberchallenge.it, il primo programma italiano di addestramento alla cybersecurity per i giovani delle scuole superiori e delle università voluto dal Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica.

Niccolò Maggioni e Ion Farima (iscritti al corso di laurea in Informatica dell’università di Firenze), Lorenzo Coppi e Riccardo degli Esposti (dell’Itis Antonio Meucci di Firenze) sono i quattro ‘hacker’ toscani che hanno vinto le selezioni regionali per partecipare alla finale a Chiavari (Genova) della Cyberchallenge.it, il primo programma italiano di addestramento alla cybersecurity per giovani di talento delle scuole superiori e delle università voluto dal Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica.

I quattro studenti fanno parte del team creato dal Centro di Competenza Toscano in Cybersecurity, voluto dalla Regione Toscana e partecipato dal Cnr di Pisa, dall’Imt Studi di Lucca e dagli atenei di Firenze, Pisa e Siena. Al test di ammissione si erano iscritti 111 studenti di cui 21 universitari e 90 studenti di scuola secondaria provenienti da varie provincie toscane e ha permesso di selezionare i 21 membri (di cui 5 universitari e 16 studenti delle superiori) che hanno costituto la squadra del C3T denominata ‘Born2scan’.

I quattro toscani vincitori della selezione supportata dal Registro.It e da ‘Colin & Partners’ se la dovranno vedere con i giovani talenti informatici delle 18 squadre provenienti da tutta Italia. I migliori talenti saranno selezionati per formare la squadra Nazionale Italiana di 10 cyber-defender, che parteciperà alle competizioni internazionali, tra cui la European Cybersecurity Challenge.

Exit mobile version