Bullismo: unanimità su legge pervenzione e contrasto

Approvata all’unanimità la legge regionale per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. Attenzione particolare a scuole, luoghi di aggregazione, ambito sportivo, quei luoghi in cui si tutela la crescita. “La proposta viene dai giovani”, ha sottolineato la consigliera Ilaria Giovannetti.

Il testo approvato in Consiglio regionale prevede, tra le altre cose, l’attivazione di programmi di formazione per il personale scolastico ed educativo; azioni rivolte ai minori e alle famiglie finalizzate all’uso consapevole degli strumenti informatici; azioni di monitoraggio del fenomeno del bullismo e dell’efficacia delle misure di contrasto realizzate.
La Regione dovrà inoltre promuovere e sostenere protocolli di intesa con i soggetti istituzionali che svolgono un ruolo formativo e culturale nei confronti dei minori.
Prevista anche l’istituzione del ‘Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyber bullismo’, che avrà il compito di elaborare progetti e coordinare le azioni nei confronti della Giunta toscana. La consigliera Giovannetti, prima firmataria della legge, ha spiegato che “questa proposta nasce proprio dai giovani che, attraverso il Parlamento regionale degli studenti ci hanno posto qualche tempo fa il problema di arrivare a una normativa toscana. C’è stato un lungo lavoro, che ha visto la collaborazione e l’ascolto di esperti, personalità e amministratori”. Gli interventi coinvolgeranno la scuola, il mondo dello sport, l’associazionismo, la rete Internet ed il mondo dei social network.

Cyberbullismo, Toscana: da Pd proposta legge per prevenzione

Una proposta di legge per contrastare bullismo e cyberbullismo con azioni di prevenzione e sensibilizzazione: a presentarla i consiglieri regionali del Pd Ilaria Giovannetti, prima firmataria, e Stefano Scaramelli, presidente della commissione sanità insieme all’assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli.

Il testo, che dovrebbe andare in commissione sanità il 30 ottobre, prevede che la Regione finanzi interventi rivolti alle scuole, ai luoghi di aggregazione giovanile, anche di ambito sportivo, volti alla realizzazione di campagne di sensibilizzazione e di informazione rivolte agli studenti e alle loro famiglie; all’organizzazione di corsi di formazione rivolti a gruppi di studenti finalizzati alla creazione di occasioni di ascolto e confronto e programmi di formazione per il personale scolastico ed educativo. La proposta di legge prevede anche l’istituzione di un ‘Comitato regionale per la lotta al bullismo e al cyberbullismo’, con funzioni propositive nei confronti della giunta toscana.

“Questa proposta – ha spiegato Ilaria Giovannetti – nasce proprio dai giovani che, attraverso il Parlamento regionale degli studenti ci hanno posto qualche tempo fa il problema di arrivare a una normativa toscana. L’aspetto più importante – ha aggiunto Giovannetti – è forse quello dell’istituzione del Comitato che assumerà il compito di elaborare progetti e coordinare le azioni”. Per Scaramelli “la sfida è essenzialmente di carattere culturale. Vuol dire aprire una breccia dentro un tema che molte volte non si vuole affrontare, e farlo con una legge in una regione come questa è importante”. Bugli ha ricordato che “la Regione Toscana ha già proprie azioni di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Ma non vi è dubbio che il fenomeno ha assunto una tale dimensione che vi è il bisogno di dotarci di una norma a livello regionale”.

Protesta anti-gassificatore sotto Consiglio Toscana

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, ha rinviato di alcuni minuti l’inizio della seduta pomeridiana del Consiglio regionale per incontrare, insieme ad alcuni consiglieri, i manifestanti che dalle 15 stanno protestando davanti a palazzo Panciatichi contro il progetto di costruzione di un gassificatore a Fornaci di Barga (Lucca).

Giani, insieme a Stefano Baccelli e Ilaria Giovannetti (Pd), Gabriele Bianchi e Giacomo Giannarelli (M5s), e Tommaso Fattori (Sì Toscana) ha ricevuto dagli organizzatori il plico con le 8.700 firme raccolte contro il progetto. “Sarà fatto tutto il necessario – ha detto Giani ai manifestanti – perché la vostra richiesta possa essere discussa, tenendo conto prima di tutto dell’opinione della comunità locale”.

“Il progetto di gassificatore – ha spiegato Luca Campani del movimento La Libellula – è stato presentato dal gruppo industriale Kme per bruciare gli scarti delle cartiere del territorio, e a metà marzo scadranno i 60 giorni di tempo per la presentazione delle osservazioni”.

“La valle – ha proseguito – ha già molti problemi sanitari e sono presenti molti importanti insediamenti industriali. La situazione sanitaria non è delle migliori e questo impianto segnerebbe il tracollo”. Contro il progetto, è stato spiegato, si sono espressi numerosi Comuni e enti lucchesi.

A manifestare in via Cavour a Firenze, anche le Mamme no inceneritore di Prato, i comitati per l’ambiente della Valle del Serchio, di Borgo a Mozzano e di Bagni di Lucca, e i membri della pagina face book ‘No al pirogassificatore a Fornaci di Barga.

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