Strage Viareggio, parenti vittime: “Amministrazioni hanno sempre abdicato al loro ruolo”

Viareggio – I parenti delle 32 vittime della strage si dicono delusi da tutte le amministrazioni comunali che si sono susseguite dal 2009 ad oggi.

L’associazione ‘Il Mondo che vorrei’, dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale di Viareggio di rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo di appello bis sulla strage del 29 giugno 2009, è intrvenuta cirticando fortemente questa decisione.

“I Viareggini, a differenza di chi li ha amministrati in questi anni, hanno sempre dimostrato interesse per tutto quello che avveniva intorno al 29 giugno” 2009, data del disastro alla stazione ferroviaria di Viareggio (Lucca), afferma l’associazione. Un interesse “che stride fortemente ed è in antitesi alle amministrazioni che fin dall’inizio di questa tragedia hanno sempre abdicato al proprio ruolo”. E oggi “l’unica cosa certa” è che “la città di Viareggio non è più rappresentata come parte civile” al processo per la strage.

Nel marzo scorso c’è stata quietanza di un risarcimento residuale da 200.000 euro per danno morale, mentre già a suo tempo erano stati liquidati 2,8 mln per danno patrimoniale. I familiari affermano che “da quando è accaduta la strage” qualsiasi amministrazione, non si è “mai spesa né intellettualmente, né politicamente e nemmeno attraverso semplici comunicati, per informare i propri cittadini su quanto avveniva dentro quelle aule di tribunale e su ciò che avveniva fuori”.

“Chiediamo ai nostri concittadini – aggiunge Il Mondo che vorrei – di continuare a starci vicino in questa battaglia difficile e dolorosa contro i potenti e prepotenti di ferrovie, affinché il 29 giugno 2009 abbia un senso di civiltà. Una cosa sola teniamo a precisare: ‘Certe regole del processo penale’ dopo quasi 11 anni e mezzo di Tribunali, noi le conosciamo molto, molto bene” conclude l’associazione riferendosi a quanto affermato dalla Giunta comunale di Viareggio che ieri, con una nota, replicando alle polemiche per la decisione di non essere più parte civile, ha dichiarato: “Ci sono regole del processo penale che sono così e basta. La costituzione di parte civile ha tempi e modi per essere presentata e tempi e modi per essere ritirata”.

Strage Viareggio: famiglie vittime, ricordiamo anche stasera

“Stasera come ogni 29” del mese “ci ritroveremo alla Casina e per la 138/a volta alle 23.48 faremo suonare per 32 volte quella campana, voluta e appositamente posizionata lì, in attesa che la Verità dei fatti coincida con la Giustizia”.

Lo hanno scritto in una nota dell’Associazione Il Mondo che vorrei, che riunisce i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009.

“Oggi avremmo voluto scendere per strada, avremmo voluto stare con tutti voi, raccontare e testimoniare la battaglia che abbiamo fatto insieme in questi 11 anni – prosegue il testo – Sapete quanto ci tenevamo e ci teniamo ad abbracciare ognuno di voi per stare insieme alla Viareggio che in questi anni ci ha sostenuto, non solo nelle parole, ma con la propria presenza.

Presenza che ha il sapore di denuncia verso chi ha usato ogni mezzo, fuori dai tribunali, per scappare, come i più vili dei comportamenti umani, dalle proprie responsabilità. Responsabilità ampiamente accertate e motivate dal tribunale di Lucca e dalla corte di appello di Firenze. Per questo non smetteremo di far sentire la nostra voce, voce che porta con sé il dolore di quella notte, che insieme alle migliaia di voci dei nostri concittadini, non vogliamo e non possiamo far tacere per la Verità, per la Giustizia, per Viareggio e i sui 32 angeli”.

Il 2 dicembre scorso i familiari delle vittime si sono radunati stamani davanti al Comune della loro città per ricordare che a Roma iniziava il processo davanti alla Corte di Cassazione. A causa del Coronavirus, i familiari non hanno potuto, per la prima volta in tanti anni di processo, essere presenti nelle aule giudiziarie, così anche se non sono andati a  Roma, hanno deciso questa iniziativa fatta nel rispetto del distanziamento. Organizzati i collegamenti tramite social network con i loro avvocati. Davanti al municipio hanno srotolato ed esposto lo striscione ‘Giustizia e verità’ che ha accompagnato tutte le udienze dei processi di primo e secondo grado. E’ stato anche mostrato il mosaico con le foto delle vittime. Un altro striscione è stato esposto sul ponte sopra il canale Burlamacca con la scritta ‘Giustizia e verità per la nostra città’. Molti cittadini si sono uniti ai familiari posizionandosi insieme a loro davanti al municipio.

Strage Viareggio: fiaccolata dei familiari in attesa dell’Appello

In attesa del processo d’Appello, in programma il 13 novembre a Firenze, i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 hanno organizzato per lunedì 29 ottobre una fiaccolata per “farsi sentire”

Si partirà alle ore 21 davanti alla stazione ferroviaria di Viareggio percorrendo via Francesco Burlamacchi con una breve sosta alla Croce Verde, poi si riprenderà per Cavalcavia per terminare alla Casina dei Ricordi dove i familiari delle vittime faranno degli interventi aspettando le 23.48, orario dell’esplosione della cisterna di gpl.

“Non si può pensare che nel cercare la verità non si tengano in considerazione 32 persone brutalmente assassinate nella notte del 29 giugno 2009”, scrivono in una nota. “Viareggio e tutte le persone che vogliono stringersi intorno ai familiari e all’associazione ‘Il mondo che vorrei’, sono invitate a partecipare”.

Salvini incontra familiari strage Viareggio, delegazione domani a funerali di Stato

Nel tardo pomeriggio di oggi il ministro dell’Interno Matteo Salvini sarà a Viareggio per incontrare alcuni parenti delle vittime dell’incidente ferroviario del 2009.

E l’associazione “Il Mondo che Vorrei Onlus” che raccoglie i familiari delle vittime della strage di Viareggio ha inviato oggi una nota di cui pubblichiamo il testo, in cui si preannuncia la partecipazione domani ai funerali di Stato a Genova.

“Genova, città nella quale molte volte siamo andati, accolti a braccia aperte, per raccontare di Viareggio e altrettante volte siamo stati per testimoniare concretamente la nostra vicinanza ai cittadini.

Città ormai da troppi anni martorizzata, ricordiamo le vittime delle alluvioni del novembre 2010 e ottobre del 2011 così come non possiamo dimenticare le vittime della torre del porto crollata nel maggio 2013, di tutti questi terribili disastri esiste un unico comune denominatore, così come per il ponte Morandi, la totale mancanza di salvaguardia della vita umana a vantaggio del profitto.

Viene da rabbrividire, ed è immediato il parallelismo tra la nostra strage e quello che è successo.

Anche qui, come a Viareggio dove i vari incidenti prima del 29 giugno erano avvisaglie di quell’evento, anche qui c’erano stati dei preavvisi, come a Viareggio dove “i treni gridavano allarme, allarme”, i ponti avevano dato lo stesso tipo di avviso basta ricordare la lunga serie di crolli avvenuta negli ultimi anni:

  • Il 18 aprile 2017 il crollo di un viadotto della tangenziale di Fossano
  • Il 9 marzo 2017 il ponte 167 crolla sull’autostrada A14, all’altezza di Camerano.
  • Il 29 ottobre 2016 nel lecchese, ad Annone Brianza.
  • Il 22 ottobre 2013 ancora una volta a essere colpita è la Liguria con il crollo del ponte di Carasco nell’entroterra genovese.

Ora è il momento di smettere di fingere, non si può più rimandare un tema così fondamentale, la sicurezza e i controlli per la sicurezza.

Che sia una scuola, una ferrovia, un porto o un autostrada non si può più continuare a giocare con la vita delle persone.

Questo è anche il tema centrale della nostra associazione, nata sulle ceneri del disastro di Viareggio e da quel maledetto 29 giugno 2009 noi lottiamo costantemente per il diritto di tutti alla sicurezza.

Ci auguriamo che dopo questa ennesima strage non ci si limiti a scrivere un Tweet, postare una foto o commemorare i morti per un solo giorno ma che l’impegno di ognuno di noi, sulla sicurezza e sulla salvaguardia della vita sia costante e continuo ogni giorno, altrimenti anche queste vittime diventeranno un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane”.

Il Mondo che Vorrei ONLUS

Il Presidente

Marco Piagentini

Anniversario Strage di Viareggio: le iniziative sulla sicurezza nove anni dopo

Torna anche quest’anno il  programma di commemorazione per il 9/o anniversario del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 quando un vagone cisterna esplose e si incendiò causando la morte di 32 persone.

Ieri mattina nella sede della Croce Verde di Viareggio il presidente della onlus ‘Il Mondo che vorrei’ Marco Piagentini ha illustrato il programma delle celebrazioni. Giovedì 28 giugno è
in programma nella sede della Croce Verde un convegno dal titolo ‘Quale sicurezza sui binari dopo la strage di Viareggio’. Relatori con la giornalista Donatella Francesconi, coordinatrice dell’incontro, Tiziano Nicoletti, Maurizio Orsini, Gabriele
dalle Luche.

Il 29 giugno ci sarà la messa la mattina mentre alle 16 è previsto il ritrovo con i rappresentanti dei vari comitati di altre tragedie in Italia. Alle ore 21 il tradizionale corteo fra le vie di Viareggio con partenza e arrivo in via Ponchielli.

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