Franco Cesati con “Lessico famigliare” a Il Libro della Vita

Domenica 10 marzo, ore 11.00, a Il Libro della Vita presso il Nuovo Auditorium di Scandicci, Franco Cesati parlerà di Lessico Famigliare di Natalia Ginzburg. L’ingresso è libero.

Franco Cesati è nato a Verona nel 1958, ma vive da sempre a Firenze. Si occupa di storia e tradizioni della sua città e ha pubblicato su questi temi numerosi volumi. E’ il patron della “Franco Cesati Editore” che – con le sue collane, dirette da letterati e linguisti di fama internazionale – è ormai un punto di riferimento nel panorama dell’editoria. La Franco Cesati Editore vanta l’unica lettura dantesca completa curata da un ateneo straniero – l’Università di Zurigo – edita in Italia. Dialoga costantemente con le più importanti associazioni del settore d’interesse (Asli, Aipi, Silfi) e con enti come l’Istituto Petrarca e l’Accademia della Crusca. Nel 1998 è stata insignita del Premio della Cultura assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Natalia Ginzburg, nata Levi (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 7 ottobre 1991), è stata una scrittrice e politica italiana, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento.
Lessico Famigliare è il romanzo autobiografico di Natalia Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1963. Il romanzo descrive dall’interno la vita quotidiana della famiglia Levi, dominata dalla figura del padre Giuseppe. Il libro è la cronaca ironico-affettuosa della famiglia dal 1925 agli anni ’30 ai primi anni ’50, attraverso abitudini, comportamenti e soprattutto la comunicazione linguistica, da cui deriva il titolo. Figure ed eventi si avvicendano nella pagina senza ordine gerarchico, e si presentano da sé, vivono attraverso i loro gesti e le loro parole. In questo libro si affrontano anche tutti i conflitti e le vicende della famiglia Levi. Molta attenzione viene dedicata alle figure della madre e dei fratelli, soprattutto durante il fascismo. Il romanzo ripercorre vicende familiari cronologicamente legate soprattutto all’età fascista e la seconda guerra mondiale, quando vengono evocati l’uccisione del marito dell’autrice, Leone Ginzburg, per attività politica antifascista, la persecuzione degli ebrei, fino ad arrivare al suicidio di Cesare Pavese e alla caduta delle illusioni della Resistenza. Nel 1963 il romanzo vince il Premio Strega.
Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci, si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Scandicci: Cristicchi racconta Trieste a “Le città della Vita”

Reduce dalla sua partecipazione a Sanremo 2019 dove ha riscosso un enorme successo di critica, Simone Cristicchi sarà a Scandicci a raccontare una città per lui fondamentale: Trieste.

Simone Cristicchi è stato il vincitore del Festival di Sanremo 2007 con il brano Ti regalerò una rosa.
Dal 2017 è il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo. Il 2005 e’ l’anno dell’affermazione: in gennaio la firma del contratto discografico con Sony Bmg; ad aprile l’uscita del fortunatissimo singolo “Vorrei cantare come Biagio“, curiosa canzone, ironico e raffinato j’accuse ai meccanismi dell’industria discografica.
Al di là dei Festivalbar, delle suonerie scaricate a centinaia di migliaia e dei premi, parallelamente cresce la fama del Simone Cristicchi comunicatore, che lo porta a un mini tour in varie Università Italiane (Catania, Arezzo, Bologna, Perugia) iniziando da Roma dove è invitato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza.
Oltre che cantautore è scrittore, autore ed interprete di monologhi ed attore teatrale.
Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita.
La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci, si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva

Sinibaldi racconta Don Chisciotte al Libro della Vita

Domenica 24 febbraio 2019, ore 11.00, Marino Sinibaldi parla di Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes al Libro della Vita presso il Nuovo Auditorium di Scandicci.

Marino Sinibaldi è un giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico italiano. Nato nella popolare borgata romana di Valle Aurelia, si è diplomato al Liceo Terenzio Mamiani di Roma e ha studiato alla Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza.

Aderì a Lotta Continua, insieme a Gad Lerner e a Luigi Manconi, con i quali ha pubblicato alcuni saggi sul movimento degli studenti e la contestazione degli anni Sessanta e Settanta.
L’attività pubblicistica era iniziata contemporaneamente a quella di bibliotecario che ha svolto per oltre vent’anni presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma. Successivamente si è dedicato full time al giornalismo e alla conduzione di programmi radiofonici e televisivi per i quali ha ricevuto numerosi riconoscimenti.

Il 3 agosto 2009 è stato nominato direttore di Radio 3 dal Consiglio di amministrazione della Rai. È membro del direttivo del Premio Strega e del Consiglio di amministrazione della Fondazione Bellonci. Dal gennaio 2014 al 2017 è stato presidente del Teatro di Roma.

Alonso Chisciano, un signore di campagna appartenente alla bassa nobiltà e residente nella povera regione della Mancia, decide, ispirato dalle avventure dei romanzi cavallereschi, di cui è instancabile lettore, di diventare cavaliere e partire in cerca di avventure.

Assunto il nome di Don Chisciotte il cavaliere esce in sella al suo ronzino, ribattezzato Ronzinante, e dà il via alle proprie imprese: gli esiti, però, si rivelano sin dal principio fallimentari e, picchiato e ammaccato, Don Chisciotte è costretto a tornare a casa.

Una volta guarito, il cavaliere non si dà per vinto: accompagnato da un contadino della zona nominato suo scudiero con il nome di Sancio Panza, Don Chisciotte intraprende nuove avventure che puntualmente si trasformano in disfatte, tra cui la battaglia contro i mulini a vento è senza dubbio la più famosa.

Il romanzo poi si interrompe e riprende con una nuova sezione, ambientata dieci anni più in là con il tempo. I due, pieni di fiducia e aspettative, arrivano a Barcellona dove il cavaliere della Bianca Luna (ovvero l’amico Carrasco) sfida don Chisciotte, sconfiggendolo e ordinandogli di tornare al suo paese. Fedele ai dettami della cavalleria, don Chisciotte obbedisce e, tornato a casa, si ammala e muore.

Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci, si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.

Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Scandicci: Morgan a “Il Libro della Vita”, ingresso gratuito

Domenica 3 febbraio alle ore 11:00 al Nuovo Auditorium di Scandicci Morgan sarà presente alla quinta edizione de “Il Libro della Vita” per parlare di “Centuria. Cento piccoli romanzi fiume” di Giorgio Manganelli.

Morgan, pseudonimo di Marco Castoldi (Milano, 23 dicembre 1972), è un cantautore, polistrumentista e produttore discografico italiano, fondatore insieme ad Andrea Fumagalli dei Bluvertigo.
Grande talento e  personalità  decisamente non banale, Morgan ha sempre dimostrato nel suo lavoro di cantautore una forte sensibilità letteraria oltre che musicale.
Non banale  è anche il libro della vita del quale parlerà Morgan, Centuria, apparso per la prima volta nel 1979,  è considerato dei libri più arditi, e irresistibili, di Giorgio Manganelli. Presenta Claudia Sereni.
“Se mi si consente un suggerimento, il modo ottimo per leggere questo libercolo, ma costoso, sarebbe: acquistare diritto d’uso d’un grattacielo che abbia il medesimo numero di piani delle righe del testo da leggere; a ciascun piano collocare un lettore con il libro in mano; a ciascun lettore si dia una riga; ad un segnale, il Lettore Supremo comincerà a precipitare dal sommo dell’edificio, e man mano che transiterà di fronte alle finestre, il lettore di ciascun piano leggerà la riga destinatagli, a voce forte e chiara. È necessario che il numero dei piani corrisponda a quello delle righe, e non vi siano equivoci tra ammezzato e primo piano, che potrebbero causare un imbarazzante silenzio prima dello schianto. Bene anche leggerlo nelle tenebre esteriori, meglio se allo zero assoluto, in smarrito abitacolo spaziale» commenta Giorgio Manganelli.
Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita.
La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci (Piazzale della Resistenza, 50018 Scandicci FI), si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili. E soprattutto democratica.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura.
Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.

Enrico Fink domenica a “Il Libro della vita”

ATTENZIONE! A causa di gravi vicende personali Giovanna Marini non potrà essere domenica prossima al Libro della Vita a Scandicci. L’appuntamento però rimane, perché domenica 13 gennaio 2019, alle ore 11.00 all’Auditorium di Scandicci sarà con noi ENRICO FINK, che racconterà le CINQUE STORIE FERRARESI, di GIORGIO BASSANI. 
Ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.   Diretta Facebook.
 
Enrico Fink è di ritorno dalla sua terza tournée canadese, e da una lunga stagione teatrale in cui ha diretto l’Orchestra Multietnica di Arezzo su sue composizioni originali per il nuovo spettacolo scritto da Stefano Massini e interpretato da Ottavia Piccolo. Nella sua recente quinta tournée americana ha presentato a New York e in Canada, insieme al trombettista Frank London (dei Klezmatics) il suo ultimo programma e lavoro di prossima pubblicazione, dedicato alla tradizione musicale ebraica italiana, e un libro sullo stesso tema di prossima uscita per il Primo Levi Center proprio a New York.

Enrico è nato nel 1969 a Firenze, dove ha sempre vissuto tranne due anni passati negli Stati Uniti: si è laureato in fisica nel 1994, deducendone immediatamente di volersi dedicare alla musica e al teatro. Ha all’attivo produzioni e incisioni che vanno dal jazz alla musica contemporanea, dalla musica di strada alla musica sacra; si è esibito come flautista, cantante, attore e direttore sui palchi più diversi, dal Festival di Sanremo al Quirinale, dalle discoteche a festival internazionali di musica classica, dal marciapiede ai maggiori teatri di prosa. Compone abitualmente per il teatro musicale, e si è esibito in tutte le principali piazze italiane, festival, teatri, sale da concerto

Fink parlerà del suo libro della vita: le cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani.

Il Libro della Vita è un ciclo progettato e promosso dal Comune di Scandicci in cui ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano il libro che gli ha cambiato la vita. La rassegna, ospitata nel Nuovo Auditorium di Scandicci (Piazza della Resistenza), si propone come evento culturale metropolitano che mette al centro la lettura.
Uno spazio che si apre la domenica mattina, curato da Raffaele Palumbo, un’occasione per innamorarsi di un libro, una piccola grande scuola di lettura, eterogenea per linguaggi, temi, libri, personaggi, stili.
Quest’anno la rassegna si arricchirà di tre nuovi appuntamenti sulle Città della vita, un momento in cui tre ospiti racconteranno i luoghi significativi del loro cammino.
Grazie al Libro della vita, il Comune di Scandicci ha conseguito la qualifica di Città che legge, assegnata dal Centro per il libro e la lettura. Il riconoscimento certifica il costante impegno dell’Amministrazione nella diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
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