🎧Korea Film Fest 22°edizione: dal 21 fino al 30 marzo il meglio del cinema Coreano a Firenze

Al Cinema la Compagnia torna il Korea Film Fest, che quest’anno sarà anche un’occasione per celebrare i 140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea. In programma più di 80 proiezioni tra anteprime e classici di quello che attualmente è uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo, ospiti internazionali come i protagonisti di Parasite e Squid Game, tante masterclass e un concerto a Teatro Verdi. 

Audio: Riccardo Gelli, direttore del festival, Caterina Liverani, membro della supervisione critica del festival, Iacopo di Passio, presidente Fondazione Sistema Toscana 

L’attore divo globale Lee Byung-hun, presente nel cult “Squid Game”; la star Song Kang-ho, volto noto e attore nel film premio Oscar “Parasite”, l’eccentrico regista Kim Jee-woon, uno dei talenti più puri dell’ultimo cinema coerano, e ancora il compositore Jung Jae-il, autore delle colonne sonore degli ultimi successi internazionali già citati, cinque masterclass in cui gli ospiti si racconteranno al pubblico, oltre ai focus su webtoons, i fumetti digitali in voga tra le giovani generazioni asiatiche, e il cinema anni ‘60, momento storico focale in Corea del Sud, per oltre 80 proiezioni, in sala e online: questo e altro sarà nel programma della prossima edizione del Florence Korea Film Fest, il più importante festival italiano dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea.

Il cartellone presenta i film divisi in varie sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; le giovani promesse in Independent Korea e i cortometraggi in Corto, Corti!. Novità dell’edizione 2024 sarà appunto il tributo al cinema coreano degli anni ’60 con una serie di proiezioni e approfondimenti previsti su storia, cultura e attualità del recente passato del paese asiatico.

La manifestazione è ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi e organizzata con il contributo di Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, KOFIC – Korean Film Council e Ambasciata della Repubblica della Corea e Istituito culturale della Corea. Anche quest’anno il festival vede il supporto del Consorzio Vino Chianti Classico; dell’azienda Arrighi – per i vini bianchi – con sede all’Isola d’Elba  all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano; del Grand Hotel Baglioni – Carattere Toscano Hotels & Resorts e Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione.

“Siamo felici di ospitare anche quest’anno al Florence Korea Film Fest i protagonisti tra i più importanti attori e registi del cinema sudcoreano – ha spiegato il direttore artistico Riccardo Gelli – oggi uno dei mercati cinematografici più importanti al mondo. Quest’anno ancora di più si rafforzano i rapporti tra i due paesi, per i 140 anni delle relazioni tra Italia e Corea. Nel programma di quest’anno continua l’onda lunga di Parasite, di cui ospiteremo uno degli attori Song Kang-ho, e di Squid Game, con la star Lee Byung-hun. Non solo cinema ma anche arte e musica con il concerto del compositore Jung Jae-il e la mostra sul fenomeno dei Webtoon. Siamo contenti e orgogliosi di questa edizione, non vediamo l’ora di partire”.

Il taglio del nastro del festival si terrà con la serata inaugurale giovedì 21 marzo (ore 20.30), con la proiezione di Concrete Utopia, il thriller diretto da Um Tae-hwa, campione d’incassi in patria (terzo film più visto nell’anno appena passato), con il regista ospite e presente in sala. La storia ci porta subito nella città di Seul, mentre viene devastata durante la notte da un forte terremoto: tutto è crollato, ma solo un luogo è rimasto intatto, gli Imperial Palace Apartments, la pacifica residenza che si trasforma in un campo di lotta per la sopravvivenza tra cittadini esasperati. A chiudere la rassegna, invece, ci penserà giovedì 28 marzo (ore 20.30) il film di Jason Yu, Sleep: qui l’attore protagonista è Lee Sun-kyun (anche lui in Parasite), alla sua ultima interpretazione prima della prematura tragica scomparsa, nei panni dell’inconsapevole Hyun-su, che con ironia e dolcezza crea il perfetto bilanciamento fra la tensione verso il pericolo e un clima di quotidianità domestica.

Protagoniste di questa edizione saranno le cinque masterclass, che si terranno al cinema La Compagnia. Si parte venerdì 22 marzo (ore 11) con Webtoon: dall’arte digitale al trionfo online: un incontro imperdibile con l’illustratore Jang Boo-kyu, autore di Street workout, e il fumettista e professore della Chungkang University Hong Yoon-pyo. La masterclass è in collaborazione con la Nemo Academy la scuola di arti digitali a Firenze, che offre corsi in animazione, illustrazione, concept art, VFX e videogiochi. Sempre dedicata al fenomenale mondo dei Webtoon, è aperta dal 22 al 29 marzo a Palazzo Medici Riccardi nelle Sale Ginori (Via De’ Ginori 14) la mostra gratuita “Webtoon Wonderland: tra le righe digitali” (in collaborazione con il ChungKang College of Cultural Industries). Si prosegue sabato 23 marzo (ore 11) con L’arte del trasformismo: protagonista Song Kang-ho, il più acclamato e versatile degli attori coreani di oggi, e il celebre regista Kim Jee-woon, che ha diretto l’attore nel suo ultimo film, Cobweb. Dopo la retrospettiva dedicatagli nel 2012, Song Kang-ho torna al Florence Korea Film Fest con l’incontro curato dai critici cinematografici Marco Luceri e Caterina Liverani, dove ripercorrerà la sua carriera, dagli esordi ai giorni nostri, attraverso i film da lui interpretati per maestri come Bong Joon-ho, Park Chan-wook, Hong Sang-soo e molti altri. Martedì 26 marzo (ore 11) si rivivono gli anni ’60 con la masterclass Il meraviglioso decennio del cinema coreano: un periodo d’oro che ha fatto registrare risultati notevoli sia come incassi che come qualità delle pellicole che verranno proiettate in sala. A guidare il pubblico i critici cinematografici Jeon Chanil e Federico Frusciante. Si torna al contemporaneo martedì 28 marzo (ore 15) con la masterclass Il ragazzo che sognava il west il cui protagonista è l’attore pluripremiato Lee Byung-hun. Dopo una serie di debutti cinematografici di successo, nel 2005 l’incontro significativo con il regista Kim Jee-woon, in “A Bittersweet Life”, suscita l’interesse di Hollywood, dove debutta con “G.I. Joe: The Rise of Cobra”: da lì, nel 2018 lo troviamo protagonista della serie Netflix “Mr Sunshine” e quest’anno in “Concrete utopia”, uno dei film più visti in Corea. Attualmente è impegnato, nel ruolo del Frontman, nella seconda stagione della serie Netflix “Squid Game”: racconterà di cosa ci aspetta. Il ciclo di masterclass si conclude poi venerdì 29 marzo (ore 11) con Jung Jae-il nell’incontro Maestro di note: da Parasite a Squid game in cui si presenterà la carriera di questo eclettico musicista classe ’82: la sua collaborazione più nota è stata con il regista Bong Joon-ho, per il quale ha composto le musiche di film come “Parasite”, ma ha anche lavorato come produttore di musica tradizionale coreana e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per la sua musica e positive critiche, come per la sua colonna sonora per la serie Netflix “Squid Game”.

Il concerto del compositore Jung Jae-il, autore delle musiche del film premio Oscar “Parasite” e della serie tv “Squid Game”, sarà uno degli eventi speciali di questa edizione del Florence Korea Film Fest sabato 30 marzo al Teatro Verdi (ore 21), in collaborazione con Istituto Culturale Coreano a Roma. Il musicista sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera Fiorentina e da tre musicisti tradizionali coreani Choi Young-hoon, Kim Ji-young e Kim Ki-wook. Un concerto da non perdere per gli amanti del cinema e della musica: Jung Jae-il, nato nel 1982, è un musicista poliedrico, che spazia tra diversi generi e stili, dal classico al jazz, dal pop al rock, dal folk al rap. Apprezzato anche dal famoso musicista e compositore Ryūichi Sakamoto, tra le sue opere più celebri spiccano proprio le musiche di “Parasite”, il film di Bong Joon-ho. Jung Jae-il ha creato una colonna sonora originale e suggestiva, che mescola elementi classici, elettronici e minimalisti, e che sottolinea le tensioni e le contraddizioni della storia. Altrettanto apprezzate sono state le musiche di “Squid Game”, la serie tv di Netflix che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Jung Jae-il ha composto una colonna sonora che alterna momenti di tensione, dramma, ironia e nostalgia, usando strumenti come il pianoforte, il violino, il flauto e il sintetizzatore. Tra i brani più noti si ricorda “Fly Me to the Moon”, una reinterpretazione del classico di Frank Sinatra, che diventa la sigla della serie.

🎧River to River Florence Indian Film Festival, il meglio del cinema indiano al Cinema La Compagnia

Dal 7 fino al 12 dicembre, come ultimo appuntamento della 50 giorni di cinema a Firenze, il Cinema La compagnia ospiterà la 23°edizione del “River To River Florence Indian Film Festival”, l’unico festival in italia dedicato al cinema indiano. Lungometraggi, cortometraggi e documentari in concorso, retrospettive, ma anche proiezioni speciali come quella della Vita di Pi, in presenza dei due protagonisti gli attori Adil Hussain e Suraj Sharma, e tanti eventi collaterali, tra mostre fotografiche e cooking class.

Audio: Selvaggia Velo, direttrice del Festival e Iacopo di Passio, presidente della Fondazione Sistema Toscana

Sarà il divo di Bollywood Abhishek Bachchan, vincitore di un National Film Award e di tre Filmfare Awards, il prestigioso premio cinematografico presentato annualmente dal The Times Group per rendere onore all’eccellenza artistica e tecnica del cinema Hindi, l’ospite d’eccezione al 23/mo River to River Florence Indian Film Festival, unico evento cinematografico in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea, con la direzione di Selvaggia Velo, in programma dal 7 al 12 dicembre presso il cinema La Compagnia nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze”. L’attore e produttore, figlio dell’iconica star Amitabh Bachchan – ospite del River to River nel 2012 – e protagonista dei più famosi blockbuster bollywoodiani degli ultimi vent’anni, incontrerà il pubblico in occasione della prima italiana del suo ultimo film: la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer” al fianco del regista R. Balki (venerdì 7 dicembre, ore 20.30).

 La kermesse fiorentina porterà inoltre sul palco del Cinema La Compagnia Adil Hussain, attore pluripremiato e apprezzato dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni ne “Il Fondamentalista riluttante” della regista Mira Nair e “Hotel Salvation” di Mukti Bhawan. Tra i più prolifici interpreti indiani, con all’attivo oltre ottanta pellicole e due National Film Awards, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, Hussain presenterà al festival insieme alla regista Nathalia Syam la prima italiana dell’ultimo film “Footprints on Water”, uno spaccato sul mondo dell’immigrazione clandestina vincitore al New York Indian Film Festival come “Miglior opera prima” (8 dicembre, ore 20.30).

Adil Hussain saluterà gli spettatori anche in compagnia di un altro attesissimo ospite: l’attore Suraj Sharma (“How I Met Your Father”, “Happy Death Day 2U”), suo coprotagonista nel film 4 volte premio Oscar e trionfatore ai Golden Globe “Vita di Pi”, insieme al quale parteciperà al ritorno sul grande schermo dell’opera di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00). Sharma sarà poi al festival con l’anteprima del nuovo lavoro “Gulmohar”, saga familiare firmata dal cineasta Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30).

 River to River Florence Indian Film Festival proporrà oltre 30 i titoli tra lungometraggi, documentari e corti in prima italiana ed europea. Determinazione, riscatto, migrazioni e mutamenti sono le tematiche che connettono le opere selezionate. Da non perdere l’omaggio al regista bengalese Mrinal Sen, maestro della New Wave cinematografica dell’India orientale acclamato e premiato nei più importanti festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Cannes, con due dei suoi film più significativi, “Interview” (8 dicembre ore 16.00) e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00).

Non solo cinema: in prima assoluta la mostra “My India/Megalopolis”, lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni da fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo TerraProject, che documenta il passaggio di 250 milioni di persone dalle campagne alle principali città dell’India in un imponente processo di urbanizzazione, organizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni (presso spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana in via de’Pucci 16, vernissage il 7 dicembre ore 12.30, visitabile fino al 16/12). E poi il talk con la content creator Veronica Giuffré (23K follower su Instagram) sul subcontinente attraverso gli occhi di Italo Calvino (9 dicembre ore 11.00) e il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia (8 dicembre ore 18.00).

🎧La 44°edizione del Festival di Cinema e Donne “Millennials Frames” al Cinema la Compagnia

La 44°edizione del Festival di Cinema e Donne “Millennials Frames” al Cinema la Compagnia: Dal 24 al 26 novembre, torna il festival di cinema femminile più longevo d’Italia. Oltre 10 film di alcune delle migliori registe contemporanee “under 35” e un programma ricco di appuntamenti e di ospiti d’onore del cinema internazionale e oltre, come la premio Nobel per la Pace Oleksandra Matviicuk.

Audio: Camilla Toschi, Direttrice del Festival e Iacopo di Passio, Presidente della Fondazione Sistema Toscana

È un mondo filtrato dallo sguardo di alcune delle migliori registe contemporanee, dalla
nuova leva di talenti al femminile internazionali, under 35 o “millenials”, autrici per la
maggior parte alla prima esperienza dietro la macchina da presa, quello raccontato dai
dieci film in programma alla 44esima edizione del Festival di Cinema e Donne, nel programma di eventi de “La Toscana delle Donne”. Il festival dedicato al cinema delle donne più longevo d’Italia, fondato nel 1979, al quale altre manifestazioni analoghe, in Italia e in Europa, hanno guardato come fonte di ispirazione e modello per un cinema libero, militante, innovativo e focalizzato sulla parità di genere, si rinnova, grazie al passaggio del testimone al team dell’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana.

La prima giornata del festival, il 24 novembre, inizia alle 17.30 con la consegna, da
parte della Capo di Gabinetto alla Presidenza della Regione Toscana, Cristina Manetti,
del Premio “La Toscana delle Donne – Umanità” a Paola Paoli e Maresa
D’Arcangelo, “per lo straordinario impegno profuso nel corso di oltre quarant’anni a
fianco delle donne del cinema”.
A seguire, il programma di film della giornata d’apertura testimonia il passaggio di
consegne che dà il via al nuovo corso del festival: due autrici, l’affermata cineasta
polacca di fama internazionale, presidente dell’European Film Accademy, Agnieszka
Holland e l’eclettica esordiente alla regia, Kasia Smutniak, si confrontano sullo stesso
tema, quello delle migrazioni, con due film molto diversi nel linguaggio ma
profondamente connessi nei contenuti. Della prima sarà proiettato The Green Border,
film vincitore del Premio Speciale della Giuria a Venezia 2023; mentre della seconda,
affermata attrice anche lei di origini polacche, italiana d’adozione, Kasia Smutniak,
sarà proposto il suo titolo opera prima, Mur.
La proiezione di Mur sarà preceduta, alle ore 21.00, dall’incontro dal titolo Le registe
e il racconto del presente. Le Accademie europee e il cinema, un dialogo tra Agnieszka
Holland, Presidente dell’European Fim Academy e regista, Piera Detassis, Presidente
dell’Accademia del Cinema Italiano e giornalista, Kasia Smutniak, regista e attrice.

La seconda giornata di festival si apre alle 15.30 con Malqueridas, di Tana Gilbert
opera prima, in anteprima toscana. Il film si incentra sulle storie di resistenza e
emancipazione di un gruppo di detenute-madri in una prigione cilena, tra dissidi
interiori, violenza, senso di abbandono e lontananza dalle famiglie. Il film ha vinto la
SIC – Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia 80.
Si prosegue alle 17.00 con We Might As Well Be Dead, di Natalia Sinelnikova, come
il film precedente, opera prima in anteprima toscana, presentato in collaborazione con
il Trieste Film Festival. Dopo la Berlinale e il festival triestino, il film arriva alla “50
Giorni di Cinema” per raccontare un microcosmo, apparentemente tranquillo, ma che cela conflittualità, chiusure e diffidenza: il condominio. Un’allegoria dall’atmosfera
distopica e piena di suggestioni contemporanee, con registri che spaziano dal thriller
alla commedia.

Alle 18.30, uno degli eventi più importanti del festival: la proiezione del film Wartime
Notes, di Barbara Cupisti, che sarà presentato dalla regista, insieme ai produttori
Barbara Meleleo e Sandro Bartolozzi, alla presenza della premio Nobel per la Pace 2022
Oleksandra Matviichuk e della vicesindaca del Comune di Firenze, Alessia Bettini.
Il cinema appassionato e militante di Barbara Cupisti incentrato sulle tematiche al
femminile, qui è declinato sul fronte della guerra, andando ad incontrare chi ha
attraversato il confine ucraino per sopravvivere, aiutare la resistenza o chi è rimasto
nella propria terra, per continuare a lottare e a difendere il proprio paese. Dopo il film,
Oleksandra Matviichuk e il cast del film incontreranno il pubblico, in un Q&A moderato
dalla giornalista Cecilia Ferrara (evento ad ingresso libero, fino ad esaurimento
posti).

Chiude la giornata del festival il documentario About Las Year, di Dunja Lavecchia,
Beatrice Surano e Morena Terranova, altra opera prima in anteprima toscana, presentato
in collaborazione con CinematograFica, alla presenza delle registe. Siamo alla periferia
di Torino. Celeste, Giorgia e Letizia, tra i 20 e i 27, giovani donne cisgender, sono ospiti
nel mondo del ballroom, fenomeno nato a New York negli anni ’80 all’interno della
comunità LGBT, oggi presente e radicato anche in Italia. Qui possono trovare uno
spazio in cui essere se stesse, padrone del proprio corpo e al riparo da giudizi.
Domenica 26 novembre

È il film opera prima alla regia di Jasmine Trinca (presente a Firenze), Marcel, ad
aprire (ore 16.00), la terza e ultima giornata del Festival di Cinema e Donne 2023. Un
film poetico e drammatico, incentrato su una giovanissima protagonista, una bambina,
che sente di essere in competizione con Marcel, il cane di casa, nel cuore e nell’affetto
della madre. Nei panni della mamma, un’impareggiabile Alba Rohrwacher, insolita e
ginnica artista di strada. Jasmine Trinca incontrerà il pubblico in sala alle ore 16.00.
La programmazione, alle 18.00, si sposta su una rielaborazione personale, della regista
Beatrice Perego, del tema della morte, con il corto Fino alla fine, che sarà presentato
in sala dalla regista. A seguire, Hoard, di Luna Carmoon, film opera prima presentato in anteprima toscana, dopo la partecipazione alla SIC – Settimana della Critica, a Venezia 80. Lo stretto legame tra una madre e una figlia è raccontato in un vortice di sentimenti, dalla tenerezza al disgusto, accompagnato da una sorta di realismo magico. Sulla scia di
Nicolas Roeg e Ken Russell, a firma della giovanissima Carmoon (classe 1997), Hoard
è un film che mostra tutta l’audacia e lo sperimentalismo del nuovo cinema britannico.

Alle ore 21.00, chiude il festival How to Have Sex, di Molly Manning Walker, ancora
un film d’esordio presentato per la prima volta in Toscana, dopo la presentazione al
festival del cinema di Cannes, dove ha vinto il Premio come Miglior Film nella sezione
Un Certain Regard. Tre ragazze inglesi scelgono l’isola di Creta per le loro vacanze
spensierate, con poche chiare regole: dormire, bere, divertirsi e conoscere ragazzi. Tara,
in particolare, ha un obiettivo: quello di fare sesso e sbloccare così la sua timidezza,
anche se la realtà può rivelarsi diversa da come la si era immaginata e sognata.

Durante il festival il pubblico potrà votare il film preferito. Nella serata di chiusura
verranno estratti tre vincitori, tra gli spettatori che avranno partecipato con la propria
cartolina-voto, che riceveranno in premio un abbonamento per accedere agli spettacoli
del Cinema La Compagnia.

 

 

🎧 Presentato nuovo Cda Fondazione Sistema Toscana

A presiedere la Fondazione ancora per i prossimi 5 anni sarà nuovamente Iacopo Di Passio. Mission: affiancare le istituzioni regionali nel racconto di una miscela unica di beni e valori materiali e immateriali attraverso gli strumenti della comunicazione digitale evoluta.

“Uno degli enti strumentali più rilevanti rappresentando un punto di riferimento indispensabile per la trasmissione di un sistema di valori e di progetti ad esso legati. Costituisce di fatto un perno per comunicare l’identità della Toscana da un punto di vista sociale, culturale, storico, culturale, di promozione turistica, grazie anche alle più innovative e moderne tecnologie di cui la Fondazione è dotata” questa è Fondazione Sistema Toscana, secondo il presidente della Regione Eugenio Giani.

Il nuovo Consiglio di amministrazione di Fondazione Sistema Toscana (FST), è stato presentato nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso dai presidenti di Assemblea legislativa e Giunta. Nel corso dell’incontro con i giornalisti, sono stati illustrati strategie e obiettivi per promuovere l’economia creativa e l’identità culturale dei nostri territori. In particolare il presidente del Consiglio regionale della Toscana ha ribadito come Fondazione sia asset importante ma anche partener strategico nel processo di digitalizzazione dell’Assemblea legislativa e tra le tante collaborazioni già attive, ha ricordato il portale della comunicazione istituzionale inconsiglio.it e il Media Center intitolato a David Sassoli inaugurato appena pochi giorni fa. La collaborazione con Fondazione ha permesso anche di organizzare due edizioni della Festa della Toscana, la Giornata dell’Europa, le celebrazioni per i 700 anni di Dante.

Il presidente di FST ha ricordato la mission della Fondazione: affiancare le istituzioni regionali nel racconto di una miscela unica di beni e valori materiali e immateriali attraverso gli strumenti della comunicazione digitale evoluta.

A questo link l’atto approvato dal Consiglio regionale lo scorso 14 giugno con l’indicazione dei componenti del Consiglio di amministrazione di FST

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Il nuovo Cda FST

Iacopo Di Passio, presidente Al secondo mandato consecutivo in FST, ha collaborato e collabora con diversi enti culturali nazionali e regionali tra cui la Fondazione Toscana Spettacolo di cui è stato anche direttore, la Fondazione Museo Montelupo, la Fondazione Sipario Toscana di Cascina e il Teatro Politeama di Prato. Docente in corsi di specializzazione e master in ambito forense, è componente del Comitato editoriale della Rivista italiana di Diritto del turismo.

Antonio Colicelli, vicepresidente Ricercatore all’Università di Pisa, consulente aziendale per la gestione d’impresa.

Niccolò Niccoli Vallesi Avvocato nello studio di famiglia a Firenze. Si occupa di diritto civile e collabora con l’ANIA come arbitro.

Tecla Augello Avvocato, ordine degli avvocati di Pistoia, nell’ambito del diritto civile si occupa di diritto di famiglia.

Barbara Croci Lavora in uno studio di Architettura di Firenze, si occupa di pianificazione territoriale. Proviene da Anghiari dove da giovane ha avuto una esperienza amministrativa nel settore politiche giovanili e pianificazione europea.

NELL’AUDIO: il presidente di FST Iacopo Di Passio 

🎧 ‘River to River’, la ventunesima edizione

Firenze, presentata lunedì 29, la ventunesima edizione di “River to River Florence Indian Film Festival”, voci e contraddizioni dall’India contemporanea nel segno dell’empowerment femminile.

Il Festival River to River si svolgerà dal 3 all’8 dicembre in presenza presso il Cinema La Compagnia di Firenze e online su Più Compagnia in collaborazione con MYmovies.

In podcast l’intervista alla direttrice del festival Selvaggia Velo, a Iacopo di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana e la presidente della commissione Cultura della Regione Toscana, Cristina Giachi.

In programma vi sono 34 proiezioni tra prime italiane ed europee per esplorare il volto dell’India di oggi, oltre a talk, mostre, lezioni di cucina, film d’artista ed eventi speciali.

Tra gli ospiti virtuali la superstar di Bollywood Amitabh Bachchan, che incontrerà il pubblico per una conversazione in collegamento live, in occasione della presentazione del suo ultimo lavoro “Chehre”; ed il talk con Kabir Bedi sul suo nuovo libro “Storie che vi devo raccontare. La mia avventura umana”.

La partecipazione straordinaria dell’icona di Bollywood Amitabh Bachchan, protagonista di una conversazione online con il pubblico; il talk con Kabir Bedi, celebre attore e interprete del Sandokan di Sollima, sulla sua vita tra luci e ombre; l’omaggio al maestro della cinematografia indiana Satyajit Ray nel centenario della nascita; la collaborazione con la Biennale di Kochi–Muzuris, prima Biennale d’Arte del Subcontinente.

E poi una matinée per i vent’anni del film cult di Bollywood “Kabhi Khushi Kabhie Gham…”, un viaggio monumentale di 4000 km e 240 giorni a piedi per raccontare le donne di tutta l’India nel documentario “Womb” e il nuovo lavoro del cineasta Rajat Kapoor, “RK/RKay”, sulle orme di Woody Allen.

Sono questi alcuni tra gli eventi, gli ospiti e i titoli al centro del 21mo River to River Florence Indian Film Festival, l’unico festival in Italia che racconta il volto dell’India contemporanea, ideato e diretto da Selvaggia Velo.

Anche quest’anno sarà proposta al pubblico un’edizione ibrida, che si terrà sia in presenza, dal 3 all’8 dicembre presso il cinema La Compagnia a Firenze (via Cavour 50/R), sia online, nella sala virtuale Più Compagnia sulla piattaforma MYmovies.it, con un doppio programma per raggiungere gli appassionati “lontani ma vicini al festival”. 34 le proiezioni previste, tra lungometraggi, documentari e corti, serie web e film d’artista in prima italiana o europea, oltre a talk, mostre, lezioni di cucina, eventi speciali e ospiti in collegamento live, per un’“esperienza India” a 360° (info: www.rivertoriver.it).

Storie di riscatto, di coraggio che porta al cambiamento, di empowerment femminile a partire dall’immagine scelta per il manifesto: una donna quale simbolo di vita e rinascita. È questo il messaggio che il festival fa proprio.

“Ritengo questo festival un grande privilegio per il nostro territorio – commenta Cristina Giachi, presidente della Commissione Beni e Attività Culturali della Regione Toscana – ed è di primaria importanza che i cittadini sappiano di avere la possibilità, a pochi metri da casa, di conoscere una cinematografia altissima selezionata con attenzione da Selvaggia Velo. Sono sempre stata orgogliosa del lavoro che viene fatto sul territorio dal Comune e dalla Regione per sostenere questo festival prezioso, attraverso Fondazione Sistema Toscana e La Compagnia. Il Rivert to River ha il valore di portare in Italia un grandissimo cinema, che di rado sbarca nelle nostre sale”.

Iacopo di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana, dice: “Non è solo il cinema nazionale che dobbiamo scoprire e valorizzare: grazie alla leva dei festival possiamo aprirci al meccanismo di contaminazione che è tipico del linguaggio audiovisivo. E nel caso del River to River questa contaminazione è ancora più ricca, grazie al modo straordinario in cui la cultura dell’India si esprime nella settima arte”.

“Finalmente siamo tornati in sala”, racconta la direttrice del festival Selvaggia Velo, e continua: “La modalità online può essere utile e comoda, ma ritrovarsi al cinema è un’altra cosa, e siamo felici di avere entrambe le opzioni quest’anno. Il volto di donna sul manifesto per noi è simbolo di rinascita, credo che tutti ne abbiamo bisogno. Ringrazio tutti i partner e le istituzioni per continuare a credere in noi e confermarci il prezioso supporto”.

Il River to River Florence Indian Film Festival si svolge con il Patrocinio dell’Ambasciata dell’India e del Comune di Firenze, sotto l’egida di Fondazione Sistema Toscana, ed è realizzato con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Il festival si avvale del sostegno degli sponsor Salvatore Ferragamo, Unione Induista Italiana e Galleria di Lux, i partner tecnici Instyle, Hotel Roma, fsm – Fondazione Studio Marangoni, Mad – Murate Art District, Amblè, Cescot Firenze e Pocket Films e i media sponsor Firenze Spettacolo e RDF.

🎧 Festival France Odeon 2021

Firenze, presentato il Festival France Odeon, uno degli eventi culturali più attesi in Toscana, dedicato al cinema francese, che torna nel capoluogo toscano dal 26 ottobre al 1° novembre, al cinema La Compagnia e all’Institut Français.

Il Festival France Odeon include nel suo programma, anteprime del miglior cinema francese, i film più rappresentativi della produzione cinematografica d’Oltralpe, gli ospiti internazionali, gli attori, le personalità della cultura, i registi e gli sceneggiatori.

Sono cinque giorni all’insegna dell’eclettismo tra commedie, film d’autore, premiazioni speciali ed eventi che vedranno la presenza di attori, sceneggiatori, registi, produttori internazionali e tante personalità della cultura italiana e francese.

La XIII edizione, di France Odeon, è diretta da Francesco Ranieri Martinotti, con la presidenza di Enrico Castaldi, si tiene dal 26 ottobre al 1° novembre al cinema La Compagnia (via Cavour 50/r) e all’Institut Français Firenze (piazza Ognissanti, 2), in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana.

In podcast l’intervista a Francesco Ranieri Martinotti, direttore artistico di France Odeon, Enrico Castaldi, presidente di France Odeon e Iacopo Di Passio, presidente di Fondazione Sistema Toscana.

Tra i principali ospiti che sfileranno sul tappeto rosso di France Odeon 2021, ci sono Bérénice Bejo, Anaïs Demoustier, Stacy Martin, Grégory Montel, Nicole Garcia e Benjamin Voisin. Il festival si apre martedì 26 ottobre con una giornata all’Institut Français Firenze, dedicata al rapporto Italia-Francia, in relazione alle politiche attuate nel settore cinema: alle ore 14.45 si terrà il convegno “Italia-Francia: Focus Cinema”, fruibile in presenza o online. Per “Immaginario Comune”, alle 18.30 Jean-Louis Livi (produttore di The Father, film vincitore dell’Oscar 2021), introduce la visione di Il Conformista di Bernardo Bertolucci, in versione restaurata, e parlerà di come il suo immaginario sia stato influenzato dall’opera e dall’amicizia personale con il maestro del cinema parmense.

Sempre l’Institut Français Firenze ospiterà la programmazione della seconda giornata di France Odeon, (in collaborazione con il Premio Sergio Amidei di Gorizia) mercoledì 27 ottobre, con la presentazione del libro (ore 11.45) Il cervello di Carné, (ed. Nave di Teseo) di Simone Dotto e Andrea Mariani, che sarà introdotto dal critico Gabriele Rizza, alla presenza degli autori.

Il resto del programma:
https://www.cinemalacompagnia.it/evento/france-odeon-2021/

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