Hitachi, Tomasi: “da De Luca solo Cabaret”

Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi commenta ai nostri microfoni le  affermazioni del presidente della Campania, Vincenzo De Luca, il quale, caldeggiando l’assegnazione della direzione di Hitachi One alla Campania, aveva detto che a Pistoia sono capaci di fare la ribollita

“Magari lei, presidente, potrebbe insegnarci qualche bella battuta da cabaret e noi, in cambio, potremmo mostrarle l’eccellenza pistoiese che ha permesso di vincere tante commesse e di continuare a pieno ritmo la produzione nella nostra città. Mi sembrerebbe un buon compromesso”. Risponde così, con un certo stile, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, alle parole del Governatore della Campania Vincenzo de Luca che, parlando della Hitachi aveva detto che a Pistoia in pratica fanno bene solo la ribollita.

“La invito a  venirci a trovare e sono convinto che lo stesso farà con lei anche il presidente della Regione Toscana. Certamente concordo sulla necessità di sburocratizzare le procedure per le aziende e di rendere più attrattivo il territorio per gli investitori. Questo  è un obiettivo comune, di cui potremmo parlare davanti a un tipico piatto pistoiese: il carcerato. Niente ribollita”aggiunge Tomasi.

Che sottolinea “qui a Pistoia, oltre alla ‘ribollita’, facciamo treni da generazioni. Sono convinto che le nostre maestranze, parlo dei dipendenti Hitachi e di tutto l’indotto, sarebbero davvero felici di accoglierla nello stabilimento pistoiese, così da darle delle buone idee da mettere in pratica anche nella sua Regione”. “Il nostro cosiddetto know-how ha infatti radici lontane – conclude il sindaco di Pistoia – ed è il valore aggiunto del nostro stabilimento.

“Sono rimasta particolarmente sorpresa, purtroppo in negativo, dalle dichiarazioni che ieri il
presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha rilasciato durante la sua visita allo stabilimento napoletano di Hitachi Rail Italy dove si è soffermato su aspetti territoriali ed
esclusivamente campanilistici, tirando in causa anche la sede pistoiese del colosso giapponese di via Ciliegiole” queste invece le parole della  consigliera toscana del Pd Federica Fratoni.

Per Fratoni, “ecco sentire un presidente di Regione che si sofferma sul fatto che, a queste latitudini, non si sappia fare di meglio della ribollita l’ho trovata davvero una decisa caduta di stile che conferma due cose. La prima è che, mai come adesso, ci dovrebbe essere unità di intenti per accompagnare il management, le rappresentanze sindacali ed i lavoratori nel percorso di varo della nuova Hitachi One che potrà recitare un ruolo ancora più importante a livello mondiale e garantire stabilità e nuove commesse anche al nostro stabilimento pistoiese”. “La seconda – conclude – è che, dal punto di vista culinario, ci potrà essere
modo di fornire qualche dettaglio in più sulle conoscenze del Presidente facendogli assaggiare, magari, i maccheroni sull’anatra, i fagiolini serpenti ed il berlingozzo rispetto
alla ribollita che è una delle eccellenze toscane ma non è nata a Pistoia”.

Coronavirus: 7 giorni sciopero a Hitachi Pistoia

Sciopero di una settimana, fino  al 21 marzo, dei lavoratori dello stabilimento Hitachi rail Pistoia. Lo hanno proclamato le segreterie provinciali pistoiesi di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uglm.

Lo sciopero, si legge in un volantino diffuso dai sindacati, è promosso alla scopo di “permettere la verifica che siano state prese tutte le misure possibili perché si possa lavorare all’interno dello stabilimento rispettando le prescrizioni di sicurezza stabilite dai decreti ministeriali. Sono esclusi dallo sciopero i lavoratori già collocati in smart working”.

“La risposta dei lavoratori nel primo giorno di iniziativa è stata molto positiva”. Lo riferisce Paolo Mattii, segretario Fiom-Cgil Pistoia, al termine del primo giorno di sciopero alla Hitachi Rail Italy di Pistoia, dopo che ieri i sindacati, a proposito delle norme sul contenimento del contagio del coronavirus, avevano segnalato all’azienda il rispetto della distanza di sicurezza non garantito in alcuni reparti dello stabilimento di via Ciliegiole, in particolare carpenteria, allestimento e collaudo, chiedendo “di sospendere il lavoro nei reparti interessati per un breve periodo di tempo allo scopo di mettere a punto le modalità di lavoro, a garanzia della salute dei lavoratori”, dato “che la modifica delle procedure di lavoro per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza non è né semplice né breve”.

“Non era la scelta principale che volevamo intraprendere – aggiunge Mattii -, è da alcuni giorni che, in più incontri avuti con la direzione aziendale, chiedevamo una soluzione per quei reparti produttivi che, nonostante gli sforzi dell’azienda, non garantivano a chi ci lavora la garanzia del rispetto di quelle norme di sicurezza, introdotte con il Dpcm 11/03/2020, necessarie per la tutela della salute dei lavoratori. Siamo disponibili ad una soluzione concordata sempre nel rigoroso rispetto delle norme vigenti”.
“Purtroppo – spiega Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord – dopo una nuova riunione l’azienda ci ha detto che non era possibile interrompere la produzione perché si fermerebbe un ciclo nazionale”. Da lì la decisione di dichiarare lo sciopero per tutti i dipendenti Hitachi e indotto interno fino a venerdì prossimo.

Exit mobile version