Nuovo sciopero alla Hitachi Rail di Pistoia

I lavoratori dell’indotto Hitachi Rail Italy, assieme ai sindacati metalmeccanici pistoiesi, chiedono il servizio mensa, un inquadramento congruo con le mansioni svolte e premio di risultato. I dipendenti lavorano all’interno della fabbrica pistoiese che produce treni. A sostegno della richiesta Fim, Fiom e Uglm stamani hanno proclamato un’ora di sciopero, al quale non ha aderito la Uilm.

“Tra i lavoratori Hitachi Rail Italy e quelli dell’indotto – ha spiegato Jury Citera, segretario Fim Toscana Nord – ci sono disparità che riguardano il salario, l’inquadramento, e servizi come la mensa che questi ultimi non hanno”. Secondo quanto spiegato i lavoratori dell’indotto consumano il pasto direttamente sul posto di lavoro. “Chiediamo ad Hitachi – ha affermato ancora Citera – di aprire un tavolo di confronto per far sì che i dipendenti delle aziende dell’indotto abbiano i soliti diritti dei lavoratori dell’Hitachi”.

“Vogliamo anche che venga riconosciuto ai lavoratori dell’indotto il premio di risultato – ha detto Paolo Mattii, segretario provinciale Fiom – perché anche loro concorrono alla costruzione dei treni e al raggiungimento degli obiettivi”.

Foto tratta da Facebook Fim-Cisl Pistoia Toscana Nord

Fim-Cisl Pistoia Toscana Nord, sul suo profilo Facebook, commenta lo sciopero di stamani di stamani: “iniziativa molto partecipata, nonostante le forti pressioni che varie aziende dell’indotto hanno esercitato sui lavoratori perché non intervenissero allo sciopero e alle assemblee.
Lo sciopero di oggi – prosegue il post – dimostra la necessità di risolvere al più presto la questione della mensa per i lavoratori delle aziende dell’indotto, dando a tutte queste Persone l’accesso alla mensa alle stesse condizioni dei lavoratori Hitachi Rail.
Come Fim-Cisl proseguiamo nel frattempo l’elaborazione del protocollo per l’incentrato, con lo scopo di presentare entro la fine del mese la piattaforma ai lavoratori e, dopo la loro approvazione, aprire una discussione costruttiva con Hitachi.
Non mettiamo in discussione il lavoro e le pressioni fatte da Hitachi verso le aziende dell’indotto
– si legge in conclusione dalla pagina Facebook di Fim-Cisl Pistoia Toscana Nord –  ma chiediamo, dopo 7 mesi di trattativa, qualcosa di concreto e non solo parole!!!”

Un mese e mezzo fa furono i dipendenti diretti della fabbrica ad incrociare le braccia per chiedere i benefici di legge (pensione anticipata) che spetterebbe a chi lavora esposto all’amianto. Uniti  ai sindacati hanno cercato di spingere e smuovere “gli intoppi burocratici, perché la legge c’è ma per applicarla l’Inps attende una mappatura nazionale di tutti i lavoratori esposti”.

Pistoia, amianto: sciopero e corteo lavoratori Hitachy Rail Italy

Tre ore di sciopero all’Hitachi Rail Italy di Pistoia. Stamani i lavoratori hanno raggiunto con le braccia incrociate la sede della prefettura e dell’Inps per sollecitare la pensione anticipata.

A soli due giorni di distanza dall’ultima manifestazione, i lavoratori tornano in strada. “I lavoratori interessati ai benefici di legge sono circa 170 – ha spiegato Paolo Mattii, segretario Fiom Cgil – per loro questi ritardi sono una vera beffa, in particolare per una cinquantina di persone, che avrebbero potuto andare in pensione già dal 2015. È evidente l’amarezza – continua Mattii – perché teniamo presente che si tratta di persone che hanno diritto a questo beneficio perché nella loro storia lavorativa sono state a lavorare in un ambiente, durante lo smantellamento del tetto, dove hanno avuto la probabilità di respirare fibre di amianto. I morti accertati – conclude con un dato il segretario Fiom Cgil – per l’esposizione all’amianto nello stabilimento di Pistoia negli anni sono circa 200”.

“La manifestazione di oggi è per ribadire – ha detto Jury Citera, segretario Fim Cisl Toscana Nord – l’urgenza delle risposte che i lavoratori stanno aspettando a fronte del danno che hanno subito, quindi il pensionamento anticipato in relazione alle minori aspettative di vita.

A questo si è aggiunta Simona Gigetti, segretaria territoriale Uilm ribadendo che “Il percorso per il riconoscimento dell’esposizione all’amianto è iniziato nel 2014. C’è stata la legge, è stato riconosciuto il finanziamento, da due mesi l’Inps ci ha detto che tutti i lavoratori hanno i documenti a posto, a questo punto – termina Gigetti – è giunto il momento che questa vicenda si concluda a favore dei lavoratori”.

Pistoia: sciopero e presidio dei lavoratori Hitachi Rail Italy

Stamani sciopero e presidio davanti alla sede Inps di Pistoia dei lavoratori della Hitachi Rail Italy, la società italiana che opera nella produzione e commercializzazione di materiale rotabile, che non riescono a ottenere i benefici di legge (pensione anticipata) a seguito dell’esposizione all’amianto.

Secondo i sindacati si tratta di “intoppi burocratici, perché la legge c’è ma per applicarla l’Inps attende una mappatura nazionale di tutti i lavoratori esposti”. “I lavoratori della Hitachi Rail, ex Ansaldo Breda di Pistoia – ha spiegato Paolo Mattii, segretario provinciale Fiom-Cgil – che hanno presentato le domande nei tempi e nei modi previsti dalla legge e dalla circolare Inps che norma questa materia, sono in attesa della certificazione da parte dell’Inps nazionale per poter beneficare davvero e quindi per poter avere riconosciuto il proprio diritto. L’Inps nazionale, che è l’ente che deve rilasciare la certificazione a tutt’oggi non la rilascia perché aspetta che ci sia il monitoraggio a livello nazionale di tutte le domande. Noi diciamo che la burocrazia non può bloccare un diritto per il cittadino”.

“Questo è un percorso che è partito da Pistoia – aggiunge Jury Citera, segretario Fim-Cisl Alta Toscana – con l’appoggio di una parte politica, con una legge firmata da Caterina Bini e da Dario Parrini, una legge che per la prima volta ha dato giustizia ai lavoratori, noi non possiamo più attendere la burocrazia dell’Inps nazionale, abbiamo urgente bisogno di risposte nei confronti dei lavoratori, l’Inps ci parla di una mappatura nazionale, noi non siamo disposti ad attendere questa mappatura. Per giovedì 23 maggio abbiamo organizzato una manifestazione per le vie cittadine, andremo dal prefetto”.

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