Monografie d’artista: il Beato Angelico entra nella collana Menarini

Un volume sul Beato Angelico, ultimo nato nella serie di libri d’arte Menarini, curato da Renzo Villa, è stato presentato in un evento all’Università di Firenze con un’iniziativa realizzata dall’azienda farmaceutica fiorentina.

“Siamo fortunati ad essere un’azienda fiorentina che quindi vive immersa in una bellezza infinita artistica, la culla del Rinascimento italiano e mondiale: quindi organizzare eventi come questo fa parte del nostro Dna, valorizzare la bellezza meravigliosa che abbiamo intorno”, ha spiegato Lucia Aleotti, membro del board e azionista di riferimento di Menarini, parlando a margine della presentazione del volume dedicato all’artista del ‘400, a cui ha preso parte anche il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
“Anche se noi siamo un’azienda ormai internazionale presente in più di 136 paesi – ha aggiunto Aleotti – il nostro territorio è quello che ci tiene costantemente collegati alla vita reale, quello che ci fa capire la vita delle persone e le necessità”. Per Schmidt “è proprio giusto che esca adesso questo libro, un libro accessibile per tutti, non scritto con tecnicismi né con troppi latinismi, dato il fatto che il Beato Angelico è stato anche un interprete profondo delle Sacre Scritture e della teologia soprattutto domenicana del periodo. Dopo la grande mostra dedicata al Beato Angelico al Prado, che si è conclusa proprio pochi giorni fa, adesso la presentazione di questo libro sempre con il Beato Angelico è proprio un’iniziativa molto meritevole e tempestiva”.

Fair Play Menarini: tra i premiati di stasera anche Manuel Bortuzzo e la sua forza

Una serata all’insegna dello sport, del coraggio e del Fair Play, per celebrare quei campioni che hanno saputo vincere senza barare, contando solo sulle proprie capacità, senza mollare mai. Questa sera, a Firenze, si darà il via alla XXIII^ edizione del Premio Internazionale Fair Play-Menarini. Il Gruppo Menarini, title sponsor dell’evento, omaggerà gli sportivi premiati con una cena di gala al Piazzale Michelangelo.

Ad accogliere i campioni e le istituzioni ci saranno Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, Membri del Board di Menarini, ed Eric Cornut, Presidente di Menarini. Tra i premiati di questa edizione spiccano campioni come il calciatore brasiliano Arthur Antunes Coimbra (Zico), il pallavolista Andrea Giani, il cestista Georgi Glushkov e la campionessa di Biathlon Dorothea Wierer. A illuminare la serata ci sarà il sorriso del nuotatore Manuel Bortuzzo che ha avuto la forza di reagire a un terribile episodio di cronaca di cui è stato vittima, diventando un esempio per tutti.

La XXIII^ edizione del Premio Fair Play Menarini continua, giovedì 4 luglio, in Valdichiana e culminerà con la cerimonia di premiazione a Castiglion Fiorentino.

I Premiati sono: Kakhaber Kaladze – Fair Play; Arthur Antunes Coimbra (Zico) – Una vita per lo sport; Svetlana Khorkina e Gianni De Magistris – Personaggi mito; Gabriela Szabo e Daniele Bennati – Fair Play modello di vita; Derartu Tulu e Antonello Riva – Carriera nel Fair Play; Ivan Zazzaroni – Narrare le emozioni; Franco Causio e Georgi Glushkov – Sport e Vita; Comitato Olimpico Sammarinese – I valori sociali dello sport; Dorothea Wierer – Promozione dello sport; Mauro Balata – Fair Play e solidarietà; Federica Brignone – Modello per i giovani; Kiara Fontanesi – Fair Play e ambiente; Enrico Castellacci – Fair Play e salute; Andrea Giani – Premio speciale Sustenium Energia e cuore; Manuel Bortuzzo – Lo sport oltre lo sport; Caterina Ceccarelli – Premio Speciale Fiamme Gialle “Studio e sport”.

Teatro Maggio, Menarini dona 1250 biglietti a chi è in difficoltà

I biglietti, del Teatro, sono destinati anche a quelle associazioni sostenute da Menarini come le Volpi Rosse Menarini (la squadra di basket in carrozzina), Astrolabio con il progetto Pita (rivolto ai bambini con disturbi dello spettro autistico e plurihandicap), Tommasino Bacciotti e ai destinatari dei 40 alloggi di edilizia popolare ristrutturati dall’azienda.

Sono 1.250 i biglietti per spettacoli del Teatro del Maggio musicale fiorentino che andranno in dono a persone in difficoltà economica e ad associazioni. Ad acquistarli il Gruppo farmaceutico fiorentino Menarini che rinnova anche quest’anno il suo impegno per per il Maggio. Continua anche il progetto rivolto ai giovanissimi: i figli dei dipendenti di età compresa tra i 14 e 21 anni potranno assistere a uno spettacolo del Maggio accompagnati da un amico.

“Avere Menarini tra i nostri soci privati – le parole di Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio – significa continuare un progetto che va al di là della semplice sponsorizzazione. Diventando partner del Maggio, Menarini ha iniziato un’opera sociale che ha permesso e permetterà a moltissime persone di scoprire la bellezza della musica, della cultura e del teatro. Questo appuntamento, che speriamo si ripeta anche negli anni a venire, sta diventando una importante quanto piacevole consuetudine, che accogliamo con grande entusiasmo e che intendiamo replicare diffondendo la politica di un teatro sempre più inclusivo”.

Fare scoprire la musica a chi è in difficoltà, col Maggio e Menarini

Dopo il successo dell’ultimo anno, il Gruppo farmaceutico fiorentino ha confermato il suo impegno verso una delle istituzioni culturali più prestigiose di Firenze: il Maggio Musicale Fiorentino.

Anche quest’anno, infatti, Menarini ha acquistato 1.250 biglietti da donare a persone in difficoltà economica e alle associazioni che il Gruppo sostiene da sempre come le Volpi Rosse Menarini(la squadra di basket in carrozzina),  l’associazione Astrolabio con il progetto Pita (rivolto ai bambini con disturbi dello spettro autistico e plurihandicap), l’associazione Tommasino Bacciotti e i destinatari dei 40 alloggi di edilizia popolare ristrutturati dall’azienda.

Continua e si rinnova anche il progetto rivolto ai giovanissimi. Come lo scorso anno, i figli dei dipendenti di età compresa tra i 14 e 21 anni potranno assistere a uno spettacolo del Maggio accompagnati da un amico.

“Avere Menarini tra i nostri soci privati – ha detto Cristiano Chiarot, Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino – significa continuare un progetto che va al di là della semplice sponsorizzazione. Diventando partner del Maggio Musicale Fiorentino, Menarini ha iniziato un’opera sociale che ha permesso e permetterà a moltissime persone di scoprire la bellezza della musica, della cultura e del teatro. Questo appuntamento, che speriamo si ripeta anche negli anni a venire, sta diventando una importante quanto piacevole consuetudine, che accogliamo con grande entusiasmo e che intendiamo replicare diffondendo la politica di un teatro sempre più inclusivo”.

“Anche quest’anno Menarini ha deciso di sostenere un’eccellenza fiorentina conosciuta in tutto il mondo – ha detto Valeria Speroni Cardi, Direttore del Corporate Press and Media Relations del Gruppo Menarini– Il Maggio e il suo Festival, tra i più antichi e celebri di tutta Europa, attirano da decenni compositori e artisti di fama internazionale. Con questo progetto, inoltre, Menarini dà l’opportunità a centinaia di persone di avvicinarsi per la prima volta al mondo del teatro”.

Il coraggio di Artemisia, monografia dedicata alla pittrice del Rinascimento

 

Per la prima volta in 61 anni, la collana d’arte del Gruppo Menarini rende omaggio a una donna: Artemisia Gentileschi. Ha sfidato i pregiudizi, ha trasformato il suo dolore in riscatto, ha rivendicato il suo diritto di essere una donna libera. La protagonista del volume d’arte è nata più di 400 anni fa, ma per la sua attualità sarebbe considerata, anche oggi, una fonte d’ispirazione.

La presentazione è avvenuta sabato scorso nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, alla presenza del direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, e dell’autore, Alessandro Grassi. Il volume d’arte, curato da Menarini in collaborazione con Pacini Editore, ripercorre la vita e le opere della Gentileschi.

Nata a Roma nel 1593, Artemisia riuscì ad affermarsi in un ambiente prevalentemente maschile, conquistando, con la sua grinta e la sua raffinatezza, le corti italiane ed europee. Donna forte e risoluta, con il supporto del padre Orazio, ebbe il coraggio di denunciare la violenza sessuale subita da adolescente da parte del suo maestro, Agostino Tassi, aprendo il primo processo per stupro di cui si abbia piena testimonianza in Italia.

“Dopo il precocissimo studio di Longhi sui Gentileschi “padre e figlia”, del 1916, è  solo a partire dal secondo dopoguerra che è rinata la fortuna di Artemisia Gentileschi nella letteratura artistica, con una vera e propria impennata negli ultimi decenni – ha detto Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze – Romanzi biografici (il primo del 1947, di Anna Banti, che la riportò alla ribalta, e da ricordare poi quello documentatissimo di Alexandra Lapierre, del 1999), numerose monografie, articoli, mostre, hanno visto un progressivo viraggio dell’attenzione sulla sua figura di valente pittrice, rispetto alla vicenda personale e umana. L’uso spregiudicato ed elegante del linguaggio caravaggesco, la crudezza strepitosa della scena, fanno della Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia, ad esempio, il secondo quadro degli Uffizi più cliccato su Instagram dopo la Medusa di Caravaggio”.

“Il volume su Artemisia Gentileschi – ha dichiarato Alessandro Grassi, autore della monografia – vuole essere un avvio agile e stimolante per una rilettura dell’opera di questa grande pittrice del Seicento europeo. Piuttosto che un catalogo ragionato, rivolto ai soli specialisti, si tratta di un testo che invita il lettore a cogliere le mille sfaccettature e la vivacità culturale di Artemisia”.

 “Dedicare il volume d’arte ad Artemisia Gentileschi – ha detto Lucia Aleotti, presidente del Gruppo Menarini– non solo conferma la grande vocazione artistica dell’azienda, ma omaggia anche una donna vittima di violenza che ha avuto la forza e il coraggio di rinascere. Menarini sostiene da sempre iniziative a tutela delle persone più fragili e proprio quest’anno ha dato il suo supporto non condizionato per una serie di corsi di formazione per giornalisti su un tema delicato come quello della violenza di genere. Ci auguriamo che il coraggio di Artemisia sia d’ispirazione per tutte quelle vittime silenziose che ancora non hanno la forza di denunciare”.

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