🎧 “Glovo ci riduce la paga del 30%”, denunciano i Riders in sciopero

Firenze, sciopero e presidio dei Riders di Glovo in piazza Santa Croce, per protestare contro l’abbassamento delle paghe che sarebbe stato applicato dalla società dal 26 maggio scorso.

A Firenze sono circa 300 i Riders che lavorano per Glovo, e secondo quanto sostengono, dal 26 maggio, la società avrebbe modificato il sistema di calcolo dei percorsi, utilizzando per chi consegna non più i tragitti previsti dall’applicazione per le automobili, ma ‘quelle per le bici’, così che i percorsi utilizzabili sarebbero più corti, comprenderebbero anche percorsi pedonali e, sempre secondo quanto affermano i Riders, anche percorsi in senso unico.

Considerato quindi che la paga per la consegna è direttamente proporzionale alla distanza di percorrenza della consegna questo ha comportato una riduzione delle paghe in media del 30% con picchi fino al 50%. Uno dei rider in piazza, che si chiama Maxim, spiega che “prima di questa modifica per ogni consegna la paga media era di 4,5 euro lordi, ora siamo intorno ai 3 euro”.

Inoltre, i sindacati sottolineano i rischi in termini di sicurezza sul lavoro. “Se la società indica a questi lavoratori tratte in bicicletta nel centro storico capita spesso che siano percorsi in aree pedonali o in contromano quindi c’è anche un tema di sicurezza per i lavoratori e per la collettività”, spiega Ilaria Lani, segretaria generale Nidil Cgil Firenze. Per questo motivo il sindacato chiede “che vengano ripristinate le vecchie modalità di calcolo e, più in generale, che si apra un tavolo per regolarizzare questi rapporti di lavoro che sono ancora fintamente autonomi”.

In podcast l’intervista a Ilaria Lami della Nidil-CGIL e ad alcuni dei Riders

Firenze Riders: domani sciopero di 2 ore per i ciclofattorini di Glovo

“Sono peggiorate le condizioni di lavoro”: domani venerdì 17 maggio primo sciopero dei ciclofattorini di Glovo a Firenze (con Nidil Cgil), e presidio coi colleghi di altre piattaforme in via de’ Neri (ore 12-14)

Domani venerdì 17 maggio Nidil Cgil ha indetto per la prima volta a Firenze uno sciopero dei ciclofattorini di Glovo in turno dalle 12:00 alle 14:00; contestualmente, alle 12 ci sarà un presidio con i ciclofattorini delle varie piattaforme in via de’ Neri (via simbolo per la grossa attività dei riders), nella parte che guarda piazza del Grano. Si protesterà contro il peggioramento delle condizioni di lavoro imposte da Glovo e per chiedere una regolamentazione del settore dopo mesi di annunci da parte del Govoverno

Intervista con ILARIA LANI, nidl CGIL,

Foodora-Glovo, incontro in regione per continuità occupazionale riders

Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ha convocato presso la sede di piazza Duomo a Firenze i rappresentanti di Ds XXXVI Italy srl, la società ex Foodora oggi acquisita dagli spagnoli di Glovo in merito alla vicenda dei 200 riders che hanno perso il lavoro lo scorso 30 novembre a causa della scadenza dei loro contratti di lavoro e collegata al passaggio di Foodora a Glovo.

All’incontro era presente anche una delegazione del Comune di Firenze. La posizione della Regione presa all’inizio della vertenza è stata ribadita da Simoncini, forte della volontà politica del presidente che più volte ha chiesto continuità occupazionale per i 200 lavoratori e la garanzia, da estendere naturalmente a tutti i lavoratori digitali, del rispetto della legislazione nazionale a partire da un contratto e di condizioni di lavoro che tutelino diritti e sicurezza.

Il rappresentante di Ds XXXVI Italy ha informato le istituzioni presenti che la volontà di Glovo è quella di ristrutturare ulteriormente fondendo questa azienda con Foodinho, l’altra società del gruppo presente in Italia. Di tale fusione sono state informate le organizzazioni sindacali a livello nazionale a cui è stato riferito che per i dipendenti verranno rispettati gli obbigli di legge.

Il rappresentante aziendale ha inoltre informato che per i prossimi giorni è già stata fissata una riunione tra azienda e sindacati per discutere di continuità occupazionale e modalità contrattuali di tutti gli occupati collegati alle due società ed in particolare i raiders ex Foodora.

Simoncini ha auspicato che dall’incontro sindacale possa scaturire un accordo che garantisca l’occupazione e il rispetto delle condizioni contrattuali migliori per tutti i lavoratori e lavoratrici coinvolti e a nome del governo regionale, ha preannunciato che continuerà a seguire la vertenza, riservandosi di convocare anche un incontro congiunto azienda sindacati laddove ne emergesse la necessità.

Riders Foodora-Glovo, nuovo incontro in Regione

Convocato un incontro presso la sede di Piazza Duomo a Firenze tra i rappresentanti della ex società Foodora e di Glovo, in riferimento ai 200 riders che hanno perso il lavoro

La vicenda dei 200 riders che hanno perso il lavoro lo scorso 30 novembre a causa della scadenza dei loro contratti di lavoro e collegata al passaggio di Foodora a Glovo torna d’attualità. Nei giorni scorsi il presidente Enrico Rossi ha scritto al ministro del lavoro Luigi Di Maio affinché la vertenza sia affrontata a livello nazionale garantendo contratti e dignità ai lavoratori e oggi il suo consigliere per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ha convocato presso la sede di Piazza Duomo a Firenze i rappresentanti di DS XXXVI ITALY Srl, la società ex Foodora oggi acquisita dagli spagnoli di Glovo. Era presente anche una delegazione del Comune di Firenze.

La posizione della Regione presa all’inizio della vertenza è stata ribadita da Simoncini, forte della volontà politica del presidente che più volte ha chiesto continuità occupazionale per i 200 lavoratori e la garanzia, da estendere naturalmente a tutti i lavoratori digitali, del rispetto della legislazione nazionale a partire da un contratto e di condizioni di lavoro che tutelino diritti e sicurezza.

Il rappresentante di DS XXXVI ITALY ha informato le istituzioni presenti che la volontà di Glovo è quella di ristrutturare ulteriormente fondendo questa azienda con Foodinho, l’altra società del gruppo presente in Italia. Di tale fusione sono state informate le organizzazioni sindacali a livello nazionale a cui è stato riferito che per i dipendenti verranno rispettati gli obbigli di legge.

Il rappresentante aziendale ha inoltre informato che per i prossimi giorni è già stata fissata una riunione tra azienda e sindacati per discutere di continuità occupazionale e modalità contrattuali di tutti gli occupati collegati alle due società ed in particolare i raiders ex Foodora.

Simoncini ha auspicato che dall’incontro sindacale possa scaturire un accordo che garantisca l’occupazione e il rispetto delle condizioni contrattuali migliori per tutti i lavoratori e lavoratrici coinvolti e a nome del governo regionale, ha preannunciato che continuerà a seguire la vertenza, riservandosi di convocare anche un incontro congiunto azienda sindacati laddove ne emergesse la necessità.

Foodora: regione chiederà intervento Mise per tutelare occupazione e condizioni lavoro

“Il tempo stringe, è adesso che bisogna trovare una soluzione e portare le aziende a una trattativa. Terremo alto il livello di attenzione”. deunciano i sindacati.

Sul delicato passaggio di Foodora alla spagnola Glovo, che al momento non prevede alcun trasferimento di contratto per i 200 lavoratori che operano su Firenze, la Regione chiederà un intervento del Mise (sono 2mila i dipendenti coinvolti in tutta Italia), anche in considerazione del tavolo nazionale sull’intero settore aperto al Ministero del lavoro.

Questo è quanto detto dal consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, che oggi ha incontrato sulla questione i rappresentanti sindacali di Nidil-Cgil e Felsa-Cisl. Simoncini ha ribadito l’impegno della Regione, più volte sottolineato anche da interventi del presidente Rossi, sul tema dei diritti dei lavoratori “digitali” ad ha assicurato il sostegno alle richieste dei sindacati per la continuità occupazionale e contrattuale. Oltre all’iniziativa verso il Mise, ha affermato il consigliere, verranno attivati contatti nei confronti degli amministratori di Foodora per chiedere garanzie per i lavoratori coinvolti.

Il 30 novembre, hanno ricordato i sindacati, scadranno i contratti in essere e da parte della nuova proprietà non è arrivata alcuna assicurazione circa la riassunzione dei lavoratori, ma solo la generica disponibilità a valutare i curricula dei dipendenti. A questo si aggiunge, hanno sottolineato, anche la certezza che non vengano confermate le attuali condizioni di lavoro.

Sul fronte sindacati, sono intervenute, Ilaria Lani di Nidil Cgil e Silvia Casini di Felsa Cisl, al termine del Tavolo sulla vertenza Foodora-Glovo che si è riunito oggi pomeriggio in Regione. “Per noi l’obiettivo è lo stesso: i ciclofattorini, che hanno subito un trattamento grave e inaccettabile, devono essere riassunti alle stesse condizioni e occorre regolamentare il settore per garantire a tutti diritti e tutele” hanno detto Lani e Casini.

La Regione si è impegnata a convocare le aziende interessate e a sollecitare sulla vertenza il Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, anche alla luce del tavolo che su questo settore si è insediato con le organizzazioni di rappresentanza. La vertenza fiorentina Foodora-Glovo, sempre questo pomeriggio, è stata oggetto anche di una discussione nella Commissione lavoro del Consiglio comunale di Firenze, che ha avuto in audizione lavoratori e rappresentanti sindacali.

A Firenze sono circa 200 i ciclofattorini di Foodora che resteranno senza lavoro dal 1° dicembre, quando scadrà il loro contratto (un Co.co.co): con l’annunciata vendita di Foodora a Glovo, è infatti trapelata la volontà di Glovo di non voler dare continuità ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa instaurati da Foodora con quasi 2mila rider in tutta Italia.

Per continuare a lavorare i ciclofattorini, se vorranno, potranno solo partecipare alle selezioni di Glovo, senza nessuna garanzia di continuità occupazionale, e sperare di vincerle all’interno di una gara con nuovi sistemi di ranking. Qualora fossero scelti da Glovo, vedrebbero in ogni caso peggiorare le proprie condizioni di lavoro, in quanto non avrebbero un Co.co.co ma una collaborazione occasionale pagata a cottimo.

 

“Valgo meno di un hamburger”, la protesta in piazza dei fattorini Foodora

Un flashmob in Piazza San Firenze per protestare contro il rischio di perdere il posto di lavoro da parte dei fattorini Foodora. Nel capoluogo toscano sono circa 200 le persone a rischio

Un flash mob per protestare contro il rischio di perdere il posto di lavoro. E’ la protesta organizzata stamani in piazza San Firenze, nel centro storico fiorentino, dai ciclofattorini di Foodora insieme al Nidil Cgil. Dopo la cessione dell’azienda a Glovo, sono circa 200 i riders di Foodora che hanno il contratto in scadenza il primo dicembre. Attraverso installazioni, manichini e cartelli, spiega una nota, i fattorini, in bici e abiti da lavoro, “rappresentano la loro condizione di ‘lavoratori fantasma’ che valgono meno di un panino e che verranno lasciati a piedi”.

Solidarietà ai lavoratori arriva dal capogruppo Mdp in Consiglio regionale, e coordinatrice del partito toscano, Serena Spinelli. “A Firenze 200 riders dal 1 dicembre rischiano di perdere il lavoro – sottolinea Spinelli -. Guarda caso nel pacchetto con cui Glovo, multinazionale spagnola delle consegne, ha acquistato le app, i fornitori, i clienti Foodora Italia non c’erano i 2000 lavoratori che operano in tutto il Paese. Gli unici, tra quelli delle multinazionali delle consegne, che invece di essere pagati a cottimo hanno un Cococo”.

Per Spinelli “l’incontro convocato dalla Regione Toscana per il 20 novembre con i sindacati dimostra attenzione su questa vicenda. È evidente il Governo gialloverde ha solo fatto finta di occuparsi di loro: con il decreto dignità avrebbe potuto riconoscerli come lavoratori subordinati, così che in caso di trasferimento di aziende sarebbero stati tutelati. Ma non lo ha fatto. Mi chiedo se a questo punto, di fronte al primo licenziamento collettivo da parte delle piattaforme, la sinistra riuscirà a smettere di parlarsi addosso, preoccupandosi invece di dare sostegno a questo esercito di lavoratori senza diritti”.

Alla riunione convocata dalla Regione martedì 20 novembre alle 15, presso la presidenza in Piazza Duomo 10, coordinata dal consigliere del presidente per le questioni del lavoro Gianfranco Simoncini, sono stati invitati il sindaco di Firenze e le organizzazioni sindacali Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil.

 

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