Le emozioni dei bambini tornati a scuola nelle foto di Massimo Sestini

Bambini seduti su un prato verde, uno vicino all’altro come non accadeva da mesi, intenti ad ascoltare una storia letta dall’educatrice. Viste dall’alto le loro testine vicine sembrano quasi formare un sorriso. E’ un inno alla gioia, lo scatto-copertina della mostra fotografica ”Insieme. I bambini tornano a scuola” di Massimo Sestini, visitabile da oggi, 17 ottobre, al 30 novembre presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze, piazza Santissima Annunziata 13.

INSIEME – I bambini tornano a scuola- Mostra fotografica di Massimo Sestini 16 ottobre – 30 novembre Istituto degli Innocenti © Massimo Sestini

Il progetto, promosso e realizzato da Global Friends e dall’Istituto degli Innocenti, in collaborazione con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, presenta dieci foto che raccontano il ritorno dopo il lockdown dei bambini da 0 a 6 anni ai servizi educativi all’infanzia del Polo Innocenti. Il fotografo Sestini li ha ritratti mentre giocano, ascoltano storie, disegnano, sognano a occhi chiusi o a occhi aperti, cogliendone, attraverso il suo obiettivo (che sia un 50mm o un drone), la spontaneità, la purezza, l’energia. Gli scatti, allestiti su maxi strutture autoportanti, sono dislocati in vari angoli dell’edificio. Uno darà il benvenuto all’ingresso del bookshop, uno a chi sale sulla Terrazza del Verone, otto saranno esposti nella Pinacoteca del Museo: per la prima volta delle fotografie saranno di fronte ai capolavori di Sandro Botticelli e Luca Della Robbia, creando un inedito dialogo tra arte antica e arte contemporanea.

INSIEME – I bambini tornano a scuola- Mostra fotografica di Massimo Sestini 16 ottobre – 30 novembre Istituto degli Innocenti © Massimo Sestini

”Se le foto sono belle è merito dei bambini: sono l’essenza della spontaneità. Ritrarli è stato facile, ma mi ha regalato un’emozione paragonabile forse solo a quella del volo: anche di fronte a una macchina fotografica, si comportano con naturalezza, sono sempre loro stessi”, afferma Massimo Sestini. ”Ho fotografato in aria e sott’acqua, ho ritratto politici e vip, ma stare con questi bambini qualche giorno e vedere la loro genuinità mi ha stupito ed emozionato”. Gli scatti sono quasi tutti senza profondità di campo: i bambini, i loro gesti, i loro sguardi nitidi, il mondo intorno volutamente sfocato, per concentrare l’attenzione sui piccoli protagonisti.

”Da queste foto e da questi sguardi abbiamo molto da imparare”, commenta Jacopo Storni, presidente di Global Friends, associazione che promuove scambi di lettere tra bambini italiani e bambini del Sud del Mondo per promuovere un’educazione alla diversità e alla multiculturalità non filtrata dagli adulti. ”Nei giorni della paura di fronte alla pandemia, dell’agitazione per la riapertura delle scuole, i bambini hanno risposto nel modo migliore possibile, entrando in classe col sorriso sulle labbra, con forza d’animo e responsabilità. Impariamo da loro, ad essere migliori”.

La mostra è visitabile in orario di apertura del Museo degli Innocenti dal giovedì al lunedì (chiusura martedì e mercoledì) in orario 15-19.

Dal Kenya a Firenze, alla scuola Collodi incotro tra amici di penna

Dopo un anno di corrispondenza epistolare tra la 3^B della scuola Collodi e una casa famiglia di Malindi in Kenya, grazie all’associazione Global Friends, i piccoli amici di penna si sono incontrati.

Tre bambine kenyote – Stacy, Oprah e Barbara – sono arrivate oggi a Firenze alla scuola Collodi per incontrare i loro amici e amiche di penna con cui scrivono a distanza. Le tre bambine, accompagnate da Giuseppina Maccari dell’associazione “Angels Onlus” di Malindi, hanno portato in dono tre rose arancioni, mentre gli alunni italiani hanno regalato alle bambine del Kenya una colomba che hanno mangiato tutti assieme. Inoltre, la maestra della 3^B Maria Vittoria Marchese ha regalato alle tre bambine alcune cartoline e immagini di Firenze che potranno portare nel loro Paese come ricordo.

“Anche noi vogliamo andare in Kenya” hanno detto i bambini italiani. Qualcuno di loro ha portato i propri giochi, mentre molti altri sono rimasti impressionati dai capelli con le treccine delle tre bambine kenyote, che sono rimaste a lungo a disegnare, facendo ritratti di loro stesse e delle loro città. Tanti gli abbracci e le fotografie che i bambini hanno voluto scattare per immortalare questo momento.

Nell’aula della 3^b è presente anche una grande cartina geografica del mondo dove un filo di scotch bianco unisce la città di Firenze alla città di Malindi in Kenya. L’incontro è stato reso possibile grazie all’associazione Fiorentina “Global Friends”, che ormai da un anno mette in relazione attraverso scambi di letterine i bambini italiani coi bambini del sud del mondo con l’intento di creare ponti culturali tra i bambini di oggi, che saranno gli adulti di domani.

All’incontro di stamattina erano presenti anche Jacopo Storni e Francesca Tozzi, presidente e vicepresidente di Global Friends.

Firenze, Global Friends: 300 bambini del mondo si raccontano attraverso letterine

Sette Paesi del mondo e circa 300 bambini e bambine coinvolti. Sono i numeri con cui l’associazione Global Friends si appresta a cominciare un nuovo anno di scambi epistolari tra bambini di classi fiorentine e bambini del sud del mondo

I bambini vengono messi in relazione attraverso letterine individuali nelle quali si raccontano, descrivono le loro giornate e i loro sogni, disegnano le loro città o i loro villaggi, parlano delle loro famiglie e dei loro giochi. Le lettere sono scritte in lingua originale e poi tradotte, oltre che spedite, dall’associazione. 

Tra i piccoli coinvolti nel sud del mondo, c’è il gruppo di bambine della casa famiglia di Pemba – molte orfane o in condizioni di difficoltà economica – che scrivono a una classe della scuola Niccolini. Al via anche una corrispondenza epistolare con i piccoli profughi siriani e palestinesi che vivono in condizioni difficili nella città di Tripoli, in Libano, vicina al confine con la Siria.

Questi bambini sono messi in relazione coi bambini della scuola Montagnola. Un altro gruppo di piccoli scrittori sono i bambini saharawi, che scrivono ai bambini della scuola Torrigiani. Coinvolti anche un gruppo di bambini orfani che vivono a Malindi in Kenya, che scrivono ai bambini della scuola Collodi. Scambi epistolari anche ad Asmara, capitale dell’Eritrea. I bambini eritrei scrivono a una classe della scuola Niccolini. E ancora il Senegal, dove una classe di bambini di Dakar scrive letterine a una classe della scuola Niccolini.

Fondamentale per Global Friends, nei paesi del sud del mondo, la collaborazione con le associazioni che operano in quei contesti: Associazione Angels Onlus (Kenya), Annulliamo la distanza (Eritrea), Associazione Sole e Fondazione Il Cuore si scioglie (Mozambico), Associazione Città visibili e Arci Firenze (Sahara Occidentale), Cospe (Senegal), Arci Toscana e Fondazione Il Cuore si scioglie (Libano).

Obiettivo di Global Friends, è adesso quello di ampliare la propria attività e coinvolgere altri alunni, altre classi e altre scuole in Toscana e nel Sud del Mondo. Per questo, è importante avvalersi di volontari che possano dedicare parte del tempo libero per seguire i passaggi logistici di una corrispondenza epistolare (per diventare volontari scrivere a info@associazioneglobalfriends.it).

Ogni corrispondenza necessita anche di fondi per coprire i costi delle spedizioni e delle traduzioni, visto che le lettere vengono scritte dai bambini in lingua originale (per donazioni IBAN: IT12V0335901600100000160057).

Exit mobile version