Bekaert: raccolta fondi per lavoratori supera i 10mila euro 

In meno di 20 giorni la raccolta fondi a sostegno dei lavoratori della Bekaert di Figline Valdarno ha superato i 10.500 euro, la metà dei quali provenienti da una donazione da parte del Comune di Figline e Incisa Valdarno.

A fare il punto sulla campagna di raccolta fondi, oggi, è stato il sindaco Giulia Mugnai insieme ai sindacati impegnati nella vertenza, i quali collaborano col Comune insieme ad Arci e Mcl per la campagna che consiste nella distribuzione di gadget a tema (magliette e spille) dietro il versamento di un’offerta.

“Questa campagna di raccolta fondi ha superato le nostre aspettative in pochissimo tempo”, ha affermato Mugnai, rimarcando “l’affezione del nostro territorio nei confronti di questo sito produttivo e dei suoi lavoratori, e ringraziando le aziende che hanno contribuito alla ristampa delle magliette, rapidamente esaurite.

“Un grazie, inoltre, va a tutti i cittadini e ai volontari di tutte quelle realtà valdarnesi che, spontaneamente, sono venuti a bussare in municipio per offrirsi di dare il loro contributo”.

Bekaert: raccolta fondi per sostenere lavoratori

Il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha promosso una racconta fondi a favore dei lavoratori della Bekaert. Il sindaco Mugnai sul caso della multinazionale belga: “Non è ammissibile alcun accordo al ribasso fatto sulla pelle di questi lavoratori”.

Il Comune di Figline e Incisa Valdarno ha promosso una raccolta fondi che servirà a sostenere i 318 lavoratori nell’organizzazione di vari eventi per mantenere alta l’attenzione sulla vertenza. La campagna ‘Io sto con i lavoratori Bekaert’ è stata presentata oggi in collaborazione con Arci, Mcl e organizzazioni sindacali.

Giovedì 19 e venerdì 20 luglio l’amministrazione comunale ha invitato un rappresentante dei lavoratori ad aprire i concerti serali del Bada Ki C’è Festival (piazza Ficino, ore 21.30) con un breve intervento che servirà a sensibilizzare sulle prossime iniziative da intraprendere.

Nei gazebo al festival saranno a disposizione gadget ad offerta libera, come spillette “Io sto con i lavoratori Bekaert”, e magliette con la vignetta che Mauro Biani ha realizzato per la causa dei lavoratori valdarnesi.

Tra venerdì 20 e domenica 22 nei Circoli Arci del Valdarno e al Circolo Mcl Ponterosso di Figline parte del ricavato proveniente alle attività sarà devoluto alla campagna. Stasera alle 18 a Figline, invece, si terrà l’iniziativa di LeU sulla vicenda, con l’eurodeputato Sergio Cofferati e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

Giulia Mugnai, sindaco di Figline e Incisa Valdarno, in occasione della presentazione della campagna, ha ricordato che “oltre all’attività istituzionale che prosegue con un fitto calendario di incontri e di sinergie trasversali, come Comune stiamo sostenendo tutte le iniziative dei lavoratori per mantenere alta l’attenzione su un caso che ha sconvolto tutta la comunità: mancano meno di 50 giorni alla chiusura dello stabilimento e dobbiamo fare tutto il possibile per scongiurarlo”.

A proposito dell’incontro di ieri al Mise sulla vertenza Bekaert, la Mugnai si è espressa giudicando negativamente l’operato dell’azienda.

“Non è andato bene – ha detto – l’azienda non ha fatto ancora intravedere nessuno spiraglio: nei prossimi incontri dobbiamo sederci al tavolo della trattativa con condizioni diverse da quelle finora profilate”.

Figline: in 5 mila ieri alla manifestazione per la Bekaert

Presente anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi mentre nessun rappresentante del Governo “ha risposto all’invito del Comune” a partecipare alla manifestazione.

In cinquemila hanno sfilato ieri sera in corteo a Figline Valdarno (Firenze)
per la manifestazione istituzionale di solidarietà ai lavoratori della Bekaert contro la chiusura del sito e i 318 licenziamenti.
Sono cinquemila “persone vive – ha sottolineato la sindaca  di Figline Incisa Valdarno Giulia Mugnai – che si battono per la loro fabbrica, che resistono e non si arrendono ma chiedono dignità, lavoro e futuro”. Molti, spiega una nota, i sindaci del Valdarno presenti, le associazioni del territorio e cittadini che hanno applaudito i lavoratori al loro passaggio per le vie del centro di Figline. “La manifestazione di oggi è quella di un’intera vallata – ha detto -, che ha una sola voce e chiede tutta unita la stessa cosa: dignità, lavoro e futuro, perché questo stabilimento ha fatto la storia, ma non deve rimanere nella storia: deve essere il futuro della nostra comunità”. Per Mugnai, “questo è il momento della solidarietà e anche della concretezza perché bisogna andare da tutti i livelli istituzionali a chiedere di darci una mano, per avere soluzioni concrete per tutelare il sito e il lavoro”.

Gli interventi sono stati chiusi dal governatore Enrico Rossi, che ha invitato il
Governo a partecipare attivamente al tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo economico, in modo da avviare un’azione congiunta nei confronti dell’azienda.

Bekaert: sindaca Figline, “Reagire come dopo strage nazista”

“Vorrei dedicare Pian d’Albero alla capacità di essere solidali perché di fronte alle nuove sfide che ci troviamo a vivere dobbiamo esserlo tutti. Come lo siamo stati 74 anni fa con la famiglia Cavicchi, che aveva subito perdite umane inaccettabili. Quella comunità, però, ha
saputo rinascere passando attraverso quel momento così doloroso”. Lo ha detto la sindaca di Figline e Incisa Valdarno (Firenze), Giulia Mugnai, ricordando una delle stragi naziste in Toscana e legando la manifestazione a quanto sta avvenendo nella fabbrica della Bekaert dove 318 lavoratori sono stati raggiunti dalle lettere di licenziamento.

“A Figline adesso abbiamo di fronte una sfida difficile, quella per i lavoratori Bekaert”, ha ricordato: “chiude un pezzo fondamentale della vita di una città. E’ stato un gesto
disumano, ma quest’umanità noi dobbiamo ricostruirla e come ce l’abbiamo fatta 74 anni fa, ce la faremo anche stavolta grazie alla nostra rete di solidarietà”. “Così come allora abbiamo risposto con la vita, con la democrazia e con i diritti, anche in questo caso dobbiamo provare a ricostruire pezzetto per pezzetto un’opportunità per quelle 318 persone e per le loro famiglie – ha concluso Mugnai -. Sarà difficile, ma dobbiamo partire dalla rete di solidarietà che ognuno di noi può attivare”. Alla cerimonia in ricordo delle 39 vittime del 20 giugno 1944 erano presenti le autorità e i gonfaloni di molti comuni della Città metropolitana di Firenze, oltre che la Regione Toscana.

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