Premio Boccaccio, vincono Gospodinov, Paolini e Battistini

Lo scrittore Georgi Gospodinov, l’uomo di spettacolo Marco Paolini e la giornalista Stefania Battistini. Sono loro i vincitori della 42esima edizione del premio letterario Giovanni Boccaccio, rispettivamente per le sezioni letteratura, etica della comunicazione e giornalismo.

A renderlo noto la giuria del premio, presieduta da Walter Veltroni. “La giuria – commenta Veltroni – ha voluto riconoscere tre grandi talenti: quello di narratore d’eccezione di Gospodinov, quello di uomo di spettacolo sensibile alle grandi questioni civili di Marco Paolini, quello di coraggiosa e lucida testimone e analista della guerra in Ucraina di Stefania Battistini. Il premio Boccaccio è onorato di poter premiare tre persone che raccontando e creando hanno tenuto vivo il dibattito culturale e civile del nostro tempo”.

I premiati, spiega Simona Dei, presidente dell’associazione letteraria Giovanni Boccaccio, saranno accolti a Certaldo “dal 15 al 17 settembre per conoscere più a fondo le loro opere e riflettere sul momento storico che stiamo vivendo”.

Decamerone2020 e il Coronavirus: la ‘call culturale’ di Festina Lente

Intervista di Domenico Guarino a Francesca Ronconi, ideatrice del progetto narrativo.

L’Associazione culturale fiorentina Festina Lente lancia il progetto il Decamerone della Corona per prendere spunto da Giovanni Boccaccio e portare nelle case un momento leggero. “Vogliamo stringere quelle mani seccate dall’amuchina. Vogliamo dirvi che è sano aver paura per la salute di qualcuno”,  basta non incattivirsi affidandosi a parole amiche, parole private che si diano conforto.

#decamerone2020 qui i video delle storie

Festina va dunque a caccia di parole e storie come fecero i ragazzi del Decamerone, in fuga dalla peste che flagellava la città. Da oggi (9 marzo) vengono annunciati i primi narratori di eccezione e le loro storie.

Se volete candidarvi come narratori successivi, scrivete a la.festina@gmail.com per conoscere le regole del gioco.

 

Scandicci: “Decameron” di Solenghi in scena al Teatro Aurora

Quinto e ultimo appuntamento di Auroradisera 2019 lunedì 8 aprile 2019 alle 21,15 al Teatro Aurora di Scandicci (via San Bartolo in Tuto, 1), con Tullio Solenghi che porta in scena “Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste”.

Tullio Solenghi restituisce la lingua originale di Giovanni Boccaccio rendendola accessibile e comprensibile come fosse la lingua di un testo contemporaneo.

Lo spettacolo di Tullio Solenghi segue gli appuntamenti della rassegna con Paolo Belli, Valentina Lodovini, Maria Cassi e Federico Buffa. Auroradisera 2019, è una rassegna ideata e organizzata dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus e dal Comune di Scandicci.

“Decameron. Un racconto italiano in tempo di peste” è uno spettacolo divertente e colto porta in scena la lettura interpretata di sei tra le più note novelle: Chichibio e la gru, Peronella, Federigo Degli Alberighi, Masetto di Lamporecchio, Madonna Filippa, Alibech. Boccaccio ha il merito di aver elaborato il primo grande progetto narrativo della letteratura occidentale, inserendo i cento racconti in un libro organico capace di rappresentare la varietà e complessità del mondo. A tutti è concessa una storia, dai re agli operai. “Il nostro lavoro non è stato attualizzare Boccaccio, ma conservarne e curarne il suo essere contemporaneo. Quindi: non trasferirlo nel nostro tempo, ma mantenerlo contemporaneo a noi. L’essere contemporaneo ha bisogno della giusta distanza.” Commenta Sergio Maifredi.

INFO:

Teatro Aurora, via San Bartolo in Tuto 1, 50018 Scandicci (Fi)

cultura@comune.scandicci.fi.it

La biglietteria del Teatro Aurora è aperta prima dello spettacolo a partire dalle 20

ASCOLTA L’INTERVISTA A TULLIO SOLENGHI A CURA DI GIUSTINA TERENZI

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