Coronavirus: Cospe, antenna su violazioni diritti nel mondo

Stilare una mappa in vari paesi del mondo, ove presenti, della popolazione più esposta e vulnerabile agli effetti dell’epidemia del Coronavirus e al suo impatto sociale ed essere ‘antenna’ contro i casi di violazione dei diritti.

E’ l’obiettivo del Cospe, associazione di cooperazione internazionale che ha sede a Firenze ed opera in 25 Paesi tra Africa, America Latina, Mediterraneo e Balcani.
“Cospe, come ong che lavora da più 35 anni in tutto il mondo – sottolinea il presidente Giorgio Menchini – si sente oggi impegnata a fare la sua parte nello sforzo comune di dare una risposta all’emergenza determinata dal Covid19 e di preparare il terreno a una ripartenza che metta al centro i diritti e la giustizia”. La mappa, spiega Menchini, “ci aiuterà a identificare in modo preciso e tempestivo, in ogni paese in cui lavoriamo, la popolazione più esposta agli effetti dell’epidemia e più vulnerabile alla violazione dei diritti e al suo impatto sociale. E, naturalmente, a essere costantemente informati sui loro diritti violati, sui loro bisogni non soddisfatti”.
La mappa include oggi le donne, i minori e gli anziani, e spazia dalle comunità indigene amazzoniche, a quelle beduine, a migranti, rifugiati e profughi ed altre realtà storicamente
discriminate. Ma anche le comunità rurali più remote, oppure la popolazione della Striscia di Gaza e di Gerusalemme Est per le limitazioni ulteriori cui è sottoposta. “Questa vera e propria ‘antenna’ sulle violazioni dei diritti – aggiunge Menchini – ci servirà sia per fare controinformazione, e monitorare le violazioni dei diritti umani sia per andare incontro con iniziative concrete a bisogni urgenti delle popolazioni con cui
lavoriamo”.

Oggi e domani il raduno dei cooperanti COSPE al castello dell’Acciaolo di Scandicci

Saranno due  giorni in cui tutti i collaboratori, provenienti da contesti molto diversi tra loro, si metteranno a confronto, scambiandosi esperienze, raccontando i risultati e le criticità di cui sono artefici e testimoni insieme.

Ogni tanto si deve tornare a casa, svuotare la valigia delle proprie esperienze e condividerle con gli altri, per poi riempire i bagagli di nuovi strumenti e idee: per questo, ogni due anni, dal 2016, tutti i cooperanti e i responsabili delle sedi estere di COSPE tornano nella sede nazionale di Firenze e si incontrano con le colleghe i colleghi che lavorano in Italia.

Il raduno 2020 si articola in due momenti: accanto a un lavoro strettamente formativo interno all’associazione (8 gennaio), in programma anche sessioni tematiche e tavole rotonde aperte al pubblico (9 gennaio), moderate da giornalisti toscani che hanno avuto modo di lavorare con COSPE negli ultimi anni, su temi come i diritti delle donne, ambiente e nuove economie, migrazioni e diritti.  Gli incontri si terranno al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci.

In quest’occasione,  domani ospite d’onore l’attore Nicola Rignanese, volto noto della tv e del cinema per aver interpretato molti ruoli accanto ad Antonio Albanese, su tutti, Pino lo straniero in ‘Qualunquemente”, “Tutto, tutto. Niente, niente” e “Cetto c’e”. Lo abbiamo visto però anche lavorare in tv come co- protagonista con Virginia Raffaele, Corrado Guzzanti e Neri Marcorè. Per 6 anni è stato anche aiuto regista di Armando Punzo, per la compagnia teatrale della fortezza a Volterra, all’ interno del carcere di alta sicurezza.

“Un’occasione unica, che abbiamo voluto con forza, perché le relazioni tra la sede e le sedi estere in tutto il mondo siano sempre più strette e meno virtuali possibili – dice il presidente Giorgio Menchini, che a lungo  è stato cooperante per COSPE – e perché la nostra è un’associazione di persone che lavora con le persone e la dimensione umana e di incontro è fondamentale oltre che stimolante sul piano professionale”.

L’obiettivo dell’incontro internazionale è, ancora una volta, condividere l’idea di cooperazione internazionale da mettere in campo e come affrontare le sfide in scenari politici e sociali che mutano sempre più velocemente: cambiamenti climatici, nuove economie, agroecologia, diritti umani, diritti delle donne, democrazia. Saranno questi i temi attorno cui lavorare e  che, insieme alle associazioni locali dei 25 paesi in cui COSPE lavora, permetteranno di progettare il cambiamento.

Cooperante morto: Cospe assume avvocato di Capo Verde per seguire indagini

In attesa di ricevere formalmente il referto scritto da parte della Procura della repubblica di Capo Verde, comunichiamo che Cospe ha deciso di assumere un avvocato locale, che più da vicino potrà seguire le indagini, garantire la correttezza del loro svolgimento, nel rispetto delle richieste della famiglia e delle procedure, e anche per assicurare sicurezza e protezione legale al nostro personale in loco”.

E’ quanto spiega in una nota la onlus di Firenze che si occupa di cooperazione, in merito alle indagini sulla morte di David Solazzo, il cooperante fiorentino che lavorava per Cospe, trovato privo di vita sull’isola di Fogo l’1 maggio. “David era uno di noi e per questo Cospe si sente coinvolto in prima persona nella ricerca della verità sulla sua tragica morte – dichiara Giorgio Menchini, presidente Cospe -. Pur rinnovando la fiducia nell’operato degli inquirenti, non abbasseremo la guardia e continueremo a fare pressione perché tutto sia chiarito, fino a costituirci parte civile in caso di processo.”

“In questo momento – prosegue Menchini – sono sul posto i familiari e a breve arriveranno sull’isola altri colleghi di Cospe. Insieme speriamo di avere al più presto il quadro chiaro di quanto accaduto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio. La ricerca della verità non ci restituirà David, per noi una grande perdita umana e professionale, ma per lo meno servirà a definire i contorni di questa terribile vicenda e a dargli giustizia in caso siano accertate responsabilità di terzi”, conclude Menchini.

Cospe spiega inoltre che “in questo momento a Fogo si sta svolgendo una commemorazione di David con tutti i partner di progetto. A lui è stata dedicata la dodicesima ‘mesa di dialogo’, incontro mensile previsto tra tutti gli attori del territorio per uno sviluppo partecipato del turismo sull’isola. L’ultima era stata presieduta da David insieme alla nostra rappresentate paese Carla Cossu. Alla fine dell’incontro tutti i ricordi saranno raccolti in un album che verrà consegnata alla famiglia.”

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