Rifugiati: Nardella, grazie Giordania per ospitalità

Il sindaco Dario Nardella ringrazia il principe El-Hassan Bin Talan oggi a Firenze.

“Sono orgoglioso che partecipi a questo appuntamento internazionale il principe di Giordania e a lui e alla Giordania rivolgo un ringraziamento per il grande sforzo che stanno facendo nell’ospitare migliaia di rifugiati. In questo modo dimostrano di essere un esempio pur avendo molti meno mezzi dei nostri Paesi europei”.

Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, intervenendo nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla conferenza internazionale sulla storia e archeologia della Giordania (Ichaj) che per questa 14esima edizione ha per titolo ‘Cultura in crisi: flussi di persone, manufatti e idee’.
Tra i presenti, nella sessione inaugurale di stamattina, anche il principe El-Hassan Bin Talan a cui Nardella ha rivolto il suo saluto e i suoi ringraziamenti.
“Si rinnova un rapporto storico tra la nostra città e uno dei paesi più importanti dell’area del Mediterraneo”, ha proseguito il sindaco. “Questo rapporto si basa prima di tutto sulla cultura, sulla collaborazione, innanzitutto con la nostra università che rappresenta un’eccellenza nella tutela e nella conservazione del patrimonio culturale ed archeologico in particolare, ma si sviluppa anche in altri campi come le relazioni istituzionali e sociali dimostrano”.
Il congresso internazionale proseguirà fino al 25 gennaio con oltre 360 studiosi da tutto il mondo che conducono ricerche in Giordania e nelle vicinanze. L’evento è un’opportunità per presentare e discutere le operazioni in corso sul patrimonio culturale del Paese, per evidenziare lo sviluppo degli studi su questa importante parte del Medio Oriente e condividerne i risultati.

La storia della Giordania: studiosi riuniti a Firenze

Firenze ospiterà, da oggi al 25 gennaio, la conferenza internazionale sulla storia e archeologia della Giordania (Ichaj), giunta alla 14/a edizione, che ha per titolo ”Cultura in crisi: flussi di persone, manufatti e idee”.

Si tratta di un appuntamento che richiama esperti da tutto il mondo, in particolare storici e archeologi che si occupano a livello internazionale di Medio Oriente e Mediterraneo. L’apertura dei lavori è in programma a Palazzo Vecchio, nel salone dei Cinquecento. L’iniziativa è promossa, tra gli altri, dal Department of antiquities della Giordania, sotto l’alto patronato del principe El-Hassan Bin Talan e dal dipartimento di storia, archeologia, geografia, arti e spettacolo dell’Università di Firenze.

Tra gli eventi legati a Ichaj, quello del 24 gennaio, al “Teatro della compagnia” dove sarà protagonista El-Hassan Bin Talal: un incontro che ha lo scopo di riflettere sulla situazione in cui versa il settore della cultura archeologica nella regione, al centro ormai di una lunga e drammatica crisi politico militare. Dal 1980 a oggi le conferenze Ichaj sono state ospitate nelle maggiori capitali culturali e nei più importanti istituti di ricerca del mondo.

L’edizione di Firenze è stata preceduta dalle sessioni di Amman, Berlino, Parigi e Washington: l’evento sarà l’occasione inoltre per sviluppare strategie e buone pratiche di comunicazione della ricerca scientifica nel campo delle scienze umanistiche e storico-archeologiche ad un pubblico ampio e diversificato. Per il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ospitare un evento del genere “è prestigioso, Firenze e la Toscana sono punto di riferimento sul piano culturale”.

Secondo Guido Vannini, direttore della scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico della conferenza, organizzare la manifestazione è “un impegno e un onore”.

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