‘Priorità alla Scuola’, in 500 in piazza Duomo

🔈Firenze, circa cinquecento persone, fra cui molti docenti e studenti, hanno partecipato oggi a Firenze al flashmob organizzato dal comitato ‘Priorità alla Scuola’, in piazza Duomo davanti alla sede della Regione Toscana, per chiedere il ritorno alla didattica in presenza.

Secondo quanto affermato da esponenti di ‘Priorità alla Scuola’, grazie a un’autorizzazione concessa dalla questura i manifestanti hanno potuto raggiungere il presidio anche da fuori comune di Firenze.

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Fra i partecipanti al flashmob, anche alcuni bambini seduti al banco e adeguatamente distanziati, per mostrare l’aspetto di una classe con la didattica in presenza; molti i cartelli contro la Dad e contro l’assessore regionale ai Trasporti Stefano Baccelli, il quale ha dichiarato nei giorni scorsi che per mantenersi entro la soglia del 50% di capienza sui bus si dovrà avere il 50% di Dad.

“Questo governo – accusa Costanza Margiotta, referente fiorentina di Priorità alla Scuola – sta rubando il presente e il futuro delle giovani generazioni, mentre negli altri paesi europei le scuole sono rimaste aperte e i contagi sono scesi: siamo a 130 giorni in Dad in Italia nelle secondarie, contro una media europea di 50 giorni”.

Solidale coi manifestanti, fra gli altri, anche la consigliera comunale Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Il prolungamento della didattica a distanza – ha sottolineato – acuisce le disuguaglianze sociali”

Uno stralcio dell’intervento di Lorenzo Alba di Potere al Popolo raccolto da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201205_01_MANIFESTAZIONE-SCUOLA_ALBA.mp3?_=1

‘Scudo Verde’, il piano ‘Low Emission Zone’ di Firenze

🔈Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella insieme all’assessore Giorgetti, ha un piano più dettagliato del progetto “Scudo Verde”, già anticipato dall’amministrazione, che ha come ispirazione le “Low Emission Zone” di città come Milano, Londra e Stoccolma.

Si tratta di un piano che prevede una vasta area del centro abitato di Firenze protetta da un sistema di porte telematiche per regolare gli accessi dei veicoli sulla viabilità comunale. Lo scudo verde di Firenze con i suoi circa 38 kmq (pari al 66 % della superficie del centro abitato e 37% dell’intera superficie comunale), ed un perimetro di circa 50 km, sarebbe una delle maggiori aree a basse emissioni, in rapporto alla superficie del centro abitato.

Lo Scudo Verde vuole essere una infrastruttura green finalizzata alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento della qualità di vita dei cittadini, un progetto innovativo che vorrebbe fare di Firenze una delle città meno inquinate d’Italia.

Un investimento di 4 milioni e 400mila euro di cui un milione e mezzo provenienti dal programma Pon Metro (fondi Ue), 2 milioni dal Patto per Firenze (fondi statali), 900mila da fondi comunali. Calendario alla mano tra progettazione esecutiva, gara di appalto e lavori, lo Scudo Verde sarà pronto entro la fine del 2022.

Il servizio di Gimmy Tranquillo con le dichiarazioni del sindaco Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/12/201202_00_SCUDO-VERDE_NARDELLA.mp3?_=2

Gli obiettivi

L’obiettivo principale del progetto è la riduzione delle emissioni inquinanti all’interno del centro abitato attraverso una regolamentazione della circolazione dei veicoli che entrano a Firenze e che sono fra i 220.000 e i 250.000 ogni giorno. Una regolamentazione che si baserà sulla limitazione degli accessi per i mezzi più inquinanti. In questo modo si ottengono due risultati, la diminuzione delle emissioni e quello del numero dei veicoli.

Secondo le simulazioni effettuate lo scudo verde, insieme agli altri interventi per la mobilità sostenibile previsti nel PUMS,si tradurrà in una riduzione fino al 18,3% delle percorrenze con veicoli privati sulla rete stradale interna al cosiddetto agglomerato di Firenze (capoluogo e comuni della prima cintura) e fino al 13% sulla rete stradale interna alla Città Metropolitana (ora di ora di punta del mattino). Ancora più significativa la riduzione dei tempi di percorrenza con cali del 21,9% nell’agglomerato di Firenze e 17,6% sulla Città Metropolitana.

Ma è considerando le riduzioni in termini assoluti che si apprezzano maggiormente gli effetti positivi dello Scudo Verde nello scenario di progetto del PUMS.

Su Firenze e i comuni della prima cintura le percorrenze con veicoli privati diminuiscono di oltre 107.000 veicoli per km al giorno corrispondenti circa 5.250 tonnellate di C02 e 3,3 tonnellate di PM10 all’anno. Sulla Città Metropolitana i numeri aumentano ulteriormente: oltre 206.000 veicoli in meno al giorno corrispondenti a circa 10.100 tonnellate di C02 e 6,3 tonnellate di Pm10 all’anno. Questo significa che i benefici si estenderanno oltre i confini comunali e della prima cintura perché una quota parte delle persone che oggi utilizzano l’auto sceglierà un altro mezzo fin dall’origine dello spostamento. Sull’intera Città Metropolitana la riduzione degli spostamenti elementari in auto si attesta su 300.000 al giorno. E di pari passo alla riduzione degli spostamenti in auto nelle simulazioni si evidenzia un aumento dell’utilizzo del trasporto pubblico. In un giorno feriale medio sull’intera Città Metropolitana in termini assoluti aumenteranno gli spostamenti in treno (+151.000), in tram (124.000), sul Tpl su gomma (+25.000).

L’infrastruttura

La rete prevede la collocazione di 81 varchi di cui 78 in ingresso lungo il perimetro dell’area tutelata dallo Scudo Verde, con possibilità di implementazioni successive. Il varco consiste essenzialmente in una o più telecamere montate su palo, per inquadrare la targa dei veicoli in transito. Saranno dispositivi omologati, opportunamente segnalati e preceduti da vie di fuga laterali che permettano l’instradamento su itinerari alternativi esterni al perimetro dell’area. La rete sarà in grado di rilevare le caratteristiche dei flussi di traffico e anche di regolamentare gli accessi discriminando i veicoli rispetto alle limitazioni che saranno definite (per esempio sulla base delle emissioni inquinanti). Tutti gli apparecchi saranno integrati nella Centrale della Mobilità del Comune e consentiranno di incrementare le banche dati relative ai flussi di traffico.

Il perimetro comprenderà buona parte del centro abitato ma in modo tale da non condizionare l’accesso dall’esterno ad alcuni poli strategici (per esempio l’area ospedaliera di Careggi, l’aeroporto, le grandi zone produttive, i grandi centri commerciali) o il collegamento tra il raccordo Marco Polo e Fiesole. Il perimetro dello scudo permette l’accesso ai terminali della rete tranviaria e con i parcheggi scambiatori ai capolinea. Questo sistema non si tradurrà in aumenti di traffico o della ricerca di sosta nelle aree esterne al perimetro perché chi userà comunque il mezzo privato sarà indirizzato a fare interscambio con il trasporto pubblico utilizzando i parcheggi scambiatori presso le tramvie (in caso contrario trovandosi lontano dal centro o da altri poli attrattori non avrà interesse ad interrompere lo spostamento in auto), mentre lungo il perimetro dello Scudo Verde sarà incrementata la sosta riservata ai residenti e sottoposta a un adeguato controllo.

Dal punto di vista dei tempi, ieri la giunta ha approvato il progetto definitivo ed è in corso la progettazione esecutiva. I passaggi successivi sono la gara per l’affidamento dei lavori entro il 2021 e la realizzazione dell’infrastruttura entro il 2022. I cantieri saranno puntuali e non interferiranno con il traffico cittadino.

La disciplina

Nel periodo necessario alla realizzazione della rete dei varchi (seconda metà del 2022) sarà approfondita la questione relativa alla disciplina, ovvero la regolamentazione che determinerà quali veicoli potranno continuare ad accedere all’area a basse emissioni.

L’infrastruttura permetterà di introdurre due tipi di disciplina.

Primo tipo: limitare l’accesso sulla base delle emissioni del veicolo (es. euro zero/veicoli diesel fino a euro 3) o sulle dimensioni dei veicoli (es. divieto transito mezzi pesanti senza origine o destinazione a Firenze).

Secondo tipo: congestion charge, ossia pagamento di un importo per l’accesso con l’applicazione immediata per i bus turistici per i quali è già in vigore una tariffazione per l’ingressi. Per gli altri veicoli tale possibilità sarà da valutare in una fase successiva

Verranno valutate tutte le possibili modalità di congestione charge che poi saranno discusse e condivise con i cittadini e gli stakeholder istituzionali e privati attraverso campagne di ascolto e confronti con gli amministratori della Città Metropolitana (sulla base PUMS). Qualunque introito economico determinato dall’attivazione dello scudo verde servirà a potenziare il trasporto pubblico locale a partire dal finanziamento del sistema tariffario integrato dei trasporti pubblici a livello metropolitano.

Festa della Toscana, Sassoli: primato straordinario stop pena morte

🔈Firenze, David Sassoli, presidente del Parlamento europeo è intervenuto con un videomessaggio al Consiglio regionale in occasione della seduta solenne per la Festa della Toscana.

“La festa della Toscana è una celebrazione che ci ricorda – ha detto il presidente David Sassoli – che nel 1786 il Granducato di Toscana fu il primo stato al mondo ad abolire formalmente la pena di morte e la pratica della tortura, un primato di straordinario significato non solo per l’Italia ma per l’intera civiltà giuridica europea. Nel celebrare l’identità e l’orgoglio di questa regione che affonda le sue radici nella libertà comunale, nei principi dell’umanesimo, siamo tutti chiamati a riflettere sui nostri valori comuni, sulla giustizia, sulla pace, sul diritto alla vita, sui diritti fondamentali della persona”.

“Rafforzare la sensibilità rispetto alla pena di morte – ha aggiunto – certo costituisce anche oggi nel nostro contesto contemporaneo un dovere morale, un impegno culturale irrinunciabile. Come sapete le istituzioni europee, in particolare il Parlamento europeo sono da sempre in prima linea perché non ci può essere Europa senza la dignità delle persone, il riconoscimento giuridico del suo valore. Rispetto a questo tema non possiamo restare indifferenti. Le esecuzioni capitali rappresentano un fallimento dello stato di diritto perché sono irrevocabili, e come spesso dimostrato possono essere anche inflitte ad innocenti”.

“Ma soprattutto – ha concluso Sassoli – è la storia che ci insegna che questa sanzione non costituisce un valido deterrente contro i crimini ma piuttosto finisce per svalutare il valore della vita che invece rappresenta la premessa per favorire i rapporti tra gli Stati e le relazioni sociali”.

“La nostra non è una rievocazione storica, si cala in un’iniziativa che è quanto mai attuale ha detto poi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, durante la seduta solenne che celebra l’abolizione della pena di morte da parte del granduca Pietro Leopoldo nel 1786 – In un pianeta dove vivono 7 miliardi di persone 3,5 miliardi, la metà del nostro pianeta, vive con ordinamenti che hanno ancora la pena di morte: negli Stati Uniti, in India, in Cina, in Iran. Il nostro è un messaggio verso quella metà del mondo che ha ancora la pena di morte come massima sanzione del loro ordinamento penale. Non è una rievocazione storica, ma un messaggio quanto mai attuale”.

Giani ha poi ricordato la storia di “Gregory Summers morto nel braccio della morte che scrisse al presidente degli Stati Uniti a cui chiese di essere sepolto nel primo Paese che ha abolito la pena di morte e questo suo gesto portò il presidente degli Stati Uniti ad acconsentire al trasferimento della salma in quello che è il cimitero del nostro comune, Cascina, che ospita questa persona. Siamo diventati un riferimento nel mondo per questa scelta e questo impegno”. Giani ha concluso sottolineando che “il Consiglio regionale quest’anno vive una situazione di maggior difficoltà a far passare iniziative che danno questo messaggio. L’anno scorso furono 130 le iniziative, ma quest’anno non possono essere organizzate le iniziate in presenza, ma ringrazio l’ufficio di presidenza e Mazzeo perché si è dato il giusto riconoscimento a questo biglietto distintivo della Toscana nel mondo”.

Il servizio di Gimmy Tranquillo con le voci di Antonio Mazzeo, David Sassoli e Eugenio Giani:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201130_FESTA-TOSCANA_MAZZEO-SASSOLI-GIANI.mp3?_=3

UPS inaugura nuovo centro logistico in Toscana

🔈UPS ha inaugurato, con una cerimonia virtuale on line, una nuova sede a Prato, nel cuore della Toscana, la nuova base logistica ha come obiettivo di soddisfare la crescita dell’export toscano e di continuare a mettere in contatto le piccole e medie industrie locali con i loro clienti in tutto il mondo, permettendo di raggiungere in 24 ore Parigi, Londra e New York e i mercati asiatici come la Cina in 72 ore.

Il nuovo centro logistico UPS di Prato copre una superficie di 8.000 m² e dispone di una tecnologia di scansione, smistamento e movimentazione che consente di spostare rapidamente i pacchi all’interno della struttura, acquisendo al tempo stesso dati per aumentare l’accuratezza della consegna.

Questa nuovissima struttura fa parte di una rete di 21 facility di UPS in Italia, che offre efficienti collegamenti al network europeo terrestre di UPS e alla sua rete aerea globale da Ancona-Falconara, Bergamo-Orio al Serio, Bologna, Roma-Ciampino e Venezia.

“Quando due anni fa abbiamo posato la prima pietra di questo nuovo centro, nessuno poteva prevedere il ruolo essenziale che le aziende di logistica come UPS avrebbero svolto a sostegno dell’economia globale. Oggi non solo inauguriamo una nuova struttura, ma inviamo anche un messaggio ai nostri clienti in Italia: siamo qui per sostenervi nella ripresa delle esportazioni”, ha dichiarato Karl Haberkorn, Managing Director di UPS Italia. “I nostri clienti si affidano a noi per le loro spedizioni, prodotti dell’artigianato toscano e simboli del marchio di eccellenza del Made in Italy noto in tutto il mondo. Stiamo lavorando sodo per mantenere acceso il motore economico del Paese e sostenere le aziende di tutte le dimensioni nel cogliere ogni opportunità si presenti in questa delicata fase di transizione”.

“Siamo contenti che una realtà importante come UPS abbia deciso di investire nel nostro territorio – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -; questa struttura è un valore aggiunto per il distretto e per i servizi alle tante imprese dell’area. Un’apertura che è strategica per la pozione centrale di Prato nelle direttrici di collegamento nazionali e, in questo momento estremamente difficile, è anche un segno di fiducia per il futuro”.

“È con grande piacere che partecipo all’inaugurazione del centro UPS di Prato. Due anni fa ero presente alla posa della prima pietra nel nuovo stabilimento e sono contento di constatare che, nonostante la pandemia, il settore si dimostri capace di reagire con iniziative importanti come questa. È un fatto importante per UPS e per Prato, che saluto con soddisfazione”. È quanto ha dichiarato il Commissario AGCOM, Antonello Giacomelli.

“Partecipo con piacere all’inaugurazione del centro Ups di Prato, in modalità online, azienda leader nella logistica e nell’industria di corrieri aerei. La scelta di investire nella città di Prato è molto importante per tutto il settore economico. Una decisione che dimostra quanto l’Italia, e soprattutto la città di Prato, è e deve essere una forza trainante in campo economico anche in questo periodo di difficoltà”. È quanto ha dichiara On. Giorgio Silli di “Cambiamo!”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto alcune delle dichiarazioni del Managing Director di Ups Italia, Karl Haberkorn:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201111_00_UPS-PRATO_HABERKORN.mp3?_=4

Pegaso d’oro a Landi e Rappuoli per anticorpi monoclonali

🔈Firenze, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha consegnato il Pegaso d’oro a Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) e al “padre dei vaccini moderni” Rino Rappuoli, scienziato che coordina il Mad (Monoclonal Antibody Discovery) Lab.

Il Pegaso è andato alla Fondazione Toscana Life Sciences e al Monoclonal Antibody Discovery (Mad) Lab, per la ricerca di anticorpi monoclonali capaci di neutralizzare il SARS-CoV-2.

La Fondazione senese è attualmente impegnata nella ricerca per un farmaco con anticorpi monoclonali; Rappuoli è uno dei massimi esperti di vaccini al mondo, attualmente direttore scientifico e responsabile delle attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline Vaccines di Siena.

Nel corso della cerimonia Giani ha sottolineato il “messaggio di speranza e di concretezza” che giunge da questo risultato scientifico. Il ringraziamento va “a questi protagonisti, scienziati e manager, e a quei giovani pieni di passione e competenza che ho visto al lavoro a Siena”. “Mi sono emozionato”, confessa il presidente, descrivendo quel team di ricercatori e studenti italiani e stranieri che in poco più di un giorno, racconta Rappuoli, hanno diretto le loro ricerche monoclonali dall’antibiotico resistenza al covid – “l’abbiamo sentito come un dovere morale” -. Da marzo a oggi sono arrivati a selezionare i 3 più potenti anticorpi contro il virus e a breve daranno all’Italia il vaccino che tutti stanno aspettando.

Si conferma l’importanza strategica della ricerca nelle politiche toscane che hanno favorito “la creazione di un ecosistema regionale eccellente e competitivo”. Nelle motivazioni del Pegaso la considerazione che “Proprio in momenti difficili come quello causato dalla pandemia emerge come la ricerca sia fondamentale per garantire un futuro in cui tutti possano godere di migliore salute, attraverso l’accesso alle cure più innovative ed efficaci”.

Grazie al sostegno e alla consolidata collaborazione con la Regione, Landi ha guidato la Fondazione che presiede in questa sfida mondiale. “Ci auguriamo di proseguire con successo su questa strada per poter dare una risposta all’emergenza globale in corso” dichiara l’ingegnere che allarga il riconoscimento a “tutto l’ecosistema di TLS”. Da anni, spiega Landi, la Fondazione “ha potenziato la propria attività di ricerca scientifica a fianco delle altre attività tutte tese allo sviluppo a Siena e in Toscana delle Scienze della Vita, impegnandosi su alcune delle principali sfide della salute come la medicina personalizzata, l’antibiotico-resistenza, la lotta alle pandemie e le malattie rare”. Dinanzi al riconoscimento di oggi Landi si dice “onorato perché la Regione ha sempre creduto nella Fondazione fin dalla sua nascita”.

Anche Rappuoli, coordinatore del Monoclonal Antibody Discovery Lab di Fondazione Toscana Life Sciences, riconosce sul campo i meriti “a tutti i ricercatori e le ricercatrici che da mesi stanno lavorando senza sosta” e che cita per nome, e per curriculum: “Noi assumiamo giovani, che invece di andare all’estero producono qui”. Il gruppo di ricerca, nato inizialmente per affrontare la sfida dell’antibiotico-resistenza, “ha subito messo a disposizione le proprie competenze concentrando gli sforzi verso la ricerca di anticorpi monoclonali per la cura e la prevenzione dell’infezione da coronavirus SARS-CoV-2 – continua Rappuoli -. Il lavoro che stiamo svolgendo ha il potenziale di favorire anche lo sviluppo di diagnostici”. Quello di Siena è “un buon esempio del perché dobbiamo investire in ricerca avanzata di livello internazionale, perché, oltre a trovare soluzioni per la nostra salute, crea posti di lavoro qualificati e il capitale umano che sono il fulcro dell’economia del futuro”.

Con Giani l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini che esprime “soddisfazione e apprezzamento per questo straordinario risultato”. Sono intervenuti alla cerimonia anche il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli.

Sentiamo le dichiarazioni del presidente Giani raccolte da Gimmy Tranquillo:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/11/201112_00_PEGASO_GIANI.mp3?_=5

Un albero in ricordo di Enrica Calabresi

🔈Firenze, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze ha donato al Comune di Firenze un albero, albero che è stato messo a dimora nel giardino di Piazza Massimo d’Azeglio, in ricordo di una nostra eminente cittadina, la prof. sa Enrica Calabresi.

Per l’occasione si è scelto un albero Ginkgo Biloba, pianta millenaria considerata sacra per molte culture.  Il ginkgo, oltre a essere considerato l’albero più vecchio presente sulla Terra, è anche uno dei più longevi, dal momento che può raggiungere i 1000 anni. Nelle culture orientali è considerato un albero sacro, in virtù della capacità attribuita alla pianta di allontanare gli spiriti maligni e per i suoi poteri curativi.

Enrica Calabresi è stata una grande scienziata di origine ebraica, la cui storia importante è stata a lungo dimenticata. Nata il 10.11.1891 a Ferrara, è vissuta a lungo nella nostra città, dove è deceduta il 20 gennaio 1944. La sua biografia è particolarmente significativa: zoologa ed entomologa, si è laureata giovanissima all’Università di Firenze in Scienze naturali, ha lavorato alla Specola, è stata docente sia all’Università di Firenze che all’Università di Pisa e segretaria della Società Entomologica Italiana. Il 14 dicembre 1938, in seguito alle Leggi razziali fasciste, è stata allontanata dall’insegnamento universitario perché “appartenente alla razza ebraica”.

Margherita Hack è stata sua allieva al liceo classico “Galileo” e testimone della sua cacciata, dopo l’introduzione delle leggi razziali. Dal 1939 al 1943 ha insegnato scienze nella Scuola ebraica di via Farini. Nel gennaio del 1944 è stata arrestata dai fascisti come ebrea nella sua abitazione fiorentina e portata nel carcere femminile di Santa Verdiana. Sapendo che da lì sarebbe stata deportata al lager di sterminio di Auschwitz, si è sottratta a questo tremendo destino con un veleno, che da tempo portava sempre con sé. A lei è stato intitolato il reparto di entomologia del Museo la Specola di Firenze.

La sua coraggiosa e travagliata vita è stata raccontata nel libro Un nome di Paolo Ciampi, nello spettacolo teatrale Un nome nel vento e nel film documentario di Ornella Grassi Una donna. Poco più di un nome (Italia, 2019) che è stato insignito del premio Gilda, nell’ambito del Festival Internazionale di Cinema e Donne.

Alla cerimonia della messa a dimora dell’albero e dell’apposizione della targa commemorativa, che avverrà alla presenza dei familiari della prof. sa Enrica Calabresi, parteciperanno l’Avv. Giampiero Cassi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, l’Avv. Sibilla Santoni, Presidente del Comitato Pari Opportunità degli Avvocati di Firenze, l’Avv. Marina Capponi, coordinatrice del gruppo Cultura del CPO, l’ avv. Cecilia Del Re, Assessora all’Ambiente del Comune di Firenze,   il prof. Marco David Liscia,  Presidente della Comunità ebraica di Firenze, la prof.sa Dora Liscia Bemporad Presidente del Museo Ebraico della Sinagoga di Firenze, l’attrice e regista Ornella Grassi, lo scrittore e giornalista Paolo Ciampi.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni dell’assessora all’Ambiente del Comune di Firenze, Cecilia Del Re:

 

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