Signa, incendio fabbrica: nessun ferito, danni all’interno dello stabilimento

Signa – l’incendio ha avvolto un magazzino in via Togliatti con ingenti perdite di materiale.

Molta paura per l’incendio alla fabbrica Rindi di Signa, accaduto nella notte tra il 17 e il 18 maggio. Erano le 23,45 circa quando le fiamme hanno divampato all’interno dello stabilimento he rifornisce di adesivi e altri componenti di natura chimica il settore calzaturiero.

Il bilancio dei danni, alla fine, ha scongiurato feriti, ma solo (si fa per dire) danni al magazzino in via Palmiro Togliatti. Il sindaco della Signa, Fossi, ha tenuto i propri concittadini informati tramite la pagina facebook. Decine le unità tra vigili del fuoco, 118 e Protezione Civile, che sono intervenute sul posto, numerose le chiamate dei privati cittadini. Tutto sotto controllo, anche se, come detto, ci sarà da capire la reale entità dei danni all’interno della fabbrica. Alle 3 di questa notte, il primo cittadino di Signa, Giampiero Fossi, sui social ha scritto che le fiamme erano state domate.

“Un forte ringraziamento – ha aggiunto Fossi – ai nostri pompieri, ai Carabinieri, alla protezione civile e a tutti i volontari impegnati. Il terribile incendio che ha colpito il deposito della Rindi è al momento sotto controllo. I Vigili del Fuoco, arrivati da molte zone della Toscana, hanno bloccato il diffondersi dell’incendio ed hanno cominciato l’opera di spegnimento”.

 

 

Cassa di espansione dei Renai, al via i lavori del primo lotto

Partono i cantieri per la realizzazione del primo lotto della cassa di espansione dei Renai, a Signa, alle porte di Firenze, una delle opere considerate strategiche per ridurre il rischio alluvioni non solo a Signa, ma in un’ampia porzione di territorio che comprende anche Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino.

La consegna dei lavori alla ditta che si aggiudicata la gara (costo complessivo dell’intervento 13,2 mln di euro) è avvenuta lo scorso 4 febbraio. Oggi a Signa la conferenza stampa organizzata dalla Regione alla quale hanno partecipato il presidente Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente Monia Monni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, di Signa Giampiero Fossi, di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e il presidente del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno Marco Bottino.

La cassa di espansione dei Renai è inserita, tra le opere finalizzate alla mitigazione del rischio idraulico, nel Piano di Bacino del Fiume Arno-Stralcio Rischio Idraulico. Dopo un complesso iter, nel luglio 2012 si è conclusa la Via (Valutazione di impatto ambientale), la quale, in considerazione della dovuta attenzione al contesto territoriale, ambientale, sociale e economico interessato, ha previsto la necessità di indagini ambientali. Nel 2014 è stato approvato il progetto esecutivo ed è indetta la gara di appalto. Le analisi ambientali hanno rilevato la presenza di inquinanti, con la conseguente necessità di provvedere alla bonifica la cui certificazione avviene il 31 luglio 2020. Il 1 ottobre 2020 viene firmato il contratto con l’impresa appaltatrice; il 4 febbraio scorso la consegna dei lavori, che hanno una durata prevista di 1035 giorni, cioè circa 2 anni e 10 mesi.

La cassa d’espansione dei Renai, integrata all’interno del Parco dei Renai sia dal punto di vista ambientale che paesaggistico, insiste su un’area di 195 ettari per un volume massimo di invaso stimato in 11.080.000 metri cubi. La presa dell’opera idraulica si colloca nel tratto terminale del Bisenzio, dove quest’ultimo confluisce nell’Arno e ne risente prevalentemente del rigurgito. La cassa è strategica ai fini della regimazione delle piene dell’Arno ed è una delle principali tra quelle originariamente previste dal Piano di Bacino.

L’intervento ai Renai, che ha un costo totale di 13,2 mln di euro, prevede anche la riprofilatura della sponda sinistra del Bisenzio e la stabilizzazione del fondo alveo, la costruzione degli argini della cassa a quota 38 metri sul livello del mare, la realizzazione dell’opera di presa del tipo a argine fusibile, il manufatto di scarico con paratoia regolabile con i relativi organi elettromeccanici e gli scarichi di esaurimento ed il collegamento dei laghi presenti nell’area.

E’ inoltre prevista la realizzazione, a quota di sicurezza, del nuovo ponte di accesso all’area, la demolizione del vecchio ponte e il rialzamento della circonvallazione di Signa. Il nuovo Ponte ha una luce di 77 metri con impalcato in cemento armato precompresso con cavi post-tesi sostenuto da un sistema di sospensione metallico con archi e pendini. I lavori saranno realizzati con una particolare attenzione alla salvaguardia della biodiversità della fauna e della flora presenti nel Parco dei Renai e saranno condotti in modo da permettere la continuità delle attività lavorative e ricreative che normalmente sono presenti nella zona.

Il progetto è stato inoltre adeguato alle prescrizioni in materia di salute e sicurezza a seguito dell’emergenza Covid-19 e prevede la presenza del Tutor di cantiere, figura strategica per supportare le imprese e tutti i lavoratori, in particolare i rappresentanti del lavoratori per la sicurezza, che opereranno in questo grande cantiere. La direzione dei lavori è affidata al Genio Civile Valdarno Centrale della Direzione Difesa del Suolo della Regione Toscana.

Riaperto il Parco dei Renai, per massimo 1060 persone

Signa in provincia di Firenze, è stato riaperto il Parco dei Renai con nuove regole per il distanziamento sociale a causa del Coronavirus, accesso contingentato a 1060 visitatori alla volta e divieto di praticare sport e pic nic e con inoltre l’obbligo di indossare la mascherina.

L’inaugurazione della stagione del Parco dei Renai è stata caratterizzata da un simbolico omaggio al Tricolore: oltre 100 bandiere sono state issate lungo il perimetro del parco alla presenza del sindaco di Signa, Giampiero Fossi, del presidente e dell’amministratore delegato della società di gestione del parco, Daniele Donnini e Andrea Marzi. In tempi di emergenza Covid-19 e in osservanza delle disposizioni del Governo nazionale e della Regione Toscana, l’accesso al parco dovrà avvenire nel rispetto di un regolamento fissato con un’ordinanza dal Comune.

L’apertura riguarda il lotto zero; per il momento l’unica attività aperta è la gelateria che effettuerà esclusivamente servizio da asporto. L’accesso è contingentato in modo da consentire l’ingresso di ogni cittadino solo all’uscita di un altro.

È possibile stare nell’area verde rispettando il distanziamento sociale tra le persone (la misura è 1,80 mt come fissato dalla Regione) con eccezione dei nuclei familiari. È obbligatorio l’uso della mascherina, con la sola esclusione dei bambini al di sotto dei 6 anni.

Le biciclette all’interno del parco vanno portate a mano. È consentito passeggiare e fare attività motoria ma non fare sport. I controlli saranno fatti dai vigili urbani e dai volontari. Previsti interventi di sanificazione (due volte al giorno) per panchine e servizi igienici.

“La riapertura del parco dei Renai – ha detto il sindaco di Signa, Giampiero Fossi – ha un valore simbolico e di rinascita. Offriamo il nostro polmone verde ai cittadini, in modo che possano trascorrere il loro tempo libero. Sono stati momenti difficili, ma i signesi si sono dimostrati responsabili. La nostra speranza è che si possa progressivamente ricominciare con la vita di tutti i giorni”

Viabilità: annunciato corteo alle Signe per nuovo ponte Arno

Per la giornata di domani è in programma una manifestazione dei Comuni di Lastra a Signa e Signa, insieme al Comitato Nuovo Ponte per la Piana per richiedere, si legge in una nota, che si arrivi in tempi brevi alla realizzazione di un nuovo ponte sull’Arno che alleggerisca il traffico sulla rete viaria, migliorando la vivibilità dei territori. Un’opera considerata strategica, in grado di rappresentare un collegamento tra la Fi-Pi-Li e la zona a ovest di Firenze.

Lo slogan della giornata è ‘Il ponte più difficile da attraversare è quello che separa le parole dai fatti’. La manifestazione partirà alle 16 con ritrovo davanti ai Comuni di Lastra a Signa e Signa: da qui si formeranno due cortei che sfileranno per congiungersi sull’attuale ponte sull’Arno. Dalle 16 alle 19 il ponte sull’Arno, a Ponte a Signa, sarà chiuso al traffico.
Alla manifestazione sono invitati a partecipare altri sindaci dei Comuni della cintura fiorentina: tra coloro che hanno già confermato la presenza c’è il sindaco di Scandicci Sandro Fallani. “Sarà una manifestazione di comunità – ha spiegato il sindaco di Lastra a Signa Angela Bagni – senza slogan politici né strumentalizzazioni”.
L’obiettivo, ha dichiarato il sindaco di Signa Giampiero Fossi “sarà portare a manifestare 1.000 persone: si tratta di un’iniziativa in cui i due Comuni sono fortemente uniti e per la quale, per prima volta, stanno stanno lavorando insieme e dove il Comitato ha avuto un ruolo fondamentale”. “Questa manifestazione sarà una possibilità per tutti i cittadini – ha aggiunto Manuela Palchetti del Comitato Nuovo Ponte per la Piana – di far sentire la loro voce in maniera unitaria e incisiva”.

Olimpiadi 2032, Signa e Lastra: proposti laghi Renai e strade bianche

I sindaci di Lastra e Signa propongono di utilizzare i laghi dei Renai per il canottaggio e le strade bianche per la mountain bike in occasione delle Olimpiadi 2032. “Piena disponibilità ad offrire non solo il nostro territorio e i suoi splendidi scenari ma anche i nostri impianti“, si legge nella nota congiunta.

I due sindaci di Lastra a Signa Angela Bagni e di Signa Giampiero Fossi hanno proposto di utilizzare i laghi dei Renai per il canottaggio in occasione delle Olimpiadi 2032. “I laghi dei Renai e in particolar modo la stecca remiera nel lotto 1 possono essere sede ideale per le gare del canottaggio viste le ottime condizioni ambientali del campo di gara”, ha aggiunto il sindaco di Signa. Proposte anche le strade bianche. “Le colline lastrigiane – ha sottolineato il sindaco di Lastra a Signa -, a ridosso del Chianti e allo stesso tempo a un passo dalla città di Firenze, offrono una serie di strade bianche e sali-scendi adatti per uno spettacolare circuito di mountain bike che potrebbe attraversare anche l’incantevole giardino di Villa Caruso”.
Secondo i due primi cittadini serva un’unione di intenti. “Appoggiamo pienamente l’idea del sindaco di Firenze Dario Nardella di candidare Firenze e Bologna come sedi delle Olimpiadi del 2032 e, proprio nell’ottica di un’organizzazione dei giochi diffusa su tutto il territorio che lo valorizzi sfruttando tutte le potenzialità che questo offre”, concludono nella nota.
Exit mobile version