Toscana, rifiuti:  raccolta differenziata al 65,68%

Raggiunto il target 2022. “Siamo al lavoro per 75% nel 2028” dice la Regione Toscana. Gambassi Terme (Firenze) supera il 90% e in 44 realtà quota 80%.

Dati relativi allo scorso anno confermano il trend in crescita delle annate precedenti, con un incremento di un punto e mezzo percentuale rispetto al 2021. Cresce anche nel 2022 la raccolta differenziata in Toscana e si attesta al 65,68% dei rifiuti solidi urbani prodotti.   Tra i comuni, Gambassi Terme (Firenze) riesce a superare il 90% e in 44 realtà quota 80%.

Lo rende noto la Regione evidenziando come “ulteriormente positivo” il fatto che nel 2022 la produzione di rifiuti urbani è calata del 2,2% (equivalenti a 2,16 milioni di tonnellate) rispetto al 2021 e del 5,5% rispetto al 2019. Così, si spiega ancora, “anche il dato pro capite è diminuito di 9 kg/abitante passando da 599 a 590 kg/abitante rispetto al 2021. Se si considera invece il 2019 il dato è diminuito di ben -22 kg/abitante.

Da segnalare che a diminuire in modo di significativo in Toscana  è la parte non differenziata dei rifiuti (-48.000 t circa sul 2021 e -125.000 t rispetto al 2019)”. Di “grande risultato”, frutto “di un lavoro serio e puntuale e di una crescente attenzione verso l’ambiente e lo sviluppo sostenibile”,o che vede “nel recupero delle materie prime dei rifiuti una vera e propria miniera” parla il governatore Eugenio Giani che ricorda: “La Toscana ha varato un Piano della transizione ecologica che incamera, elabora e fa proprie queste nuove sensibilità e nuove opportunità di sviluppo. La strada intrapresa è quella giusta e grazie alla collaborazione dei nostri cittadini e delle nostre amministrazioni, confido che riusciremo a percorrerla”.

“La Toscana ha vinto la sua sfida, ha superato nel 2022 il 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla normativa vigente” osserva poi l’assessore all’ambiente della Toscana Monia Monni. “Anche se in termini assoluti, le tonnellate di raccolta differenziata certificate nel 2022 sono molto vicine a quelle del 2021 – osserva poi -, il calo della quantità totale ci ha portati ben oltre al 65%, dunque un po’ meno spazzatura e un po’ più differenziazione. La nostra nuova sfida sarà raggiungere il 75% con il dato medio regionale nel 2028, come previsto dal Piano regionale dell’economia circolare”.

A livello di Ato il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è quello della Toscana Costa, che ha superato il 70%, + due punti e mezzo. L’Ato Toscana Centro si è attestato al 68% circa (+ mezzo punto quasi), quello Toscana Sud migliora e supera il 55% (quasi due punti percentuali in più). Tra le province si distingue come più virtuosa Lucca con il 76,943% di differenziata (stabile rispetto al 2021). Seguono Prato (73,67%), Pisa (69,14%), Firenze (68,44%), Massa Carrara (67,41%), Pistoia (60,74%), Siena (59,5%), Livorno (59,25%), infine Grosseto (55,79%) e Arezzo (55%). Per quanto riguarda i comuni sono 160 (con una popolazione pari al 59% di quella regionale) quelli che nel 2022 hanno superato l’obiettivo del 65%, 8 in più rispetto al 2021, 44 l’80% tra i quali un solo comune capoluogo di provincia, Lucca. Se il titolo di comune più ‘riciclone’ va a Gambassi Terme con ben il 90,15% di raccolta differenziata, su podio ci sono anche Larciano con l’89,73% e Lamporecchio con l’88,27%

Tagliano bosco oltre il consentito, denunce e maximulta

Gambassi Terme, in provincia di Firenze, i carabinieri forestali hanno scoperto un taglio abusivo di bosco, dopo la segnalazione del proprietario di un terreno in cui erano stati rimossi degli arbusti senza permesso.

Secondo quanto appreso, la ditta boschiva che si trovava in quella zona ha sconfinato rispetto all’area su cui doveva lavorare, andando inoltre a intervenire su 1700 metri quadrati di bosco che non doveva essere toccato.

Secondo le stime dei militari e della Città metropolitana di Firenze, sono state abbattute 245 piante in più rispetto a quanto previsto dalla dichiarazione e, per la parte fuori dal perimetro di competenza, 125 arbusti in più rispetto a quanto autorizzabile in base al regolamento forestale della Regione Toscana.

L’assenza di un contratto tra la proprietaria del terreno e la ditta forestale ha fatto sì che entrambi venissero denunciati. Nei confronti dell’azienda sono state elevate sanzioni amministrative per 20.595 euro.

Maltempo in Valdelsa, a rischio vendemmia, raccolta di olive e cipolle

Effetttuato un sopralluogo oggi in Valdelsa, contemporaneamente all’aretino, per controllare le conseguenze dell’ondata di maltempo e delle piogge che si sono abbattute su buona parte della Toscana durante il fine settimana. Colpite duramente imprese, coltivazioni e abitazioni.

A Gambassi Terme sono sei le aziende che hanno riportato forti danni. Sul posto si è recato stamani l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, accompagnato dal responsabile della protezione civile regionale Bernardo Mazzanti. Ad accoglierli c’era il sindaco, Paolo Campinoti. “La Regione ha già chiesto lo stato di calamità naturale per l’agricoltura e lo stato di emergenza nazionale – ricorda l’assessore – Il nostro obiettivo è rendere possibile un aiuto alle famiglie e alle imprese colpite dal nubifragio di sabato”.

Nel solettificio per scarpe Manetti, a Gambassi, la produzione è tutta intrisa di fango. Negli stabilimenti della Masec Cucine ci sono pezzi accatastati nel piazzale e irrimediabilmente da buttare. Irrecuperabile è anche la produzione, che aspettava solo di essere spedita, del calzaturificio “Gabry e Mary”. E poi ci sono i macchinari. Nelle aziende che hanno subito danni sono circa 150 i dipendenti. Ma ad essere colpite non sono state solo le aziende. L’acqua caduta dal cielo ha allagato pure alcune cantine e primi piani delle abitazioni lungo quattro diverse strade. Sarebbero attorno a 680, i numeri li dà il sindaco, i residenti che abitano nelle case danneggiate.

A Certaldo la grandine ha devastato invece decine di ettari di vigneti e di olivi, compromettendone il raccolto. “Le conseguenze peggiori in questo caso si sono avuta nella zona agricola” spiega ancora Bugli, che dopo Gambassi ha raggiunto il comune vicino. A rischio è anche il raccolto della cipolla di Certaldo, un prodotto tipo locale: dieci ettari sono stati allagati durante il nubifragio. “La pioggia che si è abbattuta ha avuto una portata eccezionale con un picco di alcune ore. I piccoli alvei dei corsi d’acqua non hanno retto e questo ha provocato gli allagamenti” spiegano i tecnici.

Foto tratta da Facebook Prociv Arci Certaldo

“Per accedere ad eventuali risarcimenti – raccomanda l’assessore – è comunque importante che tutti coloro che hanno avuto le proprie case, le aziende e le coltivazioni colpite documentino fin da ora con precisione i danni subiti”.

Nel frattempo il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato il decreto che dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici che hanno colpito il 27 e 28 luglio vaste aree della Toscana. Si aspetta la deliberazione.

Exit mobile version