Covid: altro morto in Rsa Montaione, sindaci chiedono approfondimento

23 decessi nella struttura dal 30 ottobre

I sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno chiesto pubblicamente all’Asl Toscana Centro un approfondimento per far chiarezza sulle vicende della struttura Villa Serena di Montaione (Firenze), dove ci sono stati dal 30 ottobre scorso 23 decessi, di cui uno registrato ieri, per Covid su un totale di 131 ospiti.

Attualmente, si legge in una nota dell’Unione dei Comuni, tra gli ospiti della struttura ci sono “38 persone positive al Covid, di cui tre trasferite in ospedale, mentre le altre 35 sono all’interno del blocco B, quello dedicato al coronavirus. Nei blocchi A e C risiedono 65 persone, tutte negative”.

L’Asl Toscana Centro, in ogni caso, con la commissione ispettiva di controllo ha già avviato una propria indagine. “Come sindaci – scrivono il presidente dell’Unione, Alessio Falorni, e quello della Società della salute Alessio Spinelli -, intendiamo conoscere quanto prima i risultati di questa indagine ed eventualmente valutare se procedere anche con altri strumenti ad un approfondimento che riteniamo necessario per il rispetto che si deve alle famiglie delle persone decedute”.

Sentiamo Gabriele Toti, sindaco Castelfranco di Sotto

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Maltempo, Livorno: rischio esondazione corsi d’acqua

Massima allerta a Livorno per le piogge persistenti che stanno provocando l’ingrossamento dei corsi d’acqua a rischio esondazione. Monitoraggio costante delle zone problematica da parte del Comune e della protezione civile. Problemi per il maltempo anche nella zona sud della provincia di Grosseto dove i torrenti Elsa e Gattaia sono a rischio esondazione in zone di campagna. In Toscana fino alle 18 di oggi è allerta arancione su buona parte della Regione.

Il Comune di Livorno spiega che la protezione civile “sta monitorando costantemente la situazione in considerazione delle previsioni meteo che prevedono piogge consistenti anche nelle prossime ore”. Attiva anche la polizia municipale nelle strade in prossimità di corsi d’acqua che potrebbero allagarsi, avvisando con gli altoparlanti del probabile rischio di esondazione al fine di evitare il più possibile gli spostamenti. In  caso di peggioramenti il consiglio della protezione civile è di quello di lasciare il piano terra per spostarsi ai piani più alti.
“Anche oggi come nei giorni passati tanta pioggia sul territorio livornese – scrive il sindaco di Livorno Luca Salvetti su Fb -. Tutta la struttura della Protezione Civile sta lavorando per monitoraggi, controlli ed interventi. Questa mattina anch’io ho fatto un sopralluogo nei punti di maggiore sensibilità, compresi i corsi d’acqua. Il quadro è impegnativo, ma costantemente sotto controllo. Anche i territori intorno al comune di Livorno sono duramente colpiti da piogge insistenti. La pioggia continua a cadere incessantemente e le previsioni non sono delle migliori per oggi e per i prossimi giorni. La situazione, dunque, potrebbe mutare. Si raccomanda alla popolazione di seguire le indicazioni della Protezione civile”.
Nel Grossetano una squadra fluviale con due campagnole e un gommone da rafting dei vigili del fuoco di Grosseto e uomini del distaccamento di Orbetello, stanno operando nel comune di Manciano, nella zona di Saturnia dove ai pompieri sono giunte alcune segnalazioni riferite ad allagamenti e auto bloccate. Al momento nessun soccorso a persona. La strada provinciale 74 viene tenuta sotto stretta osservazione dalla Provincia e dai tecnici, insieme alla municipale e al sindaco di Manciano Mirco Morini, per decidere di un’eventuale chiusura.
Chiuse le strade comunali Onteo e Cirignano mentre è stata prevista un’ispezione sulla strada provinciale della Follonata, in località Baroncella per criticità in quella zona e in località i Pianetti, vicino a Montemerano. Nel Pisano, a Castelfranco di Sotto, dove ci sono state forti piogge, chiuso un tratto di via Sibilla Aleramo per un allagamento. Il sindaco, Gabriele Toti, dopo un sopralluogo,ha dichiarato che la situazione in generale è sotto controllo. Il fosso parallelo a via Usciana “è alla massima portata, ma per il momento non desta preoccupazioni. Lo stesso vale per il collettore di Usciana e per il torrente stesso che scorrono regolarmente”, ha aggiunto Toti.

Cade grosso ramo a Lucca, colpa del “Summer branch drop”

La caduta del grosso ramo, avvenuta ieri sulla passeggiata delle Mura a Lucca, sarebbe dovuta ad un raro caso di “Summer branch drop”, una rottura improvvisa che può avvenire in certe condizioni estive, e non a malattie, problemi strutturali dell’albero o al maltempo.

A rivelarlo è la relazione effettuata dall’agronomo a cui il Comune di Lucca si è rivolto che, spiega in una nota, ha dimostrato come l’albero, un Liriodendron tulipifera, non fosse colpito da patologie o da problemi strutturali e perciò il distaccamento del ramo è da associare all’inconsueto evento di “Summer branch drop”.

Scrive l’agronomo Massimiliano Demi: “La rottura del grosso ramo in questione non é da attribuire né alla categoria degli schianti dovuti a difetti morfofisiologici, né a quella correlata alla presenza e all’azione di agenti patogeni; tantomeno alla concomitanza con eventi meteorologici rilevanti”.

Continua l’agronomo, specificando che “le cause di quanto avvenuto sono da ricercare  tra quelle che concorrono al verificarsi di un fenomeno conosciuto come “Summer branch drop”. La manifestazione di questa sindrome è indissolubilmente legata al verificarsi di particolari condizioni ambientali (mix tra condizioni del terreno, dell’aria, esposizione, ecc.) con repentini gradienti che innescano situazioni di squilibrio nella distribuzione di acqua all’interno dei vari tessuti legnosi che costituiscono la parte epigea”.

“Il complesso fenomeno del crollo improvviso di grosse branche è ancora in fase di definizione e di studio, la statistica è ancora debole e si stanno cercando di raccogliere più dati possibili sui singoli eventi per migliorare e ottimizzare potenziali modelli previsionali, ma è doveroso sottolineare che la casistica è molto ridotta e, seppur le conseguenze possano essere importanti, si parla di fatti isolati” conclude Massimiliano Demi.

L’Amministrazione comunale, intanto, atttraverso una autogrù con cestello, sta proseguendo il giro delle mura, precedentemente programmato, per controllare da vicino le alberature ed eliminare i rami secchi.

Si registra un altro episodio analogo avvenuto a Castelfranco di Sotto, Pisa, dove due persone sono rimaste ferite, fortunatamente in modo lieve, dalla caduta accidentale di un ramo di un pino, intorno alle 18.30 della giornata di ieri. Il sindaco Gabriele Toti si sta interessando sull’accaduto ed ha annunciato ulteriori verifiche sullo stato delle piante.

I pestaggi di Castelfranco e il senso di impunità

Sono stati identificati e denunciati per lesioni i tre presunti aggressori di un cittadino senegalese, che ieri a Castelfranco di Sotto (Pisa) è stato ferito con una spranga. I tre, imprenditori conciari sono stati rintracciati dai carabinieri e portati in caserma. I tre avrebbero messo in atto un raid punitivo contro il loro ex dipendente, perché non avrebbe pagato l’affitto. Una pratica già ripetuta nei confronti di altri lavoratori.

Lo hanno raggiunto in auto, nei pressi del mercato settimanale di Castelfranco di Sotto e davanti a decine di testimoni, colpito con una spranga e lasciato a terra sanguinante prima di allontanarsi. Un raid punitivo a tutti gli effetti  per degli affitti non pagati. Protagonisti della vicenda tre imprenditori conciari della zona – un uomo e i suoi due figli. L’episodio, sul quale indagano i carabinieri, è avvenuto intorno a mezzogiorno  di ieri e nel giro di poche ore i tre aggressori sono stati rintracciati, identificati, portati in caserma e denunciati per lesioni. I tre, secondo quanto emerso, si erano resi protagonisti nei mesi scorsi di altri episodi di brutale violenza per i quali sono stati denunciati, sempre a danno di cittadini senegalesi: a fine 2017 picchiando con spranghe e catene due lavoratori che reclamavano il salario e poi investendo un altro migrante.

Se per gli inquirenti non ci sarebbe movente razziale ma emergerebbero questioni personali, è certo che questi soggetti abbiano messo in atto reiteratamente un comportamento criminale, avente come vittime sempre cittadini stranieri, anche sfruttati come nel caso dei dipendenti che chiedevano lo stipendio e che poi hanno subito l’agguato intimidatorio. Hanno trovato però la forza di denunciare i loro datori e rivolgersi alla Cgil che ha reso noto il fatto inquietante. Purtroppo non isolato.

Il Comune, già intervenuto nei mesi scorsi, ha espresso ieri vicinanza alla vittima condannando per bocca del sindaco Toti  “un gesto di violenza inaudita e inaccettabile compiuto oltretutto da soggetti recidivi”.  Per l’amministrazione, riunita in giunta straordinaria, è “necessario rispondere con fermezza anche da parte del mondo imprenditoriale, perché queste persone non trovino in nessun modo un atteggiamento solidale da parte del distretto”. Un messaggio chiaro dalle istituzioni al tessuto produttivo: che nessuno pensi di farsi giustizia o di dettare legge tramite l’uso della violenza e della sopraffazione. Oltretutto, l’ultima aggressione si è svolta in mezzo alle persone, al mercato settimanale di paese, testimone anche un assessore comunale. La reiterazione di questi eventi e le modalità sono il campanello di allarme di un senso di impunità che gli enti preposti e la comunità locale devono arginare il prima possibile, isolando i violenti e garantendoli alla giustizia. Qualora pestaggi del genere dovessero riverificarsi, le ennesime dichiarazioni di condanna risulterebbero sterili e derubricare le motivazioni ad ambiti personali, ribadendo che non si tratta di razzismo farebbe emergere un’evidente miopia ed incapacità di gestione del fenomeno e del territorio.

Chiara Brilli

Raid contro immigrato, autori tre imprenditori recidivi

Lo hanno raggiunto in auto, nei pressi del mercato settimanale di Castelfranco di Sotto (Pisa) e davanti a decine di testimoni, colpito con una spranga e lasciato a terra sanguinante prima di allontanarsi. Un raid punitivo a tutti gli effetti per reclamare, secondo quanto hanno riferito agli inquirenti coloro che hanno assistito all’aggressione, affitti non pagati.

Protagonisti della vicenda tre imprenditori conciari della zona – un uomo e i suoi due figli – che rischiano una denuncia per lesioni, e un senegalese di 47 anni medicato in ospedale. L’episodio, sul quale indagano i carabinieri, è avvenuto intorno a mezzogiorno e nel giro di poche ore i tre aggressori sono stati rintracciati e identificati dai militari dell’Arma, che li hanno portati in caserma e hanno trasmesso la relazione alla procura in attesa di formalizzare il capo d’accusa.

I tre, secondo quanto emerso, si erano resi protagonisti di altri episodi di violenza, sempre a danno di senegalesi, nei mesi scorsi: prima picchiando due lavoratori che reclamavano il salario e poi investendo un altro straniero. In tutti i casi, precisano gli inquirenti, i motivi sono sempre di carattere personale. Non c’è insomma, per gli investigatori, un movente razzista. Per i precedenti episodi i tre imprenditori sono già stati denunciati.

In una nota il sindaco di Castelfranco, Gabriele Toti, esprime vicinanza alla vittima e “condanna senza riserve questo scempio, un gesto di violenza inaudita e inaccettabile compiuto oltretutto da soggetti recidivi, già noti per un’aggressione sconsiderata di cui si sono fatti protagonisti alcuni mesi fa”. Anche Toti precisa che “non si tratta di un gesto dalle motivazioni razziali, ma dettato da un comportamento criminale”.

Per il sindaco è “necessario rispondere con fermezza anche da parte del mondo imprenditoriale, perché queste persone non trovino in nessun modo un atteggiamento solidale da parte del nostro distretto” ma “una condanna ferma e corale, che si estrinsechi” anche in fatti. “Non accettiamo – conclude – che la nostra comunità, da sempre pacifica e accogliente, possa farsi testimone di gesti di tale sconsiderata brutalità. A questo punto è di estrema necessità una presa di coscienza e un intervento concreto da parte delle autorità giudiziarie, perché queste persone violente e pericolose siamo fermate una volta per tutte”. Testimone indiretto dell’aggressione l’assessore comunale Federico Grossi che ha visto sfrecciare l’auto con la quale i tre aggressori scappavano riuscendo ad appuntarne la targa: “Sono stati attimi di follia, è un fatto di una gravità inaudita”.

Polpette avvelenate: strage di cani nel Pisano

Strage di cani a Castelfranco di Sotto (Pisa) dove polpette avvelenate sono state lanciate in una ampia zona recintata nella quale viveva una ‘famiglia’ di dieci pastori tedeschi: solo due, in gravi condizioni, sono sopravvissuti e ora sono sottoposti a terapia intensiva.

Gli animali, due genitori e i loro otto figli di proprietà di un noto ristoratore fiorentino, vivevano in una tenuta nella frazione di Villa Campanile. Per capire che tipo di veleno sia
stato impiegato verrà fatta un’autopsia. “Non so con cosa li abbiano avvelenati – spiega il proprietario Lionello Briganti -. Non credo di avere nemici e forse questo potrebbe essere stato il gesto di un pazzoide che non ama i cani. Non auguro a nessuno di vedere una strage del genere, per me è stata una brutta Pasqua”.

Briganti ha spiegato di aver ricevuto stamani una telefonata del sindaco di Castelfranco di Sotto Gabriele Toti, che “mi ha detto che proprio poco tempo fa aveva scritto su facebook di stare attenti perché c’erano voci di cani avvelenati nel territorio”. “Da 50 anni teniamo i cani, tutte le settimane andavo a trovarli ed ero felicissimo di averli – ha concluso -. Erano una famiglia. Offro una grande ricompensa a chi mi darà notizie sull’autore”.

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