Renzi: “Il 25 aprile qui lo vogliamo festeggiare, Firenze è città medaglia d’oro Resistenza”

“Sono orgoglioso di vivere in una città dove il sindaco Dario Nardella non si inginocchia davanti al leader di turno”. Lo ha detto Matteo Renzi, nelle vesti di moderatore di un dialogo tra Frans Timmermans, primo viceministro della Commissione europea, e il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando del candidato sindaco di Biella Claudio Corradino che ha baciato la mano di Matteo Salvini davanti al quale “si è inginocchiato”.

Renzi, poi, si è rivolto al candidato del centrodestra a Firenze, Ubaldo Bocci, ricordandogli “che Firenze è città medaglia d’oro alla Resistenza” e “il 25 aprile qui lo vogliamo celebrare.”

“Guai a pensare di fare qualche giochino a bischero, come si dice a Firenze, alle europee: se altri lo hanno fatto, hanno sparato su di noi, noi il 26 maggio dobbiamo andare a votare e votare con forza per il Pd e dare sostegno ai nostri candidati all’Europee, chi lo facesse farebbe solo il gioco di Salvini e Di Maio”, ha continuato l’ex premier Renzi.

“Le elezioni del 26 maggio saranno particolarmente importanti perché segneranno il futuro dell’Europa e i prossimi 5 anni delle istituzioni a Bruxelles e Strasburgo. Sarà importante andare a votare, che l’Italia faccia sentire la propria voce – ha sottlineato Renzi – purtroppo, con questo governo la nostra forza, la nostra capacità di incidere nei processi europei è pari a zero”. Proprio per questo, secondo Renzi, “è importante che ci sia un buon risultato del Pd, di Timmermans e di tutti quelli che credono in un’Europa che non sia del nazionalismo e del sovranismo. Anche perché a forza di fare i sovranisti, utilizzando una vecchia espressione trovi uno più sovranista di te che ti sovrasta e ti distrugge. Cosa che sta accadendo a Salvini con Afd e Orban”.

“Dall’altro ci sono le elezioni amministrative, in particolare modo a Firenze, ma non solo a Firenze, in tanti altri comuni, ma credo che il buongoverno di Nardella meriti altri 5 anni e, quindi, l’incrocio, il dialogo di oggi fra Dario Nardella e Franz Timmermans va esattamente in questa direzione”, ha concluso Matteo Renzi.

 

Timmermans: “In Europa si tende a trascurare diritti minoranze”

“Ho vinto le elezioni e quindi decido su tutto”, anzi “ho il potere e posso fare qualsiasi cosa per non perdere le prossime elezioni. Questa è una tendenza che si va affermando, e non solo da questa parte della Atlantico”. Lo ha detto il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans nel suo intervento a “The State of the Union“.

Timmermans ha sottolineato la pericolosità di un trend in base al quale si tende a “trascurare i diritti delle minoranze” e “l’oppositore diventa il proprio nemico”. L’Ue è una comunità di diritto, ha aggiunto Timmermans, e la separazione dei poteri è una questione fondamentale: “Le istituzioni più potenti devono rispondere alla legge e non sono al di sopra della legge”.

“Il diritto – ha aggiunto il vice presidente della Commissione – deve essere applicato in maniera uniforme in tutti gli Stati europei e ciò è garantito solo dall’indipendenza della magistratura. La democrazia non può funzionare se si vede l’oppositore come un nemico”, ha ribadito Timmermans.

“Salvini crede di poter fare le cose con gli insulti, insulti e insulti. Poi manda una lettera alla Commissione dicendo: dateci una mano con la Libia”. Così Frans Timmermans, primo viceministro della Commissione europea, intervenenuto nel dibattito, moderato da Matteo Renzi, con il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Gli italiani hanno ragione, l’Europa non hanno l’ha aiutata abbastanza – ha proseguito Timmermans -. Ma in realtà l’Italia non stata abbandonata dalla Commissione ma da certi Stati membri guidati dagli amici di Salvini, come Orban. I nazionalisti non hanno amici, hanno solo un obiettivo che è quello di distruggere l’Unione Europea.”

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