Il Forte Belvedere riapre con Listri e Rivalta

Firenze, quest’anno il Forte riaprirà da fine giugno ad ottobre accogliendo due importanti artisti italiani: il fotografo Massimo Listri, conosciuto in tutto il mondo per la qualità concettuale e poetica delle sue immagini, e Davide Rivalta, scultore capace di sovvertire la riproduzione figurativa del mondo animale.

Le mostre sono un progetto di Museo Novecento, con la direzione artistica di Sergio Risaliti e a cura di Saretto Cincinelli e Sergio Risaliti.

Si aggiorna così la tradizione del Forte di Belvedere, che dalla personale di Henry Moore del 1972 è stato traguardo di grandi maestri all’apice della loro carriera, quest’anno invece il Forte rinnova la propria vocazione alla contemporaneità e si posiziona nel sistema dell’arte come un palcoscenico dell’innovazione e della valorizzazione delle nuove generazioni.

La scelta di Rivalta, in particolar modo, dimostra come Firenze sappia essere un vero e proprio laboratorio della sperimentazione: per la prima volta nella storia delle grandi monografiche estive le sculture dell’artista classe 1974 saranno installate anche nel quartiere di Sorgane, creando un ponte di bellezza tra il centro storico e un luogo non canonico per il turismo culturale (e un’opera è già stata installata al Teatro del Maggio musicale).

Dal 2014 il Forte di Belvedere ha accolto oltre 600.000 visitatori per le mostre di Giuseppe Penone, Antony Gormley, Jan Fabre, YTALIA ed Eliseo Mattiacci, affermandosi come uno dei più importanti centri espositivi a livello internazionale.

Forte di Belvedere: firmato passaggio proprietà al Comune

Il Forte di Belvedere, storica fortezza medicea che fungeva da baluardo di difesa per la città, torna definitivamente alla città e diventerà un polo di arte e cultura, un contenitore multidisciplinare della contemporaneità e un centro di produzione, di ricerca e di sperimentazione. Sarà inoltre aumentata la sua fruibilità, studiando la possibilità di tenerlo aperto per tutto l’anno e non solo in estate in occasione di mostre, come accade attualmente.

Questi i punti chiave dell’Accordo di valorizzazione del bene tra Comune, Demanio e sovrintendenza che ieri, con la firma tra amministrazione e Demanio, è tornato definitivamente proprietà del Comune. La delibera di autorizzazione all’acquisizione gratuita del Forte, ai sensi dell’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 85 del maggio 2010, è stata approvata dal consiglio comunale a dicembre 2017.

“Finalmente – dichiara il sindaco Dario Nardella – si conclude un lungo percorso che restituisce uno dei ‘luoghi dell’anima’ di Firenze, amatissimo dai cittadini, che l’amministrazione intende ulteriormente valorizzare e vocare all’arte e alla cultura”.

Il Forte di Belvedere, nome originario Forte di San Giorgio, fu costruito a partire dal 1589 su progetto di Bernardo Buontalenti, ultimo importante intervento di fortificazione cittadina. E’ costituito da quattro bastioni principali e due minori, ha una forma a stella e al centro vi si trova una Palazzina a tre piani, tipologia insediativa a metà tra la fortezza-palazzo e la villa extraurbana. L’orologio sulla Palazzina è una aggiunta successiva, risalente alla seconda metà del XVIII secolo.

Nel corso del tempo la Fortezza perse la sua funzione originaria di baluardo difensivo e nel ‘700 fu trasformata in una caserma. Nel 1958, grazie a una convenzione tra Intendenza di Finanza, proprietaria dell’immobile, e il Comune, la Fortezza divenne nuovamente fruibile al pubblico, sede di eventi e mostre prestigiose almeno fino agli anni ’90, quando la convenzione scadde. Nel 1999 fu stipulata una nuova convenzione tra Ministero delle Finanze e Comune che dava il Forte in uso all’amministrazione in cambio della manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre che dell’adeguamento delle norme di sicurezza. Dopo due tragiche morti il Forte è stato chiuso per lavori di messa in sicurezza, con un investimento dell’amministrazione pari a poco meno di due milioni di euro, tra il 2008 e il 2013, quando venne restituito alla città. Negli ultimi anni notevoli sono stati anche gli interventi di manutenzione ordinaria, pari a 1,3 milioni dal 2011.

Tra le principali mostre che vi si sono svolte negli ultimi anni ricordiamo Dani Karavan (1978), Michelangelo Pistoletto (1984), Arnaldo Pomodoro (1986), Fernado Botero (1991), Mimmo Paladino (1993), Jean Michel Folon (2005), Zhang Huan (2013), Giuseppe Penone (2014), Antony Gormley (2015), Jan Fabre (2016), Ytalia (2017), ed Eliseo Mattiacci (2018).

L’accordo intende proseguire la valorizzazione del Forte aumentandone le potenzialità culturali e la fruibilità, e creare sinergie con soggetti pubblici e privati secondo variegati assi di sviluppo e progettazione culturale.

La sua vocazione di contenitore multidisciplinare della contemporaneità e la sua ubicazione strategica sono caratteristiche che ne fanno il punto di arrivo di assi culturali che virtualmente attraversano la città: l’asse culturale dal Novecento al contemporaneo, coinvolgendo il Museo Novecento, il museo Marino Marini, Palazzo Strozzi, Murate; l’asse culturale dei giardini dell’Oltrarno, da Boboli a quello delle Rose; l’asse culturale tra museo Bardini, Villa Bardini e Pitti; l’asse storico documentario tra biblioteca Nazionale, Gabinetto Vieusseux, archivi storici; asse della storia del costume, dalla Galleria del costume ai musei Gucci e Ferragamo.

Il Forte, nell’Accordo di valorizzazione, continuerà l’attuale vocazione di sede espositiva privilegiata, sia mediante lo svolgimento di mostre temporanee, eventi e installazioni site specific, sia mediante la creazione di un centro culturale di respiro internazionale sede di attività di alta rappresentanza istituzionale e di sostegno alla produzione di nuove espressioni artistiche, con particolare attenzione alla contemporaneità, in sinergia con musei, istituti e luoghi di cultura.

Tra gli altri obiettivi, è prevista la conservazione ordinaria e la valorizzazione del complesso monumentale e ambientale del Forte, compresi gli spazi verdi, potenziandone le modalità di fruizione e rendendo ove possibile aperti la palazzina e le aree verdi non solo nel periodo estivo. Lo sviluppo di sinergie con gli istituti culturali presenti in città e il mondo imprenditoriale permetterà lo sviluppo e la creazione di network culturali per incrementare la conoscibilità e l’attrattibilità del complesso rendendolo anche fucina di cultura contemporanea.

E’ previsto tra l’altro il graduale spostamento degli archivi della Biblioteca nazionale, attualmente ivi presenti, per rendere gli spazi più funzionali per le mostre e per le altre attività.

Firenze: cena beneficienza contro femminicidio

A Firenze arriva ‘Italian chef charity night’, cena di raccolta fondi contro il femminicidio e la violenza di genere.

Il terzo appuntamento di ‘Italian chef charity night’ è dedicato alla lotta al femminicidio e alla violenza di genere, dopo due appuntamenti dedicati ad Amatrice ed alla ricostruzione post-sisma. L’evento è in programma al Forte Belvedere, che mette insieme i piatti ‘griffati’ da 16 chef toscani, stellati e non.

L’appuntamento, in programma domani, giovedì 6 settembre, coinvolgerà alcuni dei più rinomati chef fiorentini e toscani, che hanno risposto all’appello lanciato dal comitato ‘Italian chef charity night’.

Il programma della serata prevede una cena a buffet aperta al pubblico, con un’offerta minima di 25 euro interamente devoluta al centro antiviolenza Artemisia per mantenere le due case a indirizzo segreto dove vivono protette le donne e i bambini minacciate di morte da ex mariti o stalker.

Alla fine, è previsto un momento musicale con il cantautore Fabrizio Venturi. “A due anni dalla prima edizione del charity”, spiega Marco Gemelli, organizzatore insieme a Once Events “chiediamo a Firenze di ripetere la straordinaria prova di generosità delle volte precedenti. La lotta al femminicidio rappresenta un tema cruciale che tocca la nostra quotidianità, tanto più odioso perché questo fenomeno può colpire all’improvviso e spazzare via intere famiglie. Possiamo contribuire a evitare altre morti, e per questo vogliamo chiamare a raccolta la popolazione di Firenze perché dia una volta di più il suo contributo”.

Crollo Genova: minuto di silenzio ed eventi annullati in Toscana

Tante e diverse le iniziative in Toscana in occasione della giornata di lutto nazionale decisa nel giorno dei funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte di Genova. In particolare molte interesseranno le tante feste e concerti in programma in molte località turistiche.

A Firenze l’Amministrazione comunale ha invitato tutti a osservare un minuto di silenzio, alle 21 di questa sera, in particolare gli eventi all’aperto dell’estate Fiorentina e non
solo.  Un invito che, spiega la vicesindaca Cristina Giachi, è
rivolto a “tutti i cittadini e le cittadine” per esprimere “solidarietà, vicinanza e condivisione del dolore”.

Un minuto di silenzio ci sarà anche al Forte di Belvedere alla ‘Grande
Maratona Musicale’ per Dino Campana.
A Pisa gli organizzatori dei principali eventi estivi hanno deciso di annullare tutti gli spettacoli in programma  mentre le associazioni di categoria hanno inviato un appello ai
propri associati “ad abbassare le saracinesche per 5 minuti alle 11.30” in contemporanea con l’inizio delle esequie pubbliche.
Il concerto del cantante rock Carl Palmer, previsto a Marina di Pisa, è stato posticipato a lunedì sera alle 22, mentre è stata cancellata la serata di live music anni 60/70 in programma a Calambrone nel borgo di Eliopoli.
Un minuto di silenzio, e bandiere a mezz’asta, anche a FestaAmbiente, in corso a Rispescia (Grosseto). Gli organizzatori di Legambiente hanno deciso che alle 19.30 il
festival e tutti gli stand sospenderanno le loro attività, per unirsi con il pensiero alla città di Genova e a tutte le vittime.

Domenica metropolitana oggi a Firenze

Il 5 Agosto a Firenze arriva la domenica metropolitana con un ricco programma di visite e attività nei Musei Civici Fiorentini, sia per adulti che per bambini.

Anche la Domenica Metropolitana di agosto offre un ricco programma di visite e attività nei Musei Civici Fiorentini, grazie al sostegno di GIOTTO, love brand di F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis ed Affini. Si evidenziano, fra le altre, le visite a Santa Maria Novella, al Forte Belvedere e alla mostra Gong. Eliseo Mattiacci; la proposta sull’esposizione Artisti al Teatro. Disegni per il Maggio Musicale Fiorentino e il progetto Nati nel Novecento presso il Museo Novecento; le visite alla Torre di San Niccolò, riaperta al pubblico come di consueto nel periodo estivo. Per le famiglie rimaste in città sono inoltre in programma la Favola della tartaruga con la vela, la Favola profumata della natura dipinta e Vita di corte.

Si segnala l’accesso gratuito al Museo del Bigallo alle h10.00 e alle h12.00 (Piazza San Giovanni 1, prenotazione obbligatoria, tel. 055-288496), e al Museo Zeffirelli del Centro internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli, dalle h10 alle h18 (Piazza San Firenze 5, tel. 055-2658435; i gruppi con guida sono ammessi solo su prenotazione, con auricolari, pagando regolarmente il biglietto d’ingresso, a prescindere dal comune di residenza).

Si ricorda che tutte le visite guidate e le attività nei Musei Civici Fiorentini sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze e la prenotazione è obbligatoria. All’atto della prenotazione è possibile riservare un solo appuntamento nel corso della giornata per un massimo di 5 persone.

Senza prenotazione sono gli accessi* ai Musei Civici Fiorentini. Museo di Palazzo Vecchio (orario 9.00/23.00), Torre di Arnolfo** (orario 9.00/21.00,30 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso ore 20.00),Santa Maria Novella (orario 12.00/18.30), Museo Stefano Bardini (orario 11.00/17.00), Fondazione Salvatore Romano (orario 13.00/17.00), Museo Novecento (orario 11.00/20.00), Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine (ingressi 13.00/17.00, ultimo accesso ore 16.15, 30 persone ogni mezz’ora), Museo del Ciclismo Gino Bartali (ingressi 10.00/16.00); Torre San Niccolò** (orario 17.00/20.00, 18 persone ogni mezz’ora, ultimo accesso 19.30).

Attenzione: le biglietterie chiudono un’ora prima dell’orario di chiusura.

*Gli accessi sono disponibili fino ad esaurimento posti per motivi di sicurezza.

**In caso di pioggia la Torre di Arnolfo e la Torre di San Niccolò resteranno chiuse al pubblico per motivi di sicurezza. In Palazzo Vecchio sarà accessibile il camminamento di ronda

Mail info@muse.comune.fi.it

Web www.musefirenze.it

 

MUSEO DI PALAZZO VECCHIO

Percorsi segreti

per chi: per giovani e adulti

orari: 10.00, 14.30, 16.00, 18.30

durata: 1h15’

La proposta consente di visitare alcuni ambienti particolarmente preziosi: fra questi la scala realizzata per volere di Gualtieri di Brienne e ricavata nello spessore della muraglia; lo Studiolo di Francesco I de’ Medici, raffinatissimo scrigno “di cose rare et pretiose”, e lo Scrittoio del padre Cosimo I (più conosciuto come Tesoretto); infine l’imponente struttura a capriate che sorregge il soffitto a cassettoni del Salone dei Cinquecento.

Visita a Palazzo

Per chi: per giovani e adulti

orari: 11.00, 12.30, 13.00, 15.00, 17.00

durata: 1h15’

Palazzo Vecchio è il cuore di Firenze, simbolo della storia della città. Una storia che comincia nel 1299, quando nasce per ospitare i governanti della Firenze medievale, e che conosce un’età dell’oro nel momento in cui la famiglia Medici vi porta la propria residenza trasformandolo in una vera Reggia. La visita permette di comprendere come architetture, arti minori, sculture e dipinti concorrano alla creazione di un unicum ricco e complesso che si è trasformato, stratificato e rinnovato nel corso dei secoli.

I segreti di Inferno

target: per giovani e adulti

orario: 12.30, 14.00

durata: 1h15’

“Palazzo Vecchio assomiglia a una gigantesca torre degli scacchi. Con la sua solida facciata squadrata e gli spalti merlati, l’edificio è situato a guardia dell’angolo sudorientale di piazza della Signoria”. Così scrive Dan Brown nel suo ultimo best-seller, Inferno, ambientato a Firenze e in larga parte in Palazzo Vecchio. Seguendo i passi del professor Robert Langdon, il pubblico potrà conoscerne la storia rivivendo le ambientazioni e le scene del romanzo, dalle sale pubbliche agli ambienti più segreti.

La Reggia Medicea

per chi: per giovani e adulti

orari: 10.30, 12.00

durata: 1h15’

Le sale di Palazzo Vecchio raccontano ancora oggi in modo evidente  le trasformazioni occorse nel Cinquecento, quando Cosimo I de’ Medici vi trasferì la sua residenza incaricando dei lavori prima Giovanni Battista del Tasso e poi Giorgio Vasari. Accanto alle funzioni governative il palazzo assunse così anche il ruolo di Reggia Ducale, ospitando non solo la famiglia ducale ma tutta la corte. Il percorso consente di visitare i principali ambienti del Palazzo  con un’attenzione particolare non solo ai fasti e alle bellezze dell’età medicea ma anche agli aspetti di vita quotidiana, rievocando le consuetudini, gli avvenimenti e le curiosità che animarono tanto le sale pubbliche quanto le stanze private.

Vita di corte

per chi: per famiglie con bambini dai 6 ai 10 anni

orari: 11.30, 14.00, 16.30

durata: 1h15’

Oggi Palazzo Vecchio è un museo, ma nel Cinquecento era la residenza del duca Cosimo I de Medici, di sua moglie Eleonora de Toledo e dei loro undici figli. Attraversando le sale del museo i visitatori potranno non solo ammirare lo splendore della reggia ma anche immaginare i sontuosi banchetti nella Sala Grande  e i terrazzi fioriti come giardini. Infine sarà possibile indossare mantelli e zimarrine, scarpe e cappelli cinquecenteschi oppure dilettarsi con alcuni giochi da principini.

Favola della tartaruga con la vela

per chi: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni

orari: 10.00, 14.30

durata: 1h

Alla fine del XV secolo i Capitani francesi di Carlo VIII, diretti a Napoli per riconquistarne il regno, si adornavano di “pompose imprese”, simboli portati nelle sopravvesti, barde e bandiere, per significare parte delle loro qualità e virtù. A imitazione di questi capitani, anche i grandi signori e i nobili cavalieri italiani

adottarono questa usanza, tanto che l’impresa divenne uno dei tratti più caratteristici della sofisticata cultura cinquecentesca. Fra le sue imprese il duca Cosimo aveva una particolare predilezione per la tartaruga

con la vela, che è infatti onnipresente nelle sale del suo Palazzo. Sarà proprio una piccola tartaruga a raccontare ai bambini un’antica storia che parla di bambini e di tartarughe, di velocità e di lentezza, di prudenza e di saggezza. Al termine della storia i bambini si cimenteranno in una “caccia alla tartaruga con la vela” negli ambienti di Palazzo Vecchio.

Favola profumata della natura dipinta

per chi: per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni

orari: 15.30

durata: 1h

È difficile immaginare che in un palazzo di pietra la Natura possa avere un ampio spazio. Eppure, in Palazzo

Vecchio la Natura è decisamente presente, voluta da un Duca e da una Duchessa che avevano un grande

amore per la terra, la caccia, la pesca, i cavalli e i giardini. Ecco una favola che – anche grazie alla magia dei

profumi – saprà restituire il ricordo e, quindi, la vita alla meravigliosa natura dipinta nelle sale del Palazzo.

COMPLESSO DI SANTA MARIA NOVELLA

Visita alla basilica

per chi: per giovani e adulti

orari: 14.30

durata: 1h15’

La visita porta alla comprensione di uno straordinario documento della storia dei domenicani ma anche di un fondamentale capitolo della storia della città di Firenze. In questo senso un’attenzione particolare sarà dedicata alla storia dell’ordine, i cui caratteri teologici soggiacciono a tutte le vicende architettoniche e artistiche del convento, ma anche alla partecipazione attiva della cittadinanza, che da sempre ha supportato la vita del complesso grazie a lasciti, committenze e patronati. Sarà così possibile comprendere le peculiarità storiche ed estetiche dei maggiori capolavori del complesso, eseguiti dai maggiori artisti del Medioevo e del Rinascimento: fra questi Giotto, Masaccio, Filippo Brunelleschi, Paolo Uccello, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi.

Visita ai chiostri

per chi: per giovani e adulti

orari: 16.00

durata: 1h15’

La visita consente di apprezzare l’eccezionale l’importanza storica e artistica degli spazi del convento domenicano, a cominciare dal celebre Chiostro verde, i cui meravigliosi affreschi della prima metà del Quattrocento, dipinti da Paolo Uccello e collaboratori, sono ora esposti nel Refettorio dopo il delicato intervento di restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure. Il percorso prosegue con la visita della sala dell’antico capitolo, più nota come cappellone degli Spagnoli, il cui ciclo – affrescato da Andrea di Bonaiuto – si pone come una delle più alte e spettacolari rappresentazioni della missione domenicana e del trecentesco Chiostro Grande, da poco riaperto alla fruizione pubblica, che ospita uno straordinaria serie di affreschi dei maggiori pittori dell’Accademia fiorentina del Cinquecento. Infine, un vero e proprio ‘gioiello’ della pittura fiorentina nella fase di transizione fra Rinascimento e Manierismo, la Cappella del Papa.

MUSEO NOVECENTO

Visita alla mostra Artisti al teatro

per chi: per giovani e adulti

orari: h15

durata: 1h15’

La visita permetterà di ripercorrere i decenni del Novecento secondo una prospettiva assolutamente particolare: a delineare i tratti della storia dell’arte dagli anni Trenta in poi, infatti, saranno i bozzetti realizzati dai grandi pittori e scultori che – nella veste di scenografi e costumisti – hanno contribuito a rendere davvero unica la proposta del Maggio Musicale Fiorentino. Sarà così possibile tornare al 1933, quando per la prima volta salì sul palcoscenico Giorgio De Chirico scandalizzando il pubblico le sue enigmatiche scenografie, per proseguire con la coraggiosa opera dei protagonisti del Novecento italiano chiamati di volta in volta a dipingere scene e costumi di melodrammi, opere e balletti: basti ricordare Felice Casorati, Mario Sironi, Gino Severini, Enrico Prampolini, Franco Angeli, Piero Dorazio, Toti Scialoja, Giacomo Manzù, Fausto Melotti, Giulio Paolini. Ecco che i loro disegni e le loro creazioni – tra Metafisica e Neofuturismo, Astrazione e Pop art, Espressionismo e Concettuale – porteranno il pubblico a guardare con altri occhi alle grandi correnti del Novecento e, insieme, a rivivere la magia di questo straordinario connubio fra arte e teatro.

Nati nel Novecento

per chi: per giovani e adulti

orari: h16.30

durata: 1h15’

Il XX secolo, a differenza di tutti gli altri secoli, ha una particolare caratteristica: molti di noi lo hanno vissuto e attraversato, lo hanno plasmato e ne sono stati plasmati. E’ quindi un periodo storico di cui la maggior parte di noi ha una memoria e un’esperienza diretta, tanto delle vicende storiche, politiche, sociali quanto delle trasformazioni urbanistiche e delle evoluzioni artistiche. Nella convinzione che un museo oggi trovi il suo completamento proprio nella relazione e nella partecipazione del pubblico e nella consapevolezza che questo “patrimonio umano” sia inevitabilmente, poco a poco, destinato a scomparire, il Museo Novecento invita tutti i nati nel secolo scorso a dare il proprio contributo, condividendo un breve racconto (2 minuti al massimo) che sia emblematico del Novecento: un episodio personale, un avvenimento, un ricordo che contribuirà a tenere viva la memoria di un secolo ormai concluso. I partecipanti saranno chiamati ad abbinare il proprio racconto a una delle opere del museo, arricchendole – ancora una volta – di un nuovo significato. Tutti i preziosi contributi saranno raccolti ed elaborati dando vita a un “museo digitale”…che tutti noi avremo contribuito a creare.

FORTE DI BELVEDERE

Visita al Forte Belvedere e alla mostra Gong. Eliseo Mattiacci

per chi: per giovani e adulti

orari: 11.00, 12.30, 17.00, 18.30

durata: 1h15’

La visita permette di comprendere i tratti salienti della fortezza medicea intrecciando il racconto delle architetture cinquecentesche con quello dell’esposizione Gong, che presenta l’opera di Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940), uno dei grandi protagonisti dell’arte contemporanea italiana. Nella continua tensione fra passato e presente, fra idea e manualità, fra arte e scienza, l’artista indaga il rapporto terra-cielo addentrandosi nelle pieghe più alte del cosmo, dell’universo e dell’infinito. Le grandi sculture esposte, completate dalla ricca attività grafica, consentiranno quindi di esplorare un mondo artistico che ci conduce oltre la materia e il tempo, fra cosmogonie e corpi celesti: “Verso il cielo”.

TORRE DI SAN NICCOLÒ

Visita alla Torre

target: per tutti, a partire dagli 8 anni

orari: 17.00, 17.30, 18.00, 18.30, 19.00, 19.30

durata: 30’

Il percorso propone una narrazione a più tappe – dal fornice al piano terreno fino alla sommità – che consente di ricostruire vicende e momenti emblematici della storia della porta-torre di San Niccolò, con un’attenzione particolare alle sue funzioni difensive e commerciali. La visita si conclude in cima, da dove si potrà godere di una meravigliosa vista sulla città.

Firenze Estate 2018; aprono al pubblico torri, porte e fortezze cittadine

Torna anche per l’ estate 2018 la proposta di valorizzazione del sistema difensivo cittadino: Al via le visite al Forte Belvedere, Torre San Niccolò, Zecca, Porta Romana, Baluardo a San Giorgio. Per la prima volta visite guidate alla Fortezza da Basso.

Ecco perché dal 24 giugno riapre i battenti Torre San Niccolò, “regina” delle torri fiorentine, che sarà visitabile tutti i giorni fino al 30 settembre dalle h17 alle h20 (dal 1 settembre dalle h16 alle h19; ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura): l’accesso include sempre la visita guidata, che dai piedi della torre consente di raggiungere la cima seguendo un vero e proprio viaggio nel tempo e arrivando a godere di un incredibile panorama sulla città in estate.

Nelle settimane successive prendono il via invece le visite alle altre torri e porte cittadine, che vedranno protagoniste per tutta l’estate Torre della Zecca, Porta Romana – anch’esse parte, come San Niccolò, della cerchia muraria fiorentina realizzata a partire dal 1284 per volere della Signoria di Firenze, il cui progetto è legato al nome di Arnolfo di Cambio – e Baluardo San Giorgio, preludio del secondo capitolo di questa storia.

Il Baluardo è infatti parte dell’aggiornamento del sistema difensivo cittadino in età moderna, resosi necessario anche a Firenze per l’avvento dell’artiglieria e delle armi da fuoco. Ed è al Cinquecento, in effetti, che si legano non solo il Baluardo San Giorgio ma anche le due grandi fortezze cittadine: la  Fortezza da Basso, oggi sede di prestigiosi eventi fieristico-congressuali e in gestione a Firenze Fiera  e Fortezza San Giorgio – più noto come Forte di Belvedere e oggi sede di grandi mostre del contemporaneo: attualmente è in corso la mostra Gong. Eliseo Mattiacci. Entrambe le fortezze sono testimonianze preziose degli interventi di architettura militare promossi nel corso del Cinquecento dai governanti medicei e saranno fruibili al pubblico da quest’estate, permettendo così ai visitatori di scoprire due nuovi importanti tasselli di una storia che non manca, ogni volta, di riservare nuove sorprese: fra queste gli inediti percorsi sotterranei che corrono sotto la muraglia della Fortezza da Basso.

Da non scordare, infine, la Torre di Palazzo Vecchio e il camminamento di ronda, aperti tutti i giorni: la torre, attribuita ad Arnolfo di Cambio, accompagnata dal merlato Camminamento di ronda, è il compimento del primo nucleo del palazzo di governo, edificato tra Duecento e Trecento ed è stata fino a poco tempo fa chiusa ai visitatori. La Torre di Arnolfo, con i suoi 95 metri di altezza, svetta sulla città, costituendo uno dei suoi inconfondibili simboli e punti di riferimento.

 

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