Firenze, Fisac Cgil Toscana: dal 18 al 20 novembre la “Festa Itinerante”

Dal 18 al 20 novembre avrà luogo a Firenze la “Festa Itinerante” organizzata dalla Fisac Cgil Toscana. Dibattiti, incontri, testimonianze ma anche musica nei tre giorni dell’evento del sindacato. Il concerto conclusivo del 20 novembre vedrà la performance di Bobo Rondelli, insieme alla testimonianza di Maso Notarianni, già a bordo della nave Alex di Mediterranea. Durante quest’ultimo, che si svolgerà all’auditorium Flog, ci sarà una raccolta fondi a favore dell’Ong Mediterranea.

Numerosi gli ospiti internazionali nei tre giorni della “Festa Itinerante”. I dibattiti organizzati sono quelli sulla riorganizzazione del sistema bancario con la presenza del direttore generale di ABI Giovanni Sabatini, insieme al segretario generale Fisac Giuliano Calcagni. Presenti anche numerosi segretari nazionali con delega al sistema assicurativo e i responsabili delle maggiori compagnie nazionali.

Khouloud Al Ali affronterà la situazione del Libano, la guerra e le ricadute sui processi migratori affrontati in Italia e in Occidente. Il professor della Sapienza di Roma, Mimmo Carrieri avvierà una discussione sulla ‘rottura sentimentale’ tra lavoratori e sinistra. Insieme a lui, interverranno Tania Sacchetti della segreteria nazionale Cgil, Agostino Megale segretario confederale. Presenti anche il Presidente dell’ufficio studi Fisac, Enrico Rossi presidente della Regione, e Massimo D’Alema, presidente della Fondazione Italianieuropei.

All’origine di “festa Itinerante”, c’è, secondo gli organizzatori, quella di “provare ad allargare la riflessione. Ampliare il dibattito socio-politico ad una dimensione più ampia rispetto alla sloganistica o le logiche di potere personale che caratterizzano i tempi attuali in Toscana e nel paese”.

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BNL: Sindacati in piazza contro condizioni lavoro rete commerciale

?Firenze, i Coordinamenti Nazionali del Gruppo BNL hanno organizzato stamane un sit-in di fronte all’agenzia di BNL di via Cerretani, per denunciare condizioni lavoro nella rete.

A seguire poi, un’assemblea straordinaria presso l’hotel Michelangelo sempre a Firenze, per lamentare ai manager del gruppo Bnl Bnp Paribas “come il continuo impoverimento degli organici, -si legge in un comunicato – l’aumento delle pressioni commerciali, i costanti disservizi per continue e pesanti riorganizzazioni di personale e di sistemi informativi stanno mettendo a dura prova le condizioni non solo dei lavoratori ma anche dei mal capitati clienti sempre più confusi e disorientati”.

“I livelli di sopportazione di colleghi e clienti sono al limite, le condizioni di lavoro nella rete commerciale della Banca Nazionale del Lavoro sono oltre la soglia di allerta e le pressioni commerciali inaccettabili – si legge nello stesso comunicato che poi continua – Già lo scorso marzo abbiamo tenuto un presidio a Roma presso la Direzione Generale e incontrato l’Amministratore Delegato, ma salvo alcune misure specifiche, non sono state adottate soluzioni strutturali per rendere più vivibili le condizioni di lavoro in filiale e nei contact center della Banca, nel frattempo i nuovi poli direct non decollano – proseguono i Sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, UGL, Uilca e Unisin di BNL, annunciando “prossime iniziative se non riscontreremo cambiamenti tangibili”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Alfonso Airaghi, coordinatore Gruppo Bnl per la Fisac Cgil:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191107_03_BNL-SCIOPERO_AIRAGHI.mp3?_=1

Convegno CGIL: migliorare il turismo nelle città d’arte

?“Città d’arte nel turismo massificato: Firenze e Venezia – Un lavoro di qualità per un turismo consapevole e rispettoso” è il titolo del convegno tenutosi oggi in Camera del lavoro a Firenze per iniziativa congiunta Cgil Firenze-Cgil Venezia al fine di regolamentare il turismo nelle città d’arte.

Durante il convegno è stato presentato un decalogo di proposte concrete “per migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle nostre città, contro il mordi e fuggi”.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto – agenzia dell’Onu), Firenze e Venezia sono due delle città italiane dove maggiore è l’impatto del sovraffollamento turistico.

Secondo quanto si legge in un comunicato distribuito al convegno, “Firenze e Venezia non hanno bisogno di attrarre nuovi turisti, ma di gestirli e diffondere al territorio circostante parte dei flussi. Firenze e Venezia hanno bisogno invece di dare risposta al lavoro povero e irregolare che colpisce il settore turistico. La Cgil di Venezia e la Cgil di Firenze su questi temi hanno deciso di aprire un confronto e di ‘proporre all’attenzione pubblica una serie di proposte per migliorare le condizioni di lavoro e di vita delle nostre città’”.

Le due Camere del lavoro hanno stilato un decalogo per interventi mirati che possano essere oggetto di un tavolo di confronto con amministrazioni e categorie sul turismo, tavolo che deve avere l’ambizione di risolvere le grandi questioni in campo. Il decalogo è stato presentato durante il convegno, così come alcune proposte della Cgil fiorentina al Comune per regolamentare il turismo contro il mordi e fuggi migliorando le condizioni di lavoro e di vita delle nostre città.

Al convegno, tra gli altri, sono intervenuti il vicesegretario della Cgil nazionale Vincenzo Colla, l’assessore comunale Cecilia Del Re, l’artista Clet, alcune lavoratrici del settore e Laura Grandi del Sunia.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/11/191107_02_CGIL-TURISMO_GALGANI.mp3?_=2

Banche, in Toscana primi venti di recessione

Diminuisce il credito alle imprese, crollo degli sportelli, sale la Cassa integrazione. Le richieste di Fisac Cgil Toscana al nuovo Governo in formazione: “Da Mps a Carige, svolga un ruolo attivo: per il sistema bancario toscano autunno decisivo, urge più attenzione a lavoratori, economia e cittadini. Fidi Toscana, servono scelte nette”.

“La nascita probabile del nuovo Governo troverà intatti i problemi del sistema del credito con le sue ricadute su lavoratori, risparmiatori, imprese. Le vicende tuttora aperte quali l’incertezza sulla privatizzazione di Mps in relazione alle intese con le autorità politiche ed economiche europee, le variabili legate alla ricapitalizzazione di Carige che impattano in modo importante sulla Toscana nord orientale e in specie le province di Massa e Lucca, i piani industriali annunciati dai più grandi gruppi, costituiscono importanti punti interrogativi, per l’Italia e per la Toscana. Chiediamo che il nuovo Governo svolga un ruolo attivo, non meramente notarile o propagandistico, in difesa di una infrastruttura decisiva per lo sviluppo economico del Paese come quella del credito”. E’ quanto riporta il comunicato stampa rilasciato da Fisac Cgil Toscana in merito alla possibile recessione che sta per colpire il sistema bancario della regione.

“Le principali aziende, a prescindere dai risultati finanziari positivi degli ultimi trimestri visto anche la dismissione dei crediti deteriorati a società specializzate, annunciano tagli ulteriori dei costi che hanno un unico riferimento: riduzione dei dipendenti, degli sportelli e dei servizi per i cittadini. In particolare – continua il comunicato – nella nostra regione in 10 anni si sono ridotti di un terzo i lavoratori e del 27% gli sportelli; questi ultimi si attestano nel 2019 a meno di 1850 (record negativo di sempre), lasciando intere comunità prive anche di semplici Atm (diminuiti in 3 anni del 5%), come denunciato nei mesi scorsi da questa Organizzazione.”

“Taglio selvaggio dei costi e aumento della redditività con politiche commerciali sempre più spinte, nessuna redistribuzione ai lavoratori, servizi ridotti alle fasce più marginali della popolazione; il tutto per sostenere la competizione con i colossi Fin Tech, che hanno fatto recente irruzione sul mercato e verso i quali serve, piuttosto, una politica di “contenimento” a partire da una fiscalità che si eserciti là dove si fanno i profitti. Una questione di carattere globale, che deve vedere unità di intenti almeno a livello di Ue, con buona pace dei sostenitori delle “piccole patrie sovrane”.”

“Se guardiamo alla Toscana, i venti di recessione annunciati pare abbiano già cominciato a spirare forte segnalati non solo dall’aumento della cassa integrazione, ma dal nuovo forte calo, evidenziatosi nei finanziamenti alle imprese, in contrazione dal maggio 2018 al maggio 2019 del 5,5,% (in valore assoluto oltre 2,7 miliardi di euro). Dopo il piccolo rimbalzo del biennio precedente torna a crollare il credito alle costruzioni (-11,6%) ed ai servizi (-8,1) mentre è stabile, e tornato sui livelli del 2015, quello all’industria in senso stretto con una flessione di artigianato e piccole imprese. Soffre quindi – conclude Fisac Cgil Toscana – l’economia tipica toscana, con un sistema delle garanzie e del credito in ripiegamento, quando ci sarebbe invece bisogno di una maggiore consapevolezza della fase da parte degli attori privati, e un rafforzamento degli strumenti di intervento pubblico, a partire – per la nostra regione – da Fidi Toscana per la quale, come sindacato, chiediamo da tempo scelte nette.”

Fisac Cgil Toscana: a Firenze convegno su lotta pirateria contrattuale

Si è tenuto stamani il convegno di Fisac Cgil Toscana sulla lotta alla pirateria contrattuale nelle agenzie assicurative, dal titolo “Figli di un Dio minore? La pirateria contrattuale nell’appalto assicurativo”

Il convegno volto a contrastare la pirateria contrattuale che toglie diritti e salario ai lavoratori anche in Toscana, è stato introdotto e coordinato da Tania Cità (segreteria Fisac Cgil Toscana) e sono intervenuti Cinzia Melani (coordinatrice regionale appalto), Cecilia Ceselli (presidente regionale Anapa), Claudio Guggiari (segreteria Cgil Toscana), Elisabetta Masciarelli (Rlst per Enbass), Antonio Novielli (vicepresidente Aau – Associazione Agenti UnipolSai). Daniele Quiriconi (segretario generale Fisac Cgil Toscana) ha concluso l’incontro.

L’intenzione dell’iniziativa era quella di porre all’attenzione dell’opinione pubblica, del legislatore, delle associazioni di rappresentanza, il caso dei lavoratori delle agenzie assicurative “in gestione libera” (in Toscana diverse migliaia), dispersi in oltre 700 aziende del cosiddetto “appalto assicurativo”, ai quali in gran parte viene applicato un contratto sottoscritto da sindacati autonomi, assolutamente privi di rappresentanza. Oltre il 10% di salario in meno, minori diritti su ferie, festività, indennità di preavviso, un assoluto potere discrezionale degli agenti sui dipendenti, solo per fare alcuni esempi, sono i contenuti peggiorativi rispetto al contratto sottoscritto tra l’altro da Cgil, Cisl e Uil di categoria con l’associazione di categoria Anapa.

La mancanza di una legge che certifichi il concetto di “sindacato comparativamente maggiormente rappresentativo”, e di conseguenza chi è titolato a sottoscrivere accordi nazionali, produce il risultato di una destrutturazione dei diritti del lavoro soprattutto nei settori fragili e di piccola impresa, che nessuna legge sul salario minimo sarà in grado di ricomporre nei diritti di tutela minima.  Questo, al fine di impedire dumping contrattuale e concorrenza sleale determinata da accordi sempre al ribasso e peggiorativi delle condizioni dei lavoratori e, nello specifico vista la composizione di genere del settore, delle lavoratrici.

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