Antognoni: ”La proprietà mi vuole fuori dalla prima squadra”

Firenze, con una lettera aperta diffusa attraverso l’Ansa Giancarlo Antognoni ha ufficializzato l’addio dal club viola di cui è il riconosciuto uomo-simbolo per la carriera di calciatore prima e dirigente poi e dove era tornato nel 2017, sotto la gestione-Della Valle, con l’incarico di club manager dopo l’esperienza in Federcalcio, incarico che ha ricoperto anche con l’avvento di Rocco Commisso nel 2019 alla guida della società.

”La proprietà mi vuole fuori dalla prima squadra, questo è il punto. Lascio la Fiorentina, non lascio Firenze – ha scritto Giancarlo Antognoni – la mia riconoscenza ed il mio amore incondizionato. Ho incontrato l’amministratore delegato del club per valutare se vi fossero possibilità per proseguire la strada insieme, ho dovuto prendere atto che la posizione del club non è cambiata di una virgola circa il mio ridimensionamento professionale – scrive Antognoni dopo il faccia a faccia di oggi con il dirigente Joe Barone -, e ciò nonostante io abbia prospettato una soluzione che, insieme alla Direzione tecnica del Settore giovanile, potesse mantenere il ruolo che ho assunto con la prima squadra in questi anni e che ho svolto con orgoglio”.

“Le due stagioni trascorse insieme sono state avare di soddisfazioni per tutti, anche per me – continua la lettera di Antognoni – Ed indubbiamente avremmo avuto elementi per valutare insieme un diverso modo di procedere. Purtroppo non ci sono stati margini di discussione, prendere o lasciare. Già prima di incontrarci ero stato invitato a lasciare il mio ufficio, cosa di per sé abbastanza eloquente…”.

La Fiorentina, attraverso un comunicato diffuso attraverso i propri canali, ha espresso ”profondo rammarico per la volontà di Antognoni di non proseguire il rapporto di collaborazione con il Club. La società – spiega la nota – aveva individuato un ruolo identificato come la soluzione ottimale e perfetta per entrambi. Il fiuto innato e la grande abilità di Antognoni nello scovare nuovi talenti avevano spinto il Club a proporgli un incarico in un’area quella tecnica e di scouting del settore giovanile, che è la base di partenza dei futuri successi di ogni società, area ritenuta ancora più fondamentale proprio dalla Fiorentina come dimostra il grande investimento sui giovani con il futuro Viola Park”.

Il comunicato chiude con i ringraziamenti da parte del presidente Commisso e la sua famiglia, il dg Barone, il ds Pradè, tutta la dirigenza per tutto quello che ”Antognoni ha dato alla Fiorentina in questi anni e gli augurano le migliori soddisfazioni per il suo futuro, umano e professionale. Giancarlo rimarrà sempre Bandiera Viola”.

Coronavirus in Toscana: 169 nuovi casi, età media 33 anni, un decesso

Coronavirus in Toscana: sono 169 in più rispetto a ieri i nuovi casi positivi in Toscana (164 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico), che portano a 245.511 i casi registrati dall’inizio della pandemia. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. L’età media dei 169 nuovi positivi odierni è di 33 anni circa (27% ha meno di 20 anni, 39% tra 20 e 39 anni, 26% tra 40 e 59 anni, 6% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più).

I guariti crescono dello 0,03% e raggiungono quota 236.939 (96,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 5.629 tamponi molecolari e 5.791 tamponi antigenici rapidi, di questi l’1,5% è risultato positivo. Sono invece 4.784 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 3,5% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 1.674, +6,8% rispetto a ieri.

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid oggi sono complessivamente 76 (1 in meno rispetto a ieri, meno 1,3%), 16 in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri, più 6,7%).

Oggi si registra 1 nuovo decesso: un uomo di 67 anni. Relativamente alla provincia di residenza, la persona deceduta è a Arezzo.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (164 confermati con tampone molecolare e 5 da test rapido antigenico). Sono 67.832 i casi complessivi ad oggi a Firenze (54 in più rispetto a ieri), 22.726 a Prato (15 in più), 23.100 a Pistoia (14 in più), 13.373 a Massa (5 in più), 24.819 a Lucca (25 in più), 29.347 a Pisa (14 in più), 17.578 a Livorno (20 in più), 22.955 ad Arezzo (7 in più), 13.958 a Siena (15 in più), 9.268 a Grosseto. Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. Sono 85 i casi riscontrati oggi nell’Asl Centro, 62 nella Nord Ovest, 22 nella Sud est.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.693 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.220 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.876 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.943, Pisa con 7.047, la più bassa Grosseto con 4.241.

Complessivamente, 1.598 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (108 in più rispetto a ieri, più 7,2%). Sono 7.217 (143 in più rispetto a ieri, più 2%) le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl Centro 2.658, Nord Ovest 4.091, Sud Est 468).

Le persone guarite sono 236.939 totali (61 in più rispetto a ieri, più 0,03%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 236.939 (61 in più rispetto a ieri, più 0,03%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Sono 6.898 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 2.224 a Firenze, 602 a Prato, 632 a Pistoia, 527 a Massa Carrara, 667 a Lucca, 702 a Pisa, 417 a Livorno, 510 ad Arezzo, 337 a Siena, 189 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 188,0 x100.000 residenti contro il 215,7 x100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (277,6 x100.000), Prato (235,1 x100.000) e Firenze (225,6 x100.000), il più basso a Grosseto (86,5 x100.000).

Il Tampon Tax Tour parte da Firenze

Parte, da Palazzo Vecchio, il Tampon Tax Tour. Il sindaco Dario Nardella, a testimonianza dell’attivismo di Firenze, primo capoluogo di regione italiano a lanciare questa campagna sociale, ha firmato il Manifesto per abolire l’IVA sui prodotti igienico sanitari femminili.
Il Manifesto è stato firmato anche dall’assessora regionale alle politiche di genere e pari opportunità Alessandra Nardini.
Dopo poco più di due mesi dall’accordo con le farmacie comunali per abolire l’IVA sui prodotti igienico sanitari femminili, parte da Firenze il “Tampon Tax Tour” promosso dalla consigliera comunale Laura Sparavigna e dall’associazione “Tocca a noi”.
Un viaggio a tappe, tra le regioni italiane, finalizzato a registrare le adesioni degli Enti locali che hanno deliberato atti a sostegno della campagna contro la Tampon Tax e stimolare il dibattito pubblico. Le tappe toscane saranno 15, le tappe nazionali 27. In ogni appuntamento saranno raccolte le firme degli amministratori e delle amministratrici che hanno aderito, nei loro Comuni, al Manifesto contro la Tampon Tax che poi sarà consegnato ai parlamentari a Roma, nell’ultima tappa, con l’obiettivo di chiedere un emendamento risolutivo nella prossima legge di bilancio.

“Firenze è il primo capoluogo di regione ad aver abolito l’Iva sui prodotti igienici femminili – ha detto il sindaco Dario Nardella – grazie all’impegno della consigliera Sparavigna, che ha promosso una mozione al riguardo approvata dal Consiglio comunale”.

“Siamo felici e orgogliosi di aver svolto il ruolo di apripista – ha continuato – con la decisione di abbattere per un anno l’Iva del 22% sugli assorbenti venduti in tutte le 21 farmacie comunali perché si tratta di prodotti necessari, non di lusso, di cui le donne non possono fare a meno”.

“La sottoscrizione del Manifesto è un atto importante e significativo – ha proseguito Nardella – che dimostra come il nostro Comune abbia a cuore il rispetto dei diritti dei cittadini e, in questo caso, delle cittadine e il principio dell’equità. L’abolizione della ingiusta tassa della Tampon Tax è infatti una scelta di equità sociale ed economica e un diritto sociale e, ci auguriamo, venga adottata da un numero sempre maggiore di Enti locali. Il prossimo step però è avere una norma nazionale che possa rendere obbligatorio questo abbattimento dell’Iva al 22% per tutto il tessuto commerciale”.
“Dopo l’accordo con le farmacie comunali fiorentine oltre 50 Comuni, da Bolzano a Palermo, mi hanno contattato – spiega la consigliera Laura Sparavigna – per seguire il metodo fiorentino e, con ognuno, abbiamo trovato una modalità per far ‘calare nel locale l’istanza nazionale!’. Le strategie attuate son spesso differenti ma trasversale è l’approccio adottato: una metodologia innovativa nelle battaglie per i diritti sociali, ispirata a quelle dei Radicali degli anni ‘70, nella quale gli Enti locali non si limitano a chiedere interventi nazionali ma attuano anche delle scelte precise nelle politiche pubbliche, per quanto di loro competenza”.

“Così – aggiunge Laura Sparavigna – su stimolo delle centinaia di Enti Locali che sono scesi in campo contro questa imposta iniqua e ingiusta, ho avuto l’idea di un Tour per mapparne e registrarne l’attivismo nella campagna. Questa battaglia riguarda ognuno di noi – conclude la consigliera Sparavigna – ed è il simbolo della società equa e progressista che vogliamo!”.
“Una firma doverosa – ha detto l’assessora Nardini – che sottoscrive una battaglia politica e culturale oltre che di civiltà e per l’uguaglianza. È inaccettabile che sui prodotti igienici femminili ci sia l’Iva al 22% pari a quella dei beni di lusso, come se gli assorbenti non fossero beni di prima necessità. Si tratta di abbattere le disuguaglianze di genere ed è fondamentale ribadirlo in questo momento perché, come purtroppo sappiamo bene, le conseguenze della crisi socio-economica prodotta dalla pandemia hanno colpito maggiormente le donne allargando un divario esistente già intollerabile. Questo manifesto è portatore di un messaggio significativo a livello nazionale. Ci auguriamo che diventi presto la battaglia di tutte e tutti e veda un esito positivo”.
“Dopo oltre 10 anni di attivismo sia dentro che fuori le istituzioni, come mostra la petizione lanciata da Onderosa con oltre mezzo milione di firme raccolte, la scesa in campo dei Comuni e delle Regioni – affermano le rappresentanti dell’associazione “Tocca a noi” promotrice del Tampon Tax Tour assieme alla consigliera Sparavigna – segna l’avvio di un nuovo ciclo nelle battaglie per i diritti sociali. Questo Tour nasce per registrare l’attivismo dei territori e dargli voce promuovendo dibattiti e confronti includendo l’associazionismo, il mondo studentesco e giovanile così da creare un ponte extra istituzionale dal locale al nazionale”.

“Partecipare – concludono le rappresentanti dell’associazione “Tocca a noi” – e far sentire la propria voce vuol dire schierarsi a favore di una società più giusta, inclusiva e paritaria. Tocca a noi, in quanto cittadini e cittadine, scendere in campo! Vi invitiamo a seguirci sul sito web creato per la campagna: www.toccaanoi.eu.

“Abbiamo deciso di sostenere il Tampon Tax Tour perché lo riteniamo assolutamente in linea con uno degli obiettivi della nostra campagna “Close the Gap” volta all’inclusione e alla parità di genere. A partire anche dalle piccole ma significative disuguaglianze. Dallo scorso mese di marzo – spiegano da Coop Italia – abbiamo affiancato il collettivo Onde Rosa nella petizione per l’abolizione della Tampon Tax e abbiamo promosso un’attività di rilancio decidendo di assorbire l’Iva su tutta la categoria degli assorbenti per una settimana. Un gesto di attenzione che è stato premiato e apprezzato dai soci e consumatori. Ora ci poniamo a fianco di questa nuova iniziativa e continueremo a tenere accesi i riflettori su una tassa ingiusta”.

Processo forniture ospedali Toscana: Cinque condanne per corruzione

Firenze, cinque condanne e due assoluzioni nel processo nato da un’inchiesta della procura di Firenze per corruzione nella fornitura di dispositivi medici ad ospedali toscani.

Il pm Franco Massimo Bonfiglio nella sua requisitoria al processo aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati. I giudici hanno inflitto una pena di 3 anni a David Antoniucci, imputato in qualità di direttore del reparto di cardiologia invasiva I di Careggi.

Per Angelo Bernasconi e Massimiliano Collari, rispettivamente rappresentante della Sorin Group Italia srl e della Cid spa, condanne a 2 anni e 2 mesi di reclusione, per Marco e Rudy Bonaccini, rappresentanti per la fornitura di presidi medico-chirurgici, rispettivamente 1 anno e 6 mesi e 1 anno.

Assolti dalle accuse Massimo Margheri, come direttore dell’unita’ operativa di cardiologia dell’ospedale di Ravenna, e Alessandro Fabiani, all’epoca dei fatti dirigente medico in cardiologia presso la Usl di Arezzo. “Il mio assistito – ha affermato il legale di David Antoniucci, avvocato Gianluca Gambogi – è rimasto sopreso della condanna, ritiene di essere estraneo ai fatti e del resto aveva apprezzato la richiesta di assoluzione avanzata dalla procura di Firenze. Per tutelare la propria professionalità procederà senz’altro a impugnare la sentenza”.

Le indagini che hanno portato al processo sono partite nel 2014. Le apparecchiature che erano finite al centro dell’inchiesta erano stent, pacemaker, defibrillatori e sonde. Gli investigatori non hanno mai dubitato della qualità dei prodotti venduti agli ospedali, quanto della regolarità delle gare. Le indagini in particolare ipotizzavano che ci fosse stata una corruzione tramite regali, viaggi e vacanze.

🎧 Vincenzo Italiano, alla Fiorentina “porterò cuore e identità”

Firenze, Vincenzo Italiano ha tenuto il suo primo intervento da tecnico della Fiorentina, nel corso della presentazione avvenuta in un locale di piazzale Michelangelo, tra gli applausi e i cori anche di un gruppo di tifosi.

“Sento di avere una grande responsabilità e darò tutto me stesso per questa maglia, darò il mio cuore e voglio diventare qui un allenatore importante – ha detto Vincenzo Italiano – Il calcio è la mia ragione di vita. Voglio che la Fiorentina, al di là delle valutazioni che faremo per il mercato, diventi una squadra con una sua identità, giochi senza paura, sempre con il fuoco dentro. C’è voglia di rivalsa dopo gli ultimi anni, questo club merita di più che lottare per la salvezza”.

Poi, un pensiero allo Spezia ed ai suoi sostenitori che non hanno digerito il suo addio. “Penso che quello che è stato fatto in questi due anni in quel club sia storia e se c’è stata una persona che ha sempre avuto rispetto e affetto per quella piazza sono io. Dispiace per certe reazioni, ma davanti ad una chiamata come quella arrivata dalla Fiorentina non potevo dire di no. Questo non toglie che porterò sempre affetto per lo Spezia per tutta la mia vita”.

In podcast le dichiarazioni del nuovo tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano.

🎧 Ddl Zan: faccia a faccia a Controradio

Faccia a faccia sulle nostre frequenze sul Ddl Zan tra i consiglieri regionali Alessandro Pescini del Partito democratico e Diego Petrucci di Fratelli d’Italia.

I consiglieri regionali Pescini e Petrucci, del Pd il primo, di Fratelli d’Italia il secondo, si sono confrontati sul Ddl Zan, giunto ad una fase decisiva. Il Senato ha infatti respinto martedì scorso, il 13 luglio 2021, le pregiudiziali di costituzionalità: i contrari sono stati 136 e favorevoli 124. Sul filo di seta invece quanto accaduto il giorno dopo, dove, sempre il Senato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Forza Italia e dalla Lega: qui i contrari sono stati 136 e i favorevoli 135.

Un solo voto di differenza, dunque, per garantire la prosecuzione dell’iter parlamentare per trasformare in legge quanto proposto dall’onorevole Zan, del Partito democratico. Polemiche sulle assenze al voto: mercoledì mancavano quattro leghisti e tre di Forza Italia, mentre nel campo favorevole al Ddl Zan molti assenti tra i rappresentanti del Movimento 5 stelle.

Ricordiamo che stiamo parlando di un disegno di legge contro l’omotransfobia, che dovrà servire a punire chi istiga e compie atti di discriminazione “fondati sul sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità”, oltre che per motivi razziali, etnici o religiosi. Questo disegno di legge porta come prima firma quella del deputato Alessandro Zan ed passato alla Camera lo scorso 4 novembre, quando c’era ancora Conte Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ora il testo, composto da dieci articoli, è in discussione al Senato. E su questa discussione abbiamo sentito le opinioni – opposte – di due esponenti del Consiglio regionale della Toscana. Per Massimiliano Pescini (Pd), si tratta di una legge utile, giusta, necessaria, che va a rendere più efficaci le leggi attuali per contrastare fenomeni di odio e discriminazione. Per Diego Petrucci (FdI) invece si tratta di una legge che Pd usa per farsi perdonare di essere al governo con Draghi e Salvini e che niente cambia rispetto alle leggi già vigenti in materia.

In Podcast è possibile ascoltare il confronto radiofonico.

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