Giani, sui cantieri di Piombino: “Non si tratta di primi lavori, ma depositi”

Firenze, il presidente della Toscana Eugenio Giani, nonché commissario per il rigassificatore di Piombino, rispondendo alle richieste dei giornalisti sul cantiere che Snam sta allestendo in località Vignarca a Piombino, in prossimità del punto di innesto della rete nazionale del gas, ha risposto che non si tratta dei cantieri per l’inizio dei lavori del rigassificatore.

“Non si tratta di primi lavori, ma depositi di materiale, – ha spiegato il presidente Giani – che non sono minimamente vincolanti”.

L’assessore all’urbanistica Giuliano Parodi ha commentato che “in attesa della conferenza dei servizi del 7 ottobre ho fatto un sopralluogo non ufficiale per capire lo stato dei luoghi” nell’area di cantiere spiegando poi che “lunedì farò gli approfondimenti necessari con gli uffici su cosa sono autorizzati a fare o meno”.

Per il rigassificatore, ha proseguito poi Giani “sta andando avanti l’iter burocratico che io voglio rispettare con la massima puntualità perché non vi siano ricorsi” o contestazioni dal punto di vista giuridico.

“Manca meno di un mese a quando andrà verificato se ci sono tutte le condizioni per l’autorizzazione perché la legge parla di un’autorizzazione entro il 27 ottobre. Finora le prescrizioni e le osservazioni, con le relative controdeduzioni da parte di Snam mi fanno ritenere che ci siano queste condizioni però è evidente che più si approfondisce, più possono venire fuori i vari problemi”.

Per giungere all’approvazione del progetto “le tappe fondamentali – ha ricordato Giani – saranno il 7 ottobre quando riunirà nuovamente la Conferenza dei servizi perché possano essere note a tutti le ulteriori osservazioni di approfondimento che gli enti hanno fatto anche a seguito delle prime risposte di Snam, vi sarà poi il 23 ottobre quando lo Stato nelle sue articolazioni che partecipano alla Conferenza di programma, ovvero le varie direzioni dei ministeri, l’Istituto superiore di sanità e tutte le istituzioni statali che partecipano, saranno convocate a Roma” così da rilasciare, “allo stato dell’arte, una autorizzazione unica delle istituzioni statali”.

Infine “ci sarà la tappa definitiva della Conferenza dei servizi il giorno 21 ottobre. A quel punto avremo tutto il materiale perchè in quei giorni, dal 21 al 27 ottobre, io possa prendere la decisione”.

Scontro auto-scooter a Firenze, muore un giovane rider

Firenze, incidente stradale mortale a Firenze: la vittima dello scontro è un 26enne, deceduto stamani all’ospedale dove era stato trasportato in codice rosso.

Ed era un rider il 26enne morto a causa delle ferite riportate nello scontro che era avvenuto nella zona di Rovezzano, sabato poco prima delle 21:30. Il giovane viaggiava in sella a uno scooter Honda Sh che si è scontrato con una Land Rover in via De Nicola all’altezza dell’incrocio con via Gobetti. Sulla dinamica dell’incidente accertamenti della polizia municipale.

Sul posto con i sanitari intervenuta la polizia municipale che sta svolgendo accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Coronavirus in Toscana, 1.514 nuovi casi, nessun decesso

Firenze, sono 1.514 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 293 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 1.221 con test rapido. Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall’inizio della pandemia di Coronavirus sale dunque a 1.409.490.

I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (744 persone) e raggiungono quota 1.361.411 (96,6% dei casi totali). I dati, relativi all’andamento della pandemia di Coronavirus, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.

Al momento in Toscana risultano pertanto 37.294 positivi, +2,1% rispetto a ieri. Di questi 243 (6 in più rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 5 (1 in più) si trovano in terapia intensiva.

Oggi non si registrano nuovi decessi.

Dall’ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 989 tamponi molecolari e 7.848 tamponi antigenici rapidi: di questi il 17,1% è risultato positivo. Sono invece 2.242 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 67,5% di questi è risultato positivo. L’età media dei 1.514 nuovi positivi è di 53 anni circa (12% ha meno di 20 anni, 14% tra 20 e 39 anni, 30% tra 40 e 59 anni, 32% tra 60 e 79 anni, 12% ha 80 anni o più).

L’andamento per provincia

Con gli ultimi casi salgono a 383.589 i positivi dall’inizio dell’emergenza nei comuni della Città metropolitana di Firenze (325 in più rispetto a ieri), 94.055 in provincia di Prato (94 in più), 110.998 a Pistoia (139 in più), 71.050 a Massa Carrara (86 in più), 150.447 a Lucca (184 in più), 163.484 a Pisa (163 in più), 127.753 a Livorno (149 in più), 128.421 ad Arezzo (168 in più), 101.331 a Siena (121 in più) e 77.807 a Grosseto (85 in più). A questi vanno aggiunti 555 casi di positività notificati in Toscana ma che riguardano residenti in altre regioni.

Sono 573 le nuove segnalazioni nell’Asl Centro, 567 nella Nord Ovest, 374 nella Sud Est.

La Toscana si trova al 10° posto in Italia come numerosità di casi complessivi dall’inizio della pandemia (tra residenti e non residenti), con circa 38.168 casi ogni 100.000 abitanti (la media italiana é 37.984, dato di ieri). Al momento la provincia di notifica con il tasso più alto é Lucca (con 39.183 casi ogni 100 mila abitanti), seguita da Pisa (39.113) e Livorno (38.831). La più bassa concentrazione si riscontra a Prato (con un tasso di 35.456).

In 37.051 sono in isolamento a casa, perché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (764 in più rispetto a ieri, più 2,1%).

I 1.361.411 guariti registrati a oggi lo sono a tutti gli effetti, da un punto di vista virale, certificati con tampone negativo.

I decessi

Oggi non si registrano nuovi decessi.

Restano quindi 10.785 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus: 3.394 nella Città metropolitana di Firenze, 880 in provincia di Prato, 969 a Pistoia, 684 a Massa Carrara, 1.012 a Lucca, 1.214 a Pisa, 812 a Livorno, 691 ad Arezzo, 571 a Siena, 404 a Grosseto. Vanno aggiunte 154 persone decedute sul suolo toscano ma residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità per Covid-19 (numero di deceduti/popolazione residente) è al momento 292,0 ogni 100 mila residenti, contro il 299 per 100.000 della media italiana. La Toscana é 9° tra le regioni. Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (360,3 ogni 100 mila abitanti), seguita da Firenze (339,9) e Pistoia (333,9), mentre il più basso è a Grosseto (185,5).

Tutti i dati saranno visibili sul sito dell’Agenzia Regionale di Sanità a questo indirizzo: www.ars.toscana.it/covid19

Domenica al museo, ingresso gratuito domenica 2 ottobre

Firenze, nuovo appuntamento con la domenica al museo. Si rinnova anche il 2 ottobre l’iniziativa, introdotta nel 2014 dal Ministro Dario Franceschini, che consente l’ingresso gratuito per tutti nei musei e nei parchi archeologici statali.

Con Domenica al museo la cultura è protagonista in tutto il Paese, con le visite nei diversi siti che si svolgeranno negli orari ordinari di apertura e dovranno avvenire nel pieno rispetto delle misure di sicurezza con la raccomandazione all’utilizzo della mascherina all’interno dei luoghi chiusi.

Alcune delle sedi interessate sono visitabili esclusivamente su prenotazione. L’elenco completo degli istituti coinvolti è consultabile all’indirizzo:
https://cultura.gov.it/domenicalmuseo.

La lista dei musei toscani che aderiscono a Domenica al museo:

Arezzo
Antiquarium nazionale di Sestino
Sestino ( AR )
Basilica di San Francesco
Arezzo ( AR )
Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” e Anfiteatro romano
Arezzo ( AR )
Museo delle arti e tradizioni popolari dell’Alta Valle del Tevere – Palazzo Taglieschi
Anghiari ( AR )
Museo di Casa Vasari
Arezzo ( AR )

Firenze
Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi
Firenze ( FI )
Galleria dell’Accademia di Firenze
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Galleria Palatina e Appartamenti Reali e Imperiali (Palazzo Pitti)
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Giardino di Boboli
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Museo delle porcellane
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Tesoro dei Granduchi (Palazzo Pitti)
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Galleria d’Arte Moderna (Palazzo Pitti)
Firenze ( FI )
Gallerie degli Uffizi – Gli Uffizi
Firenze ( FI )
Giardino della Villa medicea di Castello
Firenze ( FI )
Musei del Bargello – Museo delle Cappelle Medicee
Firenze ( FI )
Musei del Bargello – Museo nazionale del Bargello
Firenze ( FI )
Museo archeologico nazionale di Firenze
Firenze ( FI )
Parco di Villa Il Ventaglio
Firenze ( FI )
Villa medicea di Cerreto Guidi e Museo storico della Caccia e del Territorio
Cerreto Guidi ( FI )

Grosseto
Area archeologica di Roselle
Grosseto ( GR )
Area archeologica di Vetulonia
Castiglione della Pescaia ( GR )
Museo archeologico nazionale ed Area archeologica di Cosa
Orbetello ( GR )

Livorno
Museo archeologico nazionale di Castiglioncello
Rosignano Marittimo ( LI )
Museo nazionale delle residenze Napoleoniche Palazzina dei Mulini
Portoferraio ( LI )
Museo nazionale delle residenze Napoleoniche Villa S. Martino
Portoferraio ( LI )

Lucca
Museo nazionale di Palazzo Mansi
Lucca ( LU )
Museo nazionale di Villa Guinigi
Lucca ( LU )

Pisa
Museo nazionale della Certosa monumentale di Calci
Calci ( PI )
Museo nazionale di San Matteo
Pisa ( PI )

Pistoia
Museo nazionale di Casa Giusti
Monsummano Terme ( PT )

Siena
Eremo di San Leonardo al Lago
Monteriggioni ( SI )
Museo nazionale etrusco e necropoli di Chiusi
Chiusi ( SI )
Museo nazionale etrusco, Necropoli di Poggio Renzo e Tomba del Colle
Chiusi ( SI )
Pinacoteca nazionale di Siena
Siena ( SI )

Solidarietà con le donne iraniane, anche a Firenze manifestazione domenica 2 ottobre

Firenze, domenica 2 ottobre, alle 18:00 è organizzata una manifestazione di solidarietà con le donne iraniane, in piazza Sant’Ambrogio dal collettivo di femministe iraniane, ‘Feminists for Jina’.

Sempre in segno di solidarietà con le donne iranane, per tutta la giornata di domenica 2 settembre, al Museo Novecento di Firenze sarà possibile lasciare una ciocca di capelli, unendosi così simbolicamente alla lotta che le donne iraniane stanno portando avanti con grande coraggio nel loro paese.

La manifestazione e l’iniziativa del Museo Novecento, peraltro già promossa anche dalla Triennale di Milano e dal Maxxi di Roma, sono in segno di solidarietà a seguito dell’uccisione da parte della polizia morale della 22enne Mahsa Amini, arrestata per aver indossato male il velo, e della repressione violenta delle successive proteste che hanno provocato la morte di Hadis Najafi.

Le ciocche raccolte saranno consegnate all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in segno di protesta. “Siamo a fianco alle donne di tutto il mondo nella battaglia del riconoscimento dei diritti e delle libertà, contro ogni repressione e violenza”, hanno detto l’assessore a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese e la vicesindaco Alessia Bettini. Albanese parteciperà domani anche alla manifestazione.

A promuovere la manifestazione in piazza Sant’Ambrogio anche un comunicato a firme ‘Iraniani all’estero: “Le proteste scatenate dopo la morte di Mahsa Amini, una ragazza di 22 anni uccisa dalla polizia morale iraniana per aver indossato male il velo, stanno andando avanti da più di due settimane. Il governo iraniano non solo non ha dato delle spiegazioni valide sulla morte di Mahsa, ma sta massacrando altre donne, uomini, ragazze e ragazzi per strada, definendo i manifestanti pericolosi per la sicurezza nazionale. Finora sono state ammazzate più di 80 persone, circa 3000 arrestate e tantissime ferite. Noi Iraniani all’estero ci facciamo portavoce delle loro proteste. Se anche voi credete nel valore della vita, dell’umanità e della libertà delle persone unitevi a noi in piazza”.

Nube di metano, prevista in arrivo nei cieli del nord Italia, al momento non rilevata

Firenze, la coda della nube di metano, che si era formata a seguito della fuga di gas del 27 settembre, dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, la cui grandezza era stimata in circa ottantamila tonnellate, “non è stata al momento rilevata sul nord Italia”.

La nube di metano potrebbe dunque essersi diluita nel tragitto, aver cambiato traiettoria o non essere ancora rilevabile sul nostro Paese”. Lo afferma Paolo Cristofanelli, ricercatore Dell’Isac-Cnr per il progetto Rete Icos (Integrated carbon osbservation system) Italia.

Ricordiamo che nella giornata di venerdì scorso, era stato dato per probabile l’arrivo nei cieli del nord Italia, della coda della nube di metano che si era formata a seguito della fuga di gas nel mar Baltico le a cui presenza era stata segnalata nei cieli di Svezia e Norvegia.

Non c’è nessun pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera ed essendo il metano un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale), non inquinante. aveva detto Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, a proposito del rapporto dell’Istituto Norvegese per la ricerca sull’aria (Nilu), in base ai quali la nube si è divisa in due parti, una delle quali sembrava si stesse dirigendo sulla nostra penisola.

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