Firenze: Grassi candidato per La Sinistra alle europee

“Sarò candidato alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, nel collegio Italia Centrale, per la lista La Sinistra”. Lo annuncia Tommaso Grassi, capogruppo uscente di Firenze Riparte a Sinistra in Palazzo Vecchio.

La candidatura è stata ufficializzata ieri nel corso dell’assemblea della lista La Sinistra al Teatro Quirino di Roma. “Quello che farò è cio che ho fatto ininterrottamente negli ultimi anni a Firenze da Consigliere comunale: starò tra la gente, con la gente, per la gente. Non ho mai smesso e non smetterò adesso. Questa campagna elettorale sarà l’occasione per stare ancora sui territori, in tutte le regioni del collegio Italia Centrale”.

“È una bella sfida, personale e politica, che ho colto – ha continuato Grassi- Voglio far conoscere il modello di sinistra che abbiamo costruito in questi anni a Firenze e che ci vedrà impegnati a sostenere la candidatura a sindaca di Antonella Bundu e le candidate e i candidati delle liste che la sostengono. L’Italia, l’Europa ha bisogno di una alternativa al populismo e al liberismo”.

“Contro il neoliberismo, contro i nazionalismi. Per un’alternativa di sinistra, antirazzista, femminista, ecologista in Europa: questa la ricetta della lista che da oggi è in campo per le elezioni europee. Il mio grazie va a chi ha lavorato per questa lista, a chi mi ha proposto la mia candidatura, e a vorrà sostenerla e sostenermi da qui al 26 maggio. C’è da correre tanto, finirò le suole delle scarpe, ma ogni passo sarà una soddisfazione di fare qualcosa di grande per cambiare l’Europa, e la nostra vita”.

Sollicciano: delegazione valuta condizioni detenzione femminile

Oggi, 8 marzo, una delegazione di Progetto Firenze, insieme al gruppo consiliare Firenze riparte a sinistra si recherà in visita ispettiva nel carcere fiorentino di Sollicciano. Un’iniziativa, organizzata in stretta collaborazione con il Partito Radicale, dedicata in particolare alla delicata condizione detentiva femminile.

Pur a fronte di ripetute segnalazioni, per esempio, la condizione delle madri detenute nel carcere fiorentino è sempre la stessa, costrette, come sono, a crescere i propri figli in carcere nonostante la legge preveda per esse e i loro piccoli l’istituzione di appositi istituti a custodia attenuata (ICAM).

Nel corso della visita la delegazione valuterà con attenzione anche la situazione generale del carcere di Sollicciano, all’interno del quale le condizioni di sovraffollamento continuano a peggiorare. Al 28 febbraio i detenuti ristretti erano 758 di cui 103 donne e 495 stranieri, a fronte di una capienza regolamentare di 500 persone.

La delegazione è composta dagli attivisti di Progetto Firenze, Grazia Galli, Sandra Gesualdi, Emanuele Baciocchi, Massimo Lensi e Luca Maggiora (Segretario della Camera Penale di Firenze), e dai consiglieri comunali Donella Verdi e Tommaso Grassi del gruppo Firenze riparte a Sinistra.

Giorno Memoria: Frs, Mdp e Pap chiedono dimissioni Noferi (M5S)

“Non e’ detto che quel giorno si debba stare tutti a piangere”. Bufera su Silvia Noferi (M5s), vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze, che cosi’ giustifica l’organizzazione in contemporanea con le celebrazioni del giorno della Memoria, domenica prossima, un’iniziativa sulla ‘Fuga dal pensiero unico’, un incontro sul neoliberismo.

Firenze riparte a sinistra, Potere al popolo, Movimento democratico e progressista chiedono le sue dimissioni: “Silvia Noferi, eletta col M5s, non merita il ruolo istituzionale di vicepresidente vicaria che ricopre in Consiglio comunale. Le sue dichiarazioni di oggi sulla giornata della Memoria sono vergognose. Pretendiamo rispetto per le vittime e per la storia, pretendiamo le sue dimissioni da vicepresidente”. Le sue esternazioni, proseguono i tre gruppi consiliari in una nota, “esprimono la totale inadeguatezza e ignoranza di chi ricopre uno dei piu’ alti ruoli istituzionali di Firenze. Non possiamo sopportare che quando celebreremo la giornata della Memoria in Consiglio comunale a gestire i lavori ci sia una persona che si e’ espressa con disprezzo di chi ha dato la propria vita per la nostra liberta’”.

Di qui l’invito a fare un passo indietro: “Si dimetta ora, subito, o noi ne proporremo la rimozione al primo Consiglio con la richiesta alle altre Consigliere e agli altri consiglieri di sottoscrivere un atto di sfiducia. Ci rivolgiamo per questo a tutte le forze politiche che hanno alto il senso delle istituzioni, e che non possono certo accettare certe dichiarazioni”.

Quella di Silvia Noferi “è una battuta sprezzante e offensiva”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di un evento, riferendosi alle parole della consigliera del M5s. “Spero che la consigliera Noferi – ha risposto Nardella – chieda scusa per quello che ha detto”.

Si-Toscana e Firenze Riparte a Sinistra, lanciano campagna ” Via amianto da nostra acqua”

Gli acquedotti toscani versano in pessime condizioni, con perdite elevate o elevatissime, scarsa manutenzione, bollette salate e pochi investimenti: tutti i frutti della gestione privatistica della risorsa idrica, in spregio ai risultati del referendum sull’acqua, affermano Trombi, Grassi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra – Comune di Firenze), Fattori e Sarti (Sì Toscana a Sinistra – Regione Toscana).

“Non solo – aggiungono i consiglieri – negli stessi acquedotti ci sono quasi 2000km di tubi che contengono amianto, ormai vetusti e spesso in cattive condizioni, che portano l’acqua potabile nelle nostre case. A seguito di numerose iniziative, portate avanti da comitati locali, gruppi consiliari fra cui anche Firenze Riparte a Sinistra e Sì Toscana a Sinistra, l’Autorità Idrica Toscana ha dato il via ad un monitoraggio per verificare se tali condutture liberano fibre di amianto, e nel report del Febbraio 2018 è emerso che ben 59 prelievi, in 33 diversi comuni, hanno registrato la presenza di fibre di amianto disciolte nell’acqua.”

“Abbiamo deciso – sottolineano – di avviare una campagna regionale, coinvolgendo i comuni, la Regione e la cittadinanza, all’interno della quale avanziamo alcune domande e richieste. In due casi, a Marina di Pisa e ad Agliana, dove la concentrazione di fibre per litro è stata rispettivamente di 881637 e 707250, è stato deciso di procedere alla sostituzione dei tubi a monte del prelievo e di sospendere i prelievi, e vorremmo capire chi ha preso tale decisioni e soprattutto su quali basi.”

“E’ nostra intenzione – proseguono – che venga applicato il principio precauzionale, e si fissi a zero la soglia massima accettabile di fibre di amianto nell’acqua potabile, si sostituiscano con urgenza tutte le tubature a monte dei prelievi che hanno registrato presenza di fibre di amianto disciolte in acqua e si programmi la sostituzione, nel breve periodo, di tutte le tubature contenenti amianto ancorché integre. Crediamo che sia necessario tali sostituzioni vengano realizzate attingendo agli utili generati dalle partecipate che gestiscono la risorsa idrica.”

“Infine – concludono – crediamo sia opportuno avviare uno studio regionale sugli effetti dell’amianto disciolto in acqua sulla salute umana.
Stiamo depositando una mozione ed una interrogazione ad hoc al Comune di Firenze e ci auguriamo che atti analoghi vengano presentati in tutti i comuni della Toscana.”

ZTL: dibattito estensione divieto, rivivere il centro con mezzi pubblici

ZTL: “Alle categorie economiche contro la chiusura alle auto, il Comune risponda con un piano ambizioso per portare con i mezzi pubblici, i clienti nel centro storico. Giusto ma azzardato chiudere il centro senza un piano alternativo del trasporto pubblico”

“Nel dibattito tra chi vorrebbe abolire la ZTL e creare due aree pedonali con staffe di attraversamento per i mezzi privati e chi ritiene, come l’amministrazione, che vada bene così e propone di allungare la durata del divieto anche alla domenica, crediamo che se l’obiettivo è condivisibile non si possa rinunciare alla ZTL neppure a trent’anni dal suo debutto. Se l’obiettivo del Comune e delle categorie è quello di riportare i fiorentini a vivere il centro, noi lo condividiamo e apprezziamo che sia stato sgombrato il campo da chi invece attacca la ZTL solo perché rende impossibile la sosta di chiunque davanti alla porta della propria attività. All’incontro di metà settembre”, suggeriscono i consiglieri di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi, Giacomo Trombi e Donella Verdi “il Comune si presenti davanti alle categorie economiche con un piano ambizioso per portare con i mezzi pubblici, i clienti nel centro storico. Solo così possiamo far rivivere il centro storico per chi vuol venire a mangiare, a vedere un film o a teatro, fare una passeggiata o per lo shopping”.

“Per l’estate abbiamo ritenuto giusto, anche se azzardato, chiudere il centro senza un piano alternativo del trasporto pubblico, e adesso è indispensabile per dare una risposta alle categorie e non rendere una isola deserta le strade. Alla malamovida non è pensabile rispondere con la desertificazione e l’abbandono totale della sera e della notte di una parte della Città: in entrambi le condizioni, estreme, la città di Firenze non sarebbe vivibile in sicurezza e tranquillità né dai residenti, né dalla cittadinanza. Appoggiamo la proposta del Comune di aprire un varco temporale nel pomeriggio per lo scarico-carico delle attività commerciali e dei negozi che si trovano nell’area vietata ai mezzi privati, perché”, continuano gli esponenti di Firenze riparte a sinistra “risponde alla necessità di alleggerire la corsa mattutina alle consegne e supporta l’economia delle attività commerciali artigianali che hanno bisogno di far caricare o scaricare beni difficilmente trasportabili”.

“Riteniamo che anche il Consiglio comunale debba svolgere il proprio ruolo e avremmo gradito che, anche dopo la recente commissione avuta con le categorie economiche prima della pausa estiva, fosse avviato prima e dopo l’incontro con l’amministrazione di metà settembre una interlocuzione anche con i gruppi consiliari. Disponibilità al dialogo che confermiamo, nella schiettezza delle proprie posizioni, così come l’interesse a fare un giro notturno con loro stessi per vedere la situazione attuale e le situazioni critiche che hanno evidenziato al provvedimento comunale. Non accetteremo mai l’abolizione della ZTL”, concludono Grassi, Trombi e Verdi “e confermiamo la nostra posizione a favore di un ampliamento del divieto, ma certo va fatto intelligentemente, tutelando la residenza, tendendo a far rivivere il centro per i fiorentini, predisponendo servizi e sistemi di trasporto pubblico adeguati alle esigenze e alle peculiarità di Firenze, e non rifuggendo dal confronto con chi vive e lavora”.

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