25 aprile dal basso e autogestito in piazza Santo Spirito

25 aprile – Firenze, Piazza Santo Spirito: stand, concerti e un corteo per un 25 Aprile costruito dal basso e autogestito. Firenze Antifascista: “Il 25 aprile non è solo una giornata di memoria della lotta partigiana che liberò Firenze, ma un’occasione per riconoscere i mille volti con cui il fascismo cerca di ritornare tra noi”.

Audio: Francesco Mannucci.

Aprirà i battenti alle 15.30 in piazza Santo Spirito a Firenze il 25 aprile organizzato come da tradizione da Firenze Antifascista, una giornata che vedrà interventi dal palco, tanta musica e un corteo che alle 17 prenderà le vie di Firenze.

La giornata si svilupperà per tutto il pomeriggio, fino alle 17 quando da sotto monumento a Potente partirà il corteo che attraverserà le vie del quartiere, durante il quale proseguiranno gli interventi, per poi fare ritorno in piazza Santo Spirito dove si esibiranno sul palco Ivanoska e Disturbo Residuo.

Durante tutta la giornata saranno presenti in piazza punti ristoro, banchini informativi e uno spazio bambini curato da Il Melograno. Tra le realtà presenti, si ricordano: Studenti Fiorentini Autorganizzati, Sanitari per Gaza, Firenze per la Palestina, Cuba Mambi, Anpi Lanciotto Ballerini di Campi, CPA Firenze Sud, Collettivo di Fabbrica ex Gkn, Via del Leone, Genuino Clandestino, CARC. Un’insieme di realtà e organizzazioni che, quotidianamente, praticano forme di opposizione sociale dal basso, nonostante un contesto sempre più difficile.

“Il 25 aprile non è solo una giornata di memoria della lotta partigiana che liberò Firenze, ma un’occasione per riconoscere i mille volti con cui il fascismo cerca di ritornare tra noi” sottolinea Firenze Antifascista, “lo facciamo in una piazza costruita dal basso e autogestita, che fa affidamento sulla forza dei e delle militanti che la animano, persone che ogni giorno nel loro posto di lavoro o laddove vivono provano a migliorare le condizioni di vita delle classi lavoratrici e contro l’esclusione sociale e la povertà economica, prime cause dell’emersione dei fascismi”.

“Nella piazza sarà visibile ciò che noi abbiamo visto nella costruzione” conclude Firenze Antifascista: “la partecipazione di una nuova generazione di antifascisti e antifasciste decisi a lottare per il proprio presente e il proprio futuro”.

🎧Storie di antifascismo senza retorica, Max Collini al Glue. L’intervista.

Glue, Controradio e Controradio Club presentano lo speciale spettacolo in cui Max Collini porta sul palco il testo scritto a due mani con Arturo Bertoldi, con un bonus speciale per gli iscritti al Controradio Club. Venerdì 19 aprile al Glue.

 

“Storie di antifascismo senza retorica” è il titolo del libro scritto da Max Collini (già Offlaga Disco Pax) e Arturo Bertoldi (presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea di Reggio Emilia), pubblicato da People (la casa editrice fondata da Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti). Il Glue Alternative Concept Space, Controradio e Contrradio Club hanno invitato Max a Firenze per uno spettacolo reading venerdì 19 aprile. Per gli iscritti al controradio Club uno sconto speciale sul libro!

Ascolta l’intervista a cura di Domenico Guarino

max collini storie di antifascismo

Ass. Cult. Glue APS in collaborazione con Controradio e Controradio Club presentano:
Max Collini – Storie di fascismo senza retorica, testi a cura di Arturo Bertoldi e Max Collini.

“Storie minime, personali, umane, del passato e della contemporaneità. Senza retorica, senza eroi, senza bandiere per fare i conti con chi siamo, cosa vogliamo, quanto ci resta ancora da dire.”

Il tema “fascismo/antifascismo” è tornato prepotentemente di attualità: pervade il dibattito pubblico, riempie di tomi di successo le librerie, ma soprattutto una delle due facce della medaglia ha occupato in modo ambiguo e a volte surreale istituzioni e potere. Mentre qualcuno sta provando da un paio di decenni a spiegarci che non può esistere antifascismo in assenza di fascismo altri si sono organizzati meglio e da quel portatostorico, politico, culturale hanno tratto una nuova egemonia, sdoganando l’impossibile.
Nessuna conquista democratica, nessuna Costituzione figlia della Resistenza può dirsi acquisita per sempre e il presente non fa che ribadirlo ogni giorno, per questo sarà meglio cominciare da noi stessi a ricostruire il rapporto con la Storia dell’ultimo secolo. Max
Collini, voce degli Offlaga Disco Pax prima e di Spartiti poi, racconterà episodi, aneddoti, eventi del passato e della contemporaneità. Storie minime, personali, umane. Senza retorica, senza eroi, senza ufficialità, senza bandiere e proprio per questo nostre nel profondo, là dove si fanno i conti con chi siamo, cosa vogliamo, quanto ci resta ancora da dire.
Max Collini a Cavriago con i soci del Controradio Club, in occasione della visita alla mostra sui CCCP



Max Collini (all’anagrafe Massimiliano, classe 1967, ariete) è stato per circa undici anni la voce narrante e l’autore dei testi degli Offlaga Disco Pax, collettivo neosensibilista di Reggio Emilia in cui ha militato dalla sua fondazione avvenuta nel 2003 fino allo scioglimento, seguito alla dolorosa scomparsa di Enrico Fontanelli nel 2014. Con gli Offlaga Disco Pax ha collezionato oltre quattrocento concerti e pubblicato tre album, tra cui il pluripremiato esordio “Socialismo Tascabile” (Santeria/Audioglobe), uscito nel 2005 proprio grazie al Rock Contest di Controradio e tra i dischi più influenti della scena indipendente italiana degli anni zero.

Dopo la fine dell’esperienza con gli Offlaga Disco Pax ha iniziato a collaborare continuativamente con Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò nel duo “Spartiti”, di cui è uscito un album nel 2016 (Austerità – Woodworm label) e un Ep nel 2017 (Servizio d’ordine, sempre su Woodworm). Tra le sue collaborazioni come ospite sia dal vivo che su disco trovate anche Lo Stato Sociale, gruppo da diverso tempo molto in voga tra le giovani generazioni, ora un po’ meno giovani. Ha partecipato in questi anni, sempre come ospite, a diversi concerti del tour per i trent’anni di Ortodossia dei Cccp con Massimo Zamboni e ai concerti dedicati ai 25 anni di “Epica Etica Etnica Pathos”dei post-CSI ed è stato uno dei protagonisti dello spettacolo teatrale/musicale I SOVIET + L’ELETTRICITA’, dedicato ai cento anni della Rivoluzione d’Ottobre, spettacolo scritto da Massimo Zamboni dei Cccp/CSI. Tra il 2019 e il 2022 Max ha portato in tour lo spettacolo intitolato “Hai paura dell’indie?”, dove reinterpreta alla sua maniera la nuova scena italiana di questo decennio: da Coez a i Cani, da Lo Stato Sociale a Calcutta, dai Coma_cose a Young Signorino. Una specie di stand-up comedy grazie alla quale è stato ospite in diverse occasioni a “Propaganda live” su La7. Collini da anni sta pensando di scrivere un romanzo, ma ancora non se ne è saputo niente.
Ass. Cult. Glue APS in collaborazione con Controradio e Controradio Club presentano:
MAX COLLINI
Storie di fascismo senza retorica
testi a cura di Arturo Bertoldi e Max Collini
Ingresso UP TO YOU riservato ai soci Glue/US Affrico
(costo della tessera annuale 15 €)
Solo per i soci del Controradio Club, il libro di Max Collini al prezzo speciale di 10€ anziché 15

Le manifestazioni di Firenze contro il sovranismo

Manifestazioni tutto il giorno a Firenze e tanti striscioni per inneggiare all’Europa e dire che “Firenze è antifascista”. E’ la risposta della città alla convention dei sovranisti, organizzata  dalla Lega alla Fortezza da Basso con il gruppo Identità e democrazia, appuntamento presieduto dal leader leghista Matteo Salvini.

Nella mattina in cinquecento hanno risposto all’appello della Rete democratica, intonando ‘Bella ciao’, con una manifestazione al piazzale Michelangelo dove è stato appeso uno striscione lungo 28 metri con tante bandiere dell’Europa, arrivato direttamente da Ventotene portato dall’associazione EuropaNow, e un altro appeso alla balaustra del piazzale Michelangelo con scritto ‘Suona la martinella, Firenze si ribella’.

Foto Arci Firenze

Tante le bandiere di Arci, Anpi, molti vessilli europei, quelle di Volt e dei Giovani democratici. Tra i partecipanti anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore regionale Serena Spinelli, e il segretario metropolitano del Pd Andrea Ceccarelli.

Prima del flash mob al piazzale, decine di persone si sono ritrovate per lasciare un fiore ed esporre uno striscione in via Taddea, piazza Dalmazia e ponte Vespucci per ricordare, rispettivamente, Spartaco Lavagnini, Samb Modou, Diop Mor e Idy Diene, tre senegalesi uccisi a Firenze.

Firenze

Nel pomeriggio è andata in scena la manifestazione dei centri sociali con un corteo aperto da uno striscione con scritto ‘Firenze è antifascista’, ed a fianco una bandiera della brigata partigiana Senigallia. Il corteo, oltre un migliaio i presenti tra cui anche studenti, associazioni, sindacati di base e forze della sinistra, ha attraversato il centro storico fino alla Fortezza da Basso.

Firenze

A sfilare anche molte bandiere della Palestina ed anche uno striscione con scritto ‘Gaza è un genocidio’.  Al passaggio del corteo in via Il prato, all’altezza della sede di FdI, sono stati lanciati alcuni palloncini colorati con vernice lavabile, che non avrebbero tuttavia sporcato alcun edificio.

Isolotto: antifascisti in piazza contro Fratelli d’Italia

E’ in programma per domani all’Isolotto in risposta alla manifestazione organizzata – alle 17 – nello stesso luogo da Fratelli d’Italia. Il presidio si troverà nei pressi della Bibiliotecanova, in via Canova.

Il presidio antifascista è organizzato da ‘Firenze Antifascista’ che in una nota sottolinea come la presenza di Fdi sia “in chiave elettorale”. E’ il tentativo di “strumentalizzare”, spiega ‘Firenze Antifascista’, un litigio tra ragazzini da parte di alcune mamme “che si spacciano come gruppo” e “da anni cercano, con l’ausilio di Fratelli d’Italia e Casapound, di soffiare sul fuoco in particolare riguardo ovviamente la presenza dei rom”.

Gli organizzatori, che chiamano a raccolta il quartiere, rammentano come gli stessi movimenti di destra “cercarono e non riuscirono a strumentalizzare la morte di Duccio Dini“, grazie “alla dignità della famiglia”, e che la biblioteca viene attaccata perchè è quella che “ospitò la Balzerani”.

L’Anpi del quartiere ha invece organizzato per il giorno successivo, giovedì 23 maggio, un’assemblea pubblica alle 17:30.

Il 4 agosto è l’anniversario della liberazione di Scandicci

Sabato 4 agosto è il 74esimo della Liberazione di Scandicci, le celebrazioni iniziano la mattina con un giro dei Cippi commemorativi,  nel tardo pomeriggio vi sarà L’onore ai Caduti seguito dalla cena della Liberazione, a concludere l’intervento dell’Anpi e la consegna firme raccolte dal comitato antifascista di Scandicci.

Programma ricco di iniziative sabato 4 agosto 2018 per celebrare il 74esimo anniversario della Liberazione di Scandicci. Il programma è organizzato dal Comune di Scandicci, dalla Presidenza del Consiglio Comunale, dalle associazioni Partigiane e Combattentistiche di Scandicci e dal Comitato permanente della Memoria.
Il primo appuntamento del 4 agosto a Scandicci è alle 8,30 presso il Palazzo Comunale per il giro dei Cippi commemorativi; le celebrazioni si concludono alle 21,30 al Circolo di San Michele a Torri con i saluti, l’intervento dell’Anpi e la consegna al Sindaco delle firme raccolte dal Comitato Antifascista di Scandicci.
Questo il programma completo: alle 8,30 partenza dal Palazzo Comunale per il giro dei Cippi commemorativi al cimitero di San Martino alla Palma, a Capofico, Patoncioli, al cimitero di San Vincenzo a Torri, e ai cippi di Mosciano e di San Giusto; alle 18 ritrovo all’ingresso del Palazzo Comunale per l’Onore ai Caduti e la deposizione di una corona d’alloro; alle 18,30 l’Onore ai Caduti e la deposizione di una corona al cimitero di Badia a Settimo; alle 19 dalla chiesa di San Martino alla Palma, partenza del corteo con l’accompagnamento della filarmonica Vincenzo Bellini per la deposizione della corona alla lapide in onore ai 5 Martiri; alle 19,30 a San Michele a Torri Onore ai Caduti neozelandesi nella battaglia di San Michele e deposizione della corona di alloro; alle 20,30 Cena della Liberazione presso il Circolo di San Michele a Torri (prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti). Alle 21,30 al Circolo di San Michele a Torri i saluti, l’intervento dell’Anpi e la consegna al Sindaco delle firme raccolte dal Comitato Antifascista di Scandicci.

Per le commemorazioni del pomeriggio è disponibile un bus gratuito e accessibile, con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: 055/7591459-326 – www.comune.scandicci.fi .it – sindaco@comune.scandicci.fi.it.

25 aprile Festa della Liberazione dal nazifascismo

Firenze, 25 aprile, per ricordare il 73° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, le celebrazioni in città, medaglia d’oro della Resistenza, sono iniziate alle 10 in piazza Santa Croce, dove è stata deposta una corona di alloro ai Caduti di tutte le guerre.

La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili, militari e religiose con i gonfaloni del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Città metropolitana di Firenze, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e i labari delle associazioni dei partigiani.

A seguire le preghiere di suffragio e un corteo che ha raggiunto piazza della Signoria, dove sull’Arengario di Palazzo Vecchio si è tenuta la cerimonia ufficiale con l’intervento del sindaco Dario Nardella e l’orazione ufficiale della vicepresidente nazionale dell’Anpi Vania Bagni.

Nel corso della cerimonia al partigiano Antonio Crepaldi, che partecipò alla Liberazione di Firenze e attualmente è residente a Pavia, è stata consegnata una pergamena e il ‘Giglio della Liberazione’.

Il sindaco Dario Nardella ha detto che “è doveroso per tutti noi provare a fare uno sforzo di immedesimazione con chi ha vissuto in quei giorni la lotta di Liberazione. La festa della liberazione è infatti, prima di tutto, una festa di memoria: serve a ricordare che solo 73 anni fa non c’era libertà, non c’erano i diritti fondamentali, non c’era la democrazia e che, grazie a molte persone coraggiose, siamo riusciti a riconquistarle. Non c’è futuro senza memoria, nessun popolo può avere un futuro senza una sua memoria”. Nardella ha ricordato il celebre messaggio alla radio di Sandro Pertini e ha ringraziato l’Anpi per le sue attività nelle scuole e nelle istituzioni.

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, in piazza Santa Croce a Firenze ha detto: “La liberazione è il destino del cuore dell’uomo, è cammino di ogni giorno per l’Europa e per il nostro Paese, bisognosi di un supplemento di umanità, è impegno storico del popolo fiorentino, per mantener viva la radice umanistica della sua ‘Libertas’ – aggiungendo – ci chiede di non dimenticare – e – il fare memoria chiede a ciascuno di noi, oggi, di compiere un passo in avanti: questa festa si traduca in un impegno politico, sociale e culturale quotidiano. Proprio quando tutto sembrava crollare – ha anche detto Betori -, il popolo italiano, dalla precarietà in cui si trovava, ha scoperto che la via migliore per il raggiungimento della libertà era l’unità, raccogliendo il meglio che poteva scaturire dalle diverse appartenenze partitiche, religiose, sociali e culturali. Il popolo fiorentino ha trovato in sé e nella sua storia la forza di ricominciare, non solo individualmente, ma insieme”.

Anche l’on. Gabriele Toccafondi ha aderito alle manifestazioni ufficiali organizzate dal Comune di Firenze: “La giornata della liberazione – ha detto – sia festa di vera riconciliazione nazionale, di concordia e di libertà di tutti i cittadini, senza ideologie e preconcetti ricordiamo migliaia di giovani che dettero la vita per la nostra libertà”.

Ma non sono mancate le polemiche: “L’antifascismo non si processa. Ci dicono che i quattro fermati di stamattina sono stati arrestati: è una chiara indicazione di come è la città, di come è gestita dal sindaco, dalle forze politiche e dalla questura”. Parla così, dal palco allestito in Santo Spirito, un esponente di Firenze Antifascista pochi minuti prima dell’inizio del corteo del 25 Aprile che arriverà in piazza Tasso con ritorno in Santo Spirito dove è poi prevista una cena e il concerto con ‘Malasuerte Fi -Sud’. Oltre un migliaio a sfilare, ci sono ragazzi ma anche tante persone adulte, anziani, coppie e non mancano i bambini insieme con i loro genitori. Ad aprire il corteo lo striscione di Firenze antifascista. A una certa distanza l’iniziativa è osservata dalle forze dell’ordine. “Come ogni anno – spiegano i promotori di Firenze Antifascista – festeggiamo il 25 aprile in piazza Santo Spirito, nel quartiere San Frediano che per primo fu liberato dalla Brigata Sinigaglia. È una giornata che non rappresenta una mera ricorrenza ma un momento in cui possono essere protagoniste tutte le realtà sociali e politiche e tutti i singoli che in questa città fanno dell’antifascismo e dell’antirazzismo una pratica viva e quotidiana. Come antifascisti è l’occasione per ribadire il nostro legame con l’esempio che i partigiani ci hanno lasciato, quello delle classi popolari che scesero in battaglia per farla finita con il fascismo, con lo sfruttamento, il razzismo e la guerra”.

Ed arriva anche un comunicato dei Consiglieri Comunali di opposizione di sinistra Tommaso Grassi e Donella Verdi sugli arresti fatti in mattinata al corteo non autorizzato: “Chiediamo chiarezza perché sono stati respinti. Il Comune ha chiesto che non venissero fatti entrare in piazza?”. “Perché sono stati caricati in Via Verdi le ragazze e i ragazzi che stavano recandosi in corteo in piazza Santa Croce per le celebrazioni del 25 aprile? – si chiedono i Consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra – Non vediamo nessun motivo per cui negare l’accesso ad antifascisti per il giorno della Liberazione. Ancor di più non capiamo perché arrestare e processare per direttissima quattro ragazzi che nel momento, dai video che abbiamo potuto visionare sul web, stavano solo andando in piazza Santa Croce con cartelli e striscioni”. “Chiederemo in Consiglio comunale se è stato il Comune a chiedere che non venissero fatti entrare in piazza. Sarebbe assai grave e non lo accettiamo che questo avvenga a Firenze. Certo, poi i modi usati dal personale delle forze dell’ordine ci paiono assai smisurati, per le informazioni che abbiamo, rispetto al pericolo che una contestazione avrebbe potuto creare. C’erano altri modi rispetto a quelli di alzare lo scontro preventivo per evitare qualsiasi problema a posteriori. Oppure ogni volta che Renzi è a Firenze devono essere tenuti lontano i contestatori anche a costo di dover caricare e arrestare chi è dall’altra parte?”

Exit mobile version