Mt Logistica comunica istanza di fallimento e non pagherà stipendi

Livorno, Mt Logistica, che si occupa per conto della Bertani Trasporti del servizio di movimentazione auto, “stamani ha comunicato ai 25 lavoratori licenziati che non è in grado di pagare il loro ultimo stipendio perché ha presentato istanza di fallimento”.

A comunicare l’azione di Mt Logistica è Giuseppe Gucciardo, segretario Filt-Cgil per la provincia di Livorno: “Tutto ciò è inaccettabile, alle istituzioni locali chiediamo di intervenire il prima possibile: il clima è molto teso, gli ormai ex dipendenti, ora in Naspi, sono esasperati e non escludono iniziative radicali per far valere i propri diritti”.

“Per i 25 lavoratori che erano operativi presso il piazzale di via Firenze a Livorno il licenziamento è stato un colpo durissimo – sottolinea in una nota -, adesso è arrivata pure la beffa. Gli ex dipendenti avrebbero dovuto riscuotere il loro ultimo stipendio il prossimo 15 gennaio ma stamani è arrivata la doccia fredda: l’azienda ha comunicato di non essere in grado di effettuare i pagamenti. A seguito della presentazione dell’istanza di fallimento le disponibilità economiche dell’azienda risultano infatti congelate”.

Gucciardo chiede “alle istituzioni locali e alle autorità competenti di intervenire nel più breve tempo possibile: i 25 ex dipendenti chiedono in tempi rapidi garanzie certe sulle proprie spettanze economiche. La situazione è molto critica, queste persone stanno vivendo un vero e proprio dramma e ciò che sta accadendo in queste ore non fa altro che aumentare la tensione”.

“La Filt-Cgil è come sempre al fianco dei lavoratori – conclude il segretario provinciale – e percorrerà tutte le strade possibili per tutelare i loro diritti, non escludendo la possibilità di chiamare a rispondere in solido anche la committente Bertani Trasporti”.

Empoli, nuova aggressione a capotreno. Sindacati: “colpisce silenzio istituzioni”

A rivelare il nuovo caso di aggressione avvenuto mentre i treno  i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast e Orsa Ferrovie, che   hanno proclamato per domani uno sciopero di quattro ore, dalle 11 alle 15, del personale ‘front-line’ di Trenitalia ed Rfi del territorio toscano

Come già denunciato negli ultimi mesi le aggressioni al personale del Gruppo Fs addetto al ‘front line’ ha raggiunto un livello inaspettato, diventando un fenomeno quasi quotidiano da dover affrontare a tutti i livelli. Colpisce e preoccupa il più assoluto silenzio da parte delle istituzioni, alle quali abbiamo scritto e chiesto ripetutamente incontri mirati ad approfondire insieme a noi i tanti fattori dai quali scaturiscono tali aggressioni nel tentativo di trovare le migliori azioni mitigative possibili” è questa la denuncia dei sindacati di categoria dopo l’ennesima  aggressione a un controllore avvenuta  nei giorni scorsi su un treno regionale in sosta alla stazione ferroviaria di Empoli (Firenze).

Il ferroviere, secondo quanto ricostruito dai sindacati, è stato malmenato venendo poi portato al pronto soccorso. L’agressore è stato poi denunciato dalla polfer.

Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Ferrovieri, Slm Fast e Orsa Ferrovie alla luce di quanto accaduto, hanno proclamato per domani uno sciopero di quattro ore, dalle 11 alle 15, del personale ‘front-line’ di Trenitalia ed Rfi del territorio toscano, compresi equipaggi, addetti alla vendita e all’assistenza, alla protezione aziendale e alla Sala Blu.

” È inaccettabile -denunciano i sindacati-  che nel 2021 ci siano persone che arrivano a rischiare la vita svolgendo le proprie mansioni a causa di continue aggressioni messe in atto da personaggi che, purtroppo, troppo spesso la passano liscia”.

Livorno: marittimo muore al porto, colpito da un cavo

Un marittimo di origine filippina, 55 anni, è morto stamani a Livorno dopo essere stato colpito da un cavo di acciaio mentre si stavano effettuando le operazioni di ormeggio di una nave. Sindacati indicono sciopero di 2h domani

Una fune acciaio si sarebbe spezzata durante l’ormeggio di una nave: sarebbe questa l’origine della tagedia sul lavoro che è accaduta oggi  nel porto di Livorno. Vittima un marittimo di origine filippina, 55 anni che  è morto stamani dopo essere stato colpito da un cavo di acciaio mentre si stavano effettuando le operazioni di ormeggio di una nave.

Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato colpito in pieno dal cavo che si è spezzato. Subito soccorso dal 118, intervenuto con un’ambulanza, nonostante i tentativi di rianimazione per il 55enne non c’è stato niente da fare: al medico non è rimasto che constatarne il decesso. Sul posto anche polmare e capitaneria di porto.

L’incidente è avvenuto intorno alle 12, alla darsena Petroli del porto toscano. Il marittimo deceduto, 54 annni (non 55 come scritto in precedenza) era imbarcato come marinaio a bordo della Melingunis M, nave cisterna per prodotti petroliferi e chimici battente bandiera italiana. Da quanto ricostruito è stato colpito dal cavo spezzatosi durante la partenza della nave, che dal porto toscano dove poi raggiungere Genova. Il marinaio era intento nelle operazioni di disormeggio quando, per cause in corso di accertamento di polmare e capitaneria, uno dei cavi che assicuravano la nave alla banchina si è improvvisamente rotto creando un effetto frusta che lo ha colpito al torace.

Immediato l’intervento del 118 unitamente al nucleo nostromi della Capitaneria di porto di Livorno e personale della polmare. I militari della guardia costiera e la polmare hanno intanto eseguito i primi accertamenti per fornire supporto al magistrato di turno che, giunto sul luogo dell’incidente con il personale del dipartimento di prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro di Livorno per le prime verifiche, ha disposto precauzionalmente il fermo della petroliera

I sindacati hanno indetto due ore di sciopero  per domani per tutti i lavoratori e il personale marittimo del porto di Livorno “in segno di protesta e nel rispetto della vita persa nel tragico incidente mortale” verificatosi oggi nello scalo toscano, vittima un marinaio di 54 anni, di nazionalità filippina, in servizio su una petroliera. E’ quanto annunciato in una nota da Giuseppe Gucciardo della Filt-Cgil, da Gianluca Vianello di Uiltrasporti e da Dino Keszei di Fit-Cisl. Lo sciopero sarà effettuato al termine di ogni turno lavorativo. “Sui luoghi di lavoro – proseguono i sindacalisti – si muore più che in ogni altro luogo. Un’altra vita consumata in una manciata di secondi. Ci chiedono più tempo, più flessibilità, ma a nessuno sembra interessare come farci tornare vivi alle nostre case, dai nostri cari. Di lavoro si continua a morire”.

“Nel porto di Livorno – concludono – assistiamo all’ennesima morte sul lavoro: oggi, presso la Darsena Petroli, è stato un marittimo a perdere la vita. Le dinamiche sono ancora da chiarire. Quello che è sicuro è che dobbiamo cambiare direzione: lo abbiamo ripetuto in tutte le sedi istituzionali e lo continueremo a fare”

🎧 Nuovo sciopero a Firenze e Pisa contro vendita Toscana Aeroporti Handling

Nuovo sciopero annunciato per il prossimo 26 luglio dei lavoratori degli aeroporti di Firenze e Pisa contro la decisione della società di gestione Toscana aeroporti di cedere la Ta handling.

Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno inoltro promosso per lunedì un presidio allo scalo pisano Galilei dalle 10.30-12.30.

“La decisione della vendita della società Toscana Aeroporti Handling da parte di Toscana Aeroporti – si legge in una nota dei sindacati regionali – ha aperto un conflitto che vedrà una terza azione di sciopero, dopo tanti presidi e dopo che i sindacati hanno portato all’attenzione di tutte le istituzioni la propria posizione di contrarietà, al completamento di questa operazione.

Un futuro già incerto a causa della pandemia è diventato ancora più incerto, per tutti i lavoratori che operano nel settore, ponendo forti dubbi sul loro futuro e sulle loro condizioni di lavoro e sui loro salari.

Abbiamo sempre ribadito che la pandemia doveva essere superata con senso di responsabilità e attenzione, ma abbiamo anche sempre ribadito che la ripresa doveva essere una occasione da cogliere per costruire, tutti insieme, la migliore ripartenza possibile e fare in modo che gli aeroporti toscani si confermassero luoghi di buon lavoro e di crescita per le maestranze impegnate. La scelta di Toscana Aeroporti invece è stata quella di escludere dal processo futuro 🎧 Aeroporti Pisa e Firenze: vendita Handling confermata entro luglio e nuovo sciopero Usb e mettendo di fatto in discussione in maniera ancora più pesante i lavoratori in appalto”.

In podcast: intervista a Michele Panzeri, segretario generale Uiltrasporti Toscana

Trasporti: sindacati, domani sciopero bus e metro per rinnovo contratto

Domani a Firenze presidio in Piazza Stazione lato scalette dalle 10.30 -12 nell’ambito dello sciopero nazionale per rinnovo del contratto

Rinnovare subito il contratto di lavoro di autoferrotranvieri e internavigatori – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna – significa anche avviare quanto prima una riforma dell’intero settore ed avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare ed affidabile. Per questo chiediamo la solidarietà e la comprensione degli utenti a cui creeremo dei disagi”.

“Lo sciopero – riferiscono le organizzazioni sindacali – si svolgerà nel rispetto delle fasce di garanzia e sarà articolato secondo modalità locali, queste gli orari dello stop di bus, tram e metropolitane in alcune delle principali città: Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio; Milano dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio; Venezia Mestre 9 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio ; Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; Firenze dalle 9.15 alle 11.45 e dalle 15.15 a fine servizio; Roma dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; Napoli dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; Bari dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:30 a fine servizio; Reggio Calabria dalle 8 alle 18 e dalle 21 a fine servizio”.

Dalle 10.30 alle 12 è in programma un secondo presidio simbolico organizzato dagli autoferrotranvieri in Via Paisiello 8, presso sede Cispel Toscana.

“Dopo la prima azione di sciopero nazionale di 4 ore dell’8 febbraio e la seconda di 24 ore del 26 marzo, – dicono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna provinciali – ci troviamo costretti a proseguire nella mobilitazione, perché coloro che hanno lavorato con impegno, professionalità e a rischio dell’incolumità personale, soprattutto nell’ultimo anno, per consentire il diritto alla mobilità della cittadinanza, non possono non aver riconosciuto il diritto al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre 2017 e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali, sanando criticità come quelle dei titoli abilitativi, del basso salario e della salute e sicurezza sul lavoro. Inoltre non è più rinviabile una riforma del settore, che favorisca le aggregazioni delle oltre 900 aziende esistenti per uno sviluppo del settore che elimini diseconomie, inefficienze, sprechi, oltre che una bassa qualità del servizio”.

Toscana Aeroporti Handling: sindacati, Regione Toscana pronta a confronto

Riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto su Toscana Aeroporti Handling con gli assessori regionali Nardini, Baccelli e Marras

La Regione Toscana è disponibile “ad aprire nell’immediato un confronto specifico con Toscana Aeroporti” sul destino di Toscana Aeroporti Handling, “coinvolgendo anche il sindacato per ricercare delle soluzioni, fare chiarezza e mettere in sicurezza i lavoratori”. E’ quanto riferiscono in una nota Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl, in seguito a un incontro avuto con gli assessori regionali al lavoro Alessandra Nardini, ai trasporti Stefano Baccelli e allo sviluppo economico Leonardo Marras.

“Abbiamo lanciato l’idea di creare un tavolo di lavoro – sottolineano -, che a fronte del censimento di tutte le lavorazioni specifiche e delle professionalità possedute dalle maestranze, per istituire un piano di formazione, attingendo dalle risorse economiche sia dal fondo nazionale che da quello regionale, per mettere i lavoratori in aula e coinvolgerli e tenerli formati. Questo permetterà che quando la ripresa partirà di essere pronti a rispondere alla domanda del lavoro. Su questo tema, l’assessora Nardini ha recepito questa opportunità e verificherà la possibilità di procedere in questa direzione, inoltre ha dato disponibilità a fare un focus sugli appalti che per primi rischiano di subire la scellerata scelta della vendita dell’Handling”. Su questa ultima ipotesi “non accetteremo mediazioni al ribasso”, aggiungono i sindacati, con l’obiettivo di “garantire i lavoratori sia sul piano salariale che occupazionale: metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare ad una soluzione positiva per i lavoratori”

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