Al Cango, per La Democrazia del Corpo, presentato “GIUDA”

Fino al 29 dicembre 2019, performance, pratiche, residenze, coproduzioni, creazioni site specific si sviluppano negli spazi di Cango Cantieri Goldonetta, in via Santa Maria 25 a Firenze. Artisti di fama internazionale si incrociano con le azioni e le riflessioni di un nutrito gruppo di giovani coreografi nell’intento di dar vita a un tessuto organico d’incontri e verifiche ne “La democrazia del Corpo”.

La democrazia del corpo – un progetto del Centro nazionale di produzione con la direzione artistica di Virgilio Sieni – rappresenta un contesto di esperienze nell’ambito dei linguaggi del corpo e della danza, posti in risonanza con le altre arti allo scopo di tracciare un laboratorio continuo di ricerca che indaghi la postura dell’uomo nell’abitare il mondo.

del corpo

A Cango Cantieri Goldonetta (via S. Maria 25 Firenze), venerdì 25 e sabato 26 ottobre ore 21.00, MK presenta GIUDA, coreografia di Michele Di Stefano, interpretazione di Biagio Caravano. Attraverso l’ascolto di un paesaggio sonoro che sembra anticipare, sottolineare o irridere le azioni del performer, il pubblico è testimone di una lotta contro il tempo, quel tempo che ha in serbo per il protagonista un percorso già scritto, vissuto in un silenzio assoluto. Lo spettatore è invece immerso nella musica in cuffia che sovrasta la visione.

Originariamente commissionato nel 2010 per l’attore Giovanni Franzoni da Antonio Latella, direttore artistico di una stagione dedicata al tema del Fondamentalismo al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Giuda viene riallestito nel 2014 all’ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry per Biagio Caravano, performer storico di tutti gli spettacoli di mk. Esiste ora anche una versione che comprende i due interpreti in un’unica performance, che ha debuttato al Teatro dell’Elfo di Milano nell’ottobre 2015.

del corpo

Giuda sprofonda nella condanna della ripetizione con la misteriosa consapevolezza dell’iniziato; il performer rimane sospeso in questa condizione, aggrappato al momento che precede ogni azione. Come un portiere nello spogliatoio prima della partita, prefigura ciò che il suo corpo dovrà sforzarsi di compiere, generando e subendo con lo stesso aplomb il meccanismo entro il quale viene immesso suo malgrado. Il suo problema è la gestione della cronologia, la creazione di ciò che è stato già deciso, nell’anticipo e nel ritardo. In questo modo egli trasforma la ripetizione in una possibilità oppure resta semplicemente nel dramma della performance.

del corpo

Attraverso l’ascolto di un paesaggio sonoro che sembra anticipare, sottolineare o irridere le azioni del performer, il pubblico è testimone di una lotta contro il tempo, quel tempo che ha in serbo per il protagonista un percorso già scritto, vissuto in un silenzio assoluto. Lo spettatore è invece immerso nella musica che sovrasta la visione e la carica di assonanze quasi cinematografiche.

Il pubblico ascolta in cuffia degli universi acustici olofonici, a tratti iperrealistici, a tratti invece astratti ed evocativi di un altrove o di una memoria o di una dimensione onirica privata  e collettiva. Il suono é il legame privilegiato tra l’azione e il suo intendimento. Il carattere solitario dell’ascolto in cuffia, attraverso un sistema complesso di registrazioni binaurali, diviene un’esperienza intima ma collettiva, immersiva e realistica.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.virgiliosieni.it .

Due appuntamenti a Cango con il Progetto Veretti

Martedì 9 e mercoledì 10 aprile, alle ore 21:00, nell’ambito del Festival La democrazia del corpo a Cango, andrà in scena “Mirroring” di Camilla Monga su musiche di Andrea Sommani e a seguire “Square” di Sara Sguotti su musiche di Andrea Ottani. Le rappresentazioni fanno parte del Progetto Veretti.

Il Progetto Veretti nasce in collaborazione con la Scuola di Musica di Fiesole al fine di avviare un percorso originale tra composizione musicale e coreografia.

Il progetto prevede l’individuazione di due giovani compositori da affiancare a due giovani coreografi nella creazione di un’opera inedita da rappresentare con la musica eseguita dal vivo nell’ambito, appunto, del Festival La Democrazia del corpo a Cango.

Le coreografe Camilla Monga e Sara Sguotti e i compositori Andrea Sommani e Andrea Ottani sono gli artisti selezionati, mentre i danzatori provengono dal percorso di formazione professionale R.O.S. Research Open Space del Centro Coreografico Opus Ballet.

“Mirroring” di Camilla Monga:

Coreografie Camilla Monga

Composizione musicale Andrea Sommani

Danzatori Raffaella Barone, Mari Kohara, Davide Lorenzi, Arianna Menga, Carlotta Serafini

I danzatori si relazionano alla musica della marimba, del violoncello e del flauto traverso come possibilità di riprodurre ciò che tramite l’ascolto influisce sulla qualità del movimento. Danza e musica si uniscono in un rapporto di reciproca amplificazione da cui può svilupparsi un immaginario in costante evoluzione e cambiamento.

La danza diviene interprete ed estensione di tutte le potenzialità dello strumento musicale. Il suono è in grado di evocare immagini che vengono tradotte in movimento che, come in un gioco di specchi, viene riflesso cambiandone prospettiva e senso attraverso un insieme di corpi in continuo movimento.

“Square” di Sara Sguotti:

Coreografie Sara Sguotti

Composizione musicale Andrea Ottani

Danzatori Roberta Epifania, Elena Giunta, Federico Serafini, Marzia Toma

Square è il contenitore dell’incontro tra due giovani autori, la coreografa Sara Sguotti e il compositore Andrea Ottani. Il progetto di collaborazione prevede il coinvolgimento di giovani in formazione, i danzatori dell’Opus Ballet e i musicisti della Scuola di Musica di Fiesole.

Un’indagine che prende in considerazione il luogo dell’arte che, per mezzo di un rituale, ogni volta viene ricreato. Si ispira liberamente all’opera di Ruben Östlund “The Square” nella quale viene utilizzata la metafora dell’arte contemporanea per raccontare la deriva delle società in cui ogni concetto di valorizzazione dell’unicità è andato sfumando. L’idea di bellezza tradizionale perde significato in un contesto in cui l’occhio giudicante di chi guarda può decidere cosa rientra nel dominio dell’arte e cosa no.

Veretti

INFO:

CANGO Centro nazionale di produzione, Virgilio Sieni

Via Santa Maria 23/25, Firenze

tel. 055.2280525

biglietteria@virgiliosieni.it

www.virgiliosieni.it

“Ad unghia ad unghia” di Fosca in prima assoluta a Cango

Venerdì 15 e sabato 16 marzo, ore 21, a Cango (via S. Maria 25 Firenze), nell’ambito del Festival La democrazia del corpo 2019, la prima assoluta del nuovo progetto di FOSCA in collaborazione con la poetessa Elisa Biagini: Ad unghia ad unghia.

In scena tre donne non vedenti raccontano la percezione del mondo attraverso la lingua, parola che diventa portatrice di spazialità fisica, di dimensione tangibile. Le dita delle tre performer scorrono sui quaderni in braille, dita che sembrano scavare e intagliare un mistero.

Ad unghia ad unghia è un’opera performativa in cui il testo poetico e la parola si mescolano in partitura sonora, narrazione e composizione musicale. Il lavoro si ispira e prosegue il percorso iniziato con le precedenti esperienze di Fosca sulla forma del radiodramma (Forever 2009, Mamie Ouate 2012, Tenue 2015).

Il testo poetico originale è di Elisa Biagini, che affronta una riscrittura di Cappuccetto Rosso, dove il mondo archetipico della fiaba si mescola al quotidiano, un quotidiano femminile, domestico e carnale. Il femminile è assoluto protagonista mentre il lupo sembra scomparso sotto le unghie, sotto la pelle ma il suo eco risuona nel bosco, luogo del buio, dell’oscuro: là è dove la bambina si dovrà perdere, per essere mangiata e risputata, trasformata dal bosco stesso.
Tre donne in scena, tre performer non vedenti, che raccontano la percezione del mondo attraverso la lingua, parola che diventa portatrice di spazialità fisica, di dimensione tangibile. Le dita delle tre performer scorrono sui quaderni in braille, le loro dita che sembrano scavare e intagliare un mistero “Where has the wolf gone? He disappeared under the skin on my fingers” (M. Atwood).

Fosca, progetto nato nel 2006 dall’idea di Caterina Poggesi, è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea, attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. All’interno delle varie iniziative ogni volta collaborano artisti e neofiti diversi, legati ai tratti specifici dell’opera. Fosca non vuole essere una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. È uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica e nello studio dei linguaggi della contemporaneità, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane. E’ progetto di creazione, produzione e promozione artistica di spettacoli, laboratori, eventi, momenti di studio, mostre, pubblicazioni, trasmissioni radiofoniche. FOSCA è un network multidirezionale in continua evoluzione e come tale opera.

Elisa Biagini vive in Italia dopo aver studiato e insegnato negli Stati Uniti per vari anni. Sue poesie sono uscite su varie riviste e antologie italiane, americane e non solo (fra le più recenti Nuovissima poesia italiana Mondadori, 2004; Parola plurale Sossella 2005). Ha pubblicato sette raccolte poetiche, alcune bilingui, fra cui L’Ospite (Einaudi, 2004), Fiato. parole per musica (Edizioni dif, 2006), Nel Bosco,(Einaudi, 2007), The guest in the wood (Chelsea editions, 2013 – “2014 Best Translated Book Award”), e la recente, Da una crepa
(Einaudi 2014; Xenos books 2017). Sue poesie sono tradotte in più di quindici lingue e ha partecipato ad importanti festival italiani e internazionali.

Cango

INFO:

CANGO, Centro nazionale di produzione Virgilio Sieni, via Santa Maria 23/25, Firenze

tel. 055.2280525

biglietteria@virgiliosieni.it

www.virgiliosieni.it

Exit mobile version