Il Maggio apre la Cavea con due opere di Verdi

Il 15 e 18 luglio alle 21 con ‘Un ballo in maschera’ primo dei due titoli verdiani in programma – il secondo è La traviata – il Maggio s’insedia nella Cavea, l’ampio, bellissimo teatro all’aperto sul tetto dell’edificio, uno spazio con una acustica sorprendente e una vista mozzafiato sulla città di Firenze. Sul podio il maestro Carlo Rizzi a dirigere alcuni dei grandi interpreti verdiani dei nostri giorni come Francesco Meli, Krassimira Stoyanova, Carlos Álvarez. Biglietti a partire dai 15 euro con la Maggio Card.

Per la prima volta, a parte sporadiche occasioni anche se non squisitamente liriche, il Maggio aprirà la Cavea per due opere, in forma di concerto, di Giuseppe Verdi. Si comincia con Un ballo in maschera: 15 e 18 luglio 2020, ore 21, con il maestro Carlo Rizzi a dirigere il Coro, l’Orchestra del Maggio e un grande cast di voci verdiane e si attende La traviata il 19 luglio sempre alle 21. Il grande, arioso e bellissimo spazio all’aperto posto sul tetto del teatro e dal quale dall’alto si gode una delle viste più inattese, sorprendenti e mozzafiato sulla città di Firenze ha fatto apprezzare nel corso delle prove di questi giorni un’acustica splendida. Il bel tempo dei prossimi giorni, l’aria che a sera rinfresca, l’architettura di uno spazio così pulito e lineare, la musica verdiana che va dritta al cuore sottolineata dai grandi interpreti in locandina, promettono di regalare al pubblico un’atmosfera pressoché indimenticabile.

Foto Michele Monasta

Una sorta di doppia inaugurazione quindi in Cavea nell’emblematico e significativo solco verdiano con la direzione del maestro Carlo Rizzi che sale per la prima volta sul podio del Maggio e che, in occasione della Traviata del 19 luglio, festeggerà anche i suoi 60 anni. Carlo Rizzi è invitato come direttore ospite nei più celebri teatri lirici, festival e sale da concerto internazionali e italiani. Possiede un repertorio che spazia dal barocco e da rarità di Bellini, Cimarosa e Donizetti fino a Giordano, Pizzetti e Montemezzi. È Conductor Laureate della Welsh National Opera e ha sviluppato inoltre stretti rapporti con il Teatro alla Scala, la Royal Opera House Covent Garden e la Metropolitan Opera di New York.

A dare voci ai personaggi dell’opera ci saranno interpreti  verdiani di grandissimo rilievo tra cui: nel ruolo di Riccardo, Francesco Meli, uno dei tenori più richiesti al mondo, che ritorna dopo il suo recentissimo recital dello scorso 7 giugno che ha segnato la riapertura del Maggio; con lui il soprano Krassimira Stoyanova  – Amelia – una delle più acclamate interpreti verdiane  e con 13 personaggi in repertorio e che tornerà a Firenze a fine agosto per le due attesissime esecuzioni della “Messa da Requiem”, di Verdi, dirette da Zubin Mehta e previste in piazza della Signoria. Le altre due voci femminili sono due artiste in netta ascesa e affermazione e vincitrici entrambe di molti concorsi internazionali Enkeleda Kamani (ora come il paggio Oscar e che rivedremo come Gilda nel nuovo allestimento di Rigoletto nel febbraio 2021 ) e il mezzosoprano Judit Kutasi, l’indovina Ulrica. Poi il baritono Carlos Álvarez,  – Renato – più volte acclamato dal pubblico e tra i più apprezzati cantanti dei nostri giorni con un vasto repertorio tra cui spiccano numerosissimi personaggi delle opere verdiane; a concludere il baritono William Corrò (Silvano), il basso  Fabrizio Beggi  (Samuel),il basso Emanuele Cordaro (Tom) e il tenore Antonio Garés (nel doppio ruolo del giudice e di servitore di Amelia) formatosi all’Accademia del Maggio. Cordaro e Garés saranno anche nel cast di La traviata del 19 luglio come il dottor Grenvil, il primo, e Gastone, il secondo.

Saranno circa 600 i posti disponibili secondo le disposizioni di sicurezza con prezzi a partire dai 15 euro per i  giovani, titolari della Maggio Card, e la grande platea all’aperto divisa in due settori in vendita a 50 e 100 euro.

L’opera Un ballo in maschera venne commissionata a Giuseppe Verdi dal Teatro San Carlo di Napoli, nel 1857, e ciò lo spinse fin da subito a cercare il soggetto ideale. La prima idea fu “Re Lear” di Shakespeare, ma la mancanza di tempo lo costrinse a ripiegare su un libretto di Scribe, “Gustave III ou Le bal masqué”, già musicato da Auber e da Mercadante. La storia si ispirava a un fatto storico accaduto nel 1792: l’omicidio di re Gustavo III di Svezia ad opera di un suo cortigiano durante un ballo. L’argomento era indubbiamente scomodo, l’uccisione in scena di un monarca non poteva lasciare indifferenti i censori napoletani, che infatti intervennero imponendo a Verdi numerosi tagli e modifiche. Ma Verdi teneva troppo ai tratti della sua nuova opera per poter accettare, tra le tante altre richieste, di spostare anche l’azione nel dodicesimo secolo. Naufragato così il debutto napoletano, Un ballo in maschera fu allestito al Teatro Apollo di Roma, dove andò in scena il 17 febbraio 1859 con un grandissimo successo.

Il Maggio Musicale Fiorentino annuncia la stagione sinfonica 2019/2020

La stagione sinfonica 2019/2020 del Maggio Musicale Fiorentino, sarà ispirata ai Percorsi di musica nordeuropea. 23 saranno i concerti, di cui 10 nel LXXXIII Festival. Per i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven il maestro Zubin Mehta dirigerà l’integrale delle Sinfonie oltre al Fidelio in forma di concerto, secondo titolo operistico del prossimo Festival.

La stagione Sinfonica 2019/2020 sarà inaugurata il 27 ottobre dal maestro Emmanuel Krivine che nel programma ricorderà anche il 150esimo anniversario dalla morte di Hector Berlioz dirigendo la Symphonie Fantastique. Emmanuel Krivine è attualmente il direttore musicale dell’Orchestre National de France e direttore principale ospite della Scottish Chamber Orchestra. Il 31 ottobre Alpesh Chauhan il direttore musicale della Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, ormai quasi di casa al Maggio, torna con il  pianista Alessandro Taverna in un programma tutto nordeuropeo con musiche di Grieg e Sibelius.

Il 21 novembre torna a Firenze il maestro Nicola Piovani nell’esecuzione di Kaos, della suite da Good morning Babylonia (dall’omonimo film di Vittorio e Paolo Taviani), della suite da Il marchese del Grillo (dall’omonimo film di Mario Monicelli), della suite da La vita è bella (dall’omonimo film di Roberto Benigni) e della suite Fellini (musiche dai film di Federico Fellini: Intervista, La voce della Luna e Ginger & Fred). Il 29 novembre sarà la volta del debutto a Firenze della portoghese Joana Carneiro, direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Portoghese e del Teatro Sao Carlos di Lisbona, che affronterà ancora un programma nordeuropeo con Sibelius e una composizione di Esa-Pekka Salonen.
Il 3 dicembre, il direttore emerito a vita del Maggio, il maestro Zubin Mehta, al primo dei suoi numerosi appuntamenti, dirigerà il Coro e l’Orchestra del Maggio nella Messa in do minore K427 di Wolfgang Amadeus Mozart, uno dei  massimi capolavori della musica sacra e, assieme al Requiem, l’apice delle opere di carattere religioso di Mozart.

Il 18 gennaio Dennis Russell Davies direttore e pianista statunitense dirigerà Emanuele Arciuli al pianoforte e l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia n. 2, The Age of Anxiety di Leonard Bernstein; entrambi gli artisti sono dei fini conoscitori del repertorio novecentesco statunitense; in programma anche la sinfonia n.1 di Sibelius e l’ouverture Maskarade di Nielsen per proseguire la perlustrazione delle composizioni nordeuropee.

Il 25 gennaio è in programma un concerto diretto da Daniele Gatti, che dirigerà la sinfonia n.6 in la minore Tragica di Gustav Mahler. Il maestro Gatti salirà altre due volte sul podio del Maggio, in occasione del Festival. Il 7 febbraio è atteso James Conlon, che alla guida dell’Orchestra del Maggio eseguirà di Antonin Dvoràk, la n. 9 in mi minore “Dal Nuovo Mondo”, op. 95, una delle pagine sinfoniche più travolgenti di tutto l’Ottocento.

Il 28 febbraio Alexander Lonquich anche al pianoforte, dirigerà l’Orchestra del Maggio nella Sinfonia in sol maggiore Oxford di Franz Joseph Haydn e nel Concerto in mi bemolle maggiore K. 449 per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart,  e, sempre di Mozart, il Concerto in si bemolle maggiore K. 595 per pianoforte e orchestra. Il 7 marzo in programma l’atteso ritorno di Myung-Whun Chung, che dirigerà la sinfonia n.9 di Gustav Mahler, composizione che rappresenta il lungo e appassionato addio di Mahler alla vita e alla musica assieme al poema Das Lied von der Erde, e l’abbozzo della sua Decima.

Il 21 marzo  Lionel Bringuier, violinista, pianista e direttore francese giovane ma che è già salito sul podio di orchestre come la Royal Philharmonic Orchestra, la London Symphony, la Chicago Symphony, la  Concertgebouworkest, la New York Philharmonic, la Cleveland e molte altre che affronta sul podio dell’Orchestra del Maggio Ravel, Prokof’ev e Sibelius. Il 28 marzo e il 3 aprile  il maestro Zubin Mehta, dirige Ancient voices of children di George Crumb con il soprano Mojca Erdmann e la Sinfonia n. 7 in mi maggiore di Anton Bruckner. Nella serata del 3 aprile il maestro Mehta offrirà un programma tutto mozartiano con Stefano Bollani al pianoforte  nel Concerto n. 23 in la maggiore per pianoforte e orchestra K. 488 e con il soprano Mojca Erdmann, il tenore Berhard Berchtold e il basso Goran Jurić la Messa dell’Incoronazione in do maggiore per soli, coro e orchestra K. 317.

Il ricco programma sinfonico dell’LXXXIII Festival prevede 10 appuntamenti sinfonici, verrà inaugurato il 2 maggio con il maestro Myung Whun Chung che dirigerà l’Orchestra, il Coro e il Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino nell’imponente e colossale Sinfonia n. 3 in re minore di Gustav Mahler.

Cinque dei concerti in calendario nel Festival vedranno Zubin Mehta sul podio per i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven, il primo è previsto l’8 maggio quando con il violinista Leonidas Kavakos dirigerà l’Ouverture Egmont, il concerto per violino e orchestra e, con la sinfonia n. 3, inizierà l’intero ciclo delle nove sinfonie beethoveniane. Gli altri concerti sono fissati il 13 (sinfonie 1, 2 e 4), il 16 (sinfonie 5 e 8), il 20 (sinfonie 6 e 7) e 30 Maggio con la monumentale Nona. Il Maestro, nel cartellone operistico del Festival, dirigerà inoltre il Fidelio, in forma di concerto. In totale sono dieci le presenze del maestro al Maggio.

Sul podio del Maggio, il 16 giugno, salirà Daniele Rustioni, per dirigere l’Orchestra della Toscana e l’Orchestra e il Coro del Maggio.

Il 19 giugno  il maestro Juraj Valčuha direttore musicale del Teatro San Carlo e impegnato anche nel cartellone operistico del Festival  dirigerà un concerto con i Four sea interludes op. 33 di Benjamin Britten e nel solco nordeuropeo due lavori di due dei più grandi compositori scandinavi vissuti a cavallo tra ‘800 e ‘900: il poema sinfonico Le Oceanidi del finlandese Jean Sibelius e la Sinfonia n. 4 L’Inestinguibile di Carl Nielsen, il massimo rappresentante della scuola danese.

Al maestro Daniele Gatti il compito di condurre verso il termine l’83esima edizione del Festival del Maggio Musicale con due appuntamenti: il primo il 26 giugno e il secondo il 30 che segnerà anche la chiusura ufficiale della manifestazione, con un concerto che vedrà impegnati il Coro e l’Orchestra del Maggio.

A completare il programma concertistico del Maggio, il 22 dicembre, si terrà il tradizionale, atteso e suggestivo “Concerto di Natale” con Lorenzo Fratini e Samuele Zagara a dirigere l’Orchestra Astrolabio e Coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino.  Il  9 gennaio tornerà il “Ciclo Mozart” al Teatro Goldoni diretto dal maestro Federico Maria Sardelli che affronterà le composizioni del salisburghese avvicinandole a lavori di autori a lui coevi, in questo caso Joseph Martin Kraus, Jean-Philippe Rameau e Carl Philip Emanuel Bach. E infine il 15 marzo, al Teatro Goldoni, andrà in scena il recital del mezzosoprano Veronica Simeoni accompagnata al pianoforte da Michele d’Elia. L’Orchestra del Maggio, inoltre, il 2 febbraio sarà a Livorno al Teatro Goldoni con un concerto diretto da Beatrice Venezi. I concerti e i dettagli in collaborazione con Amici della Musica Firenze, l’Orchestra Giovanile Italiana e altri progetti con l’Orchestra della Toscana, verranno resi noti in seguito.

Un anticipo della Stagione sinfonica 2019/2020 avrà luogo a settembre con il concerto di venerdì 6 diretto da Fabio Luisi con Sergej Krilov al violino e l’importante tournée a Bucarest per il Festival Enescu, e  i due concerti del “ciclo Mozart” diretti da Federico Maria Sardelli al Teatro Goldoni il 28 e 29 settembre.

I biglietti per ogni concerto sia della Stagione sinfonica 2019/2020 sia del Festival e tutti gli  abbonamenti relativi saranno messi in vendita dal prossimo 3 settembre 2019. Gli abbonati ai turni Sinfonica Premiere 2018/2019  e Stagione Sinfonica 2018/2019 avranno la possibilità di esercitare il diritto di prelazione fino al 27 ottobre.

Il Festival del Maggio Musicale chiude con oltre 40mila paganti

Oltre 120 eventi in 55 giorni di programmazione che hanno attirato 40 mila spettatori paganti, di cui 2.500 under 30: si è chiusa con questo bilancio l’ottantaduesima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino che ha avuto come tema conduttore ‘Potere e virtù’.

Il Festival del Maggio Musicale Fiorentino era partito il 2 maggio scorso e si è chiuso il 26 giugno con il concerto sinfonico diretto da Daniele Gatti e che ha visto impegnati il Coro e l’Orchestra del Maggio e Olesya Petrova come voce solista in un programma con musiche di Honegger e Prokof’ev. Questa 82esima edizione, ricorda una nota, ha celebrato importanti ricorrenze: i 90 anni della fondazione dell’Orchestra del Maggio, i 500 dalla morte di Leonardo da Vinci, i 500 anni dalla nascita di Cosimo I e Caterina de’ Medici.

“Si è chiusa tra gli applausi calorosi del pubblico e con lo stesso entusiasmo che aveva salutato il Lear inaugurale diretto dal maestro Fabio Luisi, l’importante 82esima edizione del Festival del Maggio Musicale”, commenta il sovrintendente Cristiano Chiarot in una nota. “Questo Festival del Maggio – aggiunge – ha voluto indagare come la virtù e la disposizione del singolo verso modalità di perfezione siano integrabili con l’esercizio del potere, ma non solo. Un festival senza confini anche in senso geografico perché, per il secondo anno consecutivo siamo riusciti, grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, della Regione Toscana e di tutti i nostri partner, a partire dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, a portare la musica anche fuori dal perimetro del nostro teatro per andare nelle piazze, nelle strade, nei musei, nelle biblioteche, nei cinema, nelle chiese, nei circoli e poi ancora in tre altre città della nostra splendida regione”.

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