Marino Marini: Attademo si aggiudica Playable Museum Award 2019

L’architetta Greta Attademo (Napoli, 1992), con il progetto Origaming, è la vincitrice della seconda edizione del Playable Museum Award del Museo Marino Marini di Firenze, realizzato con il coordinamento a cura dell’engagement scientist e game designer Fabio Viola. Il Playable Museum Award è la call internazionale che premia la migliore idea – inedita ed originale – per un museo del futuro coinvolgente e creativo – con un grant di 10 mila euro.

Una sfida lanciata dal Museo Marino Marini di Firenze ai creativi e visionari di tutto il mondo, in ogni ambito della conoscenza, che nasce dall’esigenza sempre più forte di cambiare il modo di considerare i musei, anche per attrarre e coinvolgere le nuove generazioni. Il Museo Marino Marini di Firenze diventa, così, un hub di innovazione e sperimentazione, un museo- laboratorio dove pensare e creare prototipi e idee da poter poi declinare anche in altri musei, un luogo di “produzione” culturale, spazio di contaminazione dove sviluppatori, makers, artisti, storytellers, designers possano lavorare  ad una sintesi tra passato e futuro, tra tecnologia e umanesimo.

La giuria internazionale – composta da Alessandra Capodacqua, Simona Maschi, Ellyn Toscano, Lorenzo Coppini e Jeffrey Schnapp – ha così motivato la sua decisione: Il progetto esprime un concept veramente originale. La qualità dell’esposizione, l’eleganza e la soluzione proposta nella progettazione software-hardware-fisica corrispondono alla sfida lanciata dalla call di un’idea applicabile ad una modalità user experience, rivolta a tutte le tipologie di utenti. It’s #playable!

“Il progetto Origaming è stato giudicato il migliore all’unanimità dalla giuria – ha dichiarato Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini di Firenze – perché è molto originale, creativo e permettere di coinvolgere tutte le tipologie di utenti, offrendo a ciascuno una modalità di interazione curiosa e giocosa. Anche quest’anno, la partecipazione è stata straordinaria, soprattutto dall’estero, e il fatto che  la vincitrice sia una giovane donna italiana ci rende particolarmente felici, un segno di come le nuove generazioni siano sempre più familiari con le discipline STEM. Non vediamo l’ora di supportare Greta Attademo nella realizzazione del suo progetto innovativo”.

“Il progetto Origaming risponde alle sfide della Cultura Interattiva, dove il concetto di spettatore cede il passo allo spettAutore – ha detto il coordinatore del Playable Museum Award, Fabio Viola-. Il pubblico diventa parte integrante dell’esperienza artistica e il manufatto, da oggetto si trasforma in processo, grazie alla stratificazione umana. Quando l’analogico dialoga con il digitale, quando culture diverse convergono, quando l’aura sacrale dell’opera si contamina con l’idea di partecipazione attiva, nascono esperienze playable che facilitano il raggiungimento, coinvolgimento e trasferimento di informazioni verso nuovi pubblici. E per il secondo anno consecutivo, il premio è andato a un under 30, a dimostrazione del grande potenziale creativo di cui potrebbero beneficiare le nostre istituzioni culturali”.

 

IL CONCEPT

Il fascino dell’Origami, antica tecnica giapponese di piegatura della carta, costituisce il concept di progetto, poiché grazie alla sua combinazione di colori, forme geometriche e piegature, è in grado di determinare un infinito numero di soluzioni giocabili possibili. L’idea è di trasferire le caratteristiche principali dell’Origami ad un nuovo oggetto museale, invertendone il tradizionale processo di creazione e trasformando la forma finale in una guida interattiva che, aperta nel corso dell’esposizione museale, rivela nuovi significati e conoscenze relative alle opere culturali.

 

Greta Attademo – Biografia

Nata nel 1992 a Napoli, svolge attualmente il secondo anno di dottorato in architettura, lavorando ad una tesi relativa all’uso della rappresentazione, delle nuove tecnologie e della gamification come nuovi strumenti narrativi per la comunicazione del patrimonio culturale. Dal 2018 realizza attività didattiche integrative relative all’insegnamento di “Applicazioni di Geometria Descrittiva” per la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base di Napoli.

The Medici Game: Palazzo Pitti diventa scenario di videogioco

Un videogioco per far conoscere l’arte di Palazzo Pitti con il pretesto di omicidi, e relativi enigmi, da risolvere. Si chiamerà The Medici Game: Murder at Pitti Palace; a idearlo e produrlo è la casa editrice Sillabe in partnership con Opera Laboratori Fiorentini – Civita e Gallerie degli Uffizi.

The Medici Game sarà un’avventura investigativa, ambientata nelle più fastose stanze di Palazzo Pitti tra le quali la Sala Bianca, quella di Saturno (dove sono esposti molti capolavori di Raffaello, come il suo autoritratto) e quella di Prometeo (che contiene i dipinti più antichi della collezione della reggia), oltre che in uno dei più suggestivi luoghi del giardino di Boboli, la Grotta del Buontalenti. Gli ambienti, ricavati da fotografie reali, verranno ricostruiti in ogni dettaglio grazie alla grafica digitale.

Protagonista della storia è Caterina, giovane e intraprendente storica dell’arte. Come si può intuire dal titolo stesso del videogioco, durante una visita in Palazzo Pitti la ragazza si ritrova, suo malgrado, coinvolta in un misterioso caso di omicidio, avvenuto proprio tra le mura della reggia. Per uscirne indenne, e possibilmente viva, Caterina sarà costretta ad
improvvisarsi detective e a risolvere, anche grazie alle sue competenze storico-artistiche, una lunga serie di enigmi che la porteranno a scoprire i segreti plurisecolari gelosamente custoditi dalle mura dell’antico palazzo. Per dare maggior forza espressiva alla protagonista del gioco, è stato creato anche un suo profilo Instagram, come se fosse una persona reale, con foto e immagini: è possibile visitarlo sul popolare social all’indirizzo caterina_florence92.

Attualmente in fase di sviluppo, lo sta realizzando l’associazione culturale TuoMuseo, specialista nell’arte della ‘gamification’ di realtà culturali: suo il pluripremiato Father to Son, già forte di oltre 4 milioni di download realizzato per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. ‘The Medici Game’ sarà disponibile in autunno; pensato per i formati mobili (cellulari e tablet), verrà pubblicato sui principali store digitali nelle versioni Ios e Android in italiano, inglese, spagnolo, russo, portoghese, cinese e giapponese.

“Palazzo Pitti a Firenze, una delle più belle e spettacolari regge al mondo – commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – sta per diventare anche ambientazione di un videogioco incentrato sui grandi temi della storia e dell’arte. È un’iniziativa fantasiosa per interessare il pubblico più giovane e avvicinarlo ai nostri musei, offrendo spunti innovativi per appassionarsi al nostro patrimonio culturale. L’incontro con l’arte e la bellezza avviene così attraverso il gioco, strumento didattico potentissimo”.

“Siamo felici di questa collaborazione che rafforza l’impegno della nostra azienda ad investire affinché l’arte si rivolga ai giovani e sia sempre al passo con i tempi”, commenta il presidente e AD di Opera Laboratori fiorentini – Civita, Giuseppe Costa. “I videogame di oggi – prosegue – sono in grado di creare mondi virtuali dalla qualità visiva incredibile e con il lancio di The Medici Game intraprendiamo un proficuo percorso che unisce il mondo dell’arte e quello della cultura con i videogiochi. Un progetto che può favorire la diffusione della conoscenza dei nostri musei”.

Dichiara l’amministratore unico e direttore editoriale di Sillabe, Maddalena Paola Winspeare: “Prosegue l’impegno di Sillabe nell’ambito dei giochi dedicati a Firenze e alle Gallerie degli Uffizi. A quelli tradizionali da tavolo (Firenzopoli. Le chiavi della città, MemoUffizi, Il mercante in fiera dell’arte) si affianca oggi un avvincente videogame ambientato a Palazzo Pitti, nelle stanze rese celebri dalla dinastia dei Medici. La conoscenza e l’approfondimento dei temi legati alle collezioni museali e alla storia di Firenze, declinati anche nelle più innovative forme di comunicazione digitale, si confermano tra gli obiettivi primari della casa editrice”.

“La possibilità di ambientare un video gioco in una location ricca di storia e fascino come Palazzo Pitti – afferma il fondatore di TuoMuseo, Fabio Viola – ha fornito a game designer, artisti e sviluppatori di TuoMuseo un’occasione unica a livello creativo. Opere d’arte, decori, mobilio e persino pareti interpretano un ruolo da co-protagonisti in un’avventura avvincente e misteriosa che racconta parte della storia del Palazzo”.

Arriva ‘Firenze Game’, la app per scoprire la storia di Firenze

Dedicata a bambini e ragazzi che vogliono scoprire la storia di Firenze attraverso un gioco di carte su smartphone o tablet, “Firenze Game” è scaricabile da App Store e GooglePlay. L’applicazione è realizzata dal Comune di Firenze, con Linea Comune, Muse e Digital Fun per aiutare i più giovani a conoscere la storia di Firenze in un’esperienza che unisce il gioco digitale alla visita della città.

L’app permette agli utenti di creare un proprio avatar e sfidare gli amici: il mazzo-base contiene carte di vari colori, uno per ogni periodo storico: per vincere le carte dovranno essere disposte su una plancia virtuale in modo da creare coppie o tris tematici. Luoghi, simboli e personaggi storici si ‘incontreranno’ durante le partite, dando agli utenti la possibilità di sperimentare combinazioni vincenti e conoscere la storia nascosta dietro ogni carta.

Ma il gioco non si ferma online: ogni giocatore potrà aggiungere nuove carte al proprio mazzo muovendosi per la città, vicino a piazze, monumenti e musei. In piazza Signoria, ad esempio, si potranno sbloccare le carte di Cosimo I, Palazzo Vecchio e della Tartaruga con la Vela; spostandosi verso le sponde dell’Arno, nei pressi del museo Galileo, il mazzo si potrà arricchire con un planisfero o un cannocchiale; proseguendo verso gli Uffizi gli utenti otterranno la carta di Leonardo e dell’Uomo Vitruviano, in un percorso in tutto il centro storico fino alle Cascine e Coverciano, dove sarà possibile sbloccare anche la carta di un famoso calciatore.

“Per parlare ai più giovani e richiamare la loro attenzione – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e turismo Cecilia Del Re – occorre sempre più usare linguaggi e strumenti loro vicini. Per questo, grazie a Fabio Viola, start-upper toscano di 27 anni, abbiamo pensato a un gioco digitale per far conoscere la storia di Firenze in modo divertente attraverso personaggi, simboli e luoghi d’attrazione più o meno battuti dai flussi turistici. Le carte più preziose del gioco – ha proseguito Del Re – sono state infatti nascoste negli angoli della Firenze meno conosciuta, che vogliamo sempre più promuovere. Le idee di una giovane start-up si fondono così con le prerogative di una pubblica amministrazione”.

“Un progetto che coniuga esperienza digitale ed esplorazione fisica dello spazio urbano per stimolare il coinvolgimento delle nuove generazioni verso lo straordinario patrimonio culturale della città di Firenze – ha detto il game designer e co-fondatore di DigitalFun Fabio Viola. Firenze si dimostra realtà pioniera nell’utilizzare nuovi linguaggi come quello del videogioco per raccontarsi e sviluppare politiche di audience engagement”.

Una visita turistica è un’esperienza di relax e svago, ma sempre più spesso il rischio è quello di spostarsi frettolosamente senza prestare attenzione a ciò che ci circonda: la app stimola i più giovani a guardarsi intorno alla ricerca di tracce della Firenze del passato. L’applicazione, pensata sia per i fiorentini che per i visitatori stranieri, è sviluppata in italiano e inglese.

Il servizio di Alice Sennati:

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