Uffizi, nuovi bandi mettono a rischio il 30% dei lavoratori

Con i nuovi bandi a rischio il 30% dei posti di lavoro e dei salari nei servizi museali: stamani a Firenze incontro tra Filcams Cgil, UilTucs e il direttore Schmidt. “Sì a rafforzare la clausola sociale, anche attraverso intervento governativo”.

Oggi le rappresentanze sindacali di Opera, insieme alla Filcams Cgil e alla Uiltucs, hanno incontrato il direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt.
Un incontro arrivato sette giorni dopo il volantinaggio di lavoratori e sindacati nel piazzale degli Uffizi, in cui si denunciava il fatto che le gare d’appalto per diversi servizi museali di Firenze (Uffizi, Palazzo Pitti, Accademia e Museo di San Marco), già bandite da Consip (per conto del Mibact) o in via di definizione, peggiorano le condizioni dei circa 300 lavoratori di Opera attualmente impiegati (a rischio il 30% dei posti di lavoro e il 30% delle retribuzioni).

Filcams Cgil e alla UilTucs, durante l’incontro di oggi, hanno detto: “al direttore abbiamo rappresentato le nostre preoccupazioni rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali e salariali impegnati nei servizi aggiuntivi dei musei statali di Firenze in previsione dei bandi di gara di concessione. Il direttore ha condiviso, personalmente, le nostre ragioni e si è detto favorevole al rafforzamento della clausola sociale, anche attraverso un intervento di natura governativa. Infine, nel proprio ruolo di manager, il direttore ha illustrato gli interventi in corso che favoriranno l’incremento dell’occupazione e la valorizzazione del personale impiegato”.

“Nei prossimi giorni – concludono i due sindacati -, di concerto con i livelli nazionali, i lavoratori e le loro rappresentanze porteranno avanti tutte le iniziative utili a tutelarli anche attraverso azioni rivolte direttamente al Governo e al Ministero competente”.

“Patto per la ricerca”: archivi in comune per facilitare indagini informatiche

Un ‘Patto per la ricerca’ tra Gallerie degli Uffizi e Biblioteca nazionale di Firenze che mettono in comune i loro archivi per indagini informatiche più complete e dettagliate.

Grazie ad un accordo firmato dal direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Bncf) Luca Bellingeri e dal Direttore degli Uffizi Eike Schmidt, un team formato da bibliotecari, specialisti di conservazione e informatici, ha reso possibile la sinergia fra i cataloghi delle due istituzioni.
Tramite il Thesaurus online di Bncf, ricco di oltre 60mila termini, spiega una nota, si creano collegamenti fra descrizioni di opere d’arte del patrimonio fiorentino del catalogo web delle Gallerie degli Uffizi e pubblicazioni sullo stesso tema possedute dalla Nazionale.

Allo stesso tempo, gli Uffizi hanno arricchito le funzionalità dei loro archivi digitali integrando negli strumenti di ricerca catalografica anche i riferimenti al Thesaurus, garantendo così interazione bidirezionale tra le banche dati dei due istituti.

Tale modello di collaborazione, sottolinea Bellingeri, “è la prova di come, nel mondo dei beni culturali, sia fondamentale l’uso di strumenti comuni, aperti ed integrabili, pur nel rispetto degli standard dei domini di appartenenza”. E, aggiunge Schmidt, “da oggi, con questo accordo, arte e patrimonio librario parlano sempre più la stessa lingua”

San Valentino a Firenze: sconti e iniziative agli Uffizi

‘Firenze Città dell’Arte e dell’Amore’: due settimane di iniziative ed eventi speciali curati in collaborazione tra Uffizi e albergatori cittadini, pensati per gli innamorati, tra il 31 gennaio (ricorrenza del matrimonio tra Agnolo Doni e Maddalena Strozzi, per i quali Michelangelo realizzò il celebre Tondo e Raffaello i loro ritratti) ed il 14 febbraio, San Valentino.

E’ l’idea lanciata per il 2020 dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, dopo il successo ottenuto ieri con la Festa dei Doni quando le ‘coppie’ hanno potuto usufruire di sconti particolari per una visita al museo organizzata in occasione dell’anniversario della famosa unione rinascimentale.
Sono state circa 350 infatti le coppie, di ogni età, venute da svariate parti d’Italia agli Uffizi per prendere parte alla prima edizione dell’iniziativa.
“Partendo da questo successo, abbiamo pensato che potrebbe essere un bene per la città ampliare la formula – spiega Schmidt – e proprio di questo stiamo parlando con gli albergatori di Firenze. Realizzare insieme un programma di eventi e promozioni, che abbia inizio il 31 gennaio 2020 con la seconda edizione della Festa dei Doni ed abbia il suo naturale culmine il 14 febbraio”.
Il filo conduttore sarebbe ovviamente l’amore, con iniziative pensate principalmente per gli innamorati: il nome del progetto potrebbe essere ‘Firenze città dell’arte e dell’amore”. “Firenze – conclude il direttore – è da secoli nota in tutto il mondo non solo per l’arte, ma anche per la proverbiale vis polemica che ne caratterizza l’indole, lo spirito. Con questo nostro spunto vorremmo contribuire a renderla sempre più famosa ed apprezzata anche come città del più nobile dei sentimenti, l’amore. Che è un elemento che caratterizza da sempre la fiorentinità: non dimentichiamo che il divino Dante Alighieri ha dedicato proprio all’amore l’intera cantica del Paradiso nella sua Commedia”.

“Vaso Fiori”, Germania: quadro torni in Italia

Il ministro per gli Affari esteri Michael Roth: l’opera Vaso di fiori del pittore Jan van Huysum “appartiene agli Uffizi” di Firenze il governo federale sostiene il raggiungimento di questo obiettivo”.

Roth ha risposto ad  un’interrogazione del membro del Bundestag Fabio De Masi (Linke) sulla qeustione della  restituzione agli Uffizi dell’opera “Vasoi di Fiori” del celebre pittore fiammingo  trafugata da truppe tedesche in ritirata nel 1944 e poi finita nel possesso di un ex caporale. Nella sua interrogazione il membro  Masi aveva chiesto quali misure il Governo federale tedesco sta intraprendendo nei confronti delle autorità italiane per permettere la restituzione del quadro e  se lo stesso Governo federale ritiene ammissibile un sequestro del dipinto, su richiesta delle autorità italiane, alle persone nel cui possesso si trova attualmente il quadro.

“Il ministero degli Esteri – è stato anche risposto – ha più volte consigliato di restituire volontariamente l’opera agli Uffizi” ma “la verifica dell’ammissibilità di un sequestro su richiesta di un ente di giustizia di un altro stato membro in un procedimento penale condotto sul posto è di competenza degli enti giudiziari dei Lander. Il governo federale non può dare alcun parere né può influenzare la decisione”.
Il sequestro era stato chiesto dall’autorità giudiziaria italiana.
L’opera trafugata è stata bottino di guerra nella Seconda Guerra Mondiale. In anni più recenti gli eredi del soldato tedesco che la portò via dall’Italia hanno tentato di
restituirla ai musei fiorentini dietro pagamento di denaro, una specie di riscatto. Da qui partì un’inchiesta per estorsione della procura di Firenze condotta dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico.

“Sono doppiamente soddisfatto per questi sviluppi politici, da un lato perché il fatto che la
vicenda del Vaso di Fiori sia stata posta al centro di un’interrogazione parlamentare testimonia quanto anche il popolo tedesco abbia a cuore che la restituzione possa andare a buon fine. Dall’altro, perché il governo riconosce ufficialmente ciò che noi sosteniamo da tempo: e cioè che la casa legittima del capolavoro di van Huysum è a Firenze, in Palazzo Pitti”: questo è il commentodel direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt

 

Bilancio 2018 degli ‘Uffizi’, Schmidt: un anno da record

?Firenze, i numeri di visitatori ed incassi del 2018 alle Gallerie degli Uffizi, sono stati illustrati durante la conferenza stampa che il direttore Eike Schmidt ha dedicato all’andamento dell’anno appena trascorso.

Secondo il direttore Schmidt, quest’anno si è registrato un Boom di visitatori ed incassi, alle Gallerie degli Uffizi di Firenze: il complesso museale fiorentino, che raccoglie la celebre galleria vasariana, la reggia medicea di Palazzo Pitti ed il giardino di Boboli, cresce del 6% rispetto al 2017 per quanto riguarda le presenze e del 50,5% per gli introiti.

Nel dettaglio, durante il 2018 ci sono stati 4.153.101 visitatori in tutto il complesso, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, quando erano stati 3.918.350.

Nei soli Uffizi sono stati 2.230.914 (-0,2%, in linea sostanziale con il 2017): un dato che certifica, come lo scorso anno, la permanenza della Galleria al primo posto tra i musei italiani come numero di visitatori. A Palazzo Pitti le presenze sono state 735.390 (con un significativo aumento di +25%), mentre al Giardino di Boboli 1.188.409 (+9%).

Sul fronte degli incassi, grazie alla nuova bigliettazione con prezzo variabile in base al periodo dell’anno, per le Gallerie degli Uffizi il 2018 si chiude con un aumento da record: 34.090.512 di euro, con una impennata del 50,5% rispetto al 2017, quando gli introiti erano stati 22.645.676. Nell’ambito di questo totale, 29.446.935 sono arrivati dai biglietti (+62% rispetto al 2017), e 1.277.172 dalla vendita di fotografie, pubblicazioni, concessioni per riprese tv e spazi per iniziative speciali (+19,5% rispetto 2017). 918.136 euro sono arrivati da donazioni di privati.

Ampliando il raffronto dei numeri 2018 in una prospettiva quadriennale, si registra che rispetto al 2014, quando i visitatori del complesso erano stati 3.297.897, c’è stata una crescita del 26%; riguardo agli introiti, nello stesso periodo di tempo sono più che raddoppiati, passando dai 16.082.364 di 4 anni fa agli oltre 34 milioni, un incremento del 112%.

Non solo. Dal 2015, per servizi pagati dalle Gallerie degli Uffizi, sono stati creati da Ales, la società in house del Ministero dei Beni culturali, 94 nuovi posti di lavoro: in parte si tratta di impieghi da custodi, che consentono di tenere aperto un numero molto maggiore di sale rispetto al passato, ma sono state reclutate anche professionalità specializzate come avvocati, ingegneri, tecnici e giardinieri.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il direttore Eike Schmidt:

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