Don Cuba, una via di San Frediano a lui dedicata

Firenze, Don Cuba torna nella sua San Frediano a sedici anni dalla morte. Al sacerdote, pilastro della chiesa fiorentina del ’900, è stata intitolata una strada in San Frediano, rione dove ha vissuto e portato avanti il suo apostolato.

Da oggi il tratto tra piazza Verzaia e Borgo San Frediano, in pratica la continuazione di via Lungo le Mura di Santa Rosa, porterà il nome di don Danilo Cubattoli, o Don Cuba come veniva comunemente chiamato, spentosi a 84 anni la sera del 2 dicembre 2006.

Con Ghita Vogel fondò una casa-famiglia che accolse tanti ragazzi avviandoli al lavoro; fu anche pioniere dei cineforum, che portò anche nelle carceri delle Murate e di Santa Verdiana, oltre che tra i suoi giovani del quartiere. Grande appassionato di sport e ciclista a sua volta era stato amico inseparabile di Gino Bartali, di Fiorenzo Magni e più tardi di Gastone Nencini.

Memorabile infine nel 1954 il viaggio in Africa, 19mila chilometri su una moto, per celebrare una messa sulla vetta del Kilimangiaro per i lavoratori di tutto il mondo.

“Vogliamo celebrare il centenario della sua nascita – ha sottolineato l’assessora Giuliani – don Cuba era un prete, ruvido e diretto, amico di barboni e carcerati ma anche dei grandi registi un personaggio di grande spessore, apprezzato da tutti, dalla gente più semplice fino ai teologi. Ha dedicato tutta la  vita e la sua grande intelligenza alla sua vocazione”. “Con Fioretta Mazzei e Ghita Vogel – ha aggiunto – operò a favore dei ragazzi di San Frediano. Senza dimenticare, naturalmente, che per trent’anni fu cappellano delle carceri, Murate, Santa Verdiana, Sollicciano. Gli dedichiamo questa intitolazione per ciò che ha regalato a Firenze e per ciò che ha lasciato in eredità alla nostra comunità interpretando il suo magistero con la voce delle persone e facendosi vicino alle necessità della gente comune”.

“Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver accolto la nostra proposta, avanzata attraverso una raccolta firme due anni fa, di dedicare un angolo di Firenze a don Cuba – ha dichiarato Franco Lucchesi, presidente dell’Associazione Don Cuba – un luogo che porta il nome di don Danilo Cubattoli non poteva che essere in San Frediano, il suo quartiere. Il Cuba, come veniva chimato da tutti, è stato il prete del popolo, vicino ai poveri, ai carcerati, agli ultimi, sempre pronto ad ascoltare ed aiutare chi aveva bisogno, fin da quando in Seminario ogni giorno raccoglieva il pane avanzato in refettorio e lo distribuiva, con la complicità di due compagni, Renzo Rossi e Lorenzo Milani, ai ragazzi del rione che soffrivano in quel tempo la fame, calando un cestino dalla finestra della sua camera perchè allora era vietato ai seminiristi incontrare i ragazzi del rione”.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l’assessora alla Toponomastica Maria Federica Giuliani, il presidente della commissione toponomastica Mirco Rufilli, il presidente dell’associazione Don Cuba Franco Lucchesi, monsignor Vasco Giuliani e il presidente della Rondinella del Torrino Roberto Ciulli.

In San Frediano ci sarà luogo intitolato a Don Cubattoli

Firenze – La scelta di San Frediano è legata proprio al fatto che don Cubattoli visse in questo quartiere popolare dell’Oltrarno la maggior parte della sua storia di missionario.

In San Frediano, a Firenze, ci sarà un luogo intitolato a don Danilo Cubattoli (1922-2006), decano dei cappellani delle carceri d’Italia e più noto con l’appellativo di ‘don Cuba’. La scelta di San Frediano è legata proprio al fatto che don Cubattoli visse in questo quartiere popolare dell’Oltrarno la maggior parte della sua storia di missionario. La delibera di intitolazione di una strada al “prete degli ultimi” è stata approvata oggi dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla toponomastica Alessandro Martini. Palazzo Vecchio spiega che il luogo intitolato è tra le mura di San Frediano, piazza Verzaia e borgo San Frediano, in pratica la continuazione di via lungo le Mura di Santa Rosa.

“Don Cuba ha legato il suo nome al rione e ci è sembrato giusto individuare in quel quartiere un luogo che lo ricordi per sempre – ha sottolineato Martini -. Stiamo lavorando per programmare la cerimonia di intitolazione nel giorno del suo centesimo compleanno, il 24 settembre. Sono sicuro che sarà una festa per tutto il quartiere dove il ricordo di don Cuba è ancora molto vivo e presente”.

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