🎧 Food Hub, la quinta tappa del percorso a Firenze

Un progetto che punta a tutelare la filiera ittica nel segno della sostenibilità alimentare. Si chiama Food Hub ed è sbarcato a Firenze in occasione della quinta tappa di un percorso in giro per l’Italia. Lo scopo è quello di favorire il raccordo tra produzione, ingrosso e vendita al dettaglio e a riconoscere nei mercati all’ingrosso il ruolo di hub alimentari e punto di incontro.

L’incontro di Food Hub si è svolto stamani a Palazzo Medici Riccardi e rientra nel progetto realizzato da ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e da Unioncamere, nell’ambito del Po Feamp 2014-2020, con la collaborazione tecnico-scientifica di Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) e Italmercati. A fine convegno è stato realizzato uno show cooking con la degustazione di uno dei prodotti migliori in termini di rapporto di sostenibilità, qualità e prezzo: il cefalo. I partecipanti hanno assaggiato il prodotto della laguna di Orbetello che presenta molte qualità organolettiche e che si trova in abbondanza in molte zone della Toscana, tra cui la foce dell’Arno.

Tra i presenti anche Mercafir: il presidente Giacomo Lucibello ha evidenziato che “il tema della sostenibilità connessa al mondo dell’ittico e più in generale a tutto il sistema agroalimentare compreso i mercati all’ingrosso è un elemento centrale nel progetto e nella visione della ‘Nuova Mercafir’”. Tra i promotori dell’iniziativa c’era anche Italmercati, intervenuta con il presidente Fabio Massimo Pallottini. “Quello toscano è un territorio con grandi potenzialità di crescita nella pesca e nell’acquacoltura e noi dobbiamo insistere sul tema della sostenibilità, mostrando al consumatore che ci sono molte specie di pesce che possono finire sulle nostre tavole”.

Il vicepresidente e assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi ha invece evidenziato che “uno degli obiettivi è far comprendere il valore di un pescato che viene da filiera corta e che offre tutte le garanzie di qualità e di rispetto dell’ambiente”. Infine, secondo l’assessore alle Attività produttive di Palazzo Vecchio Giovanni Bettarini, “la sostenibilità ambientale passa anche dalla consapevolezza dei consumatori e dell’organizzazione delle filiere”.

Legacoop Toscana, agricoltura: le quattro richieste ai candidati governatori

Si è tenuta all’Accademia dei Georgofili l’assemblea del Dipartimento Agroalimentare e Pesca. Fra le istanze la lotta al lavoro nero e lo stop alle aste al massimo ribasso, con “una legge per proibire la ricerca del minor prezzo per la fornitura di mense ospedaliere e scolastiche”. Proposto anche “un piano regionale per la forestazione urbana”

Lotta al lavoro nero, stop alle aste al massimo ribasso, valorizzazione dei prodotti locali al giusto prezzo e un piano regionale per la forestazione urbana: sono le quattro richieste ai candidati alla presidenza della Regione Toscana arrivate dall’assemblea del Dipartimento Agroalimentare e Pesca di Legacoop Toscana, che si è tenuta ieri all’Accademia dei Georgofili.

La prima richiesta ai candidati governatori avanzata nel corso dell’assemblea riguarda la lotta al lavoro nero, “che nel nostro settore continua a essere di drammatica attualità – sottolinea Carlotti – proponiamo di utilizzare la tessera sanitaria per comunicare la presenza del lavoratore in azienda. Dobbiamo mettere la parola fine a condizioni sovrumane di sfruttamento”.

“Altra questione è quella della valorizzazione dei prodotti locali al giusto prezzo: produrre bene ed eticamente, riducendo la chimica e la plastica, ha un costo. Se vogliamo essere etici dobbiamo essere coerenti e partire dall’assunto che il lavoro umano, l’innovazione e la sostenibilità hanno un valore, soprattutto nei ‘nostri’ chilometri”, spiega il responsabile del Dipartimento Agroalimentare di Legacoop Toscana.

Carlotti continua, proponendo anche uno “stop alle aste al massimo ribasso: chiediamo una legge che proibisca in ambito pubblico l’uso di aste mascherate da offerte e la ricerca del minor prezzo per la fornitura di mense ospedaliere, pubbliche e scolastiche che operino sul territorio regionale, in particolare per quei prodotti che sono coltivati e distribuiti territorialmente. Proponiamo l’adozione di un listino regionale gestito dalle Camere di Commercio che individui un prezzario di riferimento”.

L’ultima istanza riguarda infine “un piano regionale per la forestazione urbana capace di dare una cornice unitaria alla domanda ambientale crescente nelle nostre città, per evitare il rischio di una eccessiva dispersione in micro progetti dallo scarso impatto”, conclude Carlotti.

Exit mobile version