Parrini (PD): ‘Per statuto dem non fare primarie è eccezione’

Lo ha dichiarato il senatore Pd Dario Parrini, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, a proposito della possibilità che l’assemblea del Pd a Firenze, in programma il 4 dicembre, decida di non fare le primarie per il candidato sindaco.

“Non fare le primarie per lo statuto del Pd è l’eccezione, non la regola. Mi auguro che non ci siano strappi e che ci sia il coinvolgimento di tutte le persone che hanno consenso in città”. Lo ha dichiarato il senatore Pd Dario Parrini, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio, a proposito della possibilità che l’assemblea del Pd a Firenze, in programma il 4 dicembre, decida di non fare le primarie per il candidato sindaco

Proprio per questo, sottolinea Parrini “i nostro statuto prevede che, quando una percentuale importante dell’assemblea del livello territoriale di riferimento decide di usare un altro metodo, lo si possa fare ma  questo quorum è molto elevato”.

“Ci attende una battaglia molto significativa, c’è bisogno di un Pd unito e di una coalizione di centrosinistra molto larga – ha aggiunto ancora Parrini-. Poi massimo rispetto per il percorso che il Pd cittadino sta facendo”. Tornando alle primarie, ha aggiunto, “io sono d’accordo con lo statuto del Pd, ho sempre ritenuto le primarie un elemento molto importante della vita del Pd, fanno parte del dna del Pd. Non sono un dogma ma non vanno nemmeno demonizzate, in molti casi contribuiscano a dare una larga investitura ai candidati”.

Quanto alla questione delle alluvioni in Toscana, Parrini, tra i firmatari di un emendamento per i ristori, ha sottolineato: “col Governo sono arrabbiato. Le risposte che stiamo ricevendo fino a questo momento sono prese in giro, cioè nemmeno un euro e uno spostamento delle scadenze per versamento tributi e contributi di alcuni giorni: noi diciamo alle imprese e alle popolazioni colpite dall’alluvione che non succede niente se pagano una tassa il 20 dicembre anziché il 2 novembre. Provate a raccontarlo a una persona che magari ha avuto danni per decine di migliaia di euro”. “Noi abbiamo presentato un emendamento, sottoscritto da me come primo firmatario al Senato, per elencare tutti i fabbisogni esistenti – ha concluso -. Abbiamo avuto danni per 3 miliardi”.

Musumeci: in Italia la prevenzione è ad anno zero. PD: è venuto a fare politica

Botta e risposta tra il il ministro alla Protezione civile Nello Musumeci oggi a Campi Bisenzio, e il  Partito Democratico

“La prevenzione deve essere strutturale, a partire dai cittadini, che devono essere informati, e nelle scuole. Ecco perché la prevenzione strutturale, e non strutturale, deve essere la nostra guida anche per adeguare sistema di protezione civile che è un’eccellenza in Europa. In Italia la prevenzione è all’anno zero. Negli ultimi 80 anni è mancata una politica di prevenzione stìrutturale. Abbiamo tante risorse in giro ma non si riesce a metterle a terra”. Lo ha detto il ministro alla Protezione civile Nello Musumeci intervenendo ad un incontro a Campi Bisenzio.

Per le alluvioni in Toscana “è stato detto si è trattato di un evento straordinario, mettiamoci il cuore in pace non è più un evento straordinario ma ordinario. Sono ormai 15 anni che c’è il cambiamento climatico, ma tutto quello che accadrà in termine di aventi estremi non sarà straordinario ma ordinario. Sarebbe un errore dire che la colpa è solo del cambiamento climatico. La colpa non è solo della natura ma anche dell’uomo” ha aggiunto poi Musumeci i

“Parlo con una visione nazionale, non specifica – ha aggiunto -, ma anche in Toscana è accaduto che alcuni torrenti tombati, che gli argini di alcuni torrenti non sono stati mai consolidati o sufficientemente consolidati, e in altri casi i flussi sono stati canalizzati, ingessando quel corso d’acqua. Così come accaduto che alcune vasche di espansione, benché finanziate, mai completate. Quel che p accaduto potrebbe tornare ad accadere e serve un approccio nuovo e diverso”.

“Il ministro Musumeci è venuto oggi a Campi Bisenzio a fare politica. Questa mattina lo abbiamo ascoltato minimizzare il problema del cambiamento climatico, che a suo dire va accettato come fatto ordinario, cercare di addebitare agli enti locali toscani la responsabilità della mancata realizzazione di opere idrauliche essenziali e alle imprese quella di non essersi assicurate. Il Ministro forse non sa che negli ultimi anni sono stati spesi 85 milioni di euro per opere sul reticolo minore della piana fiorentina. L’incontro di oggi con Giani, gli amministratori locali e i parlamentari era finalizzato non a imbastire sterili polemiche bensì a effettuare una prima ricognizione dei danni prodotti dall’alluvione e una stima provvisoria delle risorse necessarie per ripararli. Come parlamentari utilizzeremo tutti gli strumenti d’aula, a partire dagli emendamenti alle leggi di conversione di decreti attualmente all’esame delle camere, per reperire le risorse occorrenti. Se per questa via non otterremo ascolto, e se nel frattempo il governo non avrà emanato un decreto legge ad hoc adeguato, ci batteremo anche in sede di legge di bilancio per avere la certezza di indennizzi totali e tempestivi. Intanto diciamo a Musumeci che ha ragione quando dice che fenomeni come questi sono responsabilità degli “uomini”, in primis quelli che sono al governo, che si sono segnalati nei mesi scorsi per l’assenza di azioni concrete contro il cambiamento climatico e per i tagli da 1 miliardo e 300 milioni ai capitoli del Pnrr sul dissesto idrogeologico”. Così deputati e deputate, senatrici e senatori del Pd eletti in Toscana, dopo la visita del ministro Musumeci oggi a Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Christian Di Sanzo, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.

“Ringrazio il ministro Musumeci per la sua presenza, certo ora c’è tanto lavoro da fare. Non c’è ancora la quantificazione dei danni ma ci aspettiamo dal Governo tempi certi e impegni concreti per le famiglie colpite e le imprese perché i danni sono moltissimi. Ci auguriamo che la risposta arrivi, anche perché quando Musumeci ha detto, riferendosi alle imprese, ‘vi dovevate assicurare contro il cambiamento climatico’ ci aspettavamo un’attenzione e una sensibilità diversa. Invito il ministro a non fare polemica, anche perché non è vero che la Toscana è all’anno zero”. Lo ha detto il sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella parlando con i giornalisti al termine dell’incontro a Campi Bisenzio (Firenze) con il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. “In questi giorni è piovuta molta più acqua di quel 4 novembre 1966”, data dell’alluvione di Firenze, “e ora l’Arno non ha raggiunto il primo livello di guardia – ha aggiunto -. Non per caso ma perché sono state realizzate molte opere. Credo dia ingeneroso dire che la Toscana sia all’anno zero per la prevenzione perché allora mi verrebbe da chiedere: tanti altri territori in Italia allora a che anno sono?”.

Castello di Sammezzano: depositata in Senato interrogazione PD

Reggello, torna protagonista della politica il Castello di Sammezzano, il sito archeologico sito nel territorio fiorentino.

È stata infatti depositata in Senato, a prima firma del parlamentare del PD Dario Parrini, un’interrogazione che chiama in causa il ministro della Cultura sul futuro del Castello di Sammezzano. L’atto parlamentare è sottoscritto anche dai senatori toscani Dem Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito. “Il Castello, bene di interesse pubblico ma di proprietà privata, è in stato di semiabbandono da oltre 20 anni, tra aste e fallimenti, e chiuso al pubblico – spiega Parrini -. È soggetto a un deterioramento che rischia di compromettere in maniera irreversibile la struttura. Per questo chiediamo se il Ministero abbia preso in esame la vicenda del castello e del suo parco e se intenda procedere alla confisca, come prevede la legge in caso di patrimoni artistici danneggiati, o acquistarlo, così da consentirne la piena valorizzazione e fruibilità”.

Tra l’altro, si aggiunge “Alcuni mesi fa, l’onorevole Vittorio Sgarbi aveva proposto proprio l’acquisto del castello da parte dello Stato. Oggi, in qualità di sottosegretario alla cultura, può dare un contributo concreto al raggiungimento di quell’obiettivo da lui stesso indicato con forza”. Spiega Cristiano Benucci, già sindaco di Reggello e oggi consigliere regionale del PD in Toscana: “Il Castello, da sempre un bene privato, rappresenta esempio unico di architettura orientalista, tra i più importanti in Europa. Salvare il castello dal degrado è ormai un’emergenza non rimandabile e tutte le istituzioni, ciascuna per le loro competenze, devono fare la loro parte. Ovviamente, tra queste, anche il Governo”.

Elezioni, Toscana: presentate liste PD

Tra i candidati il PD proprone  Ilaria Cucchi nell’uninominale per il Senato a Firenze, e il costituzionalista Stefano Ceccanti confermato nell’uninominale della Camera al collegio di Pisa al posto di Fratoianni. Tre donne capolista nei tre collegi toscani plurinominali alla Camera Anna Ascani (Massa Carrara- Lucca-Pistoia-Prato-Mugello), Laura Boldrini (Grosseto-Siena-Livorno-Arezzo) e la segretaria regionale Simona Bonafè (Firenze-Pisa).
Presentate questa mattina a Firenze le liste per i collegi plurinominali di Camera e Senato del PD e degli uninominali della coalizione di centrosinistra in Toscana. “Una squadra di uomini e donne autorevoli, con un’ampissima rappresentanza che viene dalle rose dei nomi presentate dai territori” dicono dal Partio Democratico .

“Il lavoro per la composizione delle liste é stato complesso ma possiamo dire che il partito nazionale ha accolto in grandissima parte i nomi dei territori che avevamo avanzato e tutte le province toscane hanno almeno un candidato in lista in posizione eleggibile come ci eravamo proposti. Anche nei collegi uninominali correranno tutti candidati toscani del Pd, oltre a Ilaria Cucchi in rappresentanza della coalizione. Voglio ringraziare i nostri parlamentari uscenti per il loro lavoro in questi anni e per il contributo che continueranno a dare alla politica toscana – commenta la segretaria regionale del PD  Simona Bonafè -. Ora sotto con la campagna elettorale, da qui al 25 settembre ci aspetta un mese di grande impegno. Abbiamo davanti una sfida di portata enorme: ci sono due idee opposte di Italia, di Europa e di società fra noi e le destre. Sarà una campagna elettorale difficile ma niente è scontato. E noi ce la metteremo tutta. L’Italia ha bisogno del Partito democratico e saremo in prima fila per convincere ogni elettore, casa per casa, della validità della nostra proposta”.

DI SEGUITO LE LISTE PD COMPLETE ——-

COLLEGI PLURINOMINALI CAMERA:

P01
Anna Ascani
Marco Furfaro
Caterina Bini
Marco Martini

P02
Laura Boldrini
Marco Simiani
Roberta Casini
Simone De Rosas

P03
Simona Bonafè
Arturo Scotto
Caterina Bini
Federico Ignesti

COLLEGI UNINOMINALI CAMERA:

U01 Grosseto Siena
Enrico Rossi

U02 Massa
Martina Nardi

U03 Lucca
Serena Mammini

U04 Pisa
Stefano Ceccanti

U05 Livorno
Andrea Romano

U06 Prato
Tommaso Nannicini

U07 Firenze
Federico Gianassi

U08 Scandicci
Emiliano Fossi

U9 Arezzo
Vincenzo Ceccarelli

COLLEGIO PLURINOMINALE SENATO

Dario Parrini
Ylenia Zambito
Silvio Franceschelli
Caterina Biti

COLLEGI UNINOMINALI SENATO

U01 Arezzo
Silvio Franceschelli

U02 Livorno
Andrea Marcucci

U03 Prato
Anna Graziani

U04 Firenze
Ilaria Cucchi

Pd, Toscana: Parrini capolista plurinominale Senato

Nardi:   Pd mi candida a seggio Toscana più difficile ‘ma accetto questa sfida per spirito di servizio’

La lista elle candidature in Toscana per il Pd sta sollevando non poche polemiche, non solo tra gli esclusi eccellenti, a partire dall’ex ministro e  capocorrente di Base Democratica, Luca Lotti.

In Toscana sarà Dario Parrini il capolista Pd del collegio plurinominale unico al Senato. Lo evidenzia, confermando l’esito della Direzione nazionale Dem conclusa a Roma la notte scorsa, Jacopo Mazzantini, segretario della federazione Empolese Valdelsa. “Abbiamo ottenuto il massimo per la nostra federazione – spiega – Dario Parrini è un punto di riferimento per il nostro territorio, ha lavorato molto ed è sempre stato al fianco degli amministratori locali supportandoli e facendo da tramite con il Governo”. “Prendiamo, invece, atto con forte rammarico dell’esclusione dalle liste dei candidati di Luca Lotti – conclude -, rispetto al quale il Pd dell’Empolese Valdelsa aveva espresso una valutazione positiva sul lavoro parlamentare svolto e gli amministratori locali avevano affiancato al loro giudizio positivo l’auspicio di una sua ricandidatura”.

“Il mio partito ha deciso di candidarmi nel collegio uninominale più difficile della Toscana”, e “ho deciso di accettare questa difficilissima sfida per spirito di servizio, per ringraziare il centrosinistra toscano che mi ha consentito di essere eletta in parlamento per ben due volte”. Lo scrive  invece su Fb Martina Nardi, deputata uscente del Pd, candidata all’esito della Direzione nazionale dei Dem nel collegio Massa-Viareggio per la Camera dei Deputati, “considerato ‘blindato’ per la destra – ha aggiunto – e perdente per il centrosinistra”. “Nella vita – aggiunge – bisogna dare quando si è ricevuto tanto e perché voglio fare la mia parte e ‘metterci la faccia’ per arginare la destra meloniana e salviniana. Sarà una battaglia dura, tutta in salita ma sono certa che possiamo riuscire nell’impresa. Infiliamo le scarpe da ginnastica che si parte!”.

Piscine a rischio per ‘caro’ bollette, i sindaci : “servono ristori”

Svariate Amministrazioni comunali su iniziativa dei sindaci di Borgo San Lorenzo, Pontassieve ed Empoli, in provincia di Firenze, hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente della Regione Eugenio Giani e alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali per “richiedere ristori adeguati e immediati per un settore che rischia il default”.

“Negli ultimi mesi del 2021, ad aggravare una situazione già provata dalle chiusure dovute al Covid, è arrivato l’aumento delle bollette di energia e gas, con rincari medi di oltre il 60%, insostenibili per la gestione dei servizi. Per un impianto medio parliamo di bollette mensili passate da 5mila e 13mila euro”. E’ quanto si legge si legge in una nota, scritta  su iniziativa dei sindaci di Borgo San Lorenzo, Pontassieve ed Empoli, in provincia di Firenze, ed  inviata al presidente della Regione Eugenio Giani e alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali per “richiedere ristori adeguati e immediati per un settore che rischia il default”

Le piscine pubbliche in Toscana, gestite direttamente o indirettamente dai Comuni, rischiano insomma la chiusura se non si pone rimedio.

L’appello è stato firmato dai Comuni di Firenze, Fucecchio, Sesto Fiorentino, Impruneta, Certaldo, San Gimignano, Scandicci, Lastra a Signa, Reggello, Greve in Chianti, Figline Incisa e Montespertoli, in provincia di Firenze, insieme ai colleghi di Santa Croce sull’Arno e Pontedera, in provincia di Pisa, e di Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, in provincia di Siena.

A sostegno ella richiesta di ristori arriva la presa di posizione dei  senatori Pd toscani Caterina Biti e Dario Parrini, che dicono  “condividiamo la preoccupazione di alcuni sindaci toscani – – che hanno scritto al Governo e alla Regione per segnalare l’aggravio dei costi per la gestione delle piscine comunali a seguito dell’aumento delle bollette di energia e gas. Abbiamo dunque chiesto alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali un incontro a stretto giro per affrontare e risolvere questo problema”.

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