Aeroporto Firenze, Toccafondi a Toninelli: “Dica una parola chiara sul Vespucci”

Il deputato fiorentino: ”Il ministro Toninelli può decidere di andare a lezione da chi vuole, quello che interessa a Firenze e ai fiorentini è che faccia il ministro e non il provocatore seriale sui social media. L’Enac è stata chiara se si fa la nuova pista bene, altrimenti se si cambia il master plan c’è da ricominciare tutto da capo. Il ministro Toninelli quindi ora deve dire una parola chiara: sì o no alla nuova pista. E deve assumersene la responsabilità”

Così il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi risponde al ministro alle infrastrutture Toninelli che ha avanzato dubbi sul ruolo e la legittimità delle posizioni di Enac in merito al piano di sviluppo dell’aeroporto Vespucci di Firenze.

“Sono 50 anni che i fiorentini aspettano quella pista – spiega Toccafondi – e abbiamo alle spalle almeno 15 anni di delibere di varie istituzioni locali, regionali e nazionali e 5 anni di iter ministeriale. Adesso che siamo arrivati infondo a questo lunghissimo Giro dell’Oca e che ci sono investitori privati disposti a investire propri denari il ministro Toninelli vuole farci ripartire dal via?”

” Pensa davvero -ha concluso Toccafondi- che i fiorentini siano cittadini di serie B perché vedono Firenze come una nemica politica?Se è così lo dica chiaramente assumendosene la responsabilità politica e istituzionale, perché tutti sappiamo che l’obiettivo del ministro è aiutare i 5Stelle alle prossime comunali fiorentine, ma non può certo costruire la propria campagna elettorale sulla pelle di Firenze e dei suoi cittadin

Dell’Orco su decreto ‘Genova’ e tutela Trenitalia Firenze

Michele dell’Orco si è espresso sul decreto ‘Genova’ che “dovrebbe già arrivare questa settimana, quindi siamo al lavoro per quello: questa è la nostra priorità”, inoltre il sottosegretario è interessato alla tutela dei livelli occupazionali dei lavoratori Trenitalia presenti a Firenze.

Il decreto ‘Genova’ per la sicurezza delle infrastrutture “dovrebbe già arrivare questa settimana, quindi siamo al lavoro per quello: questa è la nostra priorità”. Lo ha detto Michele Dell’Orco, sottosegretario alle Infrastrutture, a margine di una visita all’Impianto dinamico polifunzionale di Trenitalia a Firenze.

“Stiamo facendo un’analisi delle infrastrutture, dei ponti in tutte le regioni”, ha spiegato “compresa la Toscana. Adesso la priorità è all’attività manutentiva, sia delle infrastrutture, e naturalmente anche dei mezzi, un po’ quello che si fa in questa officina”.

A proposito delle frizioni fra il ministro Danilo Toninelli e il commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Toti, Dell’Orco ha detto che “non ci sono grandi incomprensioni in realtà, il governo è unito, ma neanche con gli enti locali, che si devono occupare di trovare una casa anche agli ultimi sfollati. Questa è la loro prima attività”.

“Abbiamo avuto piena rassicurazione che saranno tutelati i livelli occupazionali, e in generale il lavoro manutentivo che viene fatto in questa sede” afferma Michele Dell’Orco riferendosi ai lavoratori di Trenitalia presenti alle stazioni fiorentine.

“Addirittura”, ha spiegato “è previsto per i prossimi anni un incremento sia tecnologico sia di nuovi treni e carrozze che dovranno essere lavorate proprio in questa sede. Quindi portiamo buone notizie: ovviamente vigileremo nei prossimi mesi affinché questo venga confermato naturalmente da Trenitalia”

Crollo Genova: Renzi, creato gruppo avvocati contro fake news

“Sui social ci sono troppe FakeNews. Ci vorrebbe una commissione di inchiesta del Parlamento su questi temi. Ma ho come l’impressione che Salvini e Casaleggio abbiano molta paura che si indaghi su questi temi, chissà perché. Allora noi chiediamo a tutti di segnalare le FakeNews e la becera propaganda diffamante. Abbiamo creato un gruppo di avvocati: porteremo in Tribunale tutti, senza guardare in faccia nessuno. E segnaleremo all’Autorità delle Comunicazioni ogni singola fake news”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Matteo Renzi.

“Un Paese civile si unisce nel cordoglio. Il Governo ha scelto una strada diversa: attaccare le opposizioni. Io non ci sto. Non temo le bugie e i vigliacchi. Mi dispiace per chi sta zitto in disparte: chi tace oggi sara’ giudicato complice domani. Non e’ una #favoletta”. Lo dice il senatore del Pd, Matteo Renzi.

“Il ministro Toninelli è sparito, commissariato da Di Maio che tutte le sere è in tv, ovviamente senza contraddittorio, perché se fa un confronto con uno che conosce le carte è finito. Lanciamo un appello: Toninelli abbia il coraggio di venire in Aula la settimana prossima. Si interrompano le ferie, si riapra il Senato e Toninelli venga a dire SI o NO alla Gronda. Questo governo dice no a tutto: NoGronda, NoTav, NoVax, NoEuro, NoIlva. Venga in aula, Toninelli, e vediamo se ha qualche notizia intelligente da dare. Genova attende risposte”. Lo scrive sempre su Fb Matteo Renzi.

“Quando e perché è stata prorogata la concessione?”. In un lungo post in 5 punti  Renzi commenta il crollo del ponte Morandi alla luce delle polemiche. L’ex premier si sofferma in particolare sul caso della concessione: ”Nel 2017 seguendo le regole europee, dopo un confronto col commissario Ue Vestager (altro che leggina approvata di notte, è una procedura europea!), si è deciso di allungare la concessione di quattro anni, dal 2038 al 2042, in cambio di una fondamentale opera pubblica: la Gronda, l”opera che avrebbe decongestionato anche il ponte Morandi”. “Io ti allungo la concessione (che scadrebbe comunque tra più di vent’anni) e tu in cambio -spiega l’ex segretario del Pd- mi dai subito un”opera pubblica. Prorogare la concessione è stata una scelta del governo per avere subito l”opera pubblica che avrebbe decongestionato il traffico a Genova”. “Contro la Gronda erano i 5 Stelle che nel 2012 definitiva favoletta l’ipotesi del crollo del ponte, che nel 2014 con il genovese Beppe Grillo volevano bloccare la Gronda “anche usando l’Esercito” e che nel 2018 con Toninelli hanno proposto ancora di cancellare l’opera. La proroga tra vent’anni della concessione serviva a fare subito la Gronda. E Genova ha bisogno della Gronda, dei lavori sul Bisagno, del terzo valico, degli investimenti sul Porto: tutte opere finanziate nella scorsa legislatura”, conclude Renzi.

Strage Viareggio: bene discontinuità Toninelli, presentati ”Giorni della memoria”

Bene le scelte di ”discontinuità” attuate dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. A dirlo, in una lettera indirizzata allo stesso ministro, è Marco Piagentini presidente del’associazione Il Mondo che vorrei, che raggruppa i familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio (Lucca) nel presentare il tradizione appuntamento nella pineta di Levante ”I giorni della memoria e della solidarietà” in programma dal 3 al 7 agosto.

“Le scriviamo apprezzando la decisione di voler dare un forte segnale di discontinuità con la precedente gestione delle Ferrovie Italiane – dice Piagentini che invita il ministero ad
essere presente ai prossimi processi -. Gestione che, dal 2006 ad oggi, ha portato tagli pesantissimi sulla sicurezza, sia nel trasporto merci pericolose, che nel trasporto passeggeri”.

Per il presidente dell’Associazione “le gestioni sciagurate di questi presunti manager di stato hanno continuamente ridotto controlli sui materiali rotabili, sulle stesse infrastrutture e portato una continua riduzione del personale dedito al controllo e al presidio delle stazioni ferroviarie”. Parole che Piagentini, ricorda, non sono sue ma si leggono nelle
motivazioni della sentenza sulla strage di Viareggio, “o approfondire i report annuali dell’Ansf, ma forse più semplicemente basta guardare quante persone sono state
volontariamente uccise dal 29 giugno 2009 ad oggi per rendersene conto”, aggiunge ricordando vari incidenti ferroviari: “chi aveva le capacità tecniche, gli strumenti e i mezzi economici, tuttavia non ha fatto nulla per evitare la morte di 32 persone,
così come, probabilmente, ma questo saranno i tribunali a confermarlo, ad Andria e Corato a Pioltello o a Torino”, conclude.

Aeroporto di Firenze, Razzanelli (FI): “Gravi le dichiarazioni del ministro Toninelli”

Il consigliere regionale di Forza Italia Mario Razzanelli ha giudicato il Ministro Danilo Toninelli degno di interdizione politica per le sue dichiarazioni sugli aeroporti toscani e  sull’esigenza di potenziare i collegamenti tra Firenze e Pisa, fermo restando il ruolo dell’aeroporto Galilei come scalo strategico e principale della regione.

Aeroporto di Firenze, Mario Razzanelli, consigliere regionale per Forza Italia ha dichiarato: ”Toninelli andrebbe interdetto ‘politicamente’ a vita per le sue affermazioni ed intenzioni  sullo sviluppo dello scalo fiorentino. Sembra proprio che il progetto dei 5 stelle sia quello di farlo chiudere.

Raffaello Napoleone  aveva  perfettamente ragione quando dichiarò che la kermesse di Pitti rischia di lasciare  Firenze se la città non si doterà di un aeroporto degno di questo nome.

Pisa non ha e non avrà mai la capacità di attrazione  di Firenze, con l’aggravante che Pisa essendo raggiungibile in un’ora e venti minuti subisce già la concorrenza dell’aeroporto  di Bologna raggiungibile in 45 minuti.”

”Ricordiamoci – prosegue Razzanelli – che venticinque anni fa l’aeroporto di Firenze era più grande sia di quello di Venezia che di quello di Bologna. Oggi Venezia fa 6 milioni di passeggeri e Bologna punta a 10 milioni.

Noi siamo fermi da anni a 2 milioni. Negli ultimi 15 anni abbiamo perso almeno 2 milioni di passeggeri l’anno e se si considera una media prudenziale di spesa pari a 800 euro a passeggero parliamo di una perdita di 1 miliardo e 600 milioni l’anno per un totale di almeno 24 miliardi di euro.

Un aeroporto ‘vero’ nel capoluogo toscano significa sviluppo, nuove aziende, investimenti ed almeno 3.000 nuovi posti di lavoro.. Chi pagherà questi danni ai fiorentini per la mancata realizzazione della pista parallela? Il Ministro Toninelli ?”.

Exit mobile version