Domani a prato il corteo Nazionale di CGIL-CISL-UIL su sicurezza e salute, in occasione della Festa dei lavoratori.
Intervista con la segretaria regionale CGIL, Dalida Angelini
Controradio è una radio stupenda!
Domani a prato il corteo Nazionale di CGIL-CISL-UIL su sicurezza e salute, in occasione della Festa dei lavoratori.
Intervista con la segretaria regionale CGIL, Dalida Angelini
Eravamo tanto amati non è una presa d’atto dell’esistente, ma un’analisi giornalistica a più voci per capire il futuro. La crisi del PD, e delle altre forze derivate dall’esplosione del PCI negli anni (da Rifondazione Comunista a SeL, da Sinistra Arcobaleno fino a LeU e Potere al Popolo), sancita dalle tornate elettorali degli ultimi dieci anni, diventa lo specchio di una radicale trasformazione degli assetti politici nel nostro Paese.
Andrea Lattanzi (Carrara, 1987), è un giornalista pubblicista e videomaker che lavora a Firenze. Laureato in Scienze della Politica e autore del saggio Librai: si salvi chi può (GoWare) ha lavorato per varie testate di informazione e attualmente collabora con il sito Repubblica.it. È tra i fondatori dell’associazione GvPress, che tutela il lavoro dei giornalisti videomaker in Italia.
Cresce il dato dell’occupazione femminile ma le donne risultano più precarie e meno retribuite degli uomini. Donne che sono più istruite e dinamiche, anche se ciò non basta ad abbattere il cosiddetto gender gap. Sono solo alcuni dei dati del rapporto (a cura di Ires Toscana con Franco Bortolotti e la ricercatrice a contratto dell’Università di Pisa Sandra Burchi) “Come un caleidoscopio: mercato del lavoro e differenziali retributivi fra donne e uomini in Toscana”. Emerge che l’occupazione femminile in Toscana, come in Italia, è in lieve crescita (la cosa risente dell’alzamento dell’età della pensione con la legge Fornero). Nell’ultimo anno si riducono sia il numero di disoccupate (dal 10,8% al 9,4%), sia il numero di disoccupati (dal 8,3% al 7,8%), mentre il 39,9% delle donne che lavorano in Toscana ha un età compresa fra i 15 e i 35 anni e il 62,8% ha un età fra 35 e i 64. Le donne toscane occupate (e non) contano su un maggior livello di istruzione e la laurea. Ma oltre ai dati, vanno guardate le condizioni di lavoro. Le donne sono per lo più occupate nel settore dei servizi. In Toscana tra le donne il part time è sul 33%, mentre aumentano le dimissioni (dato nazionale): significa che è difficile organizzarsi la vita per via di un lavoro più precario e incerto, anche al di là dell’esigenza di armonizzare i tempi di lavoro e della famiglia. Il gap di genere comunque resiste: l’occupazione maschile è al 71,5%, quella femminile al 59,9% (generale 65,6%). E c’è anche nelle retribuzioni: il differenziale salariale generale è del 37%. Ciò è dovuto in parte alla maggior precarietà. Gli uomini poi, a differenza delle donne, hanno nella carriera lavorativa una dinamica ascendente (un operaio a 60 anni guadagna un terzo in più che a 20-25, le donne invece guadagnano il 18% in più; tra gli impiegati con l’età gli uomini guadagnano il 59% in più, le donne il 48% in più).
Anna Maria Romano (Coordinamento Donne Cgil Toscana) intervistata da Chiara Brilli
Ventiquattro politici, intellettuali ed artisti raccontano il loro amore ‘rosso’ nel libro di Domenico Guarino e Andrea Marotta.
– Prima presentazione in occasione della Giornata Mondiale del Libro –
Lunedì 23 aprile 2018 ore 19, Caffé Letterario Le Murate, Firenze. In collaborazione con La Nottola di Minerva. Coordina Paola Catani Gagliani, capo servizio Ansa Firenze.
Il progetto editoriale vede anche la nascita di
un videodocumentario a cura di Andrea Lattanzi che sarà proiettato in anteprima
Domenica 29 aprile 2018 ore 19.00 al Cinema Teatro La Compagnia di Firenze
(proiezione, a seguire presentazione del progetto e dibattito con gli autori)
-ingresso gratuito –
Alle elezioni del marzo 2018, il PD ottiene circa 8 milioni di voti. Quasi gli stessi raggiunti dal PDS, nel 1992, al suo debutto dopo il sofferto scioglimento del PCI. A trent’anni dalla Bolognina, quando il più grande partito comunista d’Europa decise di cambiare nome, la Toscana rimane l’unica regione in cui gli eredi di quella tradizione, nata proprio a Livorno nel 1921, vincono e conservano una egemonia territoriale.
Cosa è accaduto in questi anni? La svolta lanciata nel 1989, all’indomani della caduta del Muro di Berlino, ha tradito le aspettative? E’ possibile riconquistare quel consenso? Abbiamo cercato queste risposte proprio nella “rossa” Toscana, tra alcuni dei protagonisti di allora e di oggi. Ventiquattro interviste in tutto. Politici, docenti, giornalisti, personaggi dello spettacolo e della cultura. Per capire dove stia andando oggi la sinistra in Italia.
Eravamo tanto amati non è una presa d’atto dell’esistente, ma un’analisi giornalistica a più voci per capire il futuro. La crisi del PD, e delle altre forze derivate dall’esplosione del PCI negli anni (da Rifondazione Comunista a SeL, da Sinistra Arcobaleno fino a LeU e Potere al Popolo), sancita dalle tornate elettorali degli ultimi dieci anni, diventa lo specchio di una radicale trasformazione degli assetti politici nel nostro Paese.
Per questo, all’indomani delle elezioni del 4 marzo 2018, continuiamo a chiederci se sia possibile per una forza politica – una qualsiasi forza politica – raccogliere, anche in parte, quell’eredità del PCI, a cominciare non solo dalla parte forse più attuale del patrimonio ideologico (per esempio il sostegno alle fasce deboli, l’attenzione al mondo del lavoro, l’interclassismo, l’abilità di coniugare il governo delle cose concrete con una tensione ideale e, in qualche modo, utopica) ma soprattutto di un elemento che oggi, nel dibattito complessivo, latita a qualsiasi livello: la capacità di suscitare il rispetto. Quello che il PCI si vedeva riconosciuto, primi tra tutti, dai suoi avversari.
(Sinossi a cura degli autori)
Con la partecipazione di: Sabatino Cerrato, Riccardo Conti, Mario Tredici, Maurizio Boldrini, Michele Ventura, Guelfo Guelfi, Dalida Angelini, Vannino Chiti, Giovanni Gozzini, Sergio Staino, Paolo Fontanelli, Rosa Maria Di Giorgi, Fabio Mussi, Fabio Picchi, Alessandro Benvenuti, Mario Ricci, Daniela Lastri, Graziano Cioni, Fabio Evangelisti, Gabriella Piccinni, Enrico Rossi, Monica Sgherri, Filippo Nogarin, Achille Occhetto
La segretaria della CGIL Toscana spiega il significato dell’accordo firmato con lega coop. In Toscana sono una trentina le cooperative di lavoratori che hanno rilevato aziende in via di fallimento