Meeting dei Diritti Umani 2017, a Firenze oltre 8000 studenti

Dai commenti agli articoli della costituzione, alle esibizioni musicali dei ragazzi delle scuole, al Mandela Forum di Firenze si è discusso delle diseguaglianze nel mondo

Si è svolto questa mattina al Mandela Forum il Meeting sui diritti umani 2017, la ventunesima volta dell’iniziativa inventata nel 1997 dalla Regione. In questa edizione si parla delle disuguaglianze nel mondo: economiche e sociali, di genere, per provenienza.

Oltre ottomila tra studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori toscane si sono presentati al Mandela Forum. Agli studenti è stato fatto trovare sulle sedie un piccolo kit dell’Uguaglianza composto da uno zainetto telato con titolo e riferimenti del XXI Meeting e che contiene una copia della Costituzione della Repubblica e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e un piccolo libretto per prendere appunti che si apre con una frase di Nelson Mandela su istruzione e formazione e contiene le opportunità che, dal Progetto regionale Giovanisì al Fondo sociale europeo, forniscono ai giovani.

Ad accoglierli la cantante Diana Winter, tra le vincitrici di Toscana100 Band, che ha intonato “Imagine” di John Lennon, prima di continuare con “Stand by me”. A salire sul palco quindi DjCarletto e Gaia Nanni, presentatori di questa edizione del Meeting.

Sul palco sono intervenuti politici come Monica Barni, vicepresdente della Regione Toscana; l’assessore regionale all’istruzione, Cristina Grieco; la vicesindaco di Firenze, Cristina Giachi, ed anche il presidente del parlamento toscano degli studenti Bernard Dika, che hanno letto e commentato articoli della nostra Costituzione, ricordandone l’importanza e l’attualità.

Non è mancato anche l’intervento del presidente della regione Enrico Rossi. Il presidente della Toscana guarda al passato e al presente, indicando una via per il futuro. “All’epoca del fascismo – dice – c’era una legislazione diversa e fino al 1946 non potevano neppure votare. A San Rossore furono approvate le leggi razziste. Ed oggi Amnesty International ci mette all’indice per i diritti che non riusciamo a garantire ai profughi”.

“Tenetevi cara questa Costituzione – aggiunge Rossi – e impegnatevi ad attuarla ogni giorno. Sevi impegnerete a garantire la dignità dell’altro farete sì che la Costituzione si realizzi. Ne avete la forza e l’intelligenza. Forza ragazzi, che tocca a voi”.
Il presidente ha iniziato il suo breve intervento ricordando come nel mondo 1,5 miliardi di persone vivono nell’indigenza e nella povertà, anche se l’umanità dispone di mezzi potentissimi in grado di colmare questa disuguaglianza. Solo l’anno scorso, nel 2016, otto super ricchi detenevano una ricchezza equivalente a quella della metà più povera dell’umanità e in Italia l’1% più fortunato possedeva 415 volte la ricchezza del 20% più povero. Sono i numeri dell’ultimo rapporto Oxfam che scorrono sullo schermo.

Ma i veri protagonisti della giornata sono stati i ragazzi: si sono esibiti sul palco 4 delle 6 scuole che hanno partecipato al progetto “Mai in silenzio. La musica contro la violenza di genere” realizzato da Controradio con il sostegno di Regione Toscana e SIAE  e la sponsorizzazione di Unipol, con il sostegno di tre tutor musicali d’eccezione: la già citata Diana Winter, Francesco Guasti e Tommaso Novi. I primi ad esibirsi sono stati i ragazzi del Liceo Musicale Niccolini di Livorno con la loro“Lunedì”, seguiti dal rap dell’Istituto tecnico turistico Marco Polo di Firenze  “Un fatto giornaliero”, dal pezzo del liceo musicale Carducci di Pisa, “Mi rialzerò”, per finire con “Rompi il silenzio” del Liceo Musicale Passaglia di Lucca, tutti trascinati dalla carica deli 8000 coetanei presenti.

Sempre da parte dei ragazzi non sono mancati altri momenti di creatività, come l’Istituto Pontormo di Empoli che ha portato sul palco del Forum la loro piece teatrale dedicata alla dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e alla scelta, sessantanove anni fa, che ebbero tanti Stati di sognare insieme. Sul grande schermo scorrono le immagini di Martin Luther King e del suo celebre discorso “I have a dream”; ma anche la scuola media  “Don Milani” di Sinalunga con il loro teatro sui tanti diritti umani negati nel mondo e in particolare nel Pakistan dominato dai talebani.

Hanno chiuso la mattinata l’esibizione di Francesco Guasti, tra i tutor del progetto “Mai in silenzio”, e i saluti del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.

Dedicato alla Disuguaglianza il 21/0 Meeting Diritti Umani Toscana

E’ la ‘disuguaglianza’, in tutte le sue declinazioni, il tema al centro del Meeting toscano dei diritti umani, giunto quest’anno alla ventunesima edizione, in programma domani al Mandela Forum di Firenze, che coinvolgerà ottomila studenti e insegnanti provenienti da 85 scuole di tutta la Toscana.

Il tema del meeting sarà affrontato attraverso interventi degli studenti, testimonianze, riflessioni, performance musicali e teatrali, oltre a un videomessaggio di Jovanotti. Durante la mattina saranno illustrati anche alcuni dati dell’ultimo rapporto di Oxfam ‘Un’economia per il 99%’, che ricorda che a livello mondiale otto super ricchi detengono da soli una ricchezza equivalente a quella della metà più povera dell’umanità, mentre in Italia l’1% più fortunato possiede 415 volte la ricchezza del 20% più povero. Nel corso del meeting sono previsti gli interventi del governatore Enrico Rossi, del vicepresidente della Regione Monica Barni, del presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani, dell’assessore all’istruzione Cristina Grieco, del sindaco di Firenze Dario Nardella, e del presidente del parlamento regionale degli studenti Dika Bernard. Tra i vari appuntamenti è prevista la presentazione del progetto ‘Mai in silenzio’, che ha coinvolto gli studenti dei licei musicali (e non solo) toscani e da cui sono nate alcune canzoni contro la violenza di genere. Previsto anche l’intervento di Andrea Montemurro, presidente della divisione calcio a 5 della Figc con una rappresentanza del calcio a 5 femminile. Gran finale con l’esibizione del cantautore toscano Francesco Guasti, arrivato terzo all’ultimo Festival di Sanremo. “Consegneremo a tutti i ragazzi – sottolinea in una nota il vicepresidente della Regione Monica Barni – una copia della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani, di cui ricorrono nel 2017 settanta e sessantanove anni. E’ necessaria un’attenzione consapevole e il meeting è uno dei pezzi di un puzzle articolato di interventi che stiamo mettendo in atto”.

Carceri: da Regione Toscana 700mila euro per formazione

Iniziativa che sostiene  l’inserimento lavorativo di detenuti delle carceri toscane attraverso percorsi formativi.

Fornaio, idraulico, apicoltore, ma anche cuoco o elettricista: sono questi alcuni dei percorsi professionali che potranno intraprendere i detenuti delle carceri toscane. La Regione ha stanziato nei mesi scorsi 500 mila euro di risorse del Por Fse 2014-2020, per cofinanziare progetti di formazione professionale rivolti a persone recluse nelle case circondariali di Arezzo, Firenze Sollicciano, Firenze Gozzini, Massa Marittima, Livorno, Isola di Gorgona, Porto Azzurro, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Volterra, Pistoia, Prato, Siena, San Gimignano.

Il bando è uscito lo scorso luglio. Le domande presentate alla scadenza sono state 29, di cui 26 dichiarate ammissibili, per un totale di circa 700 mila euro (691.959). Per fare fronte
alla richiesta di fabbisogno formativo espressa in risposta all’avviso, su proposta dell’assessore all’Istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, la giunta ha deciso di aumentare lo stanziamento previsto di ulteriori risorse (pari a 191.959 euro), in modo da poter finanziare tutti i progetti ammissibili.

“E’ un’iniziativa importante – ha detto Grieco – coerente con gli obiettivi del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo che prevede azioni a favore di soggetti svantaggiati e, in particolare, il sostegno al reinserimento e l’inserimento lavorativo di detenuti delle carceri toscane attraverso percorsi formativi che consentano di ridurre il divario fra le competenze possedute e quelle richieste dal mondo del lavoro”.

Potranno usufruire dei corsi, i detenuti delle carceri toscane con pena definitiva residua minima di cinque anni. Gli interventi formativi, strutturati in accordo con gli istituti penitenziari, tengono conto dei diversi requisiti di ingresso e delle caratteristiche soggettive dei destinatari, nonchè delle esigenze dei fabbisogni formativi espresse dagli istituti penitenziari toscani, in particolare nei settori edilizia, idraulica, elettricità- elettrotecnica, cucina-ristorazione, apicoltura, giardinaggio-floricoltura, sartoria, acconciatura. Sono poi previsti specifici moduli formativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e, per le attività nell’ambito della cucina-ristorazione, dei moduli formativi sull’igiene alimentare (Haccp).

Exit mobile version