🎧 Disagio giovanile, 1mln e 200 mila euro per progetti con i educatori di strada

Presentato in Palazzo Vecchio il progetto ‘Ecosistema giovani Firenze’ che coinvolge tutti e cinque e quartieri. Venticinque educatori professionisti lavoreranno a contatto con i ragazzi (adolescenti e giovani di età 12-20 anni), incontrandoli direttamente nei luoghi di ritrovo (strade, giardini, piazze) per instaurare con loro relazioni significative, basate sull’ascolto attivo e sulla coprogettazione di attività.

Si chiama ‘Ecosistema giovani Firenze, coinvolge tutti e cinque i quartieri ed è il progetto nato per dare una risposta concreta alle situazioni di disagio giovanile. L’investimento dell’amministrazione comunale è di oltre 1milione e 200mila euro, finanziato grazie ai fondi europei del React-Eu, specificatamente dedicati alle Città Metropolitane nell’ambito del programma Pon Metro per superare gli effetti della crisi economica e sociale legata alla pandemia. Venticinque educatori professionisti lavoreranno a contatto con i ragazzi (adolescenti e giovani di età 12-20 anni), incontrandoli direttamente nei luoghi di ritrovo (strade, giardini, piazze) per instaurare con loro relazioni significative, basate sull’ascolto attivo e sulla coprogettazione di attività.

Si partirà dalla mappatura del territorio, vale a dire dall’osservazione dei gruppi di ragazze e ragazzi che si ritrovano e interagiscono negli spazi cittadini. Successivamente gli educatori di strada proporranno un mix di interventi e azioni: dai laboratori di street art a quelli di rigenerazione urbana, dalle attività sportive ai contest musicali. Il lavoro di rete sarà prioritario, così come il lavoro di équipe tra gli educatori con gli uffici del Comune, per raccordare tutte le attività e rafforzare la cooperazione tra attori istituzionali, sociali, culturali del territorio, negoziando obiettivi comuni. Per questo stata prevista una cabina di regia del progetto e tavoli di coordinamento del servizio per ogni Quartiere.

Il risultato che si intende raggiungere attraverso il lavoro degli educatori è un sistema integrato di servizi basato su un approcio multidisciplinare rispetto alle richieste e ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze.
Il servizio è in fase di avvio in tutti i Quartieri. L’appalto è stato aggiudicato il 13 maggio scorso e gli operatori economici aggiudicatari sono: CAT Cooperativa sociale (Quartiere 1), Arca Cooperativa sociale (Quartiere 2), Coop21 Cooperativa sociale (Quartiere 3), Cepiss Cooperativa sociale (Quartiere 4) e Consorzio Co&So – Il Girasole coop. Soc. consorziata esecutrice (Quartiere 5).

Inchiesta su accoglienza migranti: Co&So, con Eurotravel rapporti interrotti da 2015

“Come struttura di coordinamento di varie realtà cooperative della Toscana abbiamo sempre messo il rispetto dei principi di legalità e trasparenza al primo posto della nostra azione. Così abbiamo fatto e così continueremo a fare ed è per questo motivo che ribadiamo la fiducia nella magistratura, a cui confermiamo la totale disponibilità e collaborazione, e nello Stato di diritto. E’ doveroso quindi anche ricordare come fin dal 2015 abbiamo provveduto a interrompere ogni rapporto con la Eurotravel dei signori Santetti e abbiamo trasferito i richiedenti asilo in altre strutture”. Lo afferma in una nota il consorzio Co&So Gruppo cooperativo riguardo all’inchiesta della procura di Firenze sulle gestione di alcune strutture di accoglienza per migranti nella provincia.

“E’ opportuno ricordare – prosegue il comunicato – che le strutture in questione erano state utilizzate in precedenza in due distinti appalti che non hanno coinvolto Co&So, senza alcun rilievo da parte della prefettura. Successivamente Co&So ha operato sulla base di un legittimo affidamento sulla regolarità delle strutture, maturata dai precedenti appalti e dalla dichiarazione resa a riguardo dal proprietario. Del resto il sistema dell’accoglienza di cittadini stranieri nel nostro Paese è un fenomeno piuttosto recente che ha conosciuto una situazione di straordinaria emergenza proprio in quei mesi del 2014”.

L’inchiesta ha portato agli arresti domiciliari Davide Santetti, 56 anni, e il padre Ottorino Santetti, 84 anni, soci e amministratori di Eurotravel. Ma ha anche fatto scattare interdizioni per Matteo Conti, 46 anni, presidente della cooperativa sociale Il Cenacolo onlus, e Lorenzo Terzani, 60 anni, presidente dello stesso consorzio Co&So.

Capannori: migranti e italiani uniti dalla musica

A Capannori è nato l’evento “Laboratorio di Djing” ideato e promosso dalla cooperativa sociale Odissea, “Il nostro obiettivo: accogliere coinvolgendo il territorio”, afferma il presidente Bonetti.

A Capannori migranti e giovani italiani sono uniti da un corso per imparare a mixare, organizzato dalla cooperativa Odissea (gruppo Co&So), che ha registrato il tutto esaurito. Ora si pensa alla festa finale.

Un dj professionista come maestro, la musica che abbatte ogni barriera e tanta voglia di pensare al futuro. Ecco gli elementi che hanno decretato il successo del “Laboratorio di Djing”, un corso ideato e promosso, attraverso lo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), da Odissea, la cooperativa sociale del gruppo Co&So, che dal 2007 si occupa di immigrazione.

L’iniziativa ha intercettato la grande passione dei giovani per la musica e ha ottenuto fin da subito un grande risultato: abbattere le barriere e promuovere l’integrazione tra migranti e residenti.

“Sono stati i ragazzi stessi a suggerircelo”, spiega Riccardo Bonetti, coordinatore delle strutture per minori di Odissea, che nel solo Comune di Capannori accoglie in due appartamenti 12 stranieri non accompagnati under 18 (in tutta la Piana lucchese il numero sale a circa 60).

Una volta ottenuto il via libera dal servizio centrale Sprar, le iscrizioni si sono aperte anche a tutta la cittadinanza. Le richieste sono state decisamente sopra ogni aspettativa: in 35, tra giovani e adulti, uomini e donne, hanno espresso il desiderio di imparare la professione del Dj. Ne sono stati selezionati 20, tanti erano i posti disponibili: un bel gruppo composto per metà da richiedenti asilo e per metà da italiani, con un’età media intorno ai 20 anni.

Il corso è partito il 20 agosto scorso, nei locali del Centro giovani Santa Margherita, a Capannori, e andrà avanti fino al 19 settembre con lezioni bisettimanali (il lunedì e il mercoledì pomeriggio) di teoria e di pratica. La fine del corso verrà festeggiata con un evento speciale.

“Con questa iniziativa di formazione abbiamo dato l’opportunità ai giovani di coltivare una passione e di imparare qualcosa di nuovo e di utile per affacciarsi al mondo del lavoro. Ma l’obiettivo a cui teniamo di più è quello di aver messo insieme, in un ambiente protetto, persone che altrimenti non avrebbero mai avuto modo di incontrarsi e di conoscersi. Accogliere coinvolgendo il territorio: questa è l’integrazione che serve in un momento così particolare della nostra storia” ha commentato Valerio Bonetti, presidente di Odissea.

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