🎧 Firenze aderisce alla campagna internazionale ‘Libertà per Öcalan’

 

Firenze aderisce alla campagna internazionale ‘Libertà per Öcalan, soluzione politica per il Kurdistan’, che chiede la scarcerazione del leader politico curdo, e che vedrà partecipare oltre 70 città europee.

AUDIO: Intervista ad Alessandro Orsetti, del coordinamento Toscana per il Kurdistan.

“Oggi facciamo questo rilancio a livello europeo e poi ci saranno altre iniziative, come una manifestazione in tutta Europa a febbraio, in occasione dell’anniversario della cattura di Ocalan – dichiara Gloria Chiarini, coordinatrice Toscana per il Kurdistan in occasione della conferenza stampa a Palazzo Vecchio  -. Dobbiamo riportare l’attenzione anche sul conflitto che agita da oltre 40 anni il Kurdistan, che è una regione del Medio Oriente a cavallo tra la Turchia, Iraq, Siria e Iran. Si tratta di un terreno martoriato dalla guerra. La liberazione di Öcalan sarebbe simbolica, significherebbe per il popolo curdo vedere riconosciuto il proprio rappresentante”. Tra i partecipanti anche Alessandro Orsetti, padre del partigiano “Orso”, il 33enne fiorentino ucciso in combattimento dall’Isis in Siria mentre militava come volontario a fianco delle milizie curde: “La soluzione militare non è una soluzione e lo vediamo anche tra Israele e Palestina – ha spiegato -. Non porta alla pace. Oggi continuano le guerre, così come continuano i bombardamenti da parte della Turchia e dell’Isis. Da parte mia c’è il sostegno alla rivoluzione del Kurdistan”. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha sottolineato che “Palazzo Vecchio è da sempre all’avanguardia nel rispetto dei diritti umani. Siamo in una fase dove il mondo deve ripensare le proprie politiche, la soluzione più spicciola che è quella dell’uso delle armi e di violenza stia prendendo il sopravvento su quelle che sono le altre forme di dialogo”. “In questi giorni appare ancora più chiara l’importanza di dare centralità al diritto internazionale, alla difesa del principio di autodeterminazione dei popoli e al superamento di logiche di sopraffazione”, commentano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune.

🎧 Kurdistan: a Firenze una manifestazione per non dimenticare

Coordinamento Toscana per il Kurdistan e Sinistra Progetto Comune: “In Kurdistan si inasprisce la guerra: manifestazione a Firenze sabato alle 15”

Sabato 30 aprile 2022, alle 15, da piazza San Firenze, è convocata una manifestazione regionale per denunciare l’inasprirsi dell’offensiva militare turca in Kurdistan, contro tutte le guerre.

“Mentre in occidente si dà quasi per scontato il terzo conflitto mondiale, inviando armi in Ucraina e guardando alla sola invasione russa, a Erdogan e al governo turco viene riconosciuto un ruolo di mediazione, mentre il suo esercito prosegue i bombardamenti, estesi ormai anche a Kobane e ai campi profughi. Tutta l’area della Siria settentrionale e dell’Iraq è coinvolta nel tentativo di mettere fine all’esperienza del confederalismo democratico con la violenza. Chiediamo alla comunità internazionale e alle istituzioni locali di non chiudere gli occhi, anche alla luce delle promesse del recente passato. Si erano dichiarate sensibili, ma ora fingono di non vedere? Vogliamo stigmatizzare l’ipocrisia di chi usa un doppio standard, come se ci fossero guerre più importanti di altre, vittime meno rilevanti di altre. Oltre 500.000 morti, più di 3 milioni di profughi: questi sono i numeri che vengono rimossi dal sistema politico italiano ed europeo” afferma Giulia Chiarini del Coordinamento Toscana per il Kurdistan.

“Il Sindaco di Firenze ha chiamato una manifestazione nazionale in Santa Croce per l’Ucraina e non manca di esporsi in prima persona sulla criminale invasione russa. Che fine hanno fatto però le promesse per Kobane? È stato lui a parlare anni fa di aiuti economici, mentre il consiglio comunale ha chiesto di attivare un patto di amicizia tra Palazzo Vecchio e una municipalità del Kurdistan” affermano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera di Sinistra Progetto Comune.

Che aggiungono “Resta inoltre l’inadempienza su un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti, partigiano di Rifredi, caduto al fianco della resistenza kurda, mentre si opponeva al fascismo dell’ISIS. Oggi abbiamo chiesto conto alla Giunta di questo, sentendoci rispondere che il forum del Mediterraneo e l’invasione russa hanno impedito a Palazzo Vecchio di fare altro. Sono anni che il Salone de’ Dugento ha dato indicazioni precise all’Amministrazione: diciamo che non conta nulla il Consiglio comunale e che a chi muore per mano di ISIS ed esercito turco siamo in grado di dare una vuota vicinanza morale?”.

 

 

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