Commenti e reazioni politiche dopo il rinvio dello sfratto della moschea di Firenze

Firenze, dopo il rinvio dello sfratto della moschea di piazza dei Ciompi, vicenda seguita attentamente dai media cittadini, sono stati molti i commenti e le reazioni provenienti da tutto lo spettro politico.

Iniziamo con i commenti del capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella “basta minacciare problemi di ordine pubblico, ricattare le istituzioni facendo intendere che potrebbero nascere disordini e violenze, e la legge si può anche non rispettare e bypassare”. “Il diritto alla preghiera è sancito dalla Costituzione, così come il dovere di rispettare le regole – ha attaccato Stella -. Ma qui di rispetto delle regole non si è vista neanche l’ombra”.

Secondo i consiglieri comunali fiorentini del gruppo Centro Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini quella di venerdì “è una brutta pagina per Firenze e per lo Stato italiano. Il rinvio dello sgombero della moschea di piazza de’Ciompi significa lanciare il messaggio che la legge può essere non rispettata senza alcuna conseguenza”.

Il consigliere di Fdi Jacopo Cellai chiede “di affrontare la questione in modo trasparente, senza limitarla colpevolmente a una questione di metri quadrati”, per Andrea Asciuti di Italexit “nessuna strumentalizzazione su quanto sta succedendo ma deve essere trovata una soluzione”.

Di altro avviso rispetto al centrodestra i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu secondo cui “il rinvio dello sfratto era necessario, così come è necessaria una soluzione urgente” mentre il Pd – attraverso il segretario cittadino Andrea Ceccarelli e il capogruppo a Palazzo Vecchio Nicola Armentano – sceglie di replicare direttamente alla Lega (che ha effettuato oggi un presidio “a tutela della legalità): “La Lega ha usato toni sguaiati in una situazione che invece per fortuna ha visto prevalere buon senso e responsabilità”, hanno detto i dem.

‘Via pacis’ un cammino per ripudio alle guerre. #guerrenuncamas. Diretta su Controradio fm/streaming dalle 18

Firenze, un cammino di pace, una ‘Via pacis’, in sette stazioni di riflessione e preghiera interreligiosa e laica. Oggi alle 18 da piazza Poggi fino a San Miniato al Monte.

L’iniziativa ‘Via pacis’ è in programma il 9 aprile a Firenze. Organizzatori sono la Comunità monastica di San Miniato al Monte, Comunità delle Piagge, Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia, Comunità Islamica di Firenze, Pax Christi, insieme a Andrea Bigalli, Beniamino Deidda, Sandra Gesualdi, e Tomaso Montanari.

La guerra di aggressione di Putin contro l’Ucraina interpella profondamente le nostre coscienze: ci spinge tutti a praticare e schierarci con la pace – sottolineano gli organizzatori in una nota -. Con la nostra Costituzione abbiamo ripudiato la guerra una volta per tutte. Ripudiare la guerra significa lavorare per non crearne le premesse, per allontanarla, per annullare ogni possibilità che si verifichi. Significa promuovere ogni giorno la cultura del dialogo e della pace. Come Occidente, come Italia, non lo abbiamo fatto“.

Ripudiare la guerra significa non accettarne la logica infernale – aggiungono –, ovvero rifiutarsi di prendere le armi, quando comunque scoppia. Rifiutarsi di alimentarla inviando altre armi che causeranno altri morti. Non possiamo fermare la guerra con la guerra. Non possiamo prolungarla. Nessuna patria, nessuna bandiera, nessun metro di suolo vale una sola vita umana“.

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Riferimenti: CGIL Firenze

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