🎧 Don Biancalani su giovane migrante arrestato per rapina: “Condanna per gesto isolato, ma meno male che c’è Vicofaro”

Matteo Salvini torna a puntare il dito su Vicofaro.  Occasione è un reato compiuto da un migrante ospite della struttura di accoglienza  gestita dal parroco Don Massimo Binacalani. Una rapina violente nei confronti di una donna avvenuta nei giorni scorsi in centro a Firenze che ha portato al fermo in carcere di un 22enne.  “Non è il primo episodio grave che coinvolge un ospite della struttura, faremo di tutto affinché sia l’ultimo”. Ha dichiarato il leader della Lega.  “Condanniamo il gesto. Siamo a totale disposizione dagli inquirenti. ma si tratta di un caso isolato ed è conseguenza di una umanità abbandonata sul territorio. I politici creano condizioni indegne come la Bossi Fini e poi gridano di fronte a certi fenomeni. Se non ci fosse Vicofaro la situazione sarebbe addirittura peggiore”, commenta Don Biancalani.

 

“Il ragazzo era da qualche giorno a Vicofaro. Era stato un periodo da noi un anno fa, poi si era allontanato ed era tornato nei giorni scorsi. Bisogna rendersi conto che c’è un’umanità abbandonata sui territori, abbandonata da un sistema di accoglienza che la stessa Lega ha voluto con la Legge Bossi Fini. Esprimo sdegno nei confronti di certi politici che causano il problema e poi puntano il dito e gridano difronte a certi fenomeni che purtroppo vanno messi in conto- afferma Don Biancalani intervistato questa mattina da Chiara Brilli su Controradio –  Da una parte meno male che c’è Vicofaro perché i numerosi ragazzi che noi abbiamo perché usciti dalla strutture fiorentine e che noi ospitiamo a costo zero per lo Stato, se non fossero da noi chissà che strada prenderebbero.

Questo ragazzo ha fatto una cosa brutta e deve pagare, punto. Se noi lo avessimo nascosto gli inquirenti e i politici avrebbero tutti gli argomenti per contestarci ma noi siamo a disposizione e appena contattati, abbiamo verificato, identificato e provveduto a collaborare. Se non ci fossimo stati noi forse si sarebbe rifugiato da qualche amico e nessuno lo avrebbe trovato”, conclude Don Biancalani.

 

Vicofaro in isolamento: Medici per i Diritti umani assiste i migranti

La clinica mobile di Medici per i Diritti Umani ha riscontrato alcune persone con sintomi compatibili con Covid-19: due persone positive e una terza in attesa di risposta presso la Parrocchia di Vicofaro a Pistoia.

Oltre ad attivare un numero telefonico per il supporto medico agli ospiti della parrocchia, nei prossimi giorni il team di MEDU si recherà con regolarità presso la struttura per svolgere attività di monitoraggio e assistenza clinica.

Quello di Vicofaro non è certamente l’unico contesto di accoglienza, in cui siano in questo momento presenti casi di positività Covid-19. L

MEDU auspica che, con la stagione invernale alle porte, i servizi sanitari territoriali riescano ad attivare protocolli veloci ed efficaci per tutte le persone che vivono in condizioni di marginalità, nelle occupazioni e per strada affinché si possa fornire un’assistenza tempestiva ed efficace. Medu sottolinea che sarebbe auspicabile fornire alle unità di strada kit di test rapidi, aumentare o individuare strutture idonee per la quarantena di chi vive in strada o in contesti sovraffollati, rafforzare il coordinamento e le sinergie tra le USL e le associazioni che operano a bassa soglia. Il ritardo accumulato è purtroppo notevole, è necessaria fin da subito un’inversione di tendenza per proteggere in modo adeguato i gruppi di popolazione più vulnerabili.

Papa dona 20mila euro a centro di Vicofaro

Il Papa ha donato 20mila euro al centro di accoglienza migranti di Vicofaro (Pistoia), gestito da don Massimo Biancalani.

Lo ha reso noto lo stesso don Biancalani, dicendosi felice “perché sentiamo la vicinanza del
Papa” e perché quella cifra “ci permetterà di fare lavori importanti”. I fondi sono arrivati con un bonifico firmato dall’elemosiniere del Papa, cardinale Konrad Krajewski, “per le strutture parrocchiali – questa la motivazione – destinate al servizio dei poveri”.

Coronavirus: Vicofaro, Don Biancalani “appello per il sostentamento della solidarietà”

Intervista di Domenico Guarino a  Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pistoia).

“La situazione si sta facendo giorno dopo giorno sempre più pesante. Causacorona virus i ragazzi che ospito, non possono più spostarsi neppure per andare a fare quei lavoretti che gli permettevano un piccolo reddito. Questa impossibilità  a muoversi incrementa in modo sensibilissimo l’affollamento dei locali, non essendoci più la rotazione delle presenze. Inoltre è di fatto bloccato l’arrivo di viveri dalle organizzazioni di volontariato e si fa più impellente il fabbisogno di cibo che deve essere reperito in loco a prezzi di mercato”.

Per sostenere la solidarietà di Don Biancalani:

una raccolta di denaro da indirizzare direttamente a Vicofaro a mezzo bonifico bancario su questo IBAN: IT25M0306913834100000002852   intestato a: Parrocchia S.Maria Maggiore – Vicofaro

la possibilità, per chi lo vuole, di fare ordini on-line di prodotti alimentari e per la pulizia (vedi sottostante elenco indicativo) indicando come destinatario:

Massimo Biancalani, Parrocchia di S.Maria Maggiore Vicofaro -Via di Santa Maria Maggiore 71, 51100 Pistoia.
Questo l’elenco dei generi alimentari più necessari:
– riso parboiled        – sapone per pavimenti
– pomodori pelati     – sgrassatori
– latte UHT              – prodotti per igiene personale
– tonno in scatola    – carta igienica
– olio da friggere     – biscotti
– pane in cassetta   – marmellata
– patate                   – cipolle

 

Don Biancalani: “Dopo messa canteremo Bella ciao”. La Curia lo ‘scomunica’

“Anche Vicofaro non si lega. Nessun dialogo con chi fomenta odio. Al termine della Messa la domenica canteremo ‘Bella Ciao'”. Questo è il post di don Massimo Biancalani, il parroco di Vicofaro (Pistoia), sul suo profilo Facebook.

Don Massimo Biancalani, da anni impegnato per l’accoglienza ai migranti, ha annunciato questa iniziativa che haprovocato il “biasimo” della stessa Diocesi di Pistoia. “Quanto pubblicamente dichiarato da un presbitero di questa diocesi sui social in questi giorni  ci chiama a dire con molta chiarezza che in chiesa nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire”, ha scritto  la Curia pistoiese in una nota.

“Alla manifestazione pubblica di una posizione non corretta in campo ecclesiale purtroppo non si può che rispondere – continua la Curia di Pistoia – con un’altra presa di posizione di biasimo nei confronti di un comportamento provocatorio assolutamente inopportuno e oltretutto controproducente, che arriva dopo ripetuti richiami a una maggiore attenzione all’uso dei social”.

“La forza del Vangelo e della preghiera domenicale parlano a tutti e tutti interpellano: non hanno bisogno di appendici fuori luogo o di strumentalizzazioni e forzature, di qualunque segno politico. Le manifestazioni o le prese di posizione personali richiedono altri contesti e altri luoghi”, conclude la nota.

Migranti: vescovo Pistoia convoca tavolo per chiesa Vicofaro

Un tavolo istituzionale “per superare l’emergenza Vicofaro”. L’iniziativa è del vescovo di Pistoia Fausto Tardelli, che prova a dare una svolta all’annosa vicenda dell’accoglienza dei migranti nella parrocchia gestita da don Massimiliano Biancalani.

l’obiettivo è finalizzato ad esaminare e proporre tutte le soluzioni possibili che permettano di superare l’emergenza dell’accoglienza a Vicofaro dove i migranti dormono anche in chiesa. Lo rende noto la diocesi di Pistoia, spiegando che “da molti mesi la situazione relativa all’accoglienza dei migranti nella parrocchia di Vicofaro è all’attenzione dei media locali, nazionali e dei cittadini.

Nelle ultime interviste rilasciate don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro, ha reso noto che i migranti presenti nel complesso parrocchiale superano le 200 presenze”. Al tavolo sono invitati don Biancalani, collaboratori della parrocchia, Comune di Pistoia, Regione Toscana e Caritas. La prima riunione è prevista nei prossimi giorni. “Solo tutti insieme potremo davvero far qualcosa per superare questa situazione – esorta il vescovo – Questo tentativo vuole esser concreto e di svolta per una vicenda complessa che ha interessato tutta la comunità pistoiese”.

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