Scandicci, uccide la moglie e tenta il suicidio

L’uomo, disoccupato, nei mesi scorsi aveva inscenato una protesta salendo sulle impalcature della Cupola del Duomo di Firenze. A dare l’allarme una delle figlie, appena tornata a casa

Un uomo di 53 anni ha ucciso la moglie a coltellate e poi ha tentato di suicidarsi. E’ accaduto stamani a Scandicci, alle porte di Firenze. Nel luglio scorso l’uomo, disoccupato, per protesta era salito sulle impalcature della cupola del Duomo di Firenze. La coppia ha due figlie di 8 e 14 anni che, al momento della tragedia, non si trovavano in casa. A dare l’allarme la figlia più grande, appena rientrata.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno trasferito l’uomo in ospedale. Secondo una prima ricostruzione, la figlia 14enne, rientrata a casa, avrebbe trovato il padre sanguinante in camera da letto. La madre, ormai priva di vita, era invece in un’altra stanza.

La donna, una thailandese di 43 anni, sarebbe stata strangolata con l’utilizzo di fascette da elettricista. L’uomo, dopo l’omicidio, invece si sarebbe tagliato le vene con coltelli presi dalla cucina. La figlia 14 enne, rientrata in casa, ha dato l’allarme ai carabinieri dopo aver visto il padre sanguinante. Sul momento non si era resa conto che poco distante da lui c’era anche la madre ormai priva di vita. L’omicida sarebbe fuori pericolo di vita.

Firenze, allerta ghiaccio dalla mezzanotte alle 13 di domani

Allerta con codice giallo emessa dal Centro funzionale regionale. Possibili i fenomeni pericolosi per il trasporto e i problemi per la distribuzione di servizi

Allerta ghiaccio domani a Firenze. Il Centro funzionale regionale (Cfr) ha emesso, per la zona che riguarda anche la nostra città, il bollettino di valutazione delle criticità con cui stabilisce, dalla mezzanotte alle 13 di domani, venerdì 29 dicembre, codice giallo per il rischio ghiaccio. Oltre Firenze sono interessati anche i Comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa.

Nel bollettino del Cfr si sottolinea che sono possibili fenomeni occasionalmente pericolosi per l’incolumità delle persone, in grado di causare disagi e danni a carattere locale ma anche problemi negli spostamenti, temporanei o localizzati problemi alla circolazione stradale, localizzati ritardi nei collegamenti terrestri, ferroviari ed aerei. Possibili anche problemi alla reti di distribuzione di servizi (acqua, luce, gas, telefonia) con localizzate interruzioni.

Firenze, addetta alle pulizie trovata morta in azienda

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul cadavere della donna. L’ipotesi è quella di decesso per cause naturali

Una donna di 51 anni è deceduta questa mattina mentre faceva le pulizie nei locali di un’azienda di via di Castelpulci, a Scandicci (Firenze). A trovare il corpo senza vita della 51enne, questa mattina intorno alle 7, una collega della donna.

Dai primi accertamenti il decesso sarebbe stato provocato da un malore. Il pm di turno ha comunque disposto l’autopsia per stabilire le cause della morte. Sul posto questa mattina sono intervenuti sanitari del 118 e carabinieri. Secondo quanto riferito, la donna lavorava come addetta alle pulizie per conto di una ditta di Campi Bisenzio (Firenze). Questa mattina stava effettuando il suo turno di lavoro in un’azienda di produzione di pneumatici in via di Castelpulci, prima dell’orario di apertura.

A ‘Il libro della Vita’ Stefano Bartezzaghi racconta gli ‘Esercizi di stile’ di Queneau

La rassegna curata da Raffaele Palumbo all’Auditorium di Scandicci prosegue con il simpatico trattato di retorica applicata di Raymond Queneau

Prosegue con un nuovo interessante incontro la rassegna Il libro della Vita, curata da Raffaele Palumbo e organizzata dal Comune di Scandicci con la Biblioteca di Scandicci e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze.

Domenica 17 dicembre alle 11.00, nell’Auditorium in Piazza della Resistenza, Stefano Bartezzaghi affronterà un testo divertente e funambolico: gli Esercizi di Stile di Raymond Queneau. Un esilarante “catalogo” di variazioni sul tema, ciascuna diversa dalle altre per tecnica lessicale o per tono della scrittura. Un trattato di retorica applicata che Bartezzaghi ha da poco riveduto ed ampliato in una edizione arricchita e rinnovata.

Non è difficile capire in che modo i racconti di Queneau si siano intrecciati, tanto da indirizzarne il cammino, con la vita di un amante della parola creativa quale è Bartezzaghi, vista la loro caratteristica struttura multiforme, solo in apparenza sconclusionata ma in realtà tenuta insieme da una serie di stratagemmi sintattici ad orologeria. E visto anche il gusto per l’ironia e per l’abbondanza di imprevedibili giochi di parole, che sopravvive nella traduzione originale di Umberto Eco.

Stefano Bartezzaghi è un relatore simpatico e coinvolgente, che porta con sé il ritmo di una vasta esperienza radiofonica e il gusto narrativo dei letterati di una volta, il tutto con un linguaggio immediato e accessibile a tutti: veramente un bel regalo prima della pausa natalizia.

Viste le premesse c’è da immaginarsi che anche stavolta Il Libro della Vita raccoglierà una platea numerosa e divertita, realizzando l’ennesimo tutto esaurito: grande soddisfazione per una manifestazione in cui non si promuove nient’altro se non l’amore vero per la parola scritta.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

“L’opera nascosta” di Leonardo al Teatro Studio di Scandicci

L’atto unico scritto e interpretato da Michele Santeramo indaga attraverso l’opera del genio del rinascimento il passaggio tra la vita e la morte

Dopo il debutto al Teatro Era arriva al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, da domani giovedì 14 a domenica 17 dicembre, Leonardo Da Vinci – L’opera nascosta, di e con Michele Santeramo.

Il racconto dialoga in scena con le immagini di Cristina Gardumi, con cui Michele Santeramo ha già collaborato neLa prossima stagione: primi piani di un’umanità che ha a che fare con Leonardo e la sua opera nascosta.

“Non ci sarebbe scoperta, né invenzione, né arte, se non si potesse tradire la realtà inventandone una plausibile – continua – preferisco pensare che “le storie, raccontandole, da vere diventano inventate e da inventate, vere”. Come i sogni, che non esistono nella realtà, ma che una volta sognati, eccoli lì palpitanti, a farti sudare e spaventare e ridere”.

“Questa storia è tutta inventata. Leonardo Da Vinci ne è il protagonista perché è uno dei pochi personaggi che, per tutta la sua sapienza e il suo ingegno e il suo genio, può risolvere, o almeno provarci, il più grande caso irrisolto che riguarda l’essere umano nella sua sfera artistica, scientifica, vitale: il passaggio tra la vita e la morte. Già, proprio quello. È l’unico al mondo a poterci riuscire.

Gli viene in mente di provarci in un pomeriggio di primavera, mentre guarda una battaglia nella quale un esercito usa le armi che lui ha inventato. Le sue opere diventano così un percorso di studio, il tempo nel quale vive diventa il contesto nel quale far attecchire la sua curiosità, per inventare un’altra realtà, che si specchi nell’arte e da quella prenda nuova coscienza.

Il racconto dialoga in scena con le immagini di Cristina Gardumi, primi piani di una umanità che ha a che fare con Leonardo e la sua opera nascosta.

Ovviamente, nessuno degli episodi che qui si raccontano sono accaduti veramente. Troppo spesso scambiamo le storie vere con quelle credibili; anzi, la credibilità delle storie è spesso legata al fatto che siano accadute veramente. Ma se così fosse, se bastasse che un fatto sia accaduto per descrivere la realtà, allora la realtà sarebbe immutabile, non sarebbe mai messa in discussione, e le cose sarebbero semplicemente quello che sono. Non ci sarebbe scoperta, né invenzione, né arte, se non si potesse tradire la realtà inventandone una plausibile.

Preferisco pensare che “le storie, raccontandole, da vere diventano inventate e da inventate, vere”. Come i sogni, che non esistono nella realtà, ma che una volta sognati, eccoli lì palpitanti, a farti sudare e spaventare e ridere”. Michele Santeramo

Biglietteria di prevendita

Teatro della Pergola, Via della Pergola 30, Firenze

055.0763333 biglietteria@teatrodellapergola.com.

Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30

Circuito regionale Boxoffice e online su www.boxol.it/TeatroDellaPergola/it/advertise/leonardo/219329

Biglietteria in orario di spettacolo

Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ Via Gaetano Donizetti 58, Scandicci

Omicidio Ciatti: Di Giorgi, autorità spagnole dicano verità

Senato: Grasso riceve i genitori di Niccolò Ciatti, giovane ucciso in una discoteca in Spagna.

Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto oggi a Palazzo Madama i genitori e la
sorella di Niccolò Ciatti – il ragazzo barbaramente ucciso ad agosto in una discoteca a Lloret de Mar, in Spagna – assieme ad una delegazione della Scuola superiore ‘Russell-Newton’ da lui frequentata a Scandicci.

I familiari di Niccolò e la delegazione della Scuola erano accompagnati dalla Vice Presidente del Senato Rosa Maria Di Giorgi e dal Sindaco di Scandicci, Sandro Fallani.
Gli studenti hanno consegnato al Presidente del Senato una petizione firmata da studenti e docenti che esprime pieno supporto ‘a tutti coloro che lavorano alle indagini’ e chiede
‘una giustizia completa e senza zone d’ombra’ per il compagno scomparso.

Il Presidente Grasso segue con la massima attenzione la vicenda e ha assicurato ai familiari di Niccolò il proprio convinto sostegno alle iniziative finalizzate a fare chiarezza
sulle responsabilità e a dare ‘risposte ferme e chiare’ sull’accaduto. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Madama.

“Le autorità giudiziarie spagnole devono fare di più per rispondere alla domanda di verità e di giustizia che arriva dalla famiglia del povero Niccolò Ciatti, e dai suoi ex compagni di scuola, compatti nel sostenere la famiglia di Niccolò. Noi rappresentanti delle istituzioni italiane faremo tutto quanto è nelle nostre facoltà per rispondere a questa legittima e sacrosanta aspettativa”. Così la vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi.

“Da questa inaccettabile disgrazia, l’impegno portato avanti anche dagli ex compagni di scuola di Niccolò colpisce e fa riflettere. Da questa triste e cattiva vicenda – aggiunge –
forse l’impegno e la solidarietà dei giovani, la loro richiesta di giustizia, possono essere un piccolo germoglio di speranza, che certo non restituirà Niccolò alla vita e ai suoi affetti
familiari, ma che dà speranza e aiuta la battaglia di tutti per ottenere la giusta pena per i responsabili di questo feroce omicidio”.

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